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Autore: sheneedslove    28/03/2012    10 recensioni
Essere Directioner è per sempre te lo avevo promesso.
Grazie Louis.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Directioner is a promise.
 
-Mamma ma è vero che tutti i sogni si avverano?-Un piccolo bambino con una camicetta a righe e delle bretelle blu notte tirava la manica della madre per attirare la sua attenzione.
 
-Certo tesoro.-Rispose la donna distrattamente intenta a cucinare.
 
-Sicura?Io sogno tutte le notti di avere un pony ma ancora non me lo avete comprato.-Controbattè il bambino un pò deluso.
 
-Ora ti racconterò una storia,una storia a cui sono molto affezzionata che è la prova che tutti i sognano diventano realtà..prima o poi.-La madre spense i fornelli e si sedette sollevando il bambino per farlo sedere sulle sue gambe.
 
-Ci sono i pony nella storia?-Chiese il piccolo speranzoso.
 
-No tesoro ma c'è una donna che si chiama Judy, proprio come la tua mamma.
 
-Allora mi piace, però volevo anche i pony!-Il bambino ascoltava attentamente la donna che accarezzava i suoi capelli iniziando a raccontare.

 
Judy era una donna,una mamma per essere precisi e viveva sola con la figlia Hope.

-Hope? Come mia sorella?

-Esatto ma ora non mi interrompere.

 
''Hope'' decise di dargli questo nome perchè quella bellissima bambina era nata in una situazione in cui la speranza mancava; ma lei agli occhi della madre era la speranza,con lei avrebbe ricominciato a vivere,una nuova vita solo lei e la bambina.Si sentiva forte e indipendente nonostante fosse sola.
Judy era rimasta incinta di Hope a soli 20 anni e il padre un pò per paura, un pò per immaturità le aveva abbandonate entrambe.
Ora Hope non era più una bambina, era un adolescente e i rapporti con la madre erano cambiati.Lei aveva il suo mondo,un mondo fatto di sogni e di idoli,cosi li chiamava lei, ma Judy tutto questo non riusciva a comprenderlo.Era come se vivessero in due mondi diversi e forse era davvero cosi.

 
-Mamma ti prego,ti prometto che non ti chiederò più niente!-Hope supplicava la madre con gli occhi gonfi che però la guardava con aria scocciata.
 
-Non se ne parla nemmeno,tu a quel concerto non ci vai.Chiuso il discorso!
 
-Ti odio!-Due parole.Due parole che dette da una figlia uccidono.Judy scattò verso l'armadio di Hope e iniziò a staccare tutti i poster del suo cantante preferito davanti agli occhi della figlia che tentò inutilmente di bloccarla.La donna solo quando ebbe ridotto come coriandoli l'ultimo poster uscì dalla camera sequestrandogli CD,I-pod,riviste e tutto quello che permettesse ad Hope di sentirsi più vicina alla persona che pur essendo lontana le regalava cosi tante emozioni.
 
''Questa robaccia non la rivedrà più, questo è poco ma sicuro'' Ripeteva Judy con la rabbia che gli ribolliva dentro pensando ancora al ''Ti odio'' e allo sguardo con cui glielo aveva urlato.
Si sedette in soffitta dove posò quella ''robaccia'' e rimase lì a riflettere su tutti i problemi che l'assalivano e che sembravano non volerla più lasciare.Crescere una famiglia da sola non era stato facile ma se l'era cavata finchè tutte e due navigavano sulla stessa onda ma ora non riuscivano più a parlare, a passare del tempo insieme e ogni volta che lei provava ad avvicinarsi alla figlia finivano per litigare.
 
La sua mente iniziò a divagare nei ricordi di quando era adolescente,di quando anche lei avrebbe voluto che sua madre provasse a capirla almeno un pò e finì per frugare in un grosso scatolone che da quando aveva 14 anni conservava per custodirci tutti i ricordi più preziosi e che da grande,un giorno,avrebbe potuto rivivere tramite piccoli oggetti ormai impolverati nascosti li dentro.Quel giorno era arrivato nonostante avesse sempre immaginato che quando l'avrebbe aperto i suoi capelli non fossero più di quel vivo color castano chiaro che ancora aveva ma di un bianco neve proprio come sua nonna.
Un sorriso spuntò sul volto di Judy e i suoi occhi iniziarono a luccicare di fronte alla vecchia foto di classe del liceo,alle lettere di san valentino ricevute alla scuola media,alle foto stupide con la sua migliore amica d'infanzia e per un attimo sentì la nostalgia dei vecchi tempi quando tutto era cosi semplice nonostante allora ogni minima cosa sembrasse la fine del mondo.
In fondo allo scatolone era rimasta solo una busta bianca che aprì curiosa e impaziente di rievocare altri ricordi.Dalla busta scivolarono fuori cinque piccole foto ritagliate da riviste che mise ordinatamente in fila davanti a sè.
Erano i cinque componenti  della sua Band preferita quando aveva la stessa età di Hope e nonostanti i loro nomi non fossero ben nitidi nei suoi ricordi ,i loro volti e le loro voci si,quelli li ricordava perfettamente.
Tirò fuori dalla busta anche un foglio piegato con cura su cui c'era scritto ''Per Louis'' e un indirizzo a matita poco leggibile ormai.Prese in mano una delle cinque foto e finalmente riucì ad associare un nome a quel volto.
''Louis'' ripetè più volte come fanno i bambini quando imparano una parola nuova.
Aprì la lettere e inizio a leggere a bassa voce venendo inghiottita da un ondata di ricordi e di emozioni.
 
