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Autore: FuyuShounen    30/03/2012    14 recensioni
Due gemelli, fratello e sorella, si trasferiscono in una nuova città. Nuova scuola, nuovi amici, professori e compagni demenziali. Qui ci sono un ragazzo, misterioso e solitario, e una ragazza, dolce e tranquilla. Cosa succederà se le loro vite s'incroceranno?
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Karin, Kiba Inuzuka | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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andare avanti

Lemon High School

  come innamorarsi al liceo e sperare di uscirne vivi! –

 

Episodio 18

Andare avanti

 

Ormai marzo era giunto al termine, e il clima ormai primaverile offriva giornate di sole che invitavano le persone ad uscire dalle proprie case e a stare in mezzo alla natura. Le giornate avevano più ore di luce, e le nuove foglie degli alberi dal verde sgargiante segnavano un nuovo inizio per tutto e per tutti.

Proprio in quel pomeriggio di fine marzo, Sasuke sedeva davanti alla lapide di suo fratello Itachi. Il cimitero era deserto e Sasuke aveva approfittato di una fortuita assenza di compiti per il giorno successivo per poter far visita a suo fratello. Il giovane Uchiha sedeva davanti alla lastra di marmo chiara sulla quale era presente la foto di Itachi, e una leggera brezza, sufficiente a rinfrescarlo dalla calura del sole, insolitamente caldo per quel periodo dell’anno, gli scompigliava i capelli. Senza dire una parola, Sasuke guardava prima la lapide, poi il cielo, e dopo tornava a scrutare la lastra di marmo, ripensando a tutto ciò che aveva vissuto in quel periodo. L’arrivo di Sakura nella sua vita, tutti i cambiamenti che lei aveva portato e la pace che lui, lentamente, stava ritrovando dopo tutto il tempo trascorso nel dolore e nella disperazione. Aveva capito che ormai doveva accettare quello che era successo, e cercare di impegnarsi per non ricadere più negli stessi errori: né Itachi, né Sakura avrebbero voluto che rinunciasse ad andare avanti.

“Sai, Itachi” diceva Sasuke dentro di sé, “questi mesi sono stati… unici, speciali. Il mio unico rammarico è che tu non ci sia più e che tu non li abbia visti.”

Mentre pensava questo, una lacrima scese dall’occhio sinistro di Sasuke ma, nello stesso momento, sentì una mano che gli si posava dolcemente sulla spalla destra. Il ragazzo si voltò e vide Sakura, che gli sorrideva con il sorriso più confortante che avesse mai ricevuto. Anche i suoi singolari capelli erano mossi dalla brezza, e ciò la rendeva ancora più bella. Era piegata sulle ginocchia e, dopo che Sasuke l’ebbe salutata con uno dei suoi enigmatici sorrisi, si sedette al suo fianco, prendendolo per mano. Il ragazzo dai capelli corvini non si chiese come fosse riuscita a trovarlo: Sakura era in grado di comprendere benissimo i suoi sentimenti, e sapeva a pensare e agire di conseguenza.

- Tranquillo, Sasuke, - gli disse lei, rompendo il silenzio, - lui è sempre con te. –

Sakura sembrava proprio capace di capire Sasuke, e il ragazzo non se ne stupì affatto: anzi, proprio per questo il lei trovava il conforto che nessun’altra persona poteva dargli. Il giovane Uchiha, dopo aver ascoltato quelle parole, alzò di nuovo gli occhi al cielo. Sì, gli sembrava impossibile che suo fratello fosse sparito così, nel nulla. L’affetto che lo legava a lui era vivo e presente, e lo sentiva.

Sasuke e Sakura rimasero lì in silenzio per un po’ di tempo, senza darsi pena di controllare l’ora. Erano lì, insieme. Alla fine, però, anche loro si dovettero alzare quando il sole, sempre luminoso e dorato, cominciò ad abbassarsi lentamente. Dopo aver varcato il cancello del cimitero, i due decisero di andare a fare una passeggiata lungo il paese. Era bello poter finalmente andare in giro in assoluta libertà, senza preoccuparsi degli altri. Karin, da qualche settimana, non faceva nemmeno più caso a loro, ed era diventata stranamente tranquilla. I due, alla fine, si fermarono in un bar, dove ci si poteva sedere anche all’aperto. Lei prese un tè alla pesca, lui uno al limone, e si sedettero su due sedie, l’uno di fronte all’altra.

