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Autore: Nini91    26/03/2012    6 recensioni
SONO TORNATAAAAAA!! E CONTINUERO' QUESTA STORIA, CHE LO VOGLIATE OPPURE NO! MUAHAHAHAH!
Tornando al prologo: E se un'agenzia immobiliare confondesse due nomi, mandando una ragazza per bene, gentile ed educata come Zoey, in un appartamento con quattro ragazzi volgari, disgustosi e casinisti? Inoltre, un ragazzo pacato e razionale come Trent, in un appartamento con quattro ragazze eccentriche e sempre in conflitto tra di loro?!
Una storia che spero apprezziate ^^
Coppie principali: ZoeyXMike - TrentXGwen - ScottXDawn - DuncanXCourtney - SamXDakota - HeatherXAlejandro - GeoffXBridgette.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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Pov Gwen


Dopo aver chiuso la porta, io e Trent rimaniamo soli, in corridoio.
Finalmente posso confrontarmi con lui e chiarire questa faccenda una volta per tutte.
<Tutto okay?> Mi domanda, un po’ preoccupato.
<Io sì. Vorrei sapere cos’hai tu contro di me…> Rispondo, leggermente seccata.
Questa situazione mi sta letteralmente dando sui nervi.
Trent mi rivolge uno sguardo tra l’incredulo ed lo stupito < Di che stai parlando? Io non ho nulla contro di te> Mi sorride <Ho l’auto parcheggiata qui fuori, ti porto a casa se vuoi>
Io annuisco, scendendo assieme a lui le scale del palazzo, fino ad arrivare in macchina.
Nonostante il suo atteggiamento, sento che qualcosa è cambiato, quel sorriso mi sembra così…Spento, rispetto ai giorni precedenti.
Mentre siamo in macchina, l’unico suono che si sente provenire è quello della radio sulla nostra stazione locale, l’ha accesa Trent qualche minuto fa, forse per riempire il silenzio che si sarebbe creato in quel breve tratto di strada.
Ma io non ho intenzione di dargliela vinta, così decido di intervenire <Cosa ti ha detto Courtney? Su di me ovvio…> Mormoro, tenendo sempre lo sguardo fisso sulla strada.
In tutta risposta, lui alza le spalle, lanciandomi una veloce occhiata <Niente di particolare, sai com’è fatta>
<Allora avete parlato di me>
<Gwen…>
<E’ sempre la stessa storia, quella mi fa sembrare la ragazza che non sono> Borbotto
Sì, sono arrabbiata.
Perché Courtney probabilmente avrà detto l’inimmaginabile a Trent, facendogli pensare chissà cosa e a che razza di persona potrei essere.
E’ da due anni che si comporta così, ed io sono stufa.
<Quindi non vi siete… Litigate lo stesso ragazzo?> Domanda, anche se con un po’ di imbarazzo.
In un primo momento rispondo automaticamente un “Sì” scocciata, fino a quando mi rendo conto della reale domanda, indi cerco di rimediare. Ma forse peggioro solo le cose.
<No! Cioè…Insomma…Drake non è mai stato suo>
Drake non era di nessuna. Avrei voluto aggiungere.
Ma Trent sembra già abbastanza incuriosito così. Non esageriamo.
<Ah…> Risponde un po’ imbronciato <Quindi, Drake è il tuo ragazzo?>
Mi volto di scatto verso di lui <Cosa centra adesso Drake? Stiamo parlando di noi o sbaglio? Questa sera ti sei comportato come se neanche mi conoscessi, vorrei sapere cosa ti ha raccontato Courtney per farmi odiare così tanto da te>
<Io non ti odio Gwen> Sospira, forse stufo di questa conversazione <La cena non è stata delle migliori, tutti hanno iniziato una guerra con il cibo, era difficile fare conversazione in una situazione del genere, non ti pare?>
In effetti ha ragione.
Forse è questo che mi da ancora più sui nervi.
Forse non era con Trent che dovevo chiarire, ma con Courtney.
<Fermati>
<Ho già detto che non c’è problema, ti porto a casa>
<Proprio per questo ti ho detto di fermarti. Casa mia è accanto a quel negozio di scarpe> Indico il palazzo, mostrando un sorriso forzato al ragazzo. Anche lui fa lo stesso.
Fantastico…
Credo che con questa “conversazione/chiarimento”, abbia solo peggiorato le cose.
Lui accosta, permettendomi di scendere.
Lo sapevo, avrei dovuto stare zitta per tutto il tragitto.



