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Autore: Aitch    27/03/2012    3 recensioni
“Shhh…” mi sussurrò vicino all’orecchio e cominciò a baciarmi il collo. Con le braccia mi aggrappai alla sua schiena, mentre il suo viso si era spostato, le mie labbra danzavano con le sue, la sua lingua, ormai padrona, abbracciava la mia. Sentivo una leggera e piacevole pressione del suo bacino sul mio. In quel preciso istante non ero più Cora, non ero più un essere umano, ero semplicemente un’anima in balia di quell’angelo riccio. Non mi importava della gente che avevamo attorno a noi, forse avrebbero potuto perfino denunciarci. Sicuramente un luogo con così tanti bambini non era adatto per scambiarsi certe effusioni, ma tra le sue braccia nulla aveva più importanza. Il vocio della gente presente era scomparso, così come la musica di sottofondo. Eravamo solo io, lui e i nostri respiri leggermente affannosi. Restammo legati così per molto tempo, anche se sapevo che mai sarebbe stato abbastanza.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Image and video hosting by TinyPic Non sapevo cosa sarebbe successo, volevo scoprirlo momento dopo momento. Per la prima volta nella mia vita, non era la testa a guidarmi, ma il cuore.
Era da un po’ che stavamo camminando mano nella mano senza una meta precisa, fino a quando non sentì il mio telefono squillare,
“Cora, dove sei finita?” era Aurora. Oh, si era finalmente accorta che non c’ero?
“Auri, siete voi che mi avete abbandonata! Io sono con Harry in giro per i negozi…”
“Lo so che sei con Harry, siete gli unici che mancano all’appello, ma lo sai che ore sono?”
“No, che ore sono?”
“Le 19.15! Siete in ritar…!” non le diedi il tempo di finire e riagganciai. Dopo di che mi rivolsi ad Harry,
“Harry, ma tu lo sai che ore sono?” gli chiesi con aria divertita. Lui guardò l’ora sul display del cellulare, mi guardò sorpreso e mi disse,
“Corri!” dopo di che, fu una risata continua. Stavamo correndo come dei forsennati tra gli stand e i negozi di Harrods, lui era leggermente più avanti di me, mi guidava continuando a tenermi per mano. Correre e ridere allo stesso tempo era estremamente faticoso, ma non avevamo alternative, la gente ci guardava passare e in molti sbuffavano seccati per gli urti e le spinte che inevitabilmente avevano ricevuto. Non ci importava, non in quel momento. Non avevamo quasi più fiato, ma finalmente dopo aver fatto l’ultima rampa di scale eravamo arrivati. Le nostre mani si sciolsero dal loro abbraccio.
“Era ora!” esclamò Liam sarcastico non appena ci vide.
“Scusaci Liam, è stata colpa mia” disse Harry piegandosi appoggiando le braccia sulle gambe per recuperare fiato,
“Mi sono dimenticata di controllare l’ora, mi dispiace” cercai di scusarmi io, prendendo delle grosse boccate d’aria,
“Beh, dopo tutto da te potevamo aspettarcelo, carota ritardataria!” mi disse Louis toccandomi la fronte con l’indice,
“Cora! Ero in pensiero sai?” era Aurora che si avvicinava sorridendomi, poi guardò Harry e mi fece l’occhiolino. Un momento, sembrava quasi…no, impossibile.
“Allora, com’è andata? Vi siete divertiti? Abbiamo fatto bene a lasciarvi da soli?” mi sussurrò lei in modo che solo io potessi sentire.
“Cosa?” le chiesi io perplessa e ancora senza fiato,
“Ma no, niente, Aurora stava scherzando!” intervenne Tiffany che aveva intercettato le parole di Auri,
“Eh, si certo, ma che dico? Dai ragazzi andiamo!” Aurora cambiò discorso. Lo sapevo che gatta ci covava. La mia migliore amica che non si accorge di avermi lasciata indietro? Harry che compare alle mie spalle all’improvviso? Louis mi aveva distratta, Harry aveva chiesto ad Aurora e Tiffany di andare avanti e anche la chiamata di Niall era una scusa per lasciarci da soli? Doveva essere andata così, non ci potevo credere! Però ci ero cascata in pieno.
“Ragazze, i ritardatari sono arrivati quindi possiamo uscire e avviarci verso l’ultima tappa della giornata, vi portiamo fuori a cena belle!” aveva appena annunciato Zayn, creando un po’ di scompiglio tra le fan.
In poco tempo arrivammo al ristorante, era un luogo fantastico e i ragazzi avevano riservato un lungo tavolo tutto per noi. Prendemmo posto: Tiffany ed Aurora erano sedute vicine a Zayn, avevano lanciato occhiatacce a tutte le altre ragazze per accaparrarsi quel posto, io ero seduta di fronte ad Aurora e vicina a Niall, aveva saputo della mia passione per i dolci e voleva assolutamente consigliarmene uno a fine serata, Liam capotavola e Louis ed Harry erano seduti vicini qualche posto più in là, dal lato del tavolo opposto al mio. Perfetto, li vedevo tutti. Fui molto contenta di scambiare quattro chiacchiere con Niall, era veramente un ragazzo dolcissimo e una volta che l’atmosfera aveva cominciato a diventare più familiare gli chiesi,