- Domani sera mi presenterai ai tuoi genitori, allora? – disse Sasuke.

Sakura annuì. Ormai l’avevano deciso da una settimana ed era inutile rimandare. Ormai si frequentavano, e non era più un segreto. La settimana scorsa lei era andata a cena a casa Uchiha per la presentazione ufficiale come “ragazza di Sasuke”. Ora rimaneva soltanto la presentazione di Sasuke come “ragazzo di Sakura” ai coniugi Uzumaki. Avevano concordato di non dire nulla a Minato e Kushina, così da poter contare sull’effetto sorpresa. Sasuke aveva detto a Sakura che era una cosa sciocca, dato che lui aveva tranquillamente parlato ai suoi di Sakura, ma la ragazza gli aveva risposto che era meglio così. I suoi avrebbero preparato fatto il terzo grado a Sasuke, interrogandolo fino a scoprire quale fosse il lavoro di suo trisnonno, facendolo probabilmente scappare di casa.

- Domani vieni per le otto – gli disse Sakura, e poi i due cominciarono a parlare tra di loro in assoluta tranquillità, mentre il sole continuava a scendere.

 

Il giorno dopo, nella classe 1b del liceo classico, gli studenti si stavano rilassando per affrontare la prima ora di lezione del sabato, cioè letteratura greca. Non era ancora suonata la campanella, e i ragazzi chiacchieravano tra di loro, lamentandosi del gran numero di verifiche e desiderando che l’estate arrivasse presto.

Naruto e Hinata, l’uno al fianco dell’altra, parlavano tranquillamente con Ten Ten e altri ragazzi, e Kiba si sforzava di ignorarli mentre parlava con Tobi e Kankuro, che era venuto a fare un giretto nella loro classe dato che le lezioni non erano ancora iniziate. Il giovane Inuzuka, per quanto si sforzasse, non era ancora riuscito ad accettare la coppia Hinata-Naruto, ma stava riprendendo i rapporti con la sua vecchia amica, anche se molto lentamente. Tuttavia, non riusciva ancora a vederli assieme. Chissà, forse un giorno anche lui avrebbe trovato una ragazza che gli avrebbe fatto di nuovo battere il cuore, pensava il ragazzo.

La campanella suonò, ma gli studenti presero posto dopo un quarto d’ora, all’arrivo del solito ritardatario Kakashi. Tuttavia, quando arrivò in classe, il professore aveva un’aria felice che non piacque affatto ai ragazzi. Dopo aver deposto la borsa con i libri, il professore si sedette e si rivolse agli studenti con un’espressione tra il gioioso e il crudele.

- Ragazzi, stamattina abbiamo ricevuto una circolare dal Ministero dell’Istruzione, – cominciò il professore, e gli alunni iniziarono a tremare, - e, a quanto pare, l’esame di maturità è stato spostato dall’ultimo anno al terzo. –

Gli studenti rimasero allibiti, mentre un’atmosfera di morte scendeva su di loro. Un ragazzo, poi, prese la parola.

- Professore, quindi quest’estate dovremo affrontare gli esami? –

- Quest’estate? No, no… - Kakashi guardò l’orologio sul suo polso destro, - … lo sosterrete tra venti minuti. –

Ci furono degli istanti di silenzio, nel quale la tensione era talmente densa che una persona avrebbe potuto toccarla. Poi si scatenò il panico più totale: alcuni cominciarono ad urlare, altri tentarono di scappare dalla scuola ma furono fermati da delle cinghie che erano spuntate dallo schienale delle sedie, bloccandoli al loro posto. Fuori dalla finestra, intanto, gli studenti videro dei cecchini posizionarsi attorno al perimetro della scuola e sparare contro Tobi, l’unico che era riuscito a sfuggire alle cinghie delle sedie. Lo studente, per fortuna, riuscì ad evitare i proiettili e tornò in classe dopo una corsa che avrebbe distrutto i polmoni ad una persona normale, mettendosi le cinghie lui stesso.

