Lemon
High School
– come innamorarsi al liceo e
sperare di uscirne vivi! –
Episodio
18
Andare
avanti
Ormai
marzo era giunto al termine, e il clima ormai primaverile offriva
giornate di sole che invitavano le persone ad uscire dalle proprie case
e a
stare in mezzo alla natura. Le giornate avevano più ore di luce,
e le nuove
foglie degli alberi dal verde sgargiante segnavano un nuovo inizio per
tutto e per tutti.
Proprio
in quel pomeriggio di fine marzo, Sasuke sedeva davanti alla
lapide di suo fratello Itachi. Il cimitero era deserto e Sasuke aveva
approfittato di una fortuita assenza di compiti per il giorno
successivo per
poter far visita a suo fratello. Il giovane Uchiha sedeva davanti alla
lastra
di marmo chiara sulla quale era presente la foto di Itachi, e una
leggera
brezza, sufficiente a rinfrescarlo dalla calura del sole, insolitamente
caldo
per quel periodo dell’anno, gli scompigliava i capelli. Senza
dire una parola,
Sasuke guardava prima la lapide, poi il cielo, e dopo tornava a
scrutare la
lastra di marmo, ripensando a tutto ciò che aveva vissuto in
quel periodo.
L’arrivo di Sakura nella sua vita, tutti i cambiamenti che lei
aveva portato e
la pace che lui, lentamente, stava ritrovando dopo tutto il tempo
trascorso nel
dolore e nella disperazione. Aveva capito che ormai doveva accettare
quello che
era successo, e cercare di impegnarsi per non ricadere più negli
stessi errori:
né Itachi, né Sakura avrebbero voluto che rinunciasse ad
andare avanti.
“Sai,
Itachi” diceva Sasuke dentro di sé, “questi mesi
sono stati… unici,
speciali. Il mio unico rammarico è che tu non ci sia più
e che tu non li abbia
visti.”
Mentre
pensava questo, una lacrima scese dall’occhio sinistro di Sasuke
ma, nello stesso momento, sentì una mano che gli si posava
dolcemente sulla
spalla destra. Il ragazzo si voltò e vide Sakura, che gli
sorrideva con il
sorriso più confortante che avesse mai ricevuto. Anche i suoi
singolari capelli
erano mossi dalla brezza, e ciò la rendeva ancora più
bella. Era piegata sulle
ginocchia e, dopo che Sasuke l’ebbe salutata con uno dei suoi
enigmatici
sorrisi, si sedette al suo fianco, prendendolo per mano. Il ragazzo dai
capelli
corvini non si chiese come fosse riuscita a trovarlo: Sakura era in
grado di
comprendere benissimo i suoi sentimenti, e sapeva a pensare e agire di
conseguenza.
-
Tranquillo, Sasuke, - gli disse lei, rompendo il silenzio, - lui
è
sempre con te. –
Sakura
sembrava proprio capace di capire Sasuke, e il ragazzo non se ne
stupì affatto: anzi, proprio per questo il lei trovava il
conforto che nessun’altra
persona poteva dargli. Il giovane Uchiha, dopo aver ascoltato quelle
parole,
alzò di nuovo gli occhi al cielo. Sì, gli sembrava
impossibile che suo fratello
fosse sparito così, nel nulla. L’affetto che lo legava a
lui era vivo e
presente, e lo sentiva.
Sasuke
e Sakura rimasero lì in silenzio per un po’ di tempo,
senza darsi
pena di controllare l’ora. Erano lì, insieme. Alla fine,
però, anche loro si
dovettero alzare quando il sole, sempre luminoso e dorato,
cominciò ad
abbassarsi lentamente. Dopo aver varcato il cancello del cimitero, i
due
decisero di andare a fare una passeggiata lungo il paese. Era bello
poter
finalmente andare in giro in assoluta libertà, senza
preoccuparsi degli altri.
Karin, da qualche settimana, non faceva nemmeno più caso a loro,
ed era
diventata stranamente tranquilla. I due, alla fine, si fermarono in un
bar,
dove ci si poteva sedere anche all’aperto. Lei prese un tè
alla pesca, lui uno
al limone, e si sedettero su due sedie, l’uno di fronte
all’altra.
-
Domani sera mi presenterai ai tuoi genitori, allora? – disse
Sasuke.
Sakura
annuì. Ormai l’avevano deciso da una settimana ed era
inutile
rimandare. Ormai si frequentavano, e non era più un segreto. La
settimana
scorsa lei era andata a cena a casa Uchiha per la presentazione
ufficiale come
“ragazza di Sasuke”. Ora rimaneva soltanto la presentazione
di Sasuke come
“ragazzo di Sakura” ai coniugi Uzumaki. Avevano concordato
di non dire nulla a
Minato e Kushina, così da poter contare sull’effetto
sorpresa. Sasuke aveva
detto a Sakura che era una cosa sciocca, dato che lui aveva
tranquillamente
parlato ai suoi di Sakura, ma la ragazza gli aveva risposto che era
meglio
così. I suoi avrebbero preparato fatto il terzo grado a Sasuke,
interrogandolo
fino a scoprire quale fosse il lavoro di suo trisnonno, facendolo
probabilmente
scappare di casa.
