Girando l’angolo
Ginny alzò la testa e la fissò. Hermione spalancò la bocca e la fissò. Harry scese dalle scale e le fissò.
Per un
secondo la scena si fece immobile e muta come se qualcuno avesse premuto lo
stop, poi successe tutto molto rapidamente: Harry disse qualcosa, in
quell’attimo Ginny fece cadere le borse, le si fiondò addosso ed Hermione fece
un passo indietro, sovrastata dal peso della ragazza.
Sinceramente
non aveva capito se Ginny volesse ammazzarla soffocandola perché non si era
fatta vedere per tutto quel tempo oppure abbracciarla – sempre perché non si era
fatta vedere per tutto quel tempo. Probabilmente una via di mezzo; la sua presa
era ferrea in maniera allarmante, ma non fino a mozzarle il respiro. Alla fine
si staccò da lei, la guardò ancora con occhi increduli, le mani ancora sulle
spalle di Hermione. Aprì la bocca un paio di volte ma la richiuse subito, scosse
la testa, riaprì la bocca e poi tornò a guardarla con un’espressione sconvolta
sulla faccia.
«Sei
Hermione» disse ovviamente alla fine, a corto di parole.
«Direi
di sì» rispose lei a voce bassa ed esitante.
Ginny
fece passare il suo sguardo da Harry a lei, poi di nuovo verso di lui. Infine si
abbassò meccanicamente, raccattò tutte le borse della spesa che le erano cadute
di mano, li guardò entrambi.
«In
cucina» disse in tono autoritario, indicando la porta, e si avviò di gran
carriera, con Harry al seguito ed un Hermione che camminava nella loro scia come
in trance, il cui cervello era ormai messo al tappeto dai ripetuti
shock.
*
Immagina di avere una vita apparentemente perfetta. Il mondo è appena uscito dalla guerra; tu e i tuoi migliori amici – uno dei quali è, guarda caso la fortuna, quello che i nemici vanno cercando - siete riusciti ad uscirne indenni, non sapete neanche come, ma ce l’avete fatta.
Il tuo
migliore amico – sì, quello perseguitato con sfregio sulla faccia – riesce
finalmente ad avere una vita più ordinata di quanto non abbia mai avuto, ora che
fondamentalmente nessuno psicopatico vuole fare fuori lui e i suoi amici. Di
conseguenza, lui e la sorella del tuo migliore amico – l’altro, quello coi
capelli rossi, che ti fa incazzare ogni tanto– riescono a mettersi
assieme.
Si dà
il caso, ancora guarda un po’ la fortuna, che l’altro tuo migliore amico, quello
coi capelli rossi che ti fa incazzare ogni tanto, abbia anche una specie di
calamita incorporata la quale fa sì che tu ti senta irreversibilmente attratta
verso di lui. E si dà il caso, che scopri improvvisamente, dopo peripezie
assurde che preferiresti a questo punto scordare, che anche lui prova lo stesso.
Il mondo sembra, improvvisamente, immerso nella gelatina rosa. Sembra tutto più
semplice, sembra tutto più dolce, sembra tutto decisamente più bello.
Insomma,
ci mancano i coniglietti rosa e siete in una pubblicità di Barbie e Ken Casa
Dolce Casa. Ma, insomma: nessun problema, per un po’ – un bel po’ – di
tempo.
Inviterei
quindi a salire qualche riga in su e puntare gli occhi su
quell’apparentemente. Perché è dopo quel bel po’ di tempo che questo
entra in gioco.
Non
sai neanche perché sta succedendo, ma improvvisamente piccoli difetti adorabili
del tuo ragazzo con i capelli rossi (che ti fa comunque incazzare ogni tanto)
diventano grandi difetti intrascurabili del tuo ragazzo con i capelli rossi (che
ti fa comunque incazzare sempre). E la cosa che ti infastidisce ancora di
più, è il fatto che non sembri solo tu a provare questo: anche lui è diventato
così nei tuoi confronti. Ci si comincia a chiedere a vicenda inutilmente chi
abbia cominciato ad essere così insopportabile, e perché, pur sentendo di amarlo
ancora, ti comport così, spesso non sopportandoti da sola.
Tornare
nella casa Dolce Casa che adesso sembra diventato il Rifugio dei Dannati diventa
sempre più pesante, perché c’è lui, e se c’è lui e ci sei tu sembra che la
parola ‘litigata’ lo attiri come le api col miele.
Ma non
è evidentemente l’unica cosa che lo attrae.
«Ron?»
chiami entrando nel Rifugio. La calma piatta del piano terra ti risponde. Da una
parte tiri un sospiro di sollievo, codardamente: non c’è. Poi ti riprendi, ti
senti praticamente disgustata da questo tuo modo di pensare. Devi assolutamente
risolvere la questione, tornare come prima.
Ti
togli le scarpe. Ti togli la giacca e posi la borsa. Poi sali al piano di sopra
per andare in bagno, e passi davanti alla camera da letto. La porta è chiusa,
un’altra cosa che non sopporti: perché cavolo vuole che le porte rimangano
chiuse?
Sospirando,
la apri velocemente.
Se
avessi saputo cosa – chi? – c’era dietro probabilmente non l’avresti
fatto. O sì. Non lo sai. Fattosta che l’hai fatto, hai visto il
tuo ragazzo coi capelli rossi avvinghiato a non sai e non vuoi sapere chi, un
qualcuno il cui uno particolare che riesci a notare sono dei capelli lisci,
lunghi e scompigliati. Quello che segue dopo è abbastanza
confuso.
Quello
che ti ricordi sei tu che prendi la tua roba; scendi le scale, apri la porta ed
esci dalla casa.
Cominci
a non vedere più i tuoi due amici. Senti che hai proprio bisogno di cambiare
aria per un po’ di tempo, non vuoi avere davanti ricordi che vuoi al contrario
lasciare al passato. Per un po’ di tempo, penso, giusto per adattarmi; quel po’
di tempo sono diventati cinque anni senza che neanche te ne
accorgessi.
E ora
sei nella cucina del tuo migliore amico, o ex migliore amico, ancora non lo sai,
della sua convivente e del loro bambino di tre anni. E non riesci neanche a
scappare, ci hai provato ma niente. Sarà il destino, ma hai la sensazione che
una folata di vento abbia aperto uno spiraglio di quella porta e ha sparso in
giro un po’ della tua vita passata, e ti è bastato girare un angolo per
sbatterci addosso, confondendo tutti gli elementi in un puzzle
incasinatissimo.
Continua...
Occhei, lo so che mi era stato chiesto di allungare i capitoli; mi dispiace, davvero, mi dispiace, ma faccio del mio meglio, ero partita con l’intento di esaudire la richiesta, ma... .__. Chiedo umilmente perdono, mi impegnerò di più nei prossimi!
Questa
cosa di come ho descritto lo ‘sfaldamento’ del trio+Ginny è un po’, strana, lo
so, ma è stata dettata dall’ispirazione... spero che non sia totalmente
incomprensibile.
Un
grazie enorme a tutti quelli che hanno commentato e commenteranno
^_^!
Lollo