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Autore: DeMode    30/03/2012    4 recensioni
Uno strano sogno. Una strana isola. una serie di coincidenze...o forse no. una storia di sentimenti, rivelazioni, equilibri stravolti e grandi ritorni. (ho inserito "Spoiler!" poichè io seguo in particolare l'anime in Giapponese e non vorrei rovinare il tutto a chi ha sempre seguito solo l'anime in italiano...non so se è la scelta più corretta, spero di si.) AVVISO AGGIUNTO: ho aggiungo il pairing FrankyxRobin perchè mi sta venendo naturale, anche se inizialmente questa fic è nata come una RuNami e basta...resta comunque principalmente RuNami, con tanti accenni non sono a Franky e Robin ma anche ad altre coppie. fine avviso aggiunto. XD
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Franky, Nami, Nico Robin, Un po' tutti | Coppie: Franky/Nico Robin, Rufy/Nami
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Franky stava davanti ai ragazzi rosso in viso e con un sorriso del tutto ebete.

  “ma che gli prende? Ora ci penso io!”

Senza pensarci due volte Rufy con un balzo pestò il piede sinistro di Franky, saltandoci sopra a piedi uniti.
 
“…AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAIIIIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!! RUFY MA SEI
  SCEMO????????????????? VUOI FRATTURARMI UN PIEDE????????”

Il capitano lo guardò stupito e un pò dispiaciuto, mentre Usopp e Chopper in un lampo si erano nascosti dietro una branda,
spaventati dalle urla dei cyborg.

  “ma io credevo fossi d’acciaio!!! Sei un robot, non pensavo di farti così male!!”

  “SONO UN UOMO COME TE, BAKA!!! È vero, alcune parti di me sono in robustissimo acciaio…”

Franky assunse con fierezza la sua solita posa.

  “ma ragazzo mio, sono un uomo! Fatto di carne ed ossa, oltre che di SUPER acciaio e circuiti!”

Rufy, Usopp e Chopper, con le stelline agli occhi, riservarono un caloroso applauso di ammirazione al carpentiere, che improvvisamente si fece serio.

  “ok, la scenetta è finta, a lavoro. Tutti in cucina!”

Mentre Zoro era ancora in doccia, i quattro si diressero nella grande cucina, e si divisero i compiti. Chopper riordinava e puliva accuratamente il grande tavolo, Usopp puliva per terra, Rufy lavava i piatti sporchi. Franky si diresse verso il frigo, ed aprendolo ne osservò con attenzione il contenuto per svariati secondi.

  “hey Franky, cosa stai facendo?”

Chiese curioso Rufy. Usopp rivolse uno sguardò fulminante al carpentiere.

  “non lo vedi Rufy? Perde tempo! Mentre noi sgobbiamo!”

Franky si voltò verso il cecchino, e sorridendo si sollevò gli occhiali con decisione.

  “tzè…volete digiunare ancora? Volete per caso saltare un altro pasto?”

Tutti smisero momentaneamente le loro faccende e guardarono con attenzione l’uomo.

  “Sanji non c’è, e quando arriverà non dovrà comunque sforzarsi…quindi, cari ragazzi, oggi e fino a quando Sanji non si sarà rimesso…IO  CUCINERO’ PER VOI!!!!!!!!”

Il cyborg assunse fiero per l’ennesima volta la sua super-posa, ma non ci fu il solito entusiasmo. Bensì tanto stupore. Rufy, Chopper e Usopp guardavano sbigottiti Franky, che aspettava la solita acclamazione, senza successo stavolta.

  “ehm…scusa Franky ma…sicuro di saper cucinare?”

Usopp pose la domanda che tutti avrebbero voluto pronunciare in quel momento.

  “dici a me, ragazzino? Certo che so cucinare, sono un SUPER cuoco! Mai quanto Sanji, questo è ovvio…però a Water Seven cucinavo per tutti i ragazzi della Franky Family, e…nessuno è mai morto.”

I tre ragazzi caddero a gambe all’aria dallo sconcerto.

  “NON VOGLIO MORIRE AVVELENATO!!! SONO GIOVANE, HAI CAPITO???”