Naruto e Hinata, intanto, si guardavano negli occhi. Non erano pronti, ma entrambi avrebbero lottato fino all’ultimo. Era questo che leggevano nei loro occhi, quello che si dicevano. Non si sarebbero arresi.

I minuti trascorsero lentamente. Alcuni studenti fecero testamento, altri tentarono di chiamare casa ma Kakashi disse loro che il campo attorno alla scuola era stato annullato da dispositivi altamente tecnologici che solo loro della ‘Lemon High School’ possedevano. Alla fine, però, quando giunse l’ora fatidica, non arrivò alcun foglio di prova, nessun test, ma la lavagna scivolò lungo la parete, rivelando un televisore ad alta definizione. Quando questo si accese, comparve l’immagine della preside Tsunade, che li guardava seduta su una comoda poltrona.

- Buongiorno ragazzi! – li salutò lei con voce felice e serena. – Vi è piaciuto questo scherzo? Dato che il primo d’aprile quest’anno è di domenica, abbiamo pensato di farvi uno scherzo anticipato, con falsa circolare ministeriale e cecchini con proiettili a salve. Che ne pensate? –

Gli studenti, combattuti tra la gioia che tutto fosse stato solo uno scherzo e la voglia di insultare il professore e la preside, decisero di rimanere zitti e impassibili, soffocando l’entusiasmo di Tsunade.

- Oh, ma voi non sapete stare allo scherzo! Non c’è gusto a fare le cose con voi! –

Gli alunni scelsero ancora una volta di non dar voce ai loro pensieri e, in quell’istante, si sentirono delle voci maschili provenire dallo schermo.

- Tsunade, l’abbiamo trovata! Si arrenda alla C.I.A.! –

- Giammai! – urlò in risposta la preside, buttandosi nuovamente dalla finestra che aveva alle spalle e lasciando gli studenti completamente pietrificati dallo stupore. Il collegamento, poi s’interruppe e la lavagna tornò al suo posto.

- Bene, ragazzi, spero che lo scherzo vi sia piaciuto! – disse allegramente Kakashi. – Ma, dato che non mi piaceva molto che tutto ciò fosse solo una recita, ho deciso di farvi fare un compito a sorpresa su tutto il programma! –

Kakashi prese dalla sua borsa dei fogli con sopra stampati degli esercizi; gli alunni cercarono di scappare, ma le cinghie li tenevano bloccati.

Alla fine, le lezioni terminarono e gli studenti furono liberi di lasciare l’edificio scolastico. Naruto e Hinata camminavano insieme lungo il viale principale, e discutevano per il programma di quella sera.

- Ne sei sicuro? – stava domandando Hinata. – Vuoi davvero che stasera venga a casa tua? –

- Sì – le rispose Naruto. Stava pensando a ciò da quando la lezione di letteratura greca era terminata. Ormai si sentiva pronto per presentare Hinata ai suoi genitori, e l’avrebbe fatto giocando sull’effetto sorpresa. Hinata aveva detto che era una cosa un po’ stupida, ma Naruto sapeva come erano fatti i suoi genitori, e che era meglio non avvisarli: avrebbero preparato tutto il necessario per un interrogatorio alla Uzumaki, cioè sala delle torture e filtri della verità.

- Allora stasera a casa tua per le otto? –

- Sì. –

 

Mancavano ormai pochi minuti alle otto. Sakura era da tre ore in camera sua, senza dar segno di essere ancora viva, mentre Minato e Kushina erano in salotto a guardare la televisione. Naruto aveva insistito per preparare la cena, ma aveva quasi distrutto la casa nel tentativo di cucinare la pasta e così avevano ordinato delle pizze. Il ragazzo, vedendo che ormai l’ora fatidica si avvicinava, raggiunse i suoi genitori e si sedette affianco a loro sul divano.