“Allora Niall, come è andata con le fan inferocite che ti hanno circondato da Harrods?” Avevo leggermente alzato la voce perché mi sentissero sia Aurora e Tiffany, che quei due scemi di Styles e Tomlinson. Il povero piccolo irlandese non sapeva niente ovviamente, così mentre farfugliava qualcosa priva di senso intervenne prontamente Louis a salvarlo, più o meno,
“Niall soffre di amnesia! Spesso dimentica quello che gli succede durante la giornata, scommetto che non si ricorda nemmeno cosa ha mangiato oggi a pranzo!” tipico salvataggio in stile Tomlinson,
“Ah, è vero, no infatti non mi ricordo assolutamente di quel hamburger squisito al triplo formaggio con aggiunta di bacon, lattuga e cipolle, come non mi ricordo assolutamente del piatto XL di patatine fritte che ho chiesto dopo! Vuoto totale!” rispose sarcastico il biondino,
“Ah, miracolo!” urlò Louis alzando le braccia e scoppiammo tutti in una fragorosa risata. Quei ragazzi sarebbero stati da sposare, tutti quanti. E la serata trascorse così, tra le battute di Louis, le prese in giro di Harry nei confronti del suo migliore amico, le porzioni di cibo doppie per Niall, i racconti di Liam e i sorrisi accattivanti di Zayn. Quando anche il secondo fu portato via dai camerieri, notai che Harry e Louis stavano confabulando tra loro qualcosa che non riuscii a capire, il riccio si voltava spesso verso di me e il suo amico lo incoraggiava a raccontargli qualcosa, sicuramente Harry gli stava parlando di quello che era successo qualche ora prima.
“Cora, ecco la lista dei dolci, forza ragazza, fatti sotto!” era Niall che mi costrinse a fare meno caso a quei due e a concentrarmi su qualcos’altro. Non appena prestai attenzione alla lista dei dessert accompagnati dall’immagine corrispondente mi dimenticai ben presto di Harry e Louis, la mia golosità superava ogni limite e in questo io e il biondo ci capivamo benissimo.
“Oddio Niall, li prenderei tutti, me ne consiglieresti uno? Non so proprio quale scegliere!” esclamai io,
“Beh, perché scegliere, li ordiniamo tutti così li assaggiamo, ci stai?”
“E me lo chiedi? Certo che ci sto!” gli risposi io battendogli un cinque. Il cameriere non si sorprese più di tanto, Niall era sempre stato un cliente affezionato, quindi dopo aver ascoltato l’ordinazione si limitò a sorridere. Poco dopo il cameriere ritornò con un vassoio pieno di piattini: meringata, crema catalana, tiramisù, profiterole al cioccolato e alla crema, sacher, mousse al limone, cheesecake e crostata di fragole. Per fortuna Niall aveva fatto portare molte forchette e cucchiaini, così che anche qualcun altro potesse approfittare di tutto quel ben di Dio.
“Niall, per colpa tua avrò messo su 4 chili!” gli dissi scompigliandogli un po’ i capelli,
“Però ne è valsa la pena, no?” mi rispose lui,
“Altroché!”.
Restammo seduti a chiacchierare per un bel po’ di tempo, fino a quando Liam non ci avvisò della tarda ora e decidemmo di alzarci. L’autobus era fuori ad aspettarci ma per arrivare all’albergo ci sarebbe voluto un po’ di tempo così, non appena tutti salirono e si sedettero ai loro posti, Louis balzò in piedi e corse per il corridoio dell’autobus fino ad arrivare ai primi posti davanti. Sempre restando in piedi cominciò dicendo,
“Mi vedete tutte carotine?” e dopo un’approvazione generale continuò,
“Bene, per passare un po’ il tempo, vi propongo un’attività molto divertente – mentre parlava prese degli amplificatori di media grandezza che collegò al suo iphone e fece partire la base di “One thing” – siete pronte per un po’ di karaoke?” eravamo tutte elettrizzate. Cantammo la maggior parte delle canzoni dell’album a squarcia gola. Passando per le vie di Londra, qualche fan che riconosceva la band si metteva a urlare e ogni volta che succedeva i ragazzi salutavano calorosamente tutte le loro ammiratrici.
La giornata era stata fantastica, ma faticosa allo stesso tempo e io ero veramente distrutta, così dopo aver cantato, appoggiai la testa sulla spalla di Harry che come al solito in autobus era seduto vicino a me e in poco tempo mi addormentai.

