Il cervello si spegne, la pelle si infiamma. Quando finalmente mi stendo sul terrazzo, mi sento in pace con me stessa e con il mondo intorno. La Natura lava via tutte le incertezze che mi soffocano il cuore e gli occhi assumono il colore del cielo: grigi.
Posso ancora permettermi di respirare la pioggia, è metà settembre e il freddo non è ancora sceso sulla severa Inghilterra. Strano però.
-Zoe, prima o poi ci rimarrai secca. Una polmonite acuta non te la toglie nessuno.
-Non capisci niente, Kim. Vieni con me una volta e poi vediamo se pensi ancora alla polmonite. La pioggia purifica.
-Tu sei pazza, sorella.
La mia sorellastra sembra una bambina e mi fa tanta tenerezza, eppure è più grande di me, di un anno. A Kim voglio un bene che è più profondo di quello che si prova per una sorella naturale, e lei vuole bene a me, anche se a volte la infastidisco con la mia mania per la pioggia.
Mi invidia i miei lunghi e liscissimi capelli rossi, io le invidio la chioma da leonessa, scura e foltissima, forte proprio come il suo carattere. I ricci le incorniciano il viso allungato. La pelle olivastra mette in risalto gli occhi rotondi, grandi e castani, e li fa brillare come nient'altro al mondo.
Lei e sua madre entrarono nella mia vita quando avevo sei anni e la memoria del mio passato inizia proprio il giorno in cui papà mi presentò a Kim e ci lasciò a giocare con le bambole.
Nel giro di un anno mi ritrovai una sorella maggiore perfetta a dormire nella cameretta affianco alla mia, e una nuova mamma che preparava le frittelle per colazione tutte le mattine. Il giorno del matrimonio tra papà e Grace, io e Kim avevamo le margherite tra i capelli e un vestito fatto di veli color lavanda. Il giorno del funerale di Grace, io e Kim indossavamo un austero scamiciato nero e fu il giorno più brutto della mia vita, esattamente cinque estati dopo quello più bello.
Non ho conosciuto alcuna madre prima di Grace, nè mai amato alcuna donna così tanto. Come una bambina, sono ancora furiosa con lei per averci abbandonato cosi presto, quando eravamo tutti cosi felici.
Penso al suo viso olivastro, meraviglioso come quello di sua figlia, mentre la pioggia tiepida sfiora tutto il mio corpo.
Un improvviso e fortissimo rumore mi fa balzare in aria. Assomiglia al rumore che fanno le foglie autunnali schiacciate sotto i piedi e rimbomba nel silenzio profondo della Natura.
Davanti a me trovo invece un biondino pallido, che sgranocchia delle patatine da una busta di quelle formato famiglia. Dopo essersi leccato le dita con lo schiocco delle labbra, accartoccia la busta di plastica e se la ficca in tasca.
-Sei un cafone rumoroso, Niall.
-E tu dove hai lasciato l'impermeabile? Hai la maglietta bianca e il reggiseno a fiorellini non è il massimo della sensualità.
-Fa caldo per l'impermeabile e poi mi hai già visto nuda diverse volte.
-Avevamo sei anni e tu eri piatta come una tavola da surf, non che adesso la situazione sia migliorata di tanto in effetti.
Incrocio le braccia davanti al petto, per coprirmi il reggiseno.
-Torna dentro Niall, che poi ti ammali. Domani è il primo giorno di scuola.
*Angolo di Azzurra*
Innanzitutto un grazie a tutte coloro che hanno usato un pò del loro tempo per leggere queste paroline :D
Mi rendo conto che il mio stile di scrittura sia cambiato molto rispetto alla mia precedente storia, ma spero che tutte le lettrici che mi seguivano possano apprezzare anche questo lato di me. Vi confesso che trovo molto più gratificante mettere un pò di mio nella storia e inserire qualcosa che sia più profondo della semplice cronaca.
Grazie ancora per la vostra attenzione! ♥
xx
Azzurra
P.S. Ci tengo a sottolineare che nessuno dei componenti dei One Direction mi appartiene (purtroppo) e che questa FanFiction è frutto della mia mente. Oltre loro nessuno dei personaggi è realmente esistente.
*Angolo di Azzurra*
Innanzitutto un grazie a tutte coloro che hanno usato un pò del loro tempo per leggere queste paroline :D
Mi rendo conto che il mio stile di scrittura sia cambiato molto rispetto alla mia precedente storia, ma spero che tutte le lettrici che mi seguivano possano apprezzare anche questo lato di me. Vi confesso che trovo molto più gratificante mettere un pò di mio nella storia e inserire qualcosa che sia più profondo della semplice cronaca.
Grazie ancora per la vostra attenzione! ♥
xx
Azzurra
P.S. Ci tengo a sottolineare che nessuno dei componenti dei One Direction mi appartiene (purtroppo) e che questa FanFiction è frutto della mia mente. Oltre loro nessuno dei personaggi è realmente esistente.