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Autore: Fran97    29/03/2012    3 recensioni
Questa storia racconta di come il carattere delle persone possa davvero cambiare.
Di come ci si possa riscoprire in una persona e come si possa amare.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Ave popolo!
Eccomi qui con il II Capitolo.
L’aggiornamento è arrivato molto presto ma voglio capire se questa storia ha un “pubblico” decente e devo continuare a scriverla oppure non interessa a nessuno e devo smettere.
DUNQUE! Questo capitolo è dedicato a due persona per me importantissime.
Una di loro porta, appunto, il nome di Edoardo, l’altra.. bhe, meglio Skie!
Spero  che vi piaccia come è piaciuto a me scriverlo, vi invito inoltre a recensire per farmi sapere cosa devo fare ….
ENJOY IT!
 
POV Edoardo.
“Ah, i tuoi ti hanno cacciato di casa?” io mi chiedo perché certi genitori facciano cose del genere
**singhiozzi e veramente poche parole**
“Ah, okay, come vuoi” il resto della telefonata che ne seguì fu un misto di piagnistei isterici e scuse farfugliate fra una lacrima e l’altra.
“No, aspetta, ehi, ehi, fa freddo e piove, ti vengo a prendere.. non puoi restare sotto questa pioggia!”
**silenzio**
“Ehi, Zack, ci sei? Dimmi dove sei, così ti vengo a prendere”
**Silenzio**
“OH! Basta, avremo anche litigato ma non lascio un amico sotto il temporale. Dimmi dove diamine sei”
“C-c-c-redo  di essere su..Ponte Sisto? Ti prego, fa in fretta, sto gelando”
“Il tempo di prendere un ombrello e sono da te”
Il bip del tasto rosso è dannatamente fastidioso, lo dico sempre, soprattutto dopo una conversazione “rilassante” come quella.
Così, con quel maledetto ombrello a quadri mi getto nella notte gelata.
L’insegna della farmacia dietro casa segna i -3 gradi. Devo sbrigarmi, è sicuramente fradicio  e con questo freddo rischia di beccarsi una qualche malattia.
La distanza da casa mia a lui è esigua ma fra una canzone dei Green Day e l’altra, mi perdo nei miei pensieri.
E’ così semplice perdere una persona, non serve molto.
Io e Zack siamo amici da..quanto? Poco. Ma ormai è una parte di me, è bello potersi rivedere negl’occhi di una persona, sapere che lui per te ci sarà sempre, non ho intenzione di perdere Zack, non lo sopporterei.. ma lui è così.. distante avvolte, freddo, come se non gli interessasse nulla di ciò che lo circonda, come se coloro che gli vogliono bene fossero solo pedine di una sua partita a scacchi. E’ deprimente alle volte, poi ci fai l’abitudine, capisci che non è così e tenti di tirare avanti, fra i suoi sospiri, le domande non risposte e quelle mai fatte per paura o vergogna.
Lui è così, esagerato ed estroverso, chiuso e introverso allo stesso tempo.
E’ una creatura particolare che va trattata in modo particolare.
E’ una persona meravigliosa ma bisogna saperlo prendere, tutto qui.
Litigare con lui è più facile che rubare le caramelle ad un bimbo, si accende per qualsiasi cosa, basta un nonnulla per farlo dare in escandescenze, eppure, se pur con tutti i suoi difetti è sempre disponibile ad ascoltare e a dare un consiglio.
Io penso che l’amicizia sia la porta di tutta una vita, apre le porte al te futuro.
L’amicizia è tranquillità, equilibrio e questo si scontra con Zack ma..
L’amicizia  è anche sapersi accettare l’un l’altro.
 Non lo perderei per nulla al mondo. NULLA.
I miei pensieri mi hanno accompagnato fino al crocevia sul quale si trova Ponte Sisto.
E’ tutto troppo buoi i lampioni in questa zona di Roma, non so per quale miracolo della tecnica sono spenti o lampeggianti.
Ora riesco a vederlo, è accucciato sotto il cartello che riporta la dedica del ponte.
Trema, ha i capelli zuppi e i vestiti? Ma ci sono? Ha una camicia e un paio di Jeans ma è proprio stupido! E’ febbraio, può uscire così?
Mi avvicino, lentamente. Mi siedo vicino a lui e lo abbraccio.
Lo stringo forte a me. Lo sento singhiozzare.
Odio vederlo così, faccio forza sulle braccia e lo alzo.
 
POV Zack
 
Vedo una figura nera in lontananza. La via è completamente buia, non riesco a  distinguerne i tratti.
Ma pensi sia lui, chi altri uscirebbe a quest’ora e con questa pioggia e si recherebbe qui.
Mano a mano che si avvicino riesco a riconoscerlo. Non lo saluto. Sento troppo freddo.
Riesco solamente a starmene rannicchiato in posizione fetale ad aspettare.
Sento le sue braccia avvolgermi, in questo momento non ho voglia di un contatto fisico ma..è così caldo che non riesco a sottrarmi a lui.
Sento che si sta sforzando per alzarmi ma non lo aiuto, sono debole, non sento nemmeno le gambe.
 
