Naruto, 'Naruto e la Fatina dei Dentini' di Leanan su EFP Fanfiction

Naruto e la Fatina dei Dentini

Era ora di cena per la famiglia Namikaze; il piccolo Naruto era seduto sulle ginocchia del padre Minato, intento a divorare tutte le prelibatezze che aveva nel piatto preparate da sua madre Kushina. Mentre mangiava sentì qualcosa staccarsi dalla gengiva e si portò una mano alla bocca; le dita afferrarono qualcosa di piccolo.
«Papà, che cos’è?»
Il bambino mostrò al padre quello che teneva in mano e l’uomo non poté fare a meno di sorridere.
«Quello che hai in mano è un dentino da latte.»
«Il tuo primo dentino da latte», precisò Kushina, affacciandosi dalla porta della cucina; la donna si avvicinò al tavolo e si inginocchiò davanti al figlio, accarezzandogli la mano che stringeva quel simbolo di crescita.
«Stai diventando grande.»
«E ora che ci faccio io con questo?», domandò il piccolo Naruto. I due genitori si guardarono un attimo negli occhi, come per decidere cosa dire o cosa fare; poi, con un cenno della testa, rivolsero lo sguardo verso il loro bambino.
«Devi metterlo sotto al cuscino», disse Minato rivolto all’interessato che stava ascoltando gli adulti con attenzione.
«E poi la Fatina dei Dentini ti porterà dei soldini», aggiunse Kushina. Gli occhioni azzurri pieni di curioità del piccolo Naruto vagarono dai volti dei genitori al dentino da latte che aveva in mano; il bambino sembrava perso in mille pensieri; poi qualcosa scattò nella sua testolina e saltò dalle ginocchia del padre dove era seduto e corse veloce nella sua cameretta, si diresse verso il letto e nascose con cura il dentino sotto il cuscino e si mise ad aspettare.
Minato e Kushina raggiunsero il bambino e lo trovarono seduto sul letto a braccia conserte. Quando il piccolo Naruto li sentì arrivare girò la testa e si rivolse a loro.
«Quando arriva la Fatina?»
I due genitori sorrisero dolcemente al figlio, che li stava guardando, aspettando una risposta.
«La Fatina arriverà stanotte, mentre dormi», rispose Minato al bambino che alle parole del padre non stava più nella pelle dalla contentezza.
«Non facciamola aspettare, allora!»
Il piccolo Naruto sollevò le coperte e si infilò nel letto ancora vestito, dando velocemente la buona notte ai suoi genitori.
«Ehi, tu! Guarda che devi metterti il pigiama, prima!», disse Kushina cercando di suonare seria anche se sulle labbra aveva stampato un sorriso che era rivolto al comportamento del suo bambino. La donna si diresse dal figlio e lo aiutò a mettersi il pigiama, poi lo baciò dolcemente sulla fronte. Anche Minato si avvicinò al bambino; gli scompigliò i capelli biondi e gli dette un piccolo buffetto affettuoso sulla guancia.
«Buona notte, Naruto», dissero insieme e, spengendo la luce, chiusero la porta.

Quella mattina il piccolo Naruto si svegliò presto. Appena alzato sbirciò sotto il cuscino e.. c’erano dei soldini lì sotto! Sii vestì e si diresse di corsa dai genitori che stavano facendo colazione.
«Mamma, papà! Guardate cosa mi ha portato la Fatina!», esclamò il bambino contento di quei soldini che aveva in mano. Minato e Kushina si guardarono con un sorriso complice, orgogliosi del loro piano riuscito.
«Adesso hai tanti soldini e sono tutti tuoi», disse Kushina soddisfatta.
Il piccolo Naruto contò lentamente i tanti spiccioli che aveva in mano e, sorridendo con la sua bocca ormai priva di un dentino, squittì felice.
«Allora vado subito a comprare il ramen!»
I due genitori avevano messo sotto al cuscino del figlio la somma esatta che ci voleva per comprare proprio la porzione di ramen desiderata dal bambino.
Il piccolo Naruto agguantò improvvisamente la mano del padre, non lasciandolo finire di mangiare, e si diresse con lui verso la porta, strattonandolo violentemente. Minato guardò la sua colazione rimasta sul tavolo e non poté che rassegnarsi: quando il figlio si metteva in testa una cosa e si comportava come la madre, non c’era modo di vincere. L’Hokage aiutò il bambino a mettersi il giacchetto e dopo aver messo il proprio, aprì la porta e saluto Kushina.
«A dopo, tesoro.»
Il piccolo Naruto corse fuori velocemente e, seguito dal padre, si diresse a comprare il ramen.
«Sai, papà. Spero che mi cada presto un altro dentino», disse il bambino, sognando tutti i soldini che la Fatina dei Denti gli avrebbe portato, spesi tutti, ma proprio tutti, per quel cibo tanto speciale per lui.

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Ciao a tutti! ^_____^
Questa storia è tutta dedicata a EuphieKai perché oggi è il suo compleanno (auguri, socia! *^*)
La trama di questa piccola fic è nata per caso; all’improvviso mi sono ricordata di quando ero piccolina e credevo alla Fatina dei Dentini. I miei genitori mi hanno raccontato che quando andavo a dormire mi mettevano dei soldini sotto al cuscino e la mattina quando mi svegliavo.. erano lì. *_______*
Spero che questa storia vi piaccia.
Fatemi sapere quello che pensate. ^^
Un bacio a presto! <3