Tre uomini e un
bebè
“Oh, Merlino…perché piange?”.
“E’
un essere umano come noi. Anche lui prova dei sentimenti, cosa che tu
sconosci!”.
“Non iniziare!”.
“Dobbiamo fare qualcosa, mi sta spaccando i
timpani!”.
“Ma
tu sei suo padre! Dovresti sapere meglio di noi i motivi che affliggono questo
povero pargolo in siffatta maniera!”.
“A
dire il vero io non ne ho mai capito un accidente!!!”.
Mi
porto le mani sulla testa in una posa disperata.
Segue un sospiro di rassegnazione a
tre.
Segue pianto isterico del piccolo
Harry.
“Dai, James, pensa! Cosa fa Lily quando Harry piange in
questo modo?”, mi chiede Remus.
Io
ci penso su. Poi mi si accende la lampadina.
“Gli prepara il latte!!!!”, esclamo con
sicurezza.
“Perfetto! Sirius, vai a preparare il latte!”, ordina
Remus.
“Ma
perché io? Potrei anche berlo tutto, sai? Non è un bene fidarsi di me…!”,
risponde Sirius.
“Non essere sciocco, altrimenti il tuo Animagus non
sarebbe mai stato un cane, simbolo di fedeltà…”.
“Ma
perché devi sempre mettere i puntini sulle i?”.
“I
puntini vanno sempre sulle i!”.
“NON ME NE FREGA UN EMERITO PIFFERO SE I PUNTINI VANNO O
NO SULLE I, STA DI FATTO CHE MIO
FIGLIO SI STA STRUGGENDO DAL PIANTO E SE NON FACCIAMO QUALCOSA LILY CI
UCCIDERA’!!!!”, urlo, portando su di me l’attenzione dei miei due amici e anche
quella di Harry, che adesso piange più di prima.
“Ok, andiamo a preparare il latte per il
piccolo”.
Ci
dirigiamo tutti in cucina.
Sirius si guarda intorno spaesato.
“Sirius, sai come funziona un fornello babbano?”, chiede
Remus, vedendo l’espressione scettica di Felpato.
“Veramente no…”.
“Allora vieni che te lo spiego”.
“Ma
non possiamo usare la magia come tutti i comuni esseri
umani?”.
“I
comuni esseri umani non usano la
magia. E poi non possiamo usarla davanti a Harry”, spiega saggiamente
Remus.
Dopo che Remus ha cercato di spiegare a Sirius come si
accende un fiammifero e dopo che Sirius ha rischiato una decina di volte di
mandare a fuoco i suoi capelli, ecco che finalmente il latte è sul
fuoco.
“Remus, com’è che sai fare tutte queste cose?”, chiedo,
attirato dalla sua figura che sembra muoversi benissimo in questo ambiente a me
sconosciuto chiamato cucina.
“Sono babbano di nascita, ricordi? E sono cose che
dovresti saper fare anche tu, se a scuola hai seguito attentamente il corso di
Babbanologia e se sei davvero sposato con una babbana di nascita come me!”, mi
risponde con lo stesso identico tono che userebbe Lily in questi
casi.
“Credo che il latte sia pronto”, dice
Sirius.
“Versalo nel biberon. Dopodiché controlla che non sia
troppo caldo”.
“E
come si fa?”.
“Versatene un pò sul dorso della
mano”.
Sirius segue i consigli di Remus e si schizza un po’ di
latte sul dorso della mano.
“AAAAHHH, si che è caldo, per
Merlino!!!!”.
“Lascialo raffreddare”.
Passano alcuni minuti, in cui Sirius rimane con lo
sguardo fisso sul biberon come se si potesse raffreddare con la sola forza dl
pensiero.
Si
schizza qualche altra goccia di latte sul dorso della
mano.
“Ok, è perfetto”, perviene.
Io
appoggio Harry sul seggiolone e tento di mettergli il
bavaglino.
“Harry, dai…non fare il monellino e mettiti il
bavaglino…”, dico con la classica vocina che si usa quando si parla con i
neonati.
“Chissà perché mi ricorda qualcuno…”, fa
Remus.
“Remus, sei davvero molto divertente ma, ti prego,
aiutami a mettere il bavaglino a mio figlio!”.
“E’
sconvolgente! Tre uomini adulti per mettere il bavaglino ad un neonato!!!”,
contesta Sirius che si è avvicinato a Harry col biberon in mano, col risultato
che Harry ha preso il biberon e ha iniziato a schizzare latte
dappertutto.
“Merlino!!! La camicia era nuova!!!”, esclama
Sirius.
“Guarda che si chiama Harry, non Merlino…”, precisa
Remus.
“Tu
pensi alla camicia!!! Guarda la casa!!!!”, gli faccio notare, “Se Lily viene ci
ammazza!!!”.