- Mamma, papà, posso parlarvi? E’ importante. –

Minato e Kushina abbassarono il volume del televisore e si voltarono verso il figlio, curiosi di sentire quello che doveva dir loro.

- Beh, tra poco, vedete… - cominciò Naruto, ma s’interruppe.

- Dai, Naruto, cosa c’è? – domandò Kushina.

- Ecco, io… beh, tra poco verrà una persona speciale che vi vorrei presentare. –

- E chi sarebbe questa persona? – chiese Minato.

Prima che Naruto potesse rispondere, il campanello suonò.

- Oh, penso che questa persona speciale sia arrivata – disse Kushina, curiosa di scoprire chi fosse e pronta a prendere la pozione della verità. – Andiamo ad aprirle? -

Padre, madre e figlio si diressero verso la porta. Naruto avvicinò la mano alla maniglia, sudando freddo. Sperava che tutto andasse per il meglio con Hinata…

Tuttavia, quando aprì, per la famiglia fu uno shock. Questo perché sulla soglia non era apparsa Hinata, bensì un giovane dai capelli neri come la notte con un mazzo di fiori in mano.

- Buonasera – salutò Sasuke molto educatamente, ma alquanto sorpreso di vedere i tre Uzumaki che lo guardavano con gli occhi fuori dalle orbite, come se fosse un alieno. Poi si ricordò che Sakura aveva voluto giocare sull’effetto sorpresa, e pensò che la loro reazione dovesse essere dovuta al fatto che non si aspettassero visite a quell’ora.

- Mamma, papà… - disse Naruto voltandosi verso i genitori, - … non è come sembra. –

Sasuke non comprese quel commento ma, prima che uno dei due genitori potesse proferir parola, Sakura scese le scale e arrivò alla porta di casa.

- Oh, Sasuke, sei arrivato! –

La ragazza fece spazio tra il fratello e i genitori, così che Sasuke potesse passare. Quando Sasuke fu entrato, il ragazzo consegnò il mazzo di fiori alla Sakura.

- Ah, ma allora… lui è venuto per te! – esclamò Minato.

- Ovvio, per chi altri, scusa? –

Naruto, troppo imbarazzato per spiegare alla sorella l’equivoco, disse semplicemente che anche lui aveva invitato la sua ragazza, ma che non era ancora arrivata e Sasuke era stato scambiato per Hinata.

- Beh, aspettiamola – disse Sakura, e tutti concordarono.

Il tempo, tuttavia, continuava a scorrere. Dapprima arrivarono le pizze, e fu cosa molto buona; dopo, però, giunsero un fattorino del negozio di fiori Yamanaka, ma che aveva sbagliato indirizzo, e il professor Kakashi, che aveva deciso di consegnare a Naruto degli esercizi extra e aveva voluto portarglieli di persona. Fu anche invitato dai signori Uzumaki a rimanere a cena da loro, ma il professore aveva reclinato l’invito dicendo che doveva battere la Lega Pokémon per diventare il campione di Hoenn, e se n’era andato.

Il campanile del paese batté le nove, e Naruto cominciava ormai a preoccuparsi. Ormai era tardissimo…

Alla fine, il campanello suonò e, quando Naruto aprì la porta, apparve Hinata, stanca e con il fiatone.

- Buo… buonasera a… tutti – ansimò la ragazza. – Chiedo… scusa… ma la corriera… si è guastata e… ho fatto il tragitto a… piedi. Poi, due… fattorini e… il professor Kakashi… mi hanno… tagliato la strada e… una via era chiusa per… lavori in corso. L’altro tragitto era… lunghissimo… -

- Tranquilla, Hinata, vieni dentro! – le disse Naruto, contento di vederla sana e salva… nel complesso, s’intende. Le prese il giubbotto e la fece accomodare nel salotto, insieme ai suoi genitori, Sakura e Sasuke. Le pizze si erano raffreddate, e Kushina dovette riscaldarle. Alla fine, la presentazione ufficiale di Sasuke e Hinata ebbe inizio. Con grande sorpresa di Naruto e Sakura, i due genitori non fecero cose assurde come minacciare di morte Hinata, Sasuke e le loro famiglie nel caso avessero fatto soffrire i loro figli, ma discussero tranquillamente di vari argomenti. Dopo cena, con grande vergogna per i fratelli Uzumaki, i genitori proposero di mostrare a Hinata e Sasuke le foto di loro due da piccoli, cosa che quei due non rifiutarono per la curiosità.

