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Autore: itsphede    26/03/2012    3 recensioni
I never had the words to say, but now I'm asking you to stay for a little while inside my arms.
And as you close your eyes tonight, I pray that you will see the light that's shining from the stars above.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il mio sguardo era fisso nel vuoto durante lo svolgersi della lezione, non avevo idea di cosa stesse parlando il professore. Non mi ero neanche accorta che la lezione era finita e che tutti si erano alzati per uscire. Fu una mano appoggiata sulla mia spalla a farmi ritornare alla realtà.
-Ehi babe! Sei ancora tra noi?
-Ciao Lou! Si ci sono.. Credo.
-Mi aspettavo una tua chiamata o un tuo messaggio ieri..
-Sai sono andata dalle mie amiche, sono tornata a casa stanchissima e sono andata a letto.
-Non devi mica giustificarti! Andiamo via dai.
Dovevo andare in aeroporto a salutare Jane e Katie ma avrei davvero voluto restare un altro po’ insieme a lui.
-Sto andando in aeroporto, ti serve un passaggio?
-No sto aspettando che mi passino a prendere dei miei amici.
-Ok, dai ti faccio compagnia mentre aspetti allora!
Di certo non mi sarebbero bastati cinque minuti insieme a lui per buttar giù tutta la tensione che avevo addosso ma erano sicuramente meglio di niente. Dopo circa cinque o dieci minuti, vidi un’auto avvicinarsi.
-Eccoli! Disse Louis.
Al volante c’era un ragazzo dai capelli ricci e gli occhi chiari, dall’indubbia bellezza e uno splendido sorriso. Non riuscivo a vedere chi ci fosse dall’altra parte, era sicuramente un ragazzo ma il riflesso del sole mi impediva di vedere il suo volto.
-Ciao Lou! Ehi ma.. Chi è la bella ragazza accanto a te? Disse il ricciolino.
-E’ una mia compagna di corso, Ashley. Ashley lui è Harry, non far caso alle scemenze che dirà!
Il ragazzo balzò fuori dall’auto, mi si posizionò davanti e mi prese la mano a mo di inchino.
-Piacere di conoscerti bellezza!
-P..Piacere mio Harry!
Dall’interno dell’auto il ragazzo sbuffava. Scese dall’auto, incrociò le braccia e guardò sorridendo il teatrino che aveva messo su il ricciolino. Non mi ero resa conto della sua presenza fino a quando non sentì la sua voce.
-Ragazzi, quando avete finito possiamo anche andare!
Mi voltai nella direzione da cui proveniva quella voce calda e melodiosa e lo vidi. Vidi un ragazzo alto, moro, con l’aria da duro. Lui mi guardò con disinteresse e tornò in auto. Il mio cuore sembrò fermarsi per un attimo per poi ripartire all’impazzata. Mi era bastato soltanto un suo sguardo per capire che non avrei più potuto farne a meno. Non avrei più potuto fare a meno di guardare quegli occhi che si illuminavano quando sorrideva. Quegli occhi erano magnetici. Mediorientali, color nocciola, incorniciati da lunghe ciglia, perfetti. Era come se mi avessero iniettato una dose di eroina nelle vene. Sentivo il sangue risalirmi sulle guance e fui inondata da una vampata di calore. Ero arrossita. Abbassai lo sguardo. Volevo soltanto sparire, sapevo che se ne sarebbero accorti e non mi andava di sentire i commenti che avrebbero fatto.
-Dolcezza, so di essere bellissimo ma non c’è bisogno di arrossire! Disse Harry facendo un ampio sorriso.
Mi limitai a sorridergli. Fortunatamente non si erano accorti che ero arrossita per il loro misterioso amico.
-Andiamo prima che ci prenda a cazzotti! Babe aspetto un tuo messaggio, oggi non hai scuse!
-D’accordo, a dopo allora! Ciao ragazzi!
Li guardai mentre si allontanavano con l’auto. Davanti agli occhi avevo ancora la sua immagine che non riuscivo a cancellare. Non mi ero mai sentita così, era stato come un pugno allo stomaco. Non c’avevo nemmeno parlato, perché mi sentivo così? Le mie azioni erano diventate automatiche, le facevo senza rendermene conto, la mia mente era annebbiata, vedevo solamente i suoi occhi e la sua voce continuava a riecheggiarmi in testa. Salì in macchina e misi in moto, mi fermai per un attimo e feci un lungo respiro; guardai l’ora sul display della mia auto, erano le 14:40. Non sarei mai arrivata in tempo in aeroporto. I sensi di colpa nei confronti delle mie amiche cominciarono a invadermi, mi sentivo veramente una stronza specialmente se pensavo che non le avrei riviste per chissà quanto tempo. Tornai a casa, feci una doccia lunga e calda cercando di non pensarci, ma era impossibile, non trovavo vie di fuga. Sapevo che l’unico modo per rimuovere il pensiero dalla mia testa era chiamare Louis, parlarci, magari incontrarlo. Ma c’eravamo salutati da poco più di un’ora e mi avrebbe imbarazzato chiamarlo così presto. Accesi la TV nella speranza di trovare qualcosa di carino e non le solite cazzate che trasmettono perennemente ma, come immaginavo, non trovai nulla. Mi rassegnai e decisi di mandare un semplice messaggio a Lou:

Ehi Lou, sono Ashley. Hai da fare? Avrei bisogno di un po’ di buona compagnia :)

A cui rispose nel giro di pochi secondi:

Finalmente :) Da fare? Assolutamente no! Ci vediamo tra mezz’ora allo Starbucks ok? Porto un paio di amici che sapranno sicuramente tirarti su il morale :)

Ok, a dopo allora. Grazie :)

