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Autore: Danielle Petite    26/03/2012    2 recensioni
[EDITATA NEL 2021]
Sarah Moreau, una francesina metamorfomagus, affronta il suo sesto anno in una scuola nuova, completamente diversa dalla sua in Francia. Gli stendardi nella nuova scuola recitavano "Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts" . Cosa si prospettava per lei oltre quelle mura? Il mondo magico stava per affrontare una nuova sfida di sopravvivenza ora che l'Oscuro Signore si era mostrato. Sarah sperava di essere al sicuro in quel nuovo posto...
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Narcissa Malfoy, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Blue Twister '
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Capitolo 7 - I battiti del cuore

 

Quella sera a cena in Sala Grande Sarah non aveva molta voglia di mangiare, tre tavoli erano spariti e tutti i pochi studenti rimasti mangiavano intorno ad un solo tavolo.
Malfoy non c'era.
Sarah era rimasta sconvolta da quella mattina, non aveva mai sospettato minimamente che nascondesse un segreto così tremendo. Il suo singhiozzare le era rimasto nella mente.
L'avrebbero pagata anche per quello, i Mangiamorte.
Decise di andare a letto nonostante non avesse sonno e quindi salutò tutti dicendo che era stanca e andò. Cosa stava facendo Malfoy? Come si sentiva? questi erano i suoi pensieri durante tutto il percorso fino al suo dormitorio. Quella notte ebbe gli incubi su uomini incappucciati e teschi verdi.

 

*****

Il giorno di Natale Sarah lo passò in biblioteca a fare ricerche e scoprì come far tornare i poteri da Metamorfomagus, praticamente doveva provare un'emozione forte e non avendo idea di come fare decise di mollare tutti i libri quel pomeriggio e di andare in sala comune a ripassare qualche incantesimo, anche se avrebbe dovuto recuperare con pozioni più che altro.
In sala comune trovò un gufo con una lettera indirizzata a lei, la prese e la lesse:

Cara Sarah Buon Natale,
Ti sto scrivendo questa lettera perchè mi manchi da morire, non vedo l'ora di tornare ad Hogwarts!
Qui a casa sto abbastanza bene, mio padre mi sta insegnando a curare il giardino, sai è un magicultore, mentre la mamma sta cucinando dei bei manicaretti!
Tu che mi racconti? Spero che stai bene.
Aspetto una tua risposta con Piuma, un bacio Alan.

 