Urlò Usopp in preda ad un attacco isterico contro il cyborg. Franky gli diede le spalle e con molta flemma si diresse ancora verso il frigo, aprendo lo sportello principale ed inginocchiandosi.

  “non hai scelta cecchino, l’unica persona che può cucinare oltre Sanji su questa nave è Nami…se hai i soldi per pagarla, affidati pure a lei…”

Un alone blu di terrore era sceso sulle teste dei tre ragazzi, il cyborg aveva perfettamente ragione. Nami si sarebbe fatta pagare, e anche piuttosto bene, questo era certo. Ripresero quindi fischiettando a fare ognuno le proprie faccende, e il carpentiere con un sorriso sollevò gli occhiali da sole e proseguì anche lui col suo compito. Franky tirò fuori alcuni ingredienti e li pose sul piano di fianco ai fornelli. Poi da uno scaffale afferrò una grossa padella e la pose su un fornello. Quando qualcuno entrò dalla porta della cucina.

  “yohohohoh! Ragazzi, che succede? Vi siete dati alle faccende!”

Brook richiuse la porta dietro di se, ed Usopp gli puntò un dito contro.

  “BROOK DOVE ERI FINITO??? Noi qui stiamo lavorando!!!”

Lo scheletro si sedette su una sedia e prese a sorseggiare il solito thè.

  “scusatemi ragazzi, è che avevo un appuntamento con 3 splendide ragazze…è stata una botta di vita! Anche se…SONO MORTO DA UN BEL PEZZO!!! YOOOOHOHOHOHOHOHOHOHOH!!!”

Tutti lo guardarono perplessi, poi lo scheletro si alzò in piedi.

  “potrei apparecchiare, che ne dite?”

Gli altri annuirono, e così anche lo scheletro ebbe il suo compito da svolgere. Nel frattempo Franky aveva cominciato a
cucinare, e in contrasto con tutte le aspettative negative, il profumo si faceva davvero ottimo anche se nessuno lo voleva ammettere. Quando Chopper ebbe un sussulto ed un’illuminazione.

  “Franky, non abbiamo pensato a Robin! Poteva cucinare lei!”

Usopp e Rufy annuirono concordando con la piccola renna, ma Franky li zittì.

  “non dite sciocchezze. Robin non può cucinare.”

  “eh…e perché scusa?”

Domandò Usopp guardando il cyborg da lontano. Lui gli rispose continuando a fare ciò che stava facendo.

  “semplice, perché non voglio che faccia le faccende. Non voglio che tocchi un piatto o una pentola, voglio che si riposi e si diverta in questi giorni. E non chiedeteglielo perché ve la faccio pagare!”

Nessuna risposta.

  “hey, mi avete sentito babbei?? Non osate chiedere a Nico Robin di alzare un dito, sono stato chiaro??”

All’improvviso Franky sentì un tocco delicato percorrergli la schiena sotto la camicia, e realizzò. Robin era proprio dietro di lui, ed evidentemente aveva sentito tutto. Il cyborg andava a fuoco peggio che il cibo che stava cucinando in quel momento.
 Scattosamente si voltò, e la vide sorridente proprio lì di fianco.

  “…R…R-Robin…s-sei q-qui…..”

  “adoro gli uomini che non disdegnano le faccende…soprattutto quelli che cucinano…”

Franky sorrise nervosamente, si era fregato da solo. Aveva distrutto la sua figura di uomo virile per lasciar posto a quella dell’uomo “casalingo”. E anche se era quello che intendeva fare, il fatto che lei lo sapesse lo metteva in imbarazzo. L’uomo si accorse che i ragazzi osservavano anche troppo spudoratamente la scena, allora decise di cacciare tutti fuori.
 
  “CHE AVETE DA GUARDARE???? LE FACCENDE SONO FINITE!!! FUORI!!!!! Vi chiamo io quando è pronto!!!”

  “ma Franky-san, io non ho finito di apparecch..”
 
  “FUORIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!”

I quattro, letteralmente aggrediti, si catapultarono fuori dalla cucina. Franky sospirò, per darsi una calmata.

  “non dovevi essere così duro con loro, non credi?”