Dopo quest' umiliazione per Sakura e Naruto, la serata continuò in maniera perfetta e, quando fu il momento di salutarsi, Minato e Kushina invitarono Sasuke e Hinata a venirli a trovare quando volevano.

- Allora, che impressione ti hanno fatto i miei? – domandò Naruto a Hinata. Sasuke era già andato via perché i suoi erano venuti a prenderlo erroneamente in anticipo, e Sakura era sparita in bagno con il cellulare per chiamarlo, nonostante si fossero appena visti.

- Beh, che dire? – cominciò Hinata. – Sono simpatici, veramente. Non capisco proprio perché tu volessi giocare sull’effetto sorpresa per presentarmi a loro. Tua madre è molto amichevole, e i commenti di tuo padre sono troppo divertenti… spero di essere simpatica anch’io a loro. –

- E’ ovvio che tu lo sia – le disse Naruto, avvicinandosi a lei. – Sei la persona migliore che ci possa essere. –

Dopo averle detto ciò, il ragazzo avvicinò le sue labbra a quelle della ragazza e le diede un dolce bacio, sotto la luna crescente e il cielo notturno, nel quale brillavano le stelle più luminose che i due avessero mai visto. Appena si separarono, Hinata fece in tempo solo ad accarezzare velocemente Naruto che i fari dell’auto dei signori Hyuga apparvero lungo la strada. Anche Hinata doveva tornare a casa.

- Ci vediamo domani pomeriggio, va bene? – le sussurrò Naruto all’orecchio, dolce come il venticello che aveva cominciato a soffiare.

- Sì – disse Hinata, andando dai genitori che salutarono amichevolmente Naruto e partirono. Gli sguardi di Hinata e Naruto si incrociarono per un istante, poi l’auto partì alla volta della città. Il giovane Uzumaki rimase per un po’ a guardare la sua ragazza che si allontanava, sentendosi bene. Era felice di aver presentato Hinata ai suoi genitori, era felice che Sakura stesse insieme a Sasuke ed era sicuro che la loro amicizia sarebbe cresciuta, come il sentimento che provava per Hinata. Insieme, piano piano, lo avrebbero fatto crescere.

Naruto, alla fine, tornò in casa, pensando a quanto fosse bello quel cielo notturno di fine marzo.

 

 

Epilogo: due anni dopo…

 

Hinata, Naruto, Sakura e Sasuke stavano aspettando che uscissero i quadri dell’esame di maturità. Nonostante fosse mattina presto e loro si trovassero all’ombra, il caldo era già insopportabile a causa dell’umidità e i ragazzi speravano che la scuola aprisse entro poco tempo. Il sole di luglio era implacabile.

- Oh, sono sicuro che Kakashi abbia votato per la mia bocciatura… mi ha massacrato all’orale… - disse Naruto.

- Vedrai che è solo la tua impressione… - cercò di consolarlo Hinata, senza successo.

- Ma se mi ha chiesto l’analisi di un brano di due anni fa di letteratura greca che non avevamo neanche fatto? E poi si è messo parlare in greco, non so nemmeno io come ci sia riuscito… -

Sasuke e Sakura, mano nella mano, erano, nel complesso, abbastanza sicuri e tranquilli. Le loro medie erano sempre state impeccabili, e la stessa cosa si poteva dire di Hinata. Solo Naruto aveva il bruciore di stomaco per l’ansia… Sasuke pensava di iscriversi a Biologia, mentre Sakura voleva tentare con Medicina. Hinata aveva il desiderio di entrare alla facoltà di Lettere. Naruto, invece, sperava solo di riuscire a terminare il liceo…

- Oh, guardate! – disse Sakura. – Stanno arrivando Ino e Shii! –

Il gruppo di amici si voltò nella direzione in cui stava guardando Sakura. Ino Yamanaka, accompagnata dall’ex-professor Shii, si stava dirigendo verso di loro.

