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Autore: 1direction_    25/03/2012    22 recensioni
Si alza e si avvicina a me. Deglutisco e faccio dei passi indietro, sentendo un brivido quando la schiena tocca il muro freddo. Mi sorride e mi accarezza il viso, ma io mi scanso e vado verso la porta.
“Come ho detto, non sono una di quelle. Adesso scusa, ma devo vestirmi.”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Passano gli anni, esattamente diciotto.
 
Giada è morta.
E' veramente morta, passata a miglior vita, sparita, puff.
Ma non subito, no.
Da quella sera, la sera che si riincontrarono tutti con Niall, passarono diciassette anni. 
E in questi diciassette anni, a Giada ed Harry furono concesse le cose più belle, così presumo, per qualcuno.
Si sposarono ed ebbero due figli.
Eva ed Ethan.
Era una cosa divertente vedere i figli, perché erano un miscuglio perfetto dei genitori.
Avevano gli stessi capelli color carota, come la madre, ma erano ricci come quelli del padre.
Gli occhi erano smeraldo, come Harry, e in alcuni giorni avevano tonalità sul nocciola, come Giada.
Il primo a venire al mondo fu Ethan, che ormai ha diciassette anni. 
Mentre Eva ne ha quattordici.
 
Ma torniamo a come morì Giada.
Quella sera che si sentì di nuovo male finì all'ospedale ma le dissero che non era niente di preoccupante, era una cosa normale e il tumore non era tornato, come lei supponeva.
E così fu per altri diciotto anni, poi l'inevitabile.
Scoprirono che il tumore era tornato, ed era un tumore maligno, non si poteva fare niente.
Morì nel giro di tre mesi.
 
8 Giugno.

Harry's pov.
"Giada, aspetta!" Rincorro Giada su una spiaggia, lei corre ridendo e urlando "Tanto non mi prendi!".
Io rido con lei, cercando di correre il più veloce possibile. Corro, corro, eppure Giada si fa sempre più lontana.
Finisco con la faccia nella sabbia, alzando gli occhi velocemente.
Giada è ferma davanti ad una scogliera.
Mi da le spalle, i capelli che si muovono liberi nel vento hanno un colore più scuro. Sarà il fatto che il sole è sparito.
Mi alzo in piedi e cerco di avvicinarmi a lei. 
Abbasso lo sguardo, il mare è in tempesta. Le onde si infrangono violentemente contro le rocce. 
"Mi amerai per sempre, non è vero?" La voce di Giada mi fa tornare alla realtà ed io la guardo.
"Che domande sono? E' ovvio che ti amerò per sempre." Le rispondo. Lei fissa le rocce e continua.
"Tu sai che io sarò per sempre con te, nel tuo cuore?" Chiede ancora.
"Oh, certo che lo so. Andiamo Giada, torniamo a casa." Allungo una mano verso di lei, non riuscendola comunque a toccare.
"Addio, Harry. Ti ho sempre amato." 
Non faccio in tempo ad emettere alcun suono che Giada si sporge dalla scogliera, cadendo giù.
"Noo!" Urlo, vedendo tutto bianco.
 