  “se la sono cercata.”

  “sei in imbarazzo?”

  “…m-ma…ma che dici??? N-no…io non..”

  “volevi risparmiarmi le faccende, ma ti da fastidio che ti abbia sentito fare quei discorsi sul risparmiarmi le fatiche domestiche. Non è così, Cutty Flam?”

Franky spense il fornello, il cibo era cotto a puntino, poi si voltò verso la donna con un’aria indecifrabile. Lei continuava a fissarlo sorridente.

  “ho indovinato…”

Lui arrossì, ma stavolta non distolse lo sguardo, che anzi si fece più deciso.

  “guarda che io dicevo sul serio, trovo molto sensato che un uomo si dedichi anche alle faccende domestiche…e tutto questo non fa che aumentarne il fascino, e anche la virilità…”

Lei posò una mano sul petto voluminoso di lui, quando lui posizionò una delle sue grandi mani sotto il sedere della donna, avvicinandola al suo corpo, quasi con prepotenza. Lei sussultò, aveva ancora una volta perso il controllo della situazione. Si sentiva in balia del carpentiere e delle sue intenzioni. Poi lui la sollevò lentamente, facendo aderire il corpo di lei al suo, quasi facendoli strisciare uno contro l’altro, fino a far avvicinare i due volti uno all’altro. sempre guardandosi con intensità e passione, lei gli carezzò il viso con entrambe le mani, e lui dischiuse le labbra, quasi a voler dire qualcosa che non riusciva ad uscire dalla sua bocca.

  “…che ti avevo detto? Non perdi certo di virilità…”

Si sorrisero, poi lei lo baciò ancora una volta, sempre con ardore. Lui ricambiò subito. Ma si staccarono presto.

  “e se mollassimo la cucina? Oramai è tutto in ordine...la cucina è pulita, la tavola è quasi apparecchiata, il pranzo è pronto…”

Chiese Franky, senza toglierle per un istante gli occhi di dosso.

  “mh…che intenzioni hai?...”

Lui si allungò un poco, cominciando a darle dei piccoli baci sul collo e sotto l’orecchio. Robin chiuse gli occhi e tirò lievemente il capo indietro, per godersi al meglio quelle piccole perle di desiderio che il cyborg le stava donando. Poi lui le sussurrò all’orecchio.
 
  “…penso che le mie intenzioni ti siano piuttosto chiare, Nico Robin…”

  “che uomo passionale…sotto l’indistruttibile acciaio c’è un uomo romantico e rovente… ”

  “lascia che ti dimostri quanto…” 

Franky fece per baciarla ancora ma lei, ponendogli un dito sulle labbra, lo bloccò. Lui spalancò leggermente gli occhi.

  “che ti prende? Non lo vuoi anche tu?”

  “ora non c’è tempo. Bibi e Sanji stanno per arrivare, non possiamo sparire…c’è tempo per il resto…”

Disse lei sorridendo languida ancora una volta, e passandogli il dito sulle labbra umide.

  “sei crudele…non puoi stroncare il desiderio di un uomo così!”

  “dai, non fare il ragazzino…e poi sono certa di potertelo riaccendere in qualsiasi momento, quel desiderio…”

  “mi dai almeno un altro bacio?”

Robin gli prese il volto tra le mani sottili, lui chiuse gli occhi bramoso di sentire ancora una volta le sottili labbra dell’archeologa sulle sue, di sentire il suo sapore. Ma tutto questo non arrivò. Allora Franky spalancò gli occhi per capire, e si rese conto che Robin era sparita dalla sua presa e si avviava verso la porta.

  “hey!!! Perché vai via?! Ho fatto qualcosa di sbagliato??”

  “no, niente, mi và solo di farti aspettare. E poi, l’attesa accresce il desiderio, Cutty Flam…”

Disse la donna guardandolo con la coda dell’occhio mentre apriva la porta della cucina, lasciando il cyborg letteralmente senza parole, e richiudendola dietro di se una volta uscita. Franky sorrise e si ricalò gli occhiali da sole sugli occhi.

  “hehe...spiacente ammetterlo Franky, ma te l’ha fatta…quella donna mi farà impazzire…”

Disse a se stesso Franky, intento a finire di apparecchiare.

