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Autore: Luz_    28/03/2012    2 recensioni
Fu un lieve sospiro a infrangere quel silenzio ormai opprimente. “Granger.”
“Malfoy?”
“Sarà reale solo se vogliamo che sia così.”
“E quale sarà il confine tra giusto e sbagliato, poi?”
“Noi. Lo saremo noi.”
Il bene e il male. Il giorno e la notte. La luce e il buio.
Il giusto e lo sbagliato.

E quando Hermione si avvicinò a quel viso marmoreo, seppe con certezza di star facendo l’errore più giusto della sua vita.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Ormai non so più come scusarmi per queste eterne attese, ma il periodo è quello che è e mi dispiace. Comunque, bando alle ciance, ecco il nuovo capitolo (che purtroppo è piuttosto breve, scusatemi!) e spero di trovarvi sempre qui a commentarlo o ad apprezzarlo o a odiarlo (: Come sempre, un grazie a tutti coloro che leggeranno!

Buona lettura!
 


8. Blues Brothers - Maybe I'm Wrong

 

“Parlare.” Il biondo serpeverde parve sputare quel semplice verbo dal significato ben poco ampio. “Noi dobbiamo parlare.”
Hermione annuì secca. “Proprio così.”
“E di cosa, mezzosangue? Di cos’è che dobbiamo parlare?
“Di te, di me..di questo!”e senza riflettere impresse eccessiva pressione sulla spalla ancora lussata del Serpeverde, che si morse un labbro per non sputare l’ennesima bestemmia della giornata.
“Granger, se evitassi di voler rischiare la vita, ricordandomi di come tu abbia osato schiantarmi contro un muro, mi alleggeriresti il lavoro.”
Questa volta fu lei a sputare una risposta gelida, mentre abbassava la sciarpa per mettere alla merçè di Malfoy gli ancor visibili segni di quella maledetta fattura.“Forse questo potrebbe esimerti completamente da un tale peso morale.”
Gli occhi di ghiaccio assunsero un tono cromatico ancor più glaciale alla vista dei segni della fattura pungente che aveva avuto la geniale idea di lanciarle.
Ora che vi prestava attenzione, notò al termine della linea mandibolare piccole macchie di una tonalità leggermente più chiara della candida pelle che stava sfiorando inavveritamente con i polpastrelli, quasi temendo di poterle arrecare dolore anche con quel semplice tocco. Cicatrici.
Hermione chiuse gli occhi e trattenne il respiro per un istante, mentre avvertiva l’impercettibile contatto di quelle dita da pianista che la sfioravano.
Avrebbe dovuto fuggir via da quella vicinanza, avrebbe dovuto allontanare quella mano ed evitare qualsiasi contatto; invece rimase inerme all’accostamento delle dite sul suo collo, rimase in ascolto di parole che non giunsero mai sino alle sue orecchie e forse neppure alla bocca del purosangue.
Un Malfoy non avrebbe mai osato scusarsi.
“Basta.”
 Hermione lo sussurrò a voce tanto bassa da essere inudibile anche per se stessa, ma Draco lo colse come un lampo a ciel sereno e come scottato da esso lasciò cadere al suo fianco la mano.
Erano ancora vicini l’uno all’altro, i corpi quasi a combaciare del tutto, il braccio inutilizzabile ancora posato sull’esile fianco di lei.
Erano tanto vicini da sentirsi profondamente distanti.
Fu un lieve sospiro a infrangere quel silenzio ormai opprimente. “Granger.”
“Malfoy?”
“Sarà reale solo se vogliamo che sia così.”
“E quale sarà il confine tra giusto e sbagliato, poi?”
“Noi. Lo saremo noi.”
Il bene e il male. Il giorno e la notte. La luce e il buio.
Il giusto e lo sbagliato.
E quando Hermione si avvicinò a quel viso marmoreo, seppe con certezza di star facendo l’errore più giusto della sua vita.
Malfoy invece era consapevole di aver appena adempiuto al suo primo dovere. Cosa giusta, ma che improvvisamente gli parve la più sbagliata che avesse potuto compiere: mentirle per la seconda volta.