“E’
mai possibile che non sappiamo fare altro che combinare guai???”, domanda
Remus.
Sbuffando sonoramente, ci giriamo verso il piccolo Harry
che sembra si stia divertendo molto.
“Almeno non sta piangendo…!”.
*
“Sirius, non usare la magia!!!”, i rimproveri di Remus
si fanno sempre sentire, “Non farlo davanti a Harry!!!”.
“Ma
Remus…come pensi che dovremmo pulire tutto questo macello di latte??? E poi,
guarda i vestiti…!”.
“Prendi un secchio e uno spazzolone e pulisci!!! Te l’ho
fatto fare tante volte a casa che ormai ne sarai
capacissimo!”.
Ma
Sirius non lo ascolta, piuttosto si annusa.
“Bleak…faccio puzza di latte!”.
“Questa è eau de
toilette in confronto all’odore
che emani di solito…”.
“Stai dicendo che io odoro di acqua del
water???”.
“Quanto sei scemo!”.
“E
tu quanto sei menomato!!!”.
“Finitela e pensate a pulire! Non voglio avervi sulla
coscienza quando Lily ci getterà dal London Bridge con un enorme macigno appeso
alla caviglia!!!”, puntualizzo, per farli smettere.
Poco dopo, finiamo di ripulire muri, pavimenti, mobili e
soprammobili imbrattati di latte.
Uno
strano brontolio attira la nostra attenzione.
“Avrei un leggero languorino…”, dice Sirius. I brontolii
provenivano dal suo stomaco.
“In
effetti è quasi ora di pranzo. Che cuciniamo?”, chiedo.
Remus mi rivolge uno sguardo
assassino.
“Non si cucina un bel niente con Sirius nei paragi! Non
ho intenzione di rimettermi a pulire!!!”.
“Ah, si? E per questo motivo dovremmo morire di
fame???”.
“Per quanto mi riguarda, puoi andare a rovistare tra i
rifiuti!!!”.
Nel
frattempo mi sono diretto in cucina e ho preso una confezione di cibo precotto
surgelato.
La
salvezza di tutti gli uomini quando la loro donna è fuori casa e non può
preparare loro da mangiare.
“Spinaci e mozzarella filante??? Ma dico,
stiamo scherzando??? Io non ho la benché minima intenzione di ingurgitare quella
robaccia!!!”, si lamenta Sirius, dopo che gli ho messo davanti il naso la
confezione degli spinaci.
“Allora creperai di fame”, dico
tranquillamente.
Vedo Sirius rivolgere uno sguardo significativo a
Remus.
So
già dove vogliono andare a parare.
“James…devi capire che io e Sirius non mangiamo
vegetali…”.
Ecco, lo sapevo!
“L’unica cosa che posso darvi, ragazzi…è l’omogeneizzato
alla carne di Harry! O questo o pietre!”.
Loro si vedono costretti ad accettare a
malincuore.
Poco dopo ci sediamo a tavola.
Io
con davanti un bel piattone di spinaci e mozzarella filante, Remus, Sirius e
Harry con un bel vasetto di omogeneizzato alla carne di
manzo.
“Forza, Sirius, vai…”.
“No, vai tu!”.
“No, tu!”.
“Tu!”.
“Ok, io!”.
“No, io!!!”, e senza pensarci due volte, Sirius
trangugia tutto il contenuto del vasetto.
Harry lo imita, col risultato che adesso è sporco di
omogeneizzato da capo a piedi.
Sirius ha un’espressione indecifrabile dipinta sul
volto. Tra il disgustato e l’accettabile.
“Allora?”, fa Remus.
“Non è affatto malaccio, anzi!!!”.
Anche Remus inizia a mangiare l’omogeneizzato, mentre
Harry se lo spalma dappertutto ridendo di gusto.
Ora
ci toccherà lavarlo!!!
“Per tutti i peli della barba di Merlino…cos’è questa
puzza lancinante???”.
Oh-oh!!!
Emergenza pannolini!!!
“E
adesso che si fa???”.
“Lo cambiamo,
Sirius!!!”.
Ci
dirigiamo tutti in bagno, dove inizia l’operazione cambiamento
pannolino.
“Ok…apro, eh?”, dico titubante.
Remus e Sirius annuiscono
intimoriti.
Ed
ecco che sfilo il pannolino a Harry.
“Che schifo…!!! Ma che ha mangiato, topi
morti???”.
“Smettila di lamentarti! È un bambino!!! Butta questo!”,
gli porge il pannolino sporco.
“Io
no lo tocco!!!”.
“Non essere stupido!!!”.
“Siete impossibili!!! Dai qua, lo butto io. E tu,
Sirius, regola l’acqua. Dobbiamo lavare Harry”.
Sirius si siede sul bordo della vasca e inizia a
trafficare con i rubinetti.