- Buongiorno a tutti – li salutò Shii.

- Ciao! – disse Ino che, nonostante cercasse di mostrarsi serena, lasciava trasparire il nervosismo che provava.

- Ciao anche a voi – disse Sasuke, con la sua voce misteriosa. - Come state? –

- Come vuoi che stia questa qui? – Shii indicò Ino con l’indice. – E’ da quando ha avuto l’orale che non fa altro che tormentarsi sulla bocciatura… -

- E vorrei vedere come ti sentiresti tu in una situazione del genere! – sbottò Ino.

- Ti ricordo che io la maturità l’ho già fatta. –

Ino si irritò parecchio a causa della tensione che stava provando, e cominciò a tenere il broncio. Sasuke e Shii trovavano la situazione divertente, mentre Sakura cercava di consolare l’amica e Naruto veniva consumato lentamente dall’ansia…

In lontananza apparvero anche Karin e Suigetsu. I due non si avvicinarono al gruppetto di amici, nonostante questo avesse deciso di perdonare alla ragazza le sue malefatte. Lei, però, si sentiva spesso in imbarazzo all’idea di stare vicino a loro e preferiva rimanere con il suo “più-o-meno-ragazzo” Suigetsu.

Pian piano giunsero tutti gli studenti dell’ultimo anno, tra cui Kiba e la sua ragazza, una del quarto anno dai lunghi capelli rossi. Al gruppo di Naruto si aggiunsero Gaara e Matsuri, anche loro “più-o-meno” coppia a causa della timidezza di Gaara.

- Aprono il cancello! – urlò una ragazza, e tutti si precipitarono per vedere i quadri. Gli studenti scalciavano e graffiavano nel tentativo di raggiungere per primi quei pezzi di carta che avrebbero dato loro il risultato di cinque, lunghi e duri anni di studio…

- Oh, wow! – esclamarono Sakura e Ino. La ragazza dai capelli rosa aveva avuto un 85, mentre Ino un bel 79.

Hinata tirò un sospiro di sollievo, vedendo che era stata promossa con lo stesso voto di Sakura. Sasuke, tenendo fede al titolo di “secondo-più-bravo-della-scuola”, era uscito con 90, mentre Akamaru aveva ricevuto un 95.

- Ehi, fatemi passare! – urlava Naruto, facendosi largo tra la folla. Che cosa era stato deciso? Promosso o bocciato? E che cosa avrebbe fatto se si fosse realizzata la seconda possibilità?

Il ragazzo arrivò davanti ai quadri e cominciò a scorrerli, frenetico. Doveva cercare Uzumaki Naruto, Uzumaki…

- Non ci credo – fu il commento di Naruto, che si era bloccato nel vedere cosa c’era scritto sulla linea del suo nome. No, non poteva essere vero… no…

- Che cosa?! – esclamò qualcuno. – Naruto è uscito con 100?! –

Tutti ammutolirono all’istante. Una voce, però, si udì dal fianco destro di Naruto che, quando si voltò verso l’origine del suono, per poco non ebbe un infarto: Kakashi era apparso dal nulla.

- Ebbene sì, 100… infondo, mi sei simpatico! –

Poi il professore andò via, come se niente fosse.