-
Domani vieni per le otto – gli disse Sakura, e poi i due
cominciarono a
parlare tra di loro in assoluta tranquillità, mentre il sole
continuava a
scendere.
Il
giorno dopo, nella classe 1b del liceo classico, gli studenti si
stavano rilassando per affrontare la prima ora di lezione del sabato,
cioè
letteratura greca. Non era ancora suonata la campanella, e i ragazzi
chiacchieravano tra di loro, lamentandosi del gran numero di verifiche
e
desiderando che l’estate arrivasse presto.
Naruto
e Hinata, l’uno al fianco dell’altra, parlavano
tranquillamente
con Ten Ten e altri ragazzi, e Kiba si sforzava di ignorarli mentre
parlava con
Tobi e Kankuro, che era venuto a fare un giretto nella loro classe dato
che le
lezioni non erano ancora iniziate. Il giovane Inuzuka, per quanto si
sforzasse,
non era ancora riuscito ad accettare la coppia Hinata-Naruto, ma stava
riprendendo i rapporti con la sua vecchia amica, anche se molto
lentamente.
Tuttavia, non riusciva ancora a vederli assieme. Chissà, forse
un giorno anche
lui avrebbe trovato una ragazza che gli avrebbe fatto di nuovo battere
il cuore,
pensava il ragazzo.
La
campanella suonò, ma gli studenti presero posto dopo un quarto
d’ora, all’arrivo del solito ritardatario Kakashi.
Tuttavia, quando arrivò in
classe, il professore aveva un’aria felice che non piacque
affatto ai ragazzi.
Dopo aver deposto la borsa con i libri, il professore si sedette e si
rivolse
agli studenti con un’espressione tra il gioioso e il crudele.
-
Ragazzi, stamattina abbiamo ricevuto una circolare dal Ministero
dell’Istruzione, – cominciò il professore, e gli
alunni iniziarono a tremare, -
e, a quanto pare, l’esame di maturità è stato
spostato dall’ultimo anno al
terzo. –
Gli
studenti rimasero allibiti, mentre un’atmosfera di morte scendeva
su
di loro. Un ragazzo, poi, prese la parola.
-
Professore, quindi quest’estate dovremo affrontare gli esami?
–
-
Quest’estate? No, no… - Kakashi guardò
l’orologio sul suo polso destro,
- … lo sosterrete tra venti minuti. –
Ci
furono degli istanti di silenzio, nel quale la tensione era talmente
densa che una persona avrebbe potuto toccarla. Poi si scatenò il
panico più
totale: alcuni cominciarono ad urlare, altri tentarono di scappare
dalla scuola
ma furono fermati da delle cinghie che erano spuntate dallo schienale
delle
sedie, bloccandoli al loro posto. Fuori dalla finestra, intanto, gli
studenti
videro dei cecchini posizionarsi attorno al perimetro della scuola e
sparare
contro Tobi, l’unico che era riuscito a sfuggire alle cinghie
delle sedie. Lo
studente, per fortuna, riuscì ad evitare i proiettili e
tornò in classe dopo
una corsa che avrebbe distrutto i polmoni ad una persona normale,
mettendosi le
cinghie lui stesso.
Naruto
e Hinata, intanto, si guardavano negli occhi. Non erano pronti, ma
entrambi avrebbero lottato fino all’ultimo. Era questo che
leggevano nei loro
occhi, quello che si dicevano. Non si sarebbero arresi.
I
minuti trascorsero lentamente. Alcuni studenti fecero testamento, altri
tentarono di chiamare casa ma Kakashi disse loro che il campo attorno
alla
scuola era stato annullato da dispositivi altamente tecnologici che
solo loro
della ‘Lemon High School’ possedevano. Alla fine,
però, quando giunse l’ora
fatidica, non arrivò alcun foglio di prova, nessun test, ma la
lavagna scivolò
lungo la parete, rivelando un televisore ad alta definizione. Quando
questo si
accese, comparve l’immagine della preside Tsunade, che li
guardava seduta su
una comoda poltrona.
-
Buongiorno ragazzi! – li salutò lei con voce felice e
serena. – Vi è
piaciuto questo scherzo? Dato che il primo d’aprile
quest’anno è di domenica,
abbiamo pensato di farvi uno scherzo anticipato, con falsa circolare
ministeriale e cecchini con proiettili a salve. Che ne pensate? –
Gli
studenti, combattuti tra la gioia che tutto fosse stato solo uno
scherzo e la voglia di insultare il professore e la preside, decisero
di
rimanere zitti e impassibili, soffocando l’entusiasmo di Tsunade.
