Cap. 4
Lorenza si
risvegliò. Ma
tenne gli occhi chiusi. Sentì la voce di Steven Tyler
riecheggiare per la
stanza “I
don't wanna miss one smile I don't wanna miss one kiss”. A
quelle note aprì gli
occhi. Si guardaò in torno, “non
può
essere mattina! Non lascio mai acceso lo stereo…”
poi vide una mano. Stava
per mettersi ad urlare, ma i suoi occhi si posarono
sull’anello all’indice.
Andrew. Una serie di immagini improvvisamente iniziano a scorrere
davanti ai
suoi occhi come in un film. Ciò che è successo
poche ore prima. “che idiota lo
dovevo capire subito cosa
poteva essere successo, io non ascolto mai gli
Aerosmith…” cercò di
rialzarsi ma la testa le girava ancora, meno rispetto a prima, o
così pensava.
Quel movimento improvviso risvegliò anche Andrea.
“scusa…
non volevo svegliarti”
“si
certo! Tu mi svegli sempre quando sono in piena fase R.E.M.!! al
momento più
bello di tutto il mio sogno… ”
“e
che cosa stavi sognando?? Che finalmente Beatrice te la dava? Si vede
che è
solo un sogno!”
“Simpatia
portami via! Comunque no!” e le fa la linguaccia mostrando il
suo bellissimo piercing.
“e dai cosa stavi
sognando?”
“eravamo
nel Medioevo, in piena caccia alle streghe, e scoprivamo che la cara,
vecchia Margherita
era una strega, ed io avevo il piacere di accendere il suo
rogo… ma
naturalmente qualcuno deve sempre guastare i miei sogni!! E che
cazzo!”
“sarebbe
stato bello sentire le grida strazianti di dolore di mia
madre…”
“si
certo…” e improvvisamente torna serio
“mi spieghi che cazzo ci facevi con una
bottiglia vuota di Vodka in mano… anzi che rotolava sul
pavimento?”
“Gabriele”
“ancora?!?
Adesso basta! Senti dimenticalo, non puoi ogni volta che senti il suo
nome bere
come una pazza! Ascolta dobbiamo trovare una
soluzione…”
A
quelle parole i suoi grandi occhi nocciola diventano lucidi, ma per la
prima
volta riesce a trattenere le lacrime. Una ciocca di capelli riesce a
liberarsi
da quella prigione di forcine ed elastici le ricade sulla fronte.
“incredibile!
Dei capelli liberi!! meraviglioooso!”
“dai
non fare l’idiota! Io sto uno schifo e tu pensi ai miei
capelli sciolti????”
“cercavo
solo di sdrammatizzare, e da come puoi notare ci sono riuscito! ah ah
ah!”
“cretino”
“comunque
stai bene con i capelli sciolti… perché non li
tieni liberi più spesso?”
“perché
mi danno fastidio. E con questo la discussione è
finita.”
“come
sei acida… allora cosa vuoi fare stasera? Credo proprio che
non andremo a
bere…”
“boh…
portami dove vuoi… devo cambiarmi… cosa mi
metto?”
“oddio
no!! Non chiedermi cosa metterti, prendi la prima cosa
dall’armadio, che non
sia a forma di bottiglia, e mettitela, altrimenti facciamo
notte!”
E
così dicendo apre la porta della camera e si apposta fuori,
come se fosse il
palo durante una rapina. L’unica differenza è che
non può accendersi una
sigaretta. Dalla camera risuonano le note degli Zero Assoluto
“sono due giorni
che… camminiamo tre metri sopra il cielo”. “Lorenza,
la solita! Una canzone per tutti i suoi stati
d’animo… perché mi rimane in
testa sempre questo pezzo”. Gli ritorna in mente.
Sabato pomeriggio. La sua
macchina è dal meccanico, piove a dirotto, decidono di
rimanere a casa di
Lorenza.
“dai
guardiamolo!!!”
“ma
perché dovrei vedere una stupidissima storia
d’amore????”
“ma
non ti preoccupare fanno anche a botte, fumano, devono, fanno sesso,
eccetera…
roba da veri duri!! E dai… so che in fondo lo vuoi guardare!
Lo leggo nei tuoi
piccoli occhietti, stanno dicendo: guardiamo tre metri sopra il cielo,
guardiamo tre metri…”
“Basta!!!
Ti prego spegniti! Sembri una macchinetta! E va bene guardiamo questo
cavolo di
film!!”
Una
portata nella nuca lo fa ritornare alla realtà.
“ma
stai facendo il palo davanti a camera mia?? Comunque come
sto?”
Fa
una piroetta per farsi vedere. Polo azzurra con al posto del
coccodrillino
della
“certo
che non sei cambiata! Vesti sempre di marca!”
“si
ma ho cambiato style! E da che pulpito, maglietta della Puma, pantaloni
Diesel
e Silver…”
“tutto
gentilmente offerto dalle tasche di mia madre!!!”
“bene
possiamo andare, moto o macchina?”
“triciclo…
è un pochino più lento ma fa la sua porca
figura”
“cretino…
dai muoviti…”
E
picchiandosi a vicenda si incamminano verso la porta, dove regolarmente
vengono
placcati dalla ‘cara, vecchia’ Margherita.
“tesorino,
perché non resti a casa questa sera?”
“ormai
ho preso un impegno, e come tu mi hai insegnato devo rispettarlo,
altrimenti
sembrerei maleducata… e tu non vuoi questo, vero
MAMMA?”
“no…”
“quindi
vado, ciao…” così dicendo esce fuori
dalla porta, avviandosi per le scale.
“non
fare tardi!” ma il suo gesto della mano le fa capire che
ancora una volta è
stata totalmente ignorata.
Sbuffando
rientra in casa. Si avvicina alla finestra e scosta la tenda. Li vede
avvicinarsi alla macchina.
“certo
che sei proprio tremenda verso tua madre!”
“io
è?!? Tu che sogni di bruciarla sul rogo?”
“ok…
tregua, andiamo a mangiare”
Alza
la musica a tutto volume. Nelle casse rimbombano le note e la voce del
cantante
dei Subsonica.
“il
cielo su Torino sembra muoversi al tuo fianco tu sei come me”
nonostante il
volume si sentono perfettamente. Ridono, scherzano e cantano
contemporaneamente
come se non fosse successo niente.
The show
must go on.
Eternal Life sei troppo gentile con me!!! non me lo merito... grazie per il bellissimo commento che mi hai lasciato!!sei sempre così affettuosa nei miei confronti... so che aggiorno sempre più tardi...ma proverò a velocizzare i tempi!!!!grazie ancora un bacio Daisy