……………………………………………….




Pov Zoey


Mi sono appena vestita, tra mezz’ora sarei dovuta essere alla mia prima lezione universitaria.
Non vedo l’ora!
Ma mentre mi sistemo i codini, ripenso alla strana serata di ieri.
In un certo senso mi sono sentita…Sollevata.
Le ragazze non sono sembrate molto amichevoli, specialmente quella Heather.
In fondo stare in un appartamento con quattro maschi non è poi così male.
Anche se il mio obbiettivo era quello di trovare delle amiche.
Bhè…Per lo meno ho conosciuto Bridgette, e questo grazie alla convivenza in questo appartamento.
Inoltre non devo dimenticarmi di Mike, se non fossi uscita con Bridgette probabilmente chissà quando lo avrei incontrato. Forse mai più.
Già…Mike…
Chissà cosa starà facendo.
Avrei dovuto chiamarlo o per lo meno mandargli un messaggio.
Guardo sul mio comodino, notando che il mio cellulare è sparito.
Deduco quindi ad un’unica conclusione: I ragazzi.
Esco dalla mia camera, cercando qualcuno dei miei coinquilini.
<Hai forse perso questo?>
Mi giro, trovandomi davanti Scott che mi mostra il cellulare, con un piccolo ghigno sul volto.
<Grazie tante> Rispondo seccata, cercando di prendere l’oggetto, ma Scott sembra non volermelo passare <Avanti, ridammelo Scott>
<Che fretta c’è. Devi forse parlare con il tuo nuovo ragazzo?>
<Il mio cosa?!>
In men che non si dica, Scott attiva un messaggio vocale che mi è stato lasciato diverse ore fa.
<Ciao Zoey! Come stai?...Ehm…Spero…Spero bene. Non sapevo se chiamarti o meno, con questo non intendo dire che non ho voglia di sentirti! Solo, ho pensato che magari hai da fare… Ma ho deciso di tentare lo stesso, perché mi piacerebbe…Insomma…Conoscerti meglio>
Non ci credo, quella è la voce di Mike. Deve avermi lasciato quel messaggio ieri sera, non me ne sarò accorta perché dopo la serata sono sprofondata nel letto, ero davvero esausta.
<Che ne dici di uscire qualche volta? Sempre se puoi, e se vuoi. Se non hai niente di meglio da fare, se….Ah! Ehm…Senti, facciamo che mi richiami? Credo di averti intasato fin troppo la segreteria telefonica. Bhè allora…A presto!> Dopo qualche secondo di pausa <Ah ehm… Sono Mike! Ma penso che tu l’abbia già capito> Indi chiude il messaggio.
In quel momento, avrei voluto esprimere tutta la mia contentezza, se solo non avessi uno Scott fastidioso davanti che non la smette di ridermi in faccia.
<Mike? Trent? Non credi di avere un po’ troppi spasimanti?>
<Io e Trent siamo solo amici.> Gli rubo il cellulare di mano <E smettila di guardarmi i messaggi!>
<Tu puoi assillarci con le pulizie e la spesa, mentre noi non possiamo fare lo stesso con la tua vita privata?!>
<Ovviamente, no! Ci sono enormi differenze!> Rispondo schietta <Spero che tu non l’abbia fatto sentire anche agli…>
<Hey Zoey!> Geoff mi si avvicina, dandomi una pacca sulla spalla <Quando ci farai conoscere il tuo nuovo spasimante?!>
<Altri…> Termino la frase con un enorme sospiro.
Ad un tratto, mi viene gettato in mano una scatola di…Preservativi?!
Non ci posso credere!
Che faccia tosta.
<Consideralo un regalino, non vogliamo diventare zii prima del dovuto> Dice Duncan.
Appena cerco di rispondergli noto che il ragazzo è di nuovo in mutande. Ma questo vizio non se lo leverà mai?!
<Duncan!>
<Che c’è?!>
<Amico, sei in mutande!> Dice Geoff, coprendomi gli occhi per evitare altre scenate.
<Almeno questa volta le ho, lo sai che mi piace sentirmi “libero”>
<E tu lo sai come la pensa la “signorina” su questa tua libertà> Afferma Scott.
<Guardate che ci sento!> Mi scosto da quei tre, dirigendomi verso il bagno <Almeno mettiti un accappatoio, ce ne deve essere uno in ba…>
<Aspetta Zoey!>
<Io non ci andrei se fossi in te>
Questa volta forse avrei dovuto dare ascolto a quei ragazzi.
Almeno mi sarei risparmiata l’orribile odore provenire da quel gabinetto.
<Cof…Cof…M_Ma….Ma che cos…> Cerco di trattenere il fiato, uscendo il più veloce possibile dal bagno e chiudendo la porta di scatto <Cos’è scoppiato la dentro?!>
<La cena di ieri non ha fatto tanto bene al nostro Sam> Ridacchia Geoff <Ha occupato il bagno per più di mezz’ora, dopo un tempo simile, meglio lasciare che l’aria si pulisca del tutto>
Improvvisamente mi raggiunge Sam, pare tremendamente preoccupato per qualcosa <Ti chiedo scusa Zoey! Ma credo di non stare ancora molto bene!>
<Cosa? Ma…>
Non faccio in tempo a fermarlo, che lui si catapulta in bagno, chiudendo la porta con forza.
Giuro di non averlo mai visto correre così veloce come ora.
Anzi, a dire il vero, credo di non averlo mai visto correre. Ma in fondo sono qui solo da pochi giorni. Anche gli altri, tuttavia, sembrano abbastanza stupiti dalla velocità con cui ha occupato il bagno quel ragazzo.
D’accordo, non è il massimo convivere con loro.
Ma d’altra parte, poteva andarmi peggio, molto peggio.