-
Oh, ma voi non sapete stare allo scherzo! Non c’è gusto a
fare le cose
con voi! –
Gli
alunni scelsero ancora una volta di non dar voce ai loro pensieri e,
in quell’istante, si sentirono delle voci maschili provenire
dallo schermo.
-
Tsunade, l’abbiamo trovata! Si arrenda alla C.I.A.! –
-
Giammai! – urlò in risposta la preside, buttandosi
nuovamente dalla
finestra che aveva alle spalle e lasciando gli studenti completamente
pietrificati dallo stupore. Il collegamento, poi s’interruppe e
la lavagna
tornò al suo posto.
-
Bene, ragazzi, spero che lo scherzo vi sia piaciuto! – disse
allegramente Kakashi. – Ma, dato che non mi piaceva molto che
tutto ciò fosse
solo una recita, ho deciso di farvi fare un compito a sorpresa su tutto
il
programma! –
Kakashi
prese dalla sua borsa dei fogli con sopra stampati degli
esercizi; gli alunni cercarono di scappare, ma le cinghie li tenevano
bloccati.
Alla
fine, le lezioni terminarono e gli studenti furono liberi di
lasciare l’edificio scolastico. Naruto e Hinata camminavano
insieme lungo il
viale principale, e discutevano per il programma di quella sera.
-
Ne sei sicuro? – stava domandando Hinata. – Vuoi davvero
che stasera
venga a casa tua? –
-
Sì – le rispose Naruto. Stava pensando a ciò da
quando la lezione di
letteratura greca era terminata. Ormai si sentiva pronto per presentare
Hinata
ai suoi genitori, e l’avrebbe fatto giocando sull’effetto
sorpresa. Hinata
aveva detto che era una cosa un po’ stupida, ma Naruto sapeva
come erano fatti
i suoi genitori, e che era meglio non avvisarli: avrebbero preparato
tutto il
necessario per un interrogatorio alla Uzumaki, cioè sala delle
torture e filtri
della verità.
-
Allora stasera a casa tua per le otto? –
-
Sì. –
Mancavano
ormai pochi minuti alle otto. Sakura era da tre ore in camera
sua, senza dar segno di essere ancora viva, mentre Minato e Kushina
erano in
salotto a guardare la televisione. Naruto aveva insistito per preparare
la
cena, ma aveva quasi distrutto la casa nel tentativo di cucinare la
pasta e
così avevano ordinato delle pizze. Il ragazzo, vedendo che ormai
l’ora fatidica
si avvicinava, raggiunse i suoi genitori e si sedette affianco a loro
sul
divano.
-
Mamma, papà, posso parlarvi? E’ importante. –
Minato
e Kushina abbassarono il volume del televisore e si voltarono verso
il figlio, curiosi di sentire quello che doveva dir loro.
-
Beh, tra poco, vedete… - cominciò Naruto, ma
s’interruppe.
-
Dai, Naruto, cosa c’è? – domandò Kushina.
-
Ecco, io… beh, tra poco verrà una persona speciale che vi
vorrei
presentare. –
-
E chi sarebbe questa persona? – chiese Minato.
Prima
che Naruto potesse rispondere, il campanello suonò.
-
Oh, penso che questa persona speciale sia arrivata – disse
Kushina,
curiosa di scoprire chi fosse e pronta a prendere la pozione della
verità. –
Andiamo ad aprirle? -
Padre,
madre e figlio si diressero verso la porta. Naruto avvicinò la
mano alla maniglia, sudando freddo. Sperava che tutto andasse per il
meglio con
Hinata…
Tuttavia,
quando aprì, per la famiglia fu uno shock. Questo perché
sulla
soglia non era apparsa Hinata, bensì un giovane dai capelli neri
come la notte
con un mazzo di fiori in mano.
-
Buonasera – salutò Sasuke molto educatamente, ma alquanto
sorpreso di
vedere i tre Uzumaki che lo guardavano con gli occhi fuori dalle
orbite, come
se fosse un alieno. Poi si ricordò che Sakura aveva voluto
giocare sull’effetto
sorpresa, e pensò che la loro reazione dovesse essere dovuta al
fatto che non
si aspettassero visite a quell’ora.
-
Mamma, papà… - disse Naruto voltandosi verso i genitori,
- … non è come
sembra. –
Sasuke
non comprese quel commento ma, prima che uno dei due genitori
potesse proferir parola, Sakura scese le scale e arrivò alla
porta di casa.
-
Oh, Sasuke, sei arrivato! –
La
ragazza fece spazio tra il fratello e i genitori, così che
Sasuke
potesse passare. Quando Sasuke