--Poco dopo

“Bella addormentata, è ora di svegliarsi…” la sua voce così calda e avvolgente l’avrei riconosciuta fra mille,
“Siamo arrivati?” farfugliai io aprendo gli occhi,
“Eh si…” mi confermò Harry. Mi guardai intorno,
“Harry, dove sono le altre?” gli chiesi accorgendomi che eravamo soli sull’autobus,
“Sono andate avanti, i ragazzi le hanno accompagnate nella hall e tra un po’ torneranno indietro a prendere anche me. Aurora ha detto che ti aspetta in camera”
“Quindi è meglio che vada anche io, che si fa domani?”
“Avete la giornata libera, noi siamo impegnati in un signing domani mattina, e immagino che voi vogliate riposare”
“Ah già, giornata libera domani…” dissi con aria un po’ delusa,
“Lo so che ti mancherò, non serve che tu me lo dica!” mi rispose lui ammiccando,
“Styles, tu non mi mancherai per niente!” gli dissi con aria di sfida incrociando le braccia,
“Ah, ma davvero…” replicò alzandomi il mento con la mano e rubandomi un dolce bacio inaspettato.
“Assolutamente no” gli risposi ancora ubriaca delle sue labbra morbide. Lui si mise a ridere.
“Piccioncini?” questo era Zayn,
“Volete scendere si o no?” sostenuto da Louis. Sorrisi e cominciai a scendere dall’autobus seguita dal riccio che mi accompagnò fino alla porta della camera.
“Louis viene a prenderti di persona se non scendi subito, lo sai vero?” gli chiesi,
“E’ solo geloso!” rispose sorridendo. Non mi sarei mai stancata di guardare quel suo splendido sorriso contornato da quelle fossette che lo rendevano ancora più bello.
“Beh, grazie mille di tutto, è stata una splendida giornata, la ruota panoramica, l’Hard Rock, Harrods, il ristorante! Oh e la splendida maglietta! Grazie Harry…” Avrei continuato volentieri a ringraziarlo, ma mi accorsi che aveva cominciato a ridere,
“Perché ridi Styles?” gli chiesi perplessa. La mia schiena toccava la porta, lui si avvicinò poggiando il braccio al muro poco più sopra della mia spalla, con l’altra mano mi cinse la vita, i suoi occhi fissavano dritti i miei che non poterono fare altro che annegare in quel mare verde smeraldo,
“Te l’ho già detto che tu parli troppo?” mi sussurrò facendomi sentire il suo respiro. Un brivido mi percorse la schiena.
“S..” non feci nemmeno in tempo a rispondergli che le sue labbra erano già sulle mie, si muovevano sinuose e al ritmo dei nostri respiri, più coraggiose e confidenti rispetto al nostro primo bacio, qualche ora fa. Ad un tratto Harry mi strinse di più e la sua lingua cominciò ad accarezzarmi le labbra, lo feci entrare. Baciava bene, eccome. Le nostre lingue giocavano a rincorrersi, sempre con più passione. I suoi fianchi spingevano sulla mia vita, le mie dita stringevano i suoi ricci. Avrei potuto continuare a baciarlo fino all’ultimo dei miei giorni, ma ovviamente non era possibile, lo allontanai delicatamente da me anche se avrei voluto averlo ancora più vicino,
“Buona notte, Styles” gli sussurrai,
“Buona notte, ritardataria” rispose lui prendendomi in giro. Dopo di che infilai la chiave magnetica nella serratura e prima di chiudere la porta afferrai quel ragazzo per la camicia e gli diedi un ultimo bacio che con mia grande felicità lo lasciò sorpreso. Chiusi la porta sorridendo.

 




Hey.
Ah, che dolci. A me piacciono questi due :3
E voi, cosa ne pensate? Mi farebbe piacere sapere se qualcuno ha osservazioni, consigli o critiche, sono bene accette anche quelle. Continuo la storia? Mi fermo? Fatemi sapere qualcosina-ina-ina.
Much love.
Fe.
 
  
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