Poco dopo mi avvicino per controllare la temperatura
dell’acqua.
“Non dobbiamo lavare mio figlio in un iceberg
sciolto!!!”.
Sirius apre l’acqua calda.
“Né
tanto meno in lava fusa!!!”.
“Ma
non è che posso stare tutto il giorno a regolare l’acqua!!!”, dice
Sirius.
“Ma
non è che sono tutti come te che non capiscono la differenza tra iceberg sciolto
e lava fusa!!!”, ribatte Remus.
“L’unica cosa che non deve accadere è lasciare Harry
sporco di omogeneizzato alla carne di manzo!”.
Dopo quelli che sembrano secoli, finalmente riusciamo ad
immergere Harry nella vasca.
Sirius si toglie la camicia.
“Rimettitela!!! Non vorrai che il piccolo si impressioni
vedendo il tuo torace peloso!!!”, dice Remus.
“Questa è tutta virilità!”.
Intanto Harry ha cominciato a schizzare acqua
ovunque.
“Aiutatemi, o qui si allagherà
tutto!!!”.
“Mi
ha schizzato il sapone negli occhi, non vedo più
niente!!!”.
Sirius, in preda al panico, indietreggia ma non si
accorge della saponetta a terra che lo fa scivolare all’indietro battendo il
fondoschiena.
“PORCA P…”, sguardo inceneritore mio e di Remus prima
che Sirius possa terminare la sua imprecazione.
“…p-paletta!!! Stavo per dire paletta!!!”.
Nel
frattempo, ho preso Harry e l’ho adagiato sul fasciatoio.
“Dove sono i pannolini?”, chiede
Remus.
“Non ne ho idea…”.
“Ma
tu non vivi qui?”.
“Si, ma di solito è Lily che pensa a queste
cose!”.
Remus comincia a rovistare nei
cassetti.
“Qui non trovo nien…”.
“Accidenti!!!!”, esclamo.
“Cosa?”.
“Sta facendo la pipì!!!”.
“Non stare lì impalato altrimenti bagnerà
tutto!”.
“Devi insegnargli a dirigere il suo coso altrove!!!”, dice Sirius come uno
che la sa lunga.
“Se
non altro, Harry imparerà a suo tempo! Invece c’è certa gente che non imparerà
mai…!”, fa Remus.
“E
con questo che vorresti dire???”.
“Io??? Proprio niente!”.
“Adesso basta! Se entro due minuti Harry non è pulito e
profumato, vi caccio via!”.
“Bell’amico…”.
“Bell’amico un corno! Ha perfettamente ragione!”, Remus
capisce sempre quand’è il momento di piantarla con gli
scherzi.
Dopo diversi secoli, finalmente Harry è davvero pulito e
profumato.
Non
mi sembra vero che abbiamo badato ad un bimbo senza combinare
casini…
…
Cioè…
I
casini li abbiamo combinati…e spero che non ce ne siano altri.
Ma
almeno sono stati casini a cui abbiamo potuto rimediare, senza usare la magia
(James Potter è un mito anche quando non ha la bacchetta tra le mani, avevate
forse dei dubbi???).
In
questo momento, Sirius è trasformato in cane e fa da cavalluccio a Harry che
sembra divertirsi molto.
Ma
ecco che suona il campanello.
Dlin
dlon.
“Non sarà Lily?”, chiede Remus.
“Mi
aveva detto che tornava più tardi…”.
Io
e Remus andiamo ad aprire la porta e…
“Buonasera, ragazzi!”.
“B-buonasera…Lily…”, perché questa esitazione nella mia
voce?
“Spero non sia successo nulla”.
“Assolutamente!”.
“Bene, perché vedete, se aveste combinato qualcosa
io…”.
“No, ma che dici??? Tutto sotto controllo!”, rispondiamo
all’unisono io e Remus.
Ma
c’è qualcosa che non va…
Infatti Lily fissa un punto oltre la spalla mia e di
Remus.
Dopo aver inghiottito il vuoto, ci
giriamo.
Un
grosso cane nero è sospeso a mezz’aria e muove le zampe come se, facendolo, lo
porterebbero a terra.
Spostiamo lo sguardo verso un piccolo pargoletto che se
la ride di gusto battendo le mani paffute.
“Harry???!!!??!?”.
çç
ragazzi, perdonate il mio ritardo imperdonabile, ma mi è venuta meno
l’ispirazione…
Questo MM non è un granché, ma non ho potuto fare di
meglio…
In
ogni caso, i vostri commenti mi tireranno su il morale
^^!!!
RINGRAZIO
IMMENSAMENTE I RECENSORI DELLO SCORSO MM E ANCHE COLORO CHA HANNO RECENSITO
Un
bacione a tutti e alla prossima (università e ispirazione
permettendo…)
JJJJJJJJ