2. L'intruso.

Io e mio fratello guardavamo sempre la partita, il calcio non mi dispiaceva per niente. Mi metteva allegria, forse per la tifoseria, e poi era un momento che potevo condividere con Louis. Ormai il Manchester United era un appuntamento che aveva delle tradizioni ben precise: io dovevo comprare la pizza nell'unica pizzeria italiana che era sulla via di casa nostra, poi una volta comprata andava sistemata sul tavolino del salotto, la mia a destra e quella di Louis a sinistra, io dovevo sedermi per terra davanti alla pizza e Louis sul divano. Cosa sarebbe il calcio senza scaramanzia? Mi distraeva dai miei soliti pensieri.

La partita che si sarebbe giocata era Manchester United-Fulham.

-”Lou, vado a prendere le pizze. Harry come la vuole?” chiesi sporgendomi nella cucina.

-”Con le acciughe! E ricordati la mia diavola”

-”Certo, prendi sempre la stessa!” dissi dirigendomi verso l'uscita.

Un profumo mi invase non appena entrai nel piccolo locale rosso. Adoravo la pizza, specialmente quella italiana.

-”Ciao Allie! Ti preparo le solite margherita e diavola per la partita?” disse un ragazzo sorridente da dietro il bancone.

-”Ciao Matt, aggiungici anche una alle acciughe” dissi sedendomi su uno sgabello. Venivamo sempre qui anche con i nostri genitori, anche Matt sapeva delle nostre scaramanzie.

-”Arrivano subito!” andò nella cucina ma tornò subito dopo “allora chi è che rovina i tuoi piani?”

-”Un amico di Louis” accennai un sorriso.

-”Le acciughe gliele metto belle salate allora!” mi fece l'occhiolino.

-”Tranquillo, ci penso io a lui”

Matt, era simpatico però io non ero un tipo di molta compagnia anche se lui mi beccava nei momenti un po' più allegri visto che andavo da lui prima di ogni partita.

Fortunatamente altri clienti interruppero la nostra conversazione entrando nel locale, così finii l'attesa in compagnia delle mie amate cuffiette poi presi le mie pizze e me ne tornai a casa.

Il campanello suonò così scesi dal piano superiore mentre Louis correva come un bambino che va ad aprire a Babbo Natale, mentre invece era l'intruso della serata.

-”Harry!” urlò saltando addosso ad un ragazzo riccio. Avevo visto solo quello, visto che mio fratello mi impediva la visuale.

-”Ciao Lou!” rispose una voce cristallina.

Ero in imbarazzo in casa mia. Punto in meno, riccio.

-”Harry lei è Allie” disse infine mio fratello. Riccio, occhi verdi, bel sorriso, fossetta. Mi ricordava qualcuno.

-”Classe di inglese” disse lui rispondendo alla domanda che non avevo fatto. Stessa classe di inglese, certo. Lui è Harry sorrisodafavolaocchimagnetici Styles ecco come lo chiamavano le galline. I silenziosi sono dei buoni ascoltatori.

-”Sì, certo” mentii stringendo la sua mano.

-”Forza che la partita comincia” disse Louis battendo le mani.

Harry entrò nel salone e fece per sistemarsi sul divano.

-”NO!” scattammo io e mio fratello ed Harry si bloccò con il sedere sospeso in aria. Sembrava una papera.

-”Che c'è?” chiese.

-”Quello è il mio posto!” spiegò Louis.

-”Ah ok” rise il riccio mentre si accovacciava per terra.

-”NO!” scattammo di nuovo.

-”Che ho fatto ora?”

-”Quello è di Allie!” disse Louis ridendo.

-”Louis, dammi una collocazione!”

-”Mettiti sul divano dall'altra parte”

-”Qui va bene? Siete scaramantici per caso? Devo fare qualche danza prima del calcio di inizio?” chiese con un meraviglioso sorriso.

-”No, basta così” risposi io ridendo.

Era buffo, un punto l'aveva riguadagnato.

Dopo mezz'ora dal calcio d'inizio mi ritrovavo in mezzo ad una gamba di Louis ed una Harry a sbraitare insieme a loro per lo United che non dava segni di voler segnare.

-”Vuoi tirare quella palla?!” urlò Louis a Rooney. Rooney lo ascoltò e tirò dritto in porta.

-”GOOOOOOOOOOL!” ci alzammo urlando.

Finalmente.

La partita finì con il gol di Rooney al primo tempo. Forse il riccio non portava male alla fine.

-”Allie, ti dispiace se accompagno Harry a casa? E' tardi e il piccolo non ha la patente” mi chiese Louis.

-”No tranquillo, ci vediamo domani” dissi mentre accartocciavo i cartoni della pizza.

-”Ciao Allie” mi sorrise Harry.

-”Ciao” dissi semplicemente accompagnando il saluto con la mano.

Mi fiondai a letto subito dopo aver ripulito la stanza. Ero felice che Louis avesse degli amici. Almeno lui, aveva un carattere più aperto. E se gli altri erano come Harry, non dovevano essere una cattiva compagnia.

Da segnare sul calendario: avevo fatto un complimento ad una persona che non aveva il mio stesso cognome. Chissà, se alla prossima lezione di inglese mi avrebbe salutato. Fortunatamente non era il giorno successivo. Ma alla fine che mi importava? Sicuramente, il suo giudizio non doveva essere stato lo stesso su di me. Sì, mi ero lasciata andare un po' di più stasera. Ma ero sempre la sfigata della scuola e far cambiare idea alla gente è difficile.

Forse la compagnia delle persone non era così male, il problema è quando non trovi le persone giuste. E sicuramente la compagnia di Faith Payne non sarebbe stata di mio gradimento il giorno successivo. Affondai nel sonno pochi minuti dopo.

Il giorno dopo.

Arrivai davanti ad una villetta con un piccolo giardino che girava intorno alla casa e suonai alla porta d'ingresso. Faith mi aprì la porta con un mezzo sorriso. Forzato.

-”Ciao, entra pure”

Quanto tempo ci vuole per fare un cavolo di progetto di biologia?


#Note
Salve, questo capitolo non mi piace molto perchè è inutile. Ma volevo introdurre Harry prima del progetto a casa Payne.
Vorrei aggiungere che per me la scaramanzia prima delle partite è importantissima, ho il mio posto personale per guardarla LOL
Vorrei ricevere qualche recensione prima di postare il successico çç
Non mi va di scrivere per un pubblico muto u.u
Perciò, al prossimo.
Ale xx