Conclusi io.
Un paio di amici? Amici significava che ci sarebbe stato anche il misterioso ragazzo dagli occhi penetranti? Avrei dovuto rivederlo così presto? Ero felice e al tempo stesso preoccupata, non avevo la benché minima idea di come avrei reagito nel vedere di nuovo quegli occhi, quello sguardo. Magari mi stavo preoccupando per nulla, magari non ci sarebbe neanche stato, magari sarebbe stato soltanto un tranquillo pomeriggio in compagnia di amici davanti a un bicchiere di frappuccino. Non avevo intenzione di farmi prendere dal panico prima del tempo. Così aprì l’armadio, presi i vestiti, i primi che capitavano senza pensarci più di troppo, li misi addosso e uscì di casa. Lo Starbucks non era lontano da casa mia quindi decisi di fare due passi a piedi. Arrivando, vidi da lontano che erano già tutti li; erano in cinque, Louis, Harry, un biondino, un tipo dall’aria un po’ seria e poi c’era lui, era li in mezzo a loro. La tentazione di girare i tacchi e tornarmene a casa prima che mi vedessero era abbastanza forte ma la mia idea fu stroncata da un urlo del ricciolino
-Eccola qui! Voi donne vi fate sempre aspettare eh?!
Bene, adesso non avevo vie di fuga. Mi avvicinai a loro con lo sguardo rivolto verso il basso cercando dievitare il suo sguardo.
-Ciao a tutti ragazzi!
-Bene Ashley lui Niall. Disse Louis indicando il biondino. –Lui è Liam. Indicando l’altro amico. –E lui è Zayn, l’hai già visto oggi ma è un gran maleducato e non si è neanche presentato!
-Piacere di conoscervi!
Dovevo necessariamente alzare gli occhi da terra, guardarlo dritto in faccia e stringergli la mano. Non era poi chissà cosa, potevo farcela.
-Piacere di conoscerti Zayn. Gli dissi stringendogli la mano.
Cominciavo già a risentire tutti i sintomi che avevo avuto poche ore prima, abbassai di scatto lo sguardo prima di arrossire. Per quale assurdo motivo mi riusciva così facile arrossire?Non mi era mai capitato prima di allora.
-Dai ragazzi entriamo? Dissi prendendo iniziativa e dirigendomi verso l’ingresso senza guardare in faccia nessuno. Presi posto per prima e il caso volle che accanto a me sedessero Louis, alla mia destra, seguito da Liam e Niall, e Zayn alla mia sinistra, seguito da Harry.
Sentivo il suo profumo e mi mandava fuori di testa, tutto in lui mi sembrava perfetto. Ma ai suoi occhi io sembravo non esistere, non mi degnava di una parola, di una battuta, di niente.
Cercai di non pensare a lui, cercai di focalizzare la mia mente sul resto dei ragazzi; del resto non potevo sprecare un pomeriggio in compagnia di persone splendide per fantasticare su di lui. Lui dal quale mi sentivo intimidita, al quale temevo persino di dire una parola per paura di essere giudicata una bambina o peggio ancora una rompipalle o palla al piede.
Mi incuriosiva la personalità di Liam. Sembrava un tipo serio, forse il più maturo tra di loro, un po’ schivo. Ma non era affatto così, era bastato farlo sentire a suo agio per far emergere ciò che era veramente cioè un ragazzo, simpatico, alla mano e che, anche lui, faceva le sue stupidaggini!
Niall poi era un ragazzo dall’aria sincera, dallo sguardo dolce e carismatico allo stesso tempo.
Mi piacevano, eccome se mi piacevano. Erano gli amici che avrei sempre voluto avere, le persone che avrei sempre voluto accanto. Mi sentivo a mio agio con loro, ero me stessa.
-Sarà ma a me questo frappuccino è sembrato poco, ne prenderei un altro! Disse Niall.
-Amico non riesci a contenerti neanche davanti a una ragazza vero? Gli rispose Liam.
Il biondino mi guardò in faccia, fece un sorrisino e alzò gli occhi.
-Mmm.. Mi sa di no! Disse prima di alzarsi di scatto per andare a ordinarne un altro.
-Quel ragazzo è un pozzo senza fondo. Mangerebbe fino a sentirsi male! Commentò Zayn.
Ridemmo tutti insieme. Aspettammo che Niall finisse il suo secondo frappuccino e uscimmo dal locale. Ero stata talmente bene che non mi andava per niente di salutarli anche se il cuore mi diceva che molto probabilmente li avrei rivisti tutti.
-Ragazzi, grazie per lo splendido pomeriggio ma adesso devo andare. Ciao a tutti.
Feci per andarmene ma Louis mi fermò.
-Aspetta Ashley, devi proprio andare?
Dovevo tornare a casa a preparare la cena, mia madre sarebbe arrivata tardi dall’ufficio e mi aveva chiesto di darle una mano.
-Si Lou, vorrei tanto rimanere un altro po’ con voi ma non posso..
-Mmm d’accordo.. Allora aspetta, ti do un passaggio.
Era sempre molto carino con me, dolce e simpatico.
Salimmo sulla sua auto e andammo verso casa mia. Arrivati davanti al vialetto, prima di andare, dovevo ringraziarlo per l’ennesima volta, mi era stato davvero di grande aiuto.
-Lou, grazie davvero, non so come ringraziarti. Tu e i tuoi amici siete fantastici e voglio rivedervi di nuovo tutti il prima possibile, mi fate stare bene, mi fate dimenticare tutto!
-Babe non devi ringraziarmi! Anche per me, anzi per noi, è stato un piacere stare insieme a te.
Gli sorrisi e scesi dall’auto.
-Ciao Lou, a domani!
-A domani!
  
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