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Autore: pondstairs    26/03/2012    5 recensioni
-HO TROVATO!- urlò.
-Allora? È un posto caldo? Freddo? Tesoro devo preparare la valigia o almeno una borsa-
-Conoscete Hogwarts?-
Io e Rory lo fissammo. -Hogwarts?- dicemmo insieme. -Hogwarts? Ma dove vivete? In una caverna? Io in un Tardis, e conosco questo mondo meglio di voi. Beh, certo, il Tardis non è una caverna ed è molto aggiornato e quindi posso sapere quello che voglio, quando voglio. Lo sapete che ho saputo la fine di Harry Potter molto prima dell'uscita dell'ultimo libro? Ho incontrato la Rowling in persona nel futuro.. cioè nel passato ma era il futuro di allora!-
Un discorso del genere avrebbe esaurito chiunque. E chiunque avrebbe pensato che quello strambo signore con il cravattino rosso e le bretelle fosse pazzo. Ma io e Rory no. Anche se ci sembrò molto strana la sua proposta.
-Dottore, lo so che tu sei geniale ma.. Hogwarts? Il Tardis può viaggiare nello spazio e nel tempo.. non nei libri!-
-Due anni fa!- mi fece l'occhiolino. -Sali o rimani qui? E tu Mr Pond?-
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Amy Pond, Doctor - 11, Rory Williams
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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-Stanza delle necessita, eh? Mi spiegheresti più esattamente in cosa consiste questa stanza?-

Luna fissò il Dottore. Luna era una ragazzina bionda, con gli occhi azzurri. Ma era anche molto stramba. Non indossava la divisa, aveva una salopette rosa con una maglia a righe sotto. Mi ricordava un po' Pippi calzelunghe.

-E' un po' come, come una sorpresa. Quando ne hai bisogno spunta fuori.-

Il Dottore aveva uno sguardo come per dire sì, questo era ovvio. Mentre lei lo fissava con uno sguardo strano, addormentato ma attento allo stesso tempo. Se mi chiedessero di definirlo, l'avrei definito uno sguardo alla Luna Lovegood, visto che non sapevo come descriverlo.

Rory era elettrizzatissimo, neanche fosse un bambino.

Cercava di fare amicizia con i vari personaggi con scarsi risultati, erano tutti un po' diffidenti.

Mi dispiaceva visto che lui li adorava tanto.

L'unico che si era dimostrato più socievole era proprio Neville Paciock.

Mi avvicinai a lui -Ciao.. grazie per essere stato carino con mio marito- sorrisi.

Lui ricambiò il sorriso timidamente -Sembra così esaltato di conoscerci. Tutte queste attenzioni sono strane, non trovi? Se sapessi di non essere famoso l'avrei considerato un mio, e nostro, fan-

Risi. Era così strana ed imbarazzante la situazione. Certamente non potevo dir loro la verità.

-Diciamo che vi conosce e vi apprezza. Siete più famosi di quel che pensate, sai?-

Mi fissò. -Ah si? Certo, qui a scuola mi conoscono perchè sono impacciato. Solo adesso sto credendo in me stesso, ora che Harry non è qui. Nessuno sta cosa sta realmente accadendo e perchè non sia tornato a scuola. Sappiamo solo che sia un modo per sconfiggere tu-sai-chi-

Il Dottore si avvicinò a noi. -Neville, caro. Tu che sembri un ragazzino abbastanza sveglio, ecco.. mi sapresti dire con più precisione dove ci troviamo? Ho capito che è una stanza delle necessità e compare quando ne hai bisogno, e poi? Ci dev'essere qualche teoria chimica o fisica o qualcosa di scentifico. Non può aprirsi una porta così, nel bel mezzo del nulla in un muro. Dev'essere sempre coperta e deve aver influito sulla vostra percezione, capisci?-

Risi. E tirai il Dottore facendo in modo che Neville non sentisse quello che stavo per dirgli.