''Ciao Louis,non sai chi sono e forse non lo saprai mai ma tu sei importante per me e ho bisogno di scriverti anche se è inutile,anche se la mia lettera verrà sommersa da centinaia, ma che dico migliaia di altre lettere identiche alla mia.Si migliaia, perchè tu fai sognare migliaia di persone eppure mi sembra che nessun altro provi davvero quello che provo io. Sai Louis,tu mi hai insegnato a sognare,a credere che tutto sia possibile, che ogni sogno è realizzabile, basta crederci.. eppure il mio sogno di abbracciarti sembra destinato a non realizzarsi mai.Sin dall'inizio sei stato quello che mi ha colpito di più,non so perché forse per la tua capacità di rubarmi un sorriso con le tue battute anche quando tutto sembra andare storto o forse non c'è un motivo ma una cosa che so con certezza c'è: tu mi emozioni Lou. La tua voce, che non posso fare a meno di ascoltare , è diventata la mia salvezza,il mio rifugio.Mentre scrivo ho gli occhi lucidi,le mani mi tremano e non so davvero come ripagarti di tutte le emozioni che mi hai regalato.Sono fiera di te,vorrei poterti stare vicino, ma vicino davvero e non tramite un computer.Ho bisogno di sapere come stai,se preferisci la pasta in bianco o al ragù,se la mattina quando ti svegli sei già cosi allegro,insomma ho bisogno di conoscerti e non tramite quello che dici nelle interviste, quello non vuol dire conoscere una persona.Vorrei conoscere i tuoi pregi e i tuoi difetti ed amarti cosi come sei,vorrei mandarti a fanculo per i tuoi scherzi stupidi e vorrei poterti dire che ti amo guardandoti negli occhi. Questo è tutto quello che vorrei ma che rimarrà  su questo foglio scritto da una fan che in questo momento si sente un puntino nell'universo lontano anni luce da te.Dimmi una cosa Lou,ti è mai capitato di piangere per una persona che neanche sa della tua esistenza?Ti è mai capitato di passare intere giornate a fantasticare su un ipotetico e impossibile incontro con una persona che non ti pensa minimamente?Beh, a me si e penso che tu non possa capire  davvero come ci si senta,ci si sente uno schifo.
 
Ti prometto una cosa  anche se non t'importa:Sarò sempre una directioner e ti amerò sempre.''
 
Le lacrime avevano bagnato tutto il foglio e ogni singola emozione che Judy aveva provato scrivendo quella lettera tornò a provarla rileggendola.Prese fiato,una matita e sullo stesso foglio aggiunse altre due righe.
 
''Avrei dovuto inviarla parecchi anni fa ma nonostante la tua carriera sia finita ormai le emozioni che mi hai regalato sono parte di me.
 
Essere Directioner è per sempre te lo avevo promesso.
Grazie Louis.''
 
Lo stesso giorno inviò la lettera a quell'indirizzo scritto a matita sperando che dopo tutti quegli anni non fosse cambiato.Tornata a casa andò da Hope, si scusò con lei e gli diede il permesso di andare a quel concerto, si abbracciarono e i loro mondi sembravano non essere mai stati cosi vicini.
 
5 giorni dopo
 
-Hope hanno suonato, vai tu ad aprire?-Judy gridò dalla cucina inutilmente,Hope aveva le cuffie.La madre scosse la testa rassegnata e andò ad aprire dopo aver abbassato il fuoco dei fornelli.
 
Judy rimase pietrificata davanti alla porta.Incontrò due occhi color ghiaccio che conosceva bene ma che non aveva mai visto di persona.Riconobbe le labbra che tante volte aveva baciato ma che non avevano nè spessone nè sapore se non quello della carta del poster.
 
-Louis-Mormorò tremante e con un filo di voce.
 
-Allora non sono cambiato molto.Dimmi, sono ancora un gran figo?-Judy si fece sfuggire una risata.Era il suo Louis,era sempre il solito coglione ed ora era davanti ai suoi occhi in carne ed ossa e non appeso ad un muro stampato su uno stupido foglio di carta.Lo abbracciò aspirando il suo profumo, chiudendo gli occhi senza riucire ad aprirli di nuovo.Aveva paura di farlo,aveva paura che se gli avesse riaperti Louis sarebbe scomparso e lo strinse ancora più forte.
 
 
-Mamma ma questa è la storia tua e di papà!-Esclamò il bambino sorridente e Judy annuì.
 
-Allora vado a chiedere a papà se mi compra un pony!
 
-Ma dopo dove lo mettiamo?
 
-In camera di Hope!-Scese dalle gambe della madre e corse da Louis supplicandolo di comprargli un pony mentre Judy guardava la scena divertita.
 
-Amore qui c'è questa piccola peste che pretende un pony e anche azzurro lo vuole.Dove lo trovo io un pony azzurro?
 
-Affari tuoi lo ha chiesto a te,compralo e dipingilo!-Judy ridacchiò e in un secondo Louis si fiondò su di lei.
 
-Non sei spiritosa!-Soffiò a pochi centimetri dalle sue labbra.
 
-Dici?
 
-Dico-Gli stampò un bacio tenendola stretta a sè mentre Hope li guardava storcendo la bocca.
 
-Queste smancerie fatele in camera da letto non davanti ai miei occhi perfavore e neanche davanti a quelli di Harry-Hope prese il bambino in braccio coprendogli gli occhi e lo portò in un altra stanza.
 
-Ti amo.-Judy rabbrividì a quelle parole,ancora non era abituata e forse non lo sarebbe stata mai
.
-Ti amo anche io Lou.
 

Note

Come One-Shot fa abbastanza schifo ma in qualche modo volevo esprimere i miei sentimenti e le mie speranze che penso siano condivise da chiunque abbia un idolo.
Li amo tutti e cinque ma Louis..non lo so spiegare Louis è Louis.
Fede 
  
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