"Harry? Harry!" Sbarro gli occhi, respirando a fatica. Louis mi sta scrollando le spalle ed io lo guardo con il terrore negli occhi.
"Cazzo, Harry. Ancora quel sogno?" Mi domanda sedendosi accanto a me.
Annuisco.
"Ti ho sentito urlare dalla cucina. Ethan ed Eva si sono preoccupati..." Continua poi.
"Io... Scusami..." Ho la voce spezzata, i capelli appiccicati alla fronte dal sudore.
Cerco di calmare il mio respiro, così come il mio cuore che batte all'impazzata.
"Tranquillo. Abbiamo preparato la colazione. Vestiti e scendi, ti aspettiamo." Mi sorride leggermente, per poi lasciarmi di nuovo da solo in quella camera piena di ricordi.
Giro il viso alla mia destra, dove di solito vedevo sdraiata Giada.
Socchiudo gli occhi, sentendo una lacrima rigarmi il volto.
Prendo un respiro profondo e mi alzo, prendendo i vestiti ed andando in bagno.
Finita la doccia, e dopo essermi vestito, scendo le scale entrando in cucina, dove Liam, Louis, Zayn, Eva ed Ethan stanno parlando.
Eva sorride leggermente, dando una gomitata a Zayn. "Zio Zayn, voglio sapere tutto!" Esclama.
"Sapere cosa?" Chiedo, cercando di sfoderare uno dei mei ormai soliti finti sorrisi, prima di sedermi a tavola con loro.
"Niente, niente. Stavamo parlando dei vecchi tempi." Dice Zayn, sorridendomi.
Annuisco e guardo l'orologio, bevendo il caffè.
"Ethan, Eva, prendete lo zaino ed andate o farete tardi a scuola." Alzo lo sguardo verso i ragazzi, che hanno un'aria contrariata.
"Cosa? Papà, scherzi vero? Ti devo ricordare oggi che giorno è?!" Mi urla contro Ethan, alzandosi di scatto.
Socchiudo gli occhi, abbassando le spalle.
"So bene che giorno è. Ma ho bisogno di andare da solo, prometto che vi riporterò a trovare la mamma oggi pomeriggio."
"Ma noi..." Blocco Ethan con un gesto della mano.
"Niente 'Ma'. Avete già fatto abbastanza assenze. Quindi filate a prendere i vostri zaini. Louis," mi volto verso il mio amico che è seduto accanto a me.
"puoi accompagnarli tu? Sto già facendo tardi e se loro vanno avanti così perdono anche il pullman." Dico con la voce esausta.
Louis annuisce e sorride.
"Andiamo ragazzi." 
Eva mi guarda con gli occhi quasi lucidi che mi fanno venire un groppo in gola. Ethan invece mi lancia un'occhiataccia, che io non considero nemmeno.
E' un ragazzo un pò difficile da quando ha perso la madre, ma grazie ai ragazzi riesco a controllarlo. Più o meno.
Capisco che loro volevano andare al cimitero subito, per un anno dalla morte di Giada, ma io non posso portarli con me, non subito. Prima devo andarci da solo, devo piangere da solo, perché loro non devono vedermi piangere. Liam, Louis e Zayn sanno bene delle lacrime che usciranno dai miei occhi, ecco perché non mi consigliano di portare i miei figli con me.
Prendo le chiavi della macchina, poggiando la tazza del cappuccino ormai finito nel lavandino. 
I ragazzi scendono dalle loro camera ed Eva mi da un bacio sulla guancia, abbracciandomi forte.
"Io ti capisco. Non preoccuparti per Ethan... Sai com'è fatto." Mi sussurra all'orecchio.
Io le sorrido, dandole un bacio sulla guancia.
Esco di casa, salendo in macchina.
Metto in moto ed in poco tempo, essendo molto vicino a casa, arrivo al cimitero.
Stessa storia di ormai quasi tutti i giorni. Prendo i fiori, salgo i scalini, varco il cancello e cammino lungo tutte quelle tombe. Molte persone erano morte da vecchie.
Perché così non è stato per Giada? Perché lei è dovuta morire a 35 anni?
Sospiro ed alzo lo sguardo.
Sento un brivido lungo la schiena e, come se qualcuno, ed io so chi, mi toccasse la spalla, mi costringo a camminare avanti. 
"Niall." Sussurro, mettendomi accanto a lui e guardando la tomba di Giada.
"Harry..." Risponde lui.
E' uno strano effetto vederlo dopo che ormai sono passati più di dieci anni da quando la band di è sciolta. 
E, sebbene con gli altri il rapporto è rimasto lo stesso, lui è voluto tornare in Irlanda.
L'ultima volta che l'ho visto, o almeno Louis mi ha detto della sua presenza, è stato al funerale di Giada. Ma non è cambiato di una virgola, come me.
"Quanto tempo, eh?" Chiede lui, non staccando gli occhi dalla tomba.
Io alzo lo sguardo verso di lui, notando un leggero colorito rosso nei suoi occhi.
"Già." Rispondo tornando a guardare la foto di Giada.
"Sai, forse non dovrei dirlo. Ma mi manca. Mi manca terribilmente, perché lei era come una sorella, sebbene so di averla fatta soffrire. E so quanto manca a te, e forse è stata tutta colpa mia." Mormora lui.
'Sai di averla fatta soffrire? E perché non ci hai pensato prima? Perché?! Se la ritenevi come una sorella, dovevi proteggerla.'
Avrei voluto tanto rispondere. 
Eppure qualcosa mi spinge a voltarmi verso di lui ed abbracciarlo.
Può anche essere successo quello che è successo, ma lui era come un fratello, che è mancato nella mia vita ed in quella degli altri.
Ed ora c'è Giada, perché so che è lei, che mi dice 'Devi perdonarlo. Io l'ho fatto. Lui è tuo amico. Lui ti starà accanto.'
Lo sento singhiozzare tra le mie braccia, ed io, non riuscendomi a trattenere oltre, inizio a piangere con lui.
Passano i minuti, poi a testa bassa mi stacco e mi asciugo le lacrime.
"No, non è stata colpa tua. Mi dispiace di tutto, Niall. Mi dispiace che i nostri rapporti non siano più gli stessi. Niall, ti prego. Torniamo ad essere amici. Anzi no, fratelli. Questo è quello che avrebbe voluto Giada, ed è quello che voglio io." Lo guardo negli occhi e accenno un sorriso.
Lui annuisce sorridendomi, per poi abbracciarmi di nuovo.
"Mi sei mancato, amico mio." Dice poi Niall, stringendomi in un abbraccio.
E come il sorriso di Giada illuminava le mie giornate, il sole arriva ad illuminare la gioia di quell'amicizia ritrovata.
Ed io so che in verità è il sorriso di Giada. 
Come lo so? Oh, semplice. Me lo dice il mio cuore.

 
çwç FINEEEEEEEE!
Ok, sto piangendo. Tanto tanto tanto.
Mi piace come è finita, anche se mi spiace per Giada, e non so se avete capito quello che ho scritto, ma io mi sono capita.
:')
Soprattutto la fine, è stupenda. 
Ho paura che se vi dico la mia età voi non leggiate più le mie storie D: Sono paranoica, uh yeah.
Però, ve lo dico.
La qui presente Giada ha solamente 14 anni :')
Sì.
Ok. Ormai è finito tutto.
Salutate Giada qui, è risalutatela nella prossima FF é.è
Mi chiamerò sempre Giada, il mio nome non mi piace, ma non ho voglia di cercarne altri, quiiindi.
Vi posterò il link alla risposta della vostra recensione, se recensite. 
Bene. Non voglio finire, ma devo.
Quindi, 
RINGRAZIO TUTTE QUELLE BELLE PERSONE CHE HANNO SEGUITA LA STORIA, L'HANNO MESSA NELLE RICORDATE, L'HANNO RECENSITA, O SILENZIOSAMENTE L'HANNO LETTA
Vi adoro.
Ciao!
xx
-Giada.
Twitter: @1DirectionBOSS
  
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