POV Edoardo
 
Cristo, ma vuole darmi una mano o pensa di farsi trascinare fino a casa mia? Sarà pure fissato con diete e esercizio fisico ma ha comunque il suo peso.
Ma infondo lo capisco, è infreddolito ed è rimasto solo chissà per quanto.
Fortunatamente manca pochissimo a casa mia non voglio che stia peggio di come sta ora.
Non ho voglia di chiedergli che cosa è successo.
E’ provato, affamato e infreddolito.  Per le spiegazioni ci sarà tempo in seguito.
Siamo arrivati a casa, fortunatamente il portone è aperto e l’ascensore al piano. Non posso mica portarlo per 6 piani su è giù per 12 rampe di scale …
 
POV Zack
 
Siamo a casa sua, la riconosco, il mobilio è familiare.
Sento delle mani addosso e poi un getto caldo. Il vapore della doccia mi fa riprendere un po’…
Sono ancora infreddolito ma almeno ho ripreso coscienza di me stesso.
Uscendo dalla doccia vedo Edoardo appoggiato al lavabo con dei vestiti asciuti.
“G-g-grazie” riesco a dire.
Sento gli occhi chiudersi da soli, non riesco veramente a stare in piedi.
Mi dirigo nella camera del mio prode salvatore.
 
POV Edoardo
 
Lo seguo nella mia camera lo vedo infilarsi nel mio letto e addormentarsi.
Non ho fatto in tempo a chiedergli nulla ma si vedeva che non avrebbe retto nessun genere di conversazione.
Non so che fare è notte fonda e io non ho sonno.
Estraggo il telefono dalla tasca e decido di chiamare Skie.
Domani mattina parleremo con Zack insieme, sempre che lei accetti di vederlo.
Ultimamente non scorre buon sangue buon sangue e io non voglio essere il loro arbitro.
Ci incontreremo tutti e tre solo se lei si darà una calmata. Qualsiasi cosa abbia fatto, ora ha bisogno di lei.
Le mie dita compongono automaticamente il numero. E’ pur sempre la mia ragazza…
 
POV Skie
 
“Cazzo Edoardo ma che hai nel cervello? Sterco! Sono le 4 di mattina io a quest’ora dormo.”
Io mi chiedo cosa voglia quel deficiente a quest’ora della notte se non gli è morto il miglior’amico giuro che è la volta buona che lo uccido.
Una di quelle poche volte che di notte dormo lui mi doveva svegliare, a me piacerebbe tanto sapere cos’ho fatto di così sbagliato nella vita precedente per avere un ragazzo così cretino.
Una volta raccolto tutto il mio buon senso, riparlo. “Allora, dimmi. Cosa c’è di così importante da dovermi chiamare ORA”  Metto un particolare accento su quella ora, non lo perdonerò facilmente.
“Eh..probabilmente..anzi, non probabilmente, ho trovato Zack su ponte Sisto sotto il temporale. Ora è qui, penso stia bene. Dorme”
Ma è fortemente sceme, questo qui..
“Non mi interessa.”
“Skie, lo hanno cacciato di casa. Non ha dove stare. Non so cosa sia successo fra voi ma devi aiutarlo”
“MA NON CI PENSO NEANCHE”
“Ehi, almeno vieni qui domani. Siete stati amici per troppo, vi conoscete da troppo perché finisca così.”
Vecchi ricordi tornano alla mente come lame.
E’ vero, lo conosco come un fratello, quell’idiota.
Ma mi ha fatto soffrire e non lo perdonerò tanto facilmente, non sono mica uno straccio io!
Ma lo aiuterò, non sopporto di vederlo star male.
“Okay, domani verrò da te …ma, non ti prometto nulla”
“Grande! Ti amo”
“Io no!” e schiaccio con prepotenza il tasto rosso. Produce un brutto rumore, lo dico sempre.
Chissà cos’avrà combinato quel deficiente.
 
POV Zack
 
Ma che ha da urlare così, quel cretino. Lo sa che sto dormendo.
Penso stia parlando con Skie e penso stia parlando di me.
Spero vivamente che non sia così, perché non sopporterei di vederla. Le ho fatto del male, non la merito….
 
POV Edoardo
 
Il fatto che io sia riuscito a convincere Skie è un miracolo, si vede che è notte fonda ed ha la mente annebbiata.
Ma è un bene che lei venga qui; è testardo, solo lei riesce a parlarci e trovare una soluzione decente.
Domani è tempo di risposte.
Ora che ci penso ho urlato al telefono, meglio andare a vedere se l’ho svegliato.
Questa maledetta porta fa sempre un chiasso astronomico, ma fortunatamente dorme.
Sembra tranquillo, almeno nel sonno.
Mi stendo vicino a lui, ho sonno anche io, ora.
 
 
Angolino dell’autore:
 
Capitolo finito! Anche questo cortino ma voglio vedere se questa storia deve andare avanti.
Che sarà successo fra Zack e Skie? Chi è Skie..
Sono un uomo pieno di interrogativi.
Vi invito a recensire per farmi sapere che ne pensate della storia e se devo andare avanti nello scriverla.
 
Un bacio a tutti.
Fran.
  
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