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Autore: 19_ACSECNARF_94    26/03/2012    0 recensioni
Un amore che va oltre le differenze di razze. un amore tra un alieno e un' umana.
...Era proprio affascinante quel ragazzo-alieno e con quello sguardo ammaliatore che mi passava da parte a parte non riuscivo più a ordinare i miei pensieri...
recensite per favore!
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era già notte fonda quando il rumore di un auto ci riportò bruscamente alla realtà e a malincuore ci rivestimmo e mi avviai verso la macchina del tempo piangendo quando lui mi chiamò e guardandomi negli occhi mi disse “in fondo non è un vero addio” ma anche i suoi occhi erano gonfi di lacrime “dobbiamo aspettare solo dieci anni”
“che vuoi dire?”
 “tra dieci anni arriverò con la mia navicella a Beverly hills allora potremmo rincontrarci…ma ci sarà la guerra e dovremo fare mola attenzione”
 “di questo non ti devi preoccupare ci penserò io,ma c’è un altro problema”
 “quale?”
 “tu non mi conoscerai!”
 “bhe a questo ci penso io con le mie tecnologie, tu il 12 dicembre del 2020 vai a san Francisco ci vedremo lì te lo prometto” detto ciò mi si avvicinò e con le sue labbra sfiorò le mie.
Mi avviai al centro della piattaforma dandogli le spalle poi mi voltai e dissi “ma cosa nasce dall’unione delle due razze?”
“non lo so”
“bhe un giorno lo scopriremo…sono pronta”. Lui cliccò su un tasto e fui avvolta in uno strano turbinio, chiusi gli occhi…quando li riaprì…ero al centro del mio letto nella casa di mia cugina… avevo ancora il viso rigato dalle lacrime e negli occhi il viso di Robert quando Sonia entrò nella mia stanza seguita da Lucy e Nancy le quali, vedendomi in quello stato mi chiesero “ Melanie tutto bene? Perché stai piangendo?” “niente solo un brutto sogno” detto ciò mi alzai e corsi ad abbracciare le mie amiche. Quando mi allontanai Sonia mi disse “noi andiamo alla festa, sei sicura di non voler venire?” e io asciugandomi gli occhi dissi “ci ho ripensato vengo”, corsi all’armadio e presi il più bel vestito che avevo e andai alla festa. Finita l’estate ritornammo a casa e io e le mie due amiche girammo qualche college Nancy andò a medicina e Lucy a biologia quando mi chiesero “allora Melanie tu dove ti iscrivi?”
“io ritorno a Beverly Hills”
“come?!”
“ritorno a Beverly Hills, lì c’è il college che voglio fare… giurisprudenza!”
“ma tu hai sempre odiato la politica, tu adoravi le scienze” “bhe non si può cambiare idea?!”
“si certo solo è da natale che sei un po’ strana, ma cosa ti hanno fatto bere in spiaggia” tutte e tre iniziammo a ridere.
Ritornai a Beverly Hills, mi iscrissi al college, ero la migliore del mio corso in tre anni riuscì a laurearmi, mi trasferì definitivamente in quella città e divenni governatore della California, mi presentai anche alle elezioni presidenziali e riuscì a essere eletta presidentessa! I miei piani procedevano a meraviglia!
Il primo gennaio 2020 sulla terra arrivò la prima navicella spaziale.
Tutti i presidenti del mondo compresa me ci riunimmo e iniziammo a discutere,parecchi erano per la guerra ma qualcuno, come me era per la pace, “vediamo cosa vogliono saranno innocui, altrimenti già ci avrebbero invaso e poi per essere venuti qui vuol dire che le loro tecnologie sono più avanzate delle nostre,potremo cedergli le zone della terra più deserte, sono sicura che con le loro tecnologie sapranno renderle ospitabili!”. Decidemmo il da farsi con delle votazioni eravamo pari ma mancava l’ultimo, Rossi il presidente italiano, nella sala del consiglio c’era molta tensione quando finalmente emanò il suo verdetto… “pace”.
Ce l’avevo fatta! Obama si alzò e disse “ora credo che in questo stato di allarme dovremmo eleggere un presidente supremo… io opterei per colei che più si batte per la pace, cosa ne dice lei?” ero un po’ perplessa ma mi affrettai a rispondere “ne sarei onorata…sempre se al consiglio va bene” si alzò un mormori di “per me va bene” o “si certo” o anche “ok sono d’accordo”. Ero presidente supremo.
Mi alzai e andai al centro della stanza e dissi “con il vostro permesso vorrei far entrare un rappresentante degli alieni, prego” la porta si aprì e entrò quello strano mostro, nella stanza si levarono mormorii soffusi e schiamazzi “vi presento Ujiar è il re degli alieni, prego a lei la parola”
“grazie presidente, bhe come è già stato detto sono il re degli alieni ma non ho intenzione di invadere il vostro pianeta, vi chiedo solo ospitalità il nostro pianeta è andato in frantumi a causa di un meteorite e il pianeta più vicino era il vostro, mentre venivo ha avuto modo di vedere che ci sono molte zone inospitali per voi, noi possiamo renderle fertili se solo ce ne date la possibilità” poi uno dei presenti alzò la mano e disse “ma dovremo convivere con dei mostri come voi?”
“non vi preoccupate noi siamo mutaforme e possiamo cambiare il nostro aspetto solo ogni tre giorni ritorniamo ad essere mostri per 12 ore”
“bhe noi già abbiamo preso una decisione… vi lasciamo il deserto, sarete nostri ospiti finche lo vorrete” dissi e lui rispose con un sincero “grazie”.
Il dodici dicembre arrivò presto e io quella sera mi recai all’appuntamento che aspettavo ormai da dieci anni.
Quando arrivò la navicella fui sopraffatta da mille dubbi, si ricorderà di me?, mi vorrà ancora?, e se avesse un’altra?
Ma tutto ciò scomparve appena la porta si aprì e ne uscì Robert sorridente e notai che i suo occhi cercavano qualcosa o meglio qualcuno, quando si posarono su di me il suo sorriso si allargò e mi corse in contro, ci abbracciammo e baciammo, fu il bacio più dolce e lungo della mia vita…quando ci allontanammo dissi “mi sei mancato”
“anche tu mi sei mancata…sei cresciuta molto,ho avuto qualche difficoltà a riconoscerti…comunque complimenti ce l’hai fatta, sono fiero di te”
“grazie…sarai stanco che ne dici di andare a casa?”
“sono d’accordo andiamo”.
Mentre andavamo verso la mia casa abbracciati tutti i presenti ci guardavano sbigottiti ma ormai non mi interessava più niente, mi ero ricongiunta con la mia metà…
 

Sono passati parecchi anni da quel giorno, io e Robert ci siamo sposati e abbiamo scoperto cosa nasce dall’unione delle due razze, una creatura aliena che può diventare umana a tempo illimitato, ma non mi interessava il suo aspetto l’avrei amata in ogni caso, è nostra figlia.
  
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