…………………………………….





Pov Scott

In un certo senso, la permanenza di Zoey mi sta rendendo le giornate più divertenti. Prendermi gioco di lei è diventato un bel passatempo per me e Duncan.
Ma ora basta, penserò ad eventuali scherzi non appena termino di lavorare.
Strano, detto da uno come me, ma il vero motivo non è il lavoro in sé, ma la presenza di quegli hippie da strapazzo.
Spero che si siano dati una regolata e abbiano smesso di protestare inutilmente.
Giungo al luogo di lavoro, ma inaspettatamente non vedo nessuno dei miei colleghi, strano, di solito sono sempre io quello in ritardo.
In compenso vedo il mio capo che, appena mi nota fa cenno di raggiungerlo.
<Che succede boss?>
<Secondo te? Guarda!> Indica la zona piena di protestanti, ma nessuno che tenta almeno di proseguire con il lavoro <Ho mandato tutti gli operai a casa, questa situazione sta prendendo una brutta piega Scott, se queste proteste non la finiranno, tra meno di un mese andrò in banca rotta>
<Che cosa?! E tutto per quegli svitati?! Non posso crederci, io…>
<Tu, non puoi fare nulla> Mi blocca il capo <Lasciami fare qualche telefonata e vediamo se tra qualche giorno le acque si calmeranno, deve pur esserci qualcuno che muove il gruppo, dobbiamo cercare di trovare un compromesso>
<E se li prendessimo in pieno con le ruspe?>
Il capo mi lancia un’occhiataccia <Vuoi farmi andare in prigione?!> Tira fuori dalla sua tasca il cellulare e compone veloce un numero <Senti, perché non te ne vai a casa? Tanto qui non si può fare niente per oggi> Detto questo si allontana, iniziando a sbraitare al telefono.
Probabilmente con il suo assistente o un suo superiore, quello è capace di mandare al diavolo anche il presidente in persona. Ecco perché, in un certo senso, mi trovo bene a lavorare per lui, non ha peli sulla lingua.
Ma ora passiamo al resto. Qualcuno che muove il gruppo eh?
Mi guardo attorno, notando la ragazza di ieri sera legata ad un albero. Bene, in questo modo non potrà neanche scappare.
Vedo che sta parlando con un ragazzo, senza farmi notare da loro, mi avvicino di soppiatto, cercando di ascoltare la loro conversazione.
<Potevi avvertirci che oggi dovevamo legarci agli alberi, portavamo tutti delle corde>
<E' stata un'idea sul momento, mi spiace>
<Ma Dawn, sei sicura che riusciremo a salvare questo bosco? Io ne dubito...Quei tizi non mi piacciono per niente>
<Sta tranquillo Jake, ho sempre un asso nella manica> Gli sorride <Porto sempre con me un foglio per raccogliere le firme necessarie a fermare questa distruzione. Se ne raccogliamo abbastanza vedrai che nessuno di loro potrà più fermare il volere della nostra madre terra>
Ho sentito bene? Raccolta firme? Ah...Troppo facile...