Sarah rilesse la lettera, soprattutto le prime righe e le venne in mente il bacio. Ora che ci pensava, in quel momento non le sembrò una cosa strana da fare. Le venne spontaneo.
Decise di chiarire con Alan appena fosse tornato dalle vacanze per togliersi ogni dubbio. Prese i regali di natale e un paio di pergamene e buttò giù due righe di auguri sia per Alan che per Luna.
Prima di uscire di nuovo andò a prendere il cappotto, era bello avere tutto il dormitorio per se. Si diresse verso la guferia per dare a Piuma i regali da consegnare agli amici.
Era una giornata fredda e si pentì di non aver messo i guanti, non si sentiva più le mani. Passò per la torre dell'orologio e scese nel cortile dove incontrò Nicolas, il ragazzino che aveva salvato un paio di giorni prima da uno scimmione serpeverde.
«Ciao Nicolas, Buon Natale!»
«Ciao Sarah! Buon Natale anche a te!» e l'abbracciò «Grazie per avermi difeso l'altra volta…» disse arrossendo.
«Ma scherzi! Non devi ringraziarmi…..ma come mai sei qui ad Hogwarts a Natale?» chiese
«Ah…perchè sono orfano e non mi andava di tornare al collegio babbano» rispose tristemente
«Scusa…che sciocca….non lo sapevo…comunque anche io sono orfana» era la prima volta che lo diceva ad alta voce.
«Bè c'è sempre Hogwarts! Per me è qui la mia famiglia!» disse abbozzando un sorriso.
«Hai ragione…» gli scompigliò i capelli «Ci vediamo stasera a cena ok? Vado in guferia»
«Va bene a stasera!» e proseguirono ognuno per la propria strada.
Sarah salì i gradini di pietra fino in cima alla guferia stando attenta a non scivolare sul ghiaccio che si era formato per terra ed entrò all'interno. Era una stretta stanza circolare piena di ripiani su cui giacevano i gufi degli allievi e quelli della scuola, a terra c'era mangime misto a feci di gufo. Cercò Piuma e lo trovò su uno dei ripiani più alti.
«Piuma! Vieni qui!» lo chiamò allungando un braccio e alzandosi sulle punte ma lui non si mosse.
«Dai vieni giù!» cercò qualcosa su cui salire ma non c'era niente su cui arrampicarsi. Dopo una mezz'ora buona perse la pazienza «Piumaaa, Piuminooo scendi ti pregoo…..stupido gufo scendi!».
«Secondo me saresti stata bene tra di noi Serpeverde» Sarah sobbalzò. 
Sorpresa di vedere Malfoy disse «Ma devi sempre fare queste entrate a sorpresa? Non fai rumore quando cammini?»
Lui non rispose ma allungò il braccio e Piuma gli saltò sulla mano.
«Traditore» disse sottovoce Sarah.
«Che problema ha questo gufo?» disse Malfoy guardando il piccolo gufetto.
«Nessuno, è solo piccolo di stazza…» si prese una pausa e disse «Come stai?»
Non rispose subito, prese tempo a contemplare Piuma «In un mondo parallelo sto benissimo»
«Non dire così…non c'è un modo..?»
«Oh si che c'è….vuoi aiutarmi?»
Sarah annuì ingenuamente.
«Bene uccidi il Signore Oscuro, così si che mi aiuti»
Sarah lo guardò e capì che non stava scherzando, non si poteva far niente. Fece un incantesimo restringente alle lettere e ai doni e le legò alla zampa di Piuma che stava appollaiato sul braccio di Malfoy «I tuoi amici serpeverde lo sanno?» chiese senza guardarlo in faccia.
«Solo i miei amici più stretti» poi Piuma volò via e lo guardarono entrambi uscire attraverso una delle tante fessure della torre «Comunque…mi dispiace per tuo padre, non so chi sia stato» disse poi lui.
Sarah sospirò «Lo scoprirò da sola» i suoi occhi brillavano di una luce nuova. Anche Malfoy spedì un gufo e uscirono insieme dalla guferia.
«Ma che fine hanno fatto i capelli blu?»
«Bhè….non riesco più a trasformarli» ormai lo sapevano tutti «Da quando ho saputo della morte di mio padre ho perso il potere di trasformarmi..» erano arrivati al ponte dove lo stava quasi per uccidere.
«Non sapevo si potesse perdere il potere da Metamorfomagus»
«Nemmeno io lo sapevo….» disse cancellando quell'aria triste e provando una nuova strategia con lui «ti dovevo quasi uccidere per avere una conversazione normale con te?» disse scherzosamente.
Lui invece si fermò e con una faccia seria disse «Perché non l’hai fatto alla fine?»
Sarah si accigliò «Perchè hai detto che non hai scelto tu di unirti ai Mangiamorte»
Lui continuò con la stessa espressione «Ma lo sono comunque! E prima o poi ucciderò qualcuno»
Sarah si fece seria «No se tu non lo vorrai»
«Si certo come no…»
Sarah lo afferrò per un braccio «Dico sul serio. Ci sono tanti modi per non uccidere qualcuno. Per esempio facendolo fare ad un altro.» Sarah non credeva a quello che stava dicendo «Ovvio che la cosa ottimale sarebbe che nessuno uccida nessuno però...nel tuo caso...se sei costretto….fallo fare ad un altro!»
Malfoy la fissava senza dire niente. Non era sicura di aver detto una cosa moralmente giusta però nel suo caso era difficile trovare qualcosa di incoraggiante da dire. 
«Senti, non parliamone per ora» poi si ricordò di una cosa per cambiare argomento «...ti faccio vedere il Lapifors senza bacchetta, ieri sera ci sono riuscita per la prima volta» prese una pietra da terra e la posizionò su un muretto.
«Se ci riesci poi mi spieghi com..» non finì la frase che un coniglietto bianco saltò giù dal muretto.
«Se ci riesco….con chi credi di parlare? Con lo scimmione dell'altra volta? A proposito….ma perchè lo abbiamo legato ad un albero in compagnia di un serpente?» disse ripensandoci.
«Ah….ha paura dei serpenti»
«Un serpeverde che ha paura dei serpenti?» Malfoy abbozzò un ghigno che poteva sembrare lontanamente un sorriso «Wow non ti avevo mai visto sorridere! Sei proprio strano!».
«Mai come te stramboide e poi non sto sorridendo» disse seriamente.
«Potresti chiamarmi Sarah a questo punto non credi?»
«Mmm» rispose lui.
«Non ti piace il mio nome?» disse offesa «Il tuo non è che sia meglio»
«Dai fammi vedere come si fa l'incantesimo» disse tagliando a corto
«Come sei noioso...» glielo fece rivedere con un altro sasso.
«Guarda, fai con la mano lo stesso movimento che faresti con la bacchetta e concentrati bene sull'incantesimo» il pomeriggio passò in fretta e alla fine Malfoy riuscì a trasformare il sasso solo in un batuffolo senza forma.
«Esercitati e poi me lo farai vedere di nuovo» disse in conclusione Sarah. Malfoy era visibilmente stanco per lo sforzo.
«Ci si rivede in giro..» stava cominciando a dire Malfoy quando Sarah lo interruppe «Aspetta..» lo bloccò per un braccio e lo guardò negli occhi, così azzurri che sembravano di ghiaccio come i suoi.
«Dimmi che questo ti sarà utile per sfuggire a Tu Sai Chi..».
Lui si accigliò «Secondo te potrei sfuggirgli lanciandogli una manciata di conigli/sassi addosso?» disse con il suo solito tono serio.
Sarah scoppiò a ridere «Ahahah….sai che non intendevo questo…»
«Lo so….» mise a posto la bacchetta « lo spero…»
Si rincontrarono quella sera in Sala Grande a cena.