Nello stesso momento, Bibi e Sanji si apprestavano ad uscire dal palazzo presidenziale. Destinazione Thousand Sunny.

  “Bibi-sama, è sicura di voler andare a piedi? Guardi che possiamo avvisare il cocchiere, la carrozza sarebbe pronta in un attimo!”

Chiese un uomo alto dai bizzarri capelli bianchi. Sanji intervenì.

  “Igaram non preoccuparti, ci sono io con lei!”

  “è proprio questo che mi preoccupa.....ed in ogni caso, sei ferito, come pensi di poterla proteggere? Meglio che vi accompagni una         scorta…”

Bibi si alzò in piedi di scatto, e si rivolse con fermezza verso Igaram.

  “non voglio alcuna scorta, Igaram. Voglio fare una passeggiata, sarò libera di fare una passeggiata con Sanji, no?”

  “m-ma vede, Bibi-sama..”
 
 “niente storie, non mi accadrà nulla. Sono stata in situazioni molto peggiori e me la sono cavata…non ci accadrà nulla. Andiamo Sanji-kun. Ci vediamo!”

La ragazza afferrò una borsa, si infilò un paio di occhiali da sole e prese il cuoco per mano, trascinandolo letteralmente via. Una volta fuori,
Bibi sospirò.
 
  “ogni volta è così…”

Sanji la guardò perplesso, osservando che ancora lei non aveva lasciato la sua mano.

  “così come, Bibi-chan?”

  “non posso uscire, non posso frequentare gente, non posso fare attività che non siano proprie di una principessa…”

La ragazza guardava per terrà avvilita. Sanji, di fianco a lei, poteva intravedere i suoi occhi tristi dietro le scure lenti. Allora le strinse leggermente la mano. Lei se ne rese conto e si girò a guardarlo.

  “non ci pensare ora, ok? Oggi passerai una giornata diversa, promesso.”

Bibi arrossì leggermente e sorrise al ragazzo, stringendogli a sua volta la mano. Continuarono a passeggiare così, parlando delle avventure passate insieme, di quando erano Nakama, e ridendo a crepapelle. Si ritrovarono in una grande piazza colma di tanta gente, soprattutto turisti. I due si bloccarono, non sapendo da che parte proseguire. Bibi frugò nella sua borsa a tracolla, recuperando una cartina di Keylos City ed aprendola.

  “vediamo…secondo la cartina ci troviamo nella piazza principale, quindi…dobbiamo proseguire per di là, sempre dritti ed arriveremo al porto…”

  Ma Sanji era distratto. In mezzo alla folla intravide un uomo alto e snello, dalla carnagione scura, con un mantello nero ed una camicia bianca. Ma la caratteristica che più attrasse l’attenzione del cuoco furono i capelli lisci di un colore rosso scuro, ed una serie di tre cicatrici sull’occhio sinistro. Quell’uomo aveva un che di familiare. In un attimo, sparì tra la folla. Sanji lo cercò con lo sguardo, senza però ritrovarlo. Bibi si accorse che Sanji era distratto da qualcosa, allora gli scosse leggermente la spalla.

  “Sanji-kun? Tutto ok? Il porto è da quella parte…”

  “..eh? oh si, scusa Bibi-chan! Andiamo…”

  “c’è qualcosa che non và?”

  “assolutamente no, mio piccolo fiore del deserto! Andiamo pure…”

A quelle moine la ragazza si tranquillizzò, credendo che per Sanji fosse veramente tutto ok, visto che quello era il suo atteggiamento normale. Prima di proseguire, Sanji dette un ultimo sguardo in quella stessa direzione.

  **eppure…quell’uomo…**

______________________________

Note dell'autore: eeeeh oggi vi sto viziando! XD altro capitolo...sembrava un cap come gli altri, e invece, sul finale...chi sarà mai l'uomo misterioso? XD la descrizione non lascia molti dubbi, ma cosa ci farà lì Mr. X? come dice Ruggeri in una famosa canzone , MISTERO! XD alla prossima, spero presto...ROCK ON!!!
  
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