Non mi resta che sbarazzarmi di quel foglio ed il gioco è fatto.
Almeno riuscirei a prendere tempo, ed evitare che gli scavi vengano cancellati.
<Fantastico! Quante firme hai raccolto fino ad ora?>
<Abbastanza, ma ne servono parecchie>
<Allora vedrò di informarmi, lo dirò anche agli altri. A più tardi Dawn> Detto ciò, il tipo la saluta e si allontana.
Esco allo scoperto, raggiungendo la piccola fissata della natura ed, avvicinandomi pericolosamente al suo viso, le punto il dito contro <Per colpa tua e della tua bravata, ora rischio il posto di lavoro!>
Cavoli...Ripensandoci queste sono le esatte parole che mio padre mi disse dopo avermi spedito da mia zia.
Mi faccio venire i brividi da solo.
Nonostante le accuse, lei prende un profondo respiro e mi risponde con tranquillità <Siete voi che avete ostacolato il cammino della natura>
<La natura non “cammina”> Sospiro, portandomi una mano al capo <In compenso vorrei che te ne andassi tu, con il tuo branco di svalvolati! Sei un punto di riferimento per loro…Se te ne vai, avrò campo libero>
<Ed è proprio per questo che non mi sposterò! Ci saranno i turni, in questo modo, non vi avvicinerete mai agli alberi>
<D’accordo basta, mi sono stufato!> Sotto lo sguardo stupito della ragazza, slego la corda che la tiene legata e le faccio cenno di allontanarsi. Lei mi guarda storto, battendo un piede come per indicare che da li non ha la minima intenzione di spostarsi.
<Certo che sei cocciuta>
<Lo sapevo che avrei dovuto usare una catena>
Mmh…Forse sono ancora in tempo a prendere la ruspa e tentare di abbattere quest’albero, magari lei si opporrà, ma di sicuro non rischierà la vita per una stupida pianta. In fondo i naturalisti sono tutti uguali.
<Non ci pensare nemmeno!> Mi urla <So a cosa stai pensando, e se ci provi non solo perderai il lavoro, ma potresti anche finire in carcere>
<Ma tu…Come…>
Certo che quella tipa è davvero strana. Com’è che si chiama..Dawn se non ricordo male.
<Non vuoi mica andare in galera solo per dimostrare la tua superiorità?>
<Almeno avrei vitto e alloggio gratis> Rispondo, portando le mani in tasca <Non potrai proteggere questo posto in eterno principessa delle fate, ti farò sloggiare>
<Non credo proprio> Tira fuori un piccolo sorriso.
Che ha da sorridermi in quel modo?
Non può sorridermi.
Deve odiarmi, come io odio lei.
Mi avvicino nuovamente a lei <Ridi finchè puoi, fiorellino, ma questa guerra la vincerò io>








ANGOLO AUTORE:
Allora??!! ^^ Che ve ne pare?!
Se ci sono errori, SCUSATE.
Devo postare veloce ed eventualmente lo correggo meglio appena torno a casa^^
Attendo i vostri pareri!
Un bacio
Nini
  
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