 

******

Natale passò e gli studenti cominciarono a rientrare ad Hogwarts chi col sorriso stampato in faccia chi con espressione triste. Sarah era in cortile ed aspettava i suoi amici che rientravano quel giorno, salutò Neville, Romilda, Seamus che conobbe ad una lezione di pozioni, Cho e finalmente li vide arrivare insieme. I suoi migliori amici.
Corse subito verso di loro ad abbracciarli
«Luna! Mi sei mancata moltissimo! Anche tu Alan!» Lei aveva un cappottino quadrettato bianco e nero con una sciarpa blu con lo stemma Corvonero e sulla testa portava uno strano cappello con delle orecchie, a tracolla aveva una borsetta bianca con dei disegni astratti che faceva rumore ad ogni passo. Alan era più sobrio portava lo stesso cappello con cui era partito e un semplice giaccone di pelle.
«Che bello rivederti» disse Alan
«Sarah hai la testa piena di Nargilli!» esclamò Luna
«Bhè dovrai fare una bella pulizia nel dormitorio allora! Ho dormito anche sul tuo letto!»
«Oh bhè non fa niente allora metti questa» rovistò nella sua borsa e le passò una collana con una sorta di cipollina.
«Ehm..cosa sarebbe?» chiese perplessa
«Tiene alla larga i nargilli dalla tua testa, sai che ti possono entrare dentro e confonderti le idee?» disse con il suo solito tono sognante.
«Allora direi che mi sono entrati in testa da un bel pò..» guardò Alan ma spostò subito lo sguardo sulla collana indossandola frettolosamente.
«Vado a cercare Hermione non l'ho ancora salutata» disse Luna allontanandosi allegramente.
«Ti devo parlare» disse Alan. A Sarah vennero i brividi. Di cosa voleva parlarle?
«Ok…dimmi..»
«Non qui…vieni andiamo al lago a fare una passeggiata» la prese per un braccio e si incamminarono verso il lago.
«Di cosa devi parlarmi Alan?» chiese mantenendo un tono normale, ma in verità era sia curiosa che agitata allo stesso tempo. Avrebbero parlato del bacio?
«Aspetta che arriviamo! Nel frattempo raccontami quello che hai fatto qui da sola….scommetto ti sarai annoiata a morte!» stavano passando sul ponte e a Sarah venne di nuovo un tuffo al cuore. Quel posto ormai lo odiava.
«Non è successo niente di che..» decise di non dirgli niente di Malfoy, in fondo non era una cosa che gli riguardava. Gli raccontò del più e del meno fino a quando dopo un po arrivarono al lago che ormai era diventato una lastra di ghiaccio ma lo superarono e si diressero verso un radura tra gli alberi dove non c'era neve.
Alan si guardò intorno come se volesse assicurarsi di non essere seguito.
«Alan ma che succ….»
Tutto divenne improvvisamente confuso, sentiva i battiti del suo cuore che avevano accelerato bruscamente e un brivido le percorse la schiena.
Ma cosa stava succedendo? Alan si era avvicinato e l'aveva presa per i fianchi stringendola a se e con la mano destra le sfiorò il viso per arrivare ai capelli dietro la sua testa, per non darle via di fuga. La stava baciando. Sarah sentì un calore invaderle il corpo, ormai non sentiva niente con le orecchie a parte i battiti del suo cuore.
L'emozione la travolse e si lasciò andare. Allungò le braccia attorno al suo collo e ricambiò il bacio, sentì che la stringeva più forte.
Perchè l'aveva portata in quel posto isolato? Aveva intenzione di fare Qualcosa? Alan sembrava aver capito cosa stesse pensando perchè cominciò a toccarla e ad accarezzarla.
«Alan aspetta…» disse staccandosi da lui «cosa hai intenzione di fare..» ma lui non accennava a fermarsi.
«Sarah io ti amo, voglio stare con te e proteggerti» e riprese a baciarla. A Sarah si sciolse il cuore e si lasciò andare…completamente.

Dopo qualche minuto….

«Ma sei impazzito? Cosa ti è preso?» Si stavano mettendo apposto.
«Non lo so ho agito di istinto!» disse Alan rimettendosi la camicia nei pantaloni. «E poi non dire così perchè l'abbiamo fatto in due…»
Sarah arrossì violentemente «Vabbè che c'entra hai cominciato tu»
«Non mi sembra che ti sia dispiaciuto però» disse ridacchiando. Poi prese a sciogliere gli incantesimi che aveva eretto intorno a loro per restare isolati sia dal freddo che da eventuali passanti.
«Alan finiscila!» ormai era più rossa che mai. «Andiamo via di qui potrebbero vederci…»
«Aspetta!» e la baciò di nuovo «Ti amo..» le sussurrò nell'orecchio.
Sarah sapeva cosa voleva sentirsi dire e dopo quello che era successo si sentì di dirlo «Anche io…»
Entrarono in Sala Grande mano nella mano….

 
  
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