 
***

 
“Il Distillato della Morte Vivente in dosi estremamente limitate provoca un sonno profondo senza sogni, mentre se somministrato in dosi maggiori può condurre a un coma irreversibile o causare la morte.”
Severus Piton strisciava fra i lunghi banchi del sotterraneo, attorniato da vapori densi e inodori, che provenivano dai calderoni accesi sin dall’inizio della lezione. I suoi piccoli occhi accusatori si posaronocasualmente sul gruppo dei coraggiosi Grifondoro in seconda fila, ormai profondamente abituati ad essere il centro delle attenzioni del Direttore della casa dei Serpeverdi. Quest’ultimi erano oramai erano ben consapevoli di essere esenti dal partecipare alla lezione, ottenendo tuttavia il massimo dei voti col minimo sforzo.
“E’ inutile che io osi chiedere quali sono i due ingredienti principali per una pozione di tale portata, dico bene?”sussurrò con voce lenta e candenzata, mentre scrutava scetticamente il volto inespressivo del Prescelto, il quale naturalmente non avrebbe saputo dar risposta.
Al contrario l’attiva mano di Hermione Granger scattò in aria con un tempismo perfetto, ma come al solito venne prontamente ignorata dal professore, che riprese a dirigersi verso la cattedra affermando l’ormai costante dieci punti in meno per Grifondoro, grazie al signor Potter.
Hermione posò una mano sulla spalla dell’amico, pronto a lanciare l’ennesima protesta che avrebbe portato all’ennesima punizione. “Lascia perdere, Harry.”
Quest’ultimo la guardò un solo istante ed infine annuì rilassando i muscoli tesi.
Dall’altro capo dell’aula, al contrario, i muscoli del biondo Serpeverde erano divenuti così tesi alla vista di quel gesto, che non sarebbe stata una sorpresa se si fosse procurato una tendinite totale e dolorosa.
La piccola mano che aveva percorso poche ore prima il suo volto, era ancora posata sulla spalla dello Sfregiato, il quale aveva tutta l’aria di voler approfittare a pieno di quel privilegio di cui ormai godeva da anni.
Fu il sorriso della Granger a far esplodere i tendini del suo autocontrollo. Un sorriso dolce, comprensivo, calmo, amorevole.
In quello che era ormai più di un mese e qualche settimana di reale conoscenza, ella non le aveva mai donato un sorriso simile nè uno sguardo che potesse avvicinarsi ad un tale..affetto?
D’altronde Draco dovette riconoscere che non avrebbe potuto essere diversamente. Come poter riservare una tale gesto ad una persona come lui?
Calcolatore, manipolatore. Stronzo.  
Aveva un invisibile cartello appeso al suo collo, su cui tali aggettivi erano stampati a caratteri ben visibili e sgargianti. Draco non aveva neppure la minima idea di cosa potesse simboleggiare un sorriso dolce, comprensivo, calmo, amorevole. Il suo vasto dizionario peccava di tali termini e lui non aveva alcuna idea di quale fosse il significato dei termini comprensione, dolcezza, amorevolezza.
Perciò con quale coraggio poteva giudicare sbagliato quel gesto? Sentì di essere lui stesso improvvisamente sbagliato.
“Dovrò fare qualcosa per abituarmi ad una tale visione. I miei nervi iniziano a percepirne le conseguenze.”
Draco distolse gli occhi di ghiaccio dal tavolo dei Grifondoro e li puntò sul profilo dell’amico, che aveva appena parlato.
“Cosa sparli, Blaise?”
Lo scuro Serpeverde continuò a mescolare a ritmo regolare il liquido all’interno del suo calderone, finchè non lanciò una breve occhiata al fondo dell’aula, dove fino a pochi istanti prima i pensieri di Draco erano rivolti.
“Stai perdendo di vista l’obiettivo, Draco.”
Era da molto che l’aveva perduto.
“Non credo, ho tutto sotto controllo.” ribattè l’interessato.
Vigliacco.
“Il cervello probabilmente si. Ma cosa mi dici di quel muscolo alquanto importante, che detta legge più della mente? E non sto parlando dell’arnese che hai nelle braghe, sia chiaro.”concluse in un sorriso elegante, capace di togliere il fiato a qualsiasi povera fanciulla che vi si fosse trovata di fronte.
“Oh no. Credo che l’arnese sia l’unica cosa che non possa essere mai tenuta sotto controllo dal sottoscritto.”
Blaise si lasciò andare ad un sospiro rassegnato. “Come sei ingenuo, amico mio.”
“E tu sei una checca,amica mia.”
 

***

 
Il termine shock racchiude in sè due tipologie di significato affini. La prima rappresenta una condizione di grave compromissione della coscienza e di altre facoltà mentali a seguito di una stimolazione psicologica molto intensa. La seconda una condizione di stress improvviso e molto intenso.
Ciò che riguardava in particolare Daphne Greegrass era soprattutto la prima definizione. Quella sera, come era solita fare dall’inizio dell’anno scolastico, la Serpeverde aveva abbandonato la sala comune nei sotterranei, prima che il portone principale venisse chiuso per la notte. Perciò si era accomodata al solito posto sul muretto del porticato che circondava il cortile d’ingresso e aveva accesso una delle ultime sigarette della giornata, iniziando ad aspirarla osservando il cielo plumbeo, una delle poche attività che aveva scoperto potesse rilassarla a sufficienza.
Tuttavia quella sera si trovò a non essere sola nel cortile ed udì due voci concitate provenire dai porticati dalla parte opposta del cortile ove era seduta. La voce di Draco Malfoy era inconfondibile e fu confusa nel trovarlo fuori dal castello, dal momento che raramente abbandonava la sala comune dopo l’ora di cena. Ma probabilmente l’ultima scoperta sessuale gli aveva dato qualche problema e non voleva essere scartata così facilmente.
Si appoggiò meglio al muretto e inspirò un’altra profonda boccata di fumo, ma il suo udito sembrava tendere particolarmente verso quella zona del cortile quella sera e captò le frasi ‘non siamo nulla.’ e ‘non puoi avere pretese su di me’.
Daphne si trovò a ridere fra sè, compiaciuta: a quanto pareva se l’era trovata particolarmente complicata questa volta. Fu in quel momento, quando espirò, che attraverso il leggero fumo vide ad occhi socchiusi una figura tremendamente familiare allontanarsi dal cortile, seguita a pochissima distanza da Draco.
Lo shock aveva un solo nome: Granger.



 
Note: 
- Il titolo deriva dalla canzone Maybe I’m wrong dei Blues Brothers
- La Settimana Rossa fu un'insurrezione popolare, verificatasi nel 1914, che venne repressa duramente sotto l’ordine del Presidente del Consiglio Antonio Salandra, segnando la fine del potere di Giolitti. Ovviamente la denominazione l’ho utilizzata per analogia alla settimana rossa che ogni donna deve affrontare una volta al mese.  xD
- Distillato della Morte Vivente:Severus Piton fa delle domande su di essa ad Harry nella prima lezione di pozioni nel primo libro, e nel sesto Horace Lumacorno darà in premio una piccola dose di Felix Felicis a chi la prepara meglio. Due degli ingredienti principali sono l'artemisia e l'asfodelo.
- Shock: definizioni prese da Wikipedia. Volevo essere precisa xD

   
 
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