Il giovane Uzumaki, però, ancora non ci credeva. Lui, promosso, con 100… quando Naruto si rese conto di essere stato promosso con il massimo dei voti, cercò con lo sguardo Hinata e i suoi amici, e andò ad abbracciare la sua ragazza, mentre Sakura gli dava delle pacche affettuose sulla schiena e Sasuke gli sorrideva. Ino e Shii si complimentarono con Naruto, anche loro piacevolmente sorpresi. Però, a nessuno sembrava vero di essere finalmente diventati grandi. Sarebbero andati all’università, e avrebbero preso strade differenti, che avrebbero potuto anche portarli a non vedersi mai più. Ma, in quel clima di festa e di gioia, il gruppo di amici uscì felice dalla ‘Lemon High School’, dove quei ragazzi avevano vissuto le esperienze che sarebbero state inserite tra le migliori della loro vita, dove avevano pianto, sperato e amato. Il gruppetto si diressero insieme a mangiare un gelato, esprimendo tutti il tacito desiderio di restare sempre insieme. Sakura e Sasuke, Ino e Shii, Hinata e Naruto. In quel momento, loro non pensavano al tempo o alle difficoltà. Sotto il cielo estivo, quei ragazzi erano solo certi che ci sarebbero sempre stati l’un per l’altro.

Per sempre.

 
 

Spazio Autore

Sì, ragazzi, questo è stato l’ultimo capitolo di ‘Lemon High School’. Mi scuso per la pubblicazione avvenuta tardi, ma spero che mi perdoniate e spero con tutto il cuore di non avervi deluso, perché spesso l’ultimo capitolo non riesce al meglio.

Beh, che dire? All’inizio, non avrei mai pensato che a tanta gente potesse piacere il mio lavoro, e sono felice che lo abbiate apprezzato. Quindi un grazie speciale lo devo fare a SunliteGirl, che mi ha spronato a pubblicare. Senza di lei, non sarebbe successo nulla di tutto ciò. Poi, non so se segua ancora la mia storia, ma ringrazio Roxys, che mi ha aiutato nella pubblicazione.

Un grazie a tutti coloro che hanno messo la mia storia tra le seguite: Aine, AkatsukiNoSasukeUchiha, Beckill, Cielo_Nuvole, cris325, Darkblu, DarkViolet92, Darsia, Deby92, deidy93, Di4ever, effe_95, Emozione, eva123456, Eynis,  FeverSkating, Gisella, hannon, hina96, Jeje_chan, JennyChibiChan, JunoEFP, L38S, LaDyDeBbS, LadyDoll, ladyvampire90, LaikaWolf, LiLy Pt, Matt2291, medeamazon, Midori9, PrinciSaku13, rori94, sasukina90 scrat77, Selene Potter93, serena4, Shike, Simply___ForMe, Sposa_Cadavere, starsoul, stezietta, Suigetsu_92, TianA, vale _hina, valehinata1992, yukii96.

Un grazie a chi l’ha inserita tra le ricordate: 1 - HimeLover693, MocciosaMalfoy,
sawakochan.

Un grazie enorme a chi l’ha messa tra le preferite: alegargano1, Ansem6, Bani chan, blessed with a curse, Cielo_Nuvole, deidy93, eva ceriani, Fabioxxx, Grell Evans, Grey_Lion_with_headphones, Kurapika95, Kyeere, lisetta95, love_anime, luce_chan ti vi mi bi, Marie Cullen, NaruHina4ever, Nicoletta1993, stellina_particolare, SunliteGirl, Tsukuyomi_Sama, xxxbebaxxx, _NaruHina_.

Un altro grazie enorme ha chi mi hai inserito tra gli autori preferiti: DarkViolet92, Emozione, eva123456, FannyHarris, NaruHina4ever, SunliteGirl, xxxbebaxxx.

Grazie mille a tutti voi, che avete seguito la mia storia e l’avete resa speciale.
Poi, per quanto riguarda il futuro… per il momento, devo ancora trovare l’ispirazione. Pensavo ad un possibile seguito di ‘Lemon High School’, ma, come ho appena detto, devo cercare l’ispirazione.
Non so nemmeno come terminare… anche a me sembra impossibile che questa fic sia finita. Posso solo augurare a tutti buona fortuna, buone recensioni e buona scrittura. Grazie mille per aver reso questa storia speciale, per aver letto questa fanfiction.
E che dire… alla prossima!
Ciao!
FuyuShounen

  
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