-Dottore, ti rendi conto che ci troviamo in un libro? Che qui niente di niente è razionale ed è tutta fantasia? Che tu ci creda o no qui dentro la magia esiste. Quindi non stordire i nostri cari amici immaginari. Io e Rory possiamo sopportare anche la tua parlantina, ma loro no! Non ci conoscono e molti di loro sono diffidenti.-

Il Dottore annuì. -Ma.. niente-

Risi.

Tornammo vicino a Neville.

-Oh, niente. Mi diceva che sono molto buoni i biscotti al cioccolato. Mai provati? Sono facili da cuci...-

Si interruppe quando vidi che lo fissavo in malo modo.

-Dicevo, che mi sai dire riguardo la stanza delle necessità?-

Neville si mise la mano sul mento. -Dottore, da dire non c'è molto a parte quello che ha detto Luna. Per farti capire meglio, uso un esempio che ha usato due anni fa il mio amico Ron Weasley: Se hai bisogno del bagno, ti può apparire un bagno invece che questa stanza enorme dove ci rifugiamo.-

Il Dottore rise.

-Afferrato. E perchè vi compare questa stanza?-

Neville lo fissò. -Mangiamorte, ti dicono niente? E poi qui possiamo comunicare con... niente.-

Mi misi avanti al Dottore, vicinissima a Neville.

-Con chi? O cosa?-

Rory si mise avanti a me, quasi sfiorava il naso di Neville. Si allontanò borbottando qualcosa simile a non è il caso. -Fatemi indovinare, comunicate con qualcuno tramite quel quadro. Qualcuno, che potrebbe essere un amico, o il fratello di una persona che vi sta, o vi è stata, molto cara.-

Neville lo fissò sbalordito.

-Dottore perchè lo hai chiamato mentecatto? È... è stato geniale.-

Il Dottore rise.

-Diciamo solo che era un passo avanti perchè ha barato. Bene, ora che sappiamo il vostro segreto.. con chi comunicate?-

-Aberforth Silente, Il fratello di Albus. Il nostro vecchio preside deceduto circa un anno fa. Di lui ci fidiamo, anche se non sappiamo molto sul suo conto. Ormai si contano sulle dita di una mano le persone di cui possiamo fidarci e voi non siete ancora nella lista-

Mi feci avanti. -Neville, devi fidarti di noi. Vi aiuteremo per quello che possiamo. Siamo Babbani, non possiamo niente contro la magia. Ma vogliamo aiutarvi. Fidatevi di noi.-

Neville mi fisso e mi squadrò.

-Hai uno sguardo sincero, pulito.. Amy Pond. Mi fido di te... e di loro.-

Seamus Finnegan si fece avanti.

-Neville, sei sicuro? Perchè se non possiamo fidarci di loro dobbiamo deciderlo alla svelta. È arrivata Ariana.-

-Mi fido.-

Seamus annuì con riluttanza.

Si aprì il quadro e Neville ci entrò.

Noi ci sedemmo.

-Dottore.. voglio tornare al Tardis, okay?-

Il Dottore sbuffò -Non sai quanto voglia tornarci io-

Rory sorrise. -Mi piace. Per una volta mi hanno considerato intelligente, mi sto divertendo e mi sento un eroe. Non andiamo via.-

Il Dottore gli sorrise

-Antico Romano, mi sa che qui non andremmo via. Dobbiamo trovare il Tardis e dobbiamo aiutarli. Gliel'abbiamo promesso.-

Annuì.

Dopo poco sentimmo degli applausi, alzammo la testa e c'erano Harry, Ron ed Hermione che sorridevano, feriti, ma felici.

 

Saaalve! Allora, come avete potuto notare ho deciso di allungare un po' il brodo, lol.

Spero vi sia piaciuto questo capitolo. Recensite, mi farebbe tanto piacere!

Inoltre vorrei precisare che mi sto attenendo più al film che al libro perchè così mi dice la testa (non è una spiegazione valida ma accettatela)

Beh spero vi sia piaciuto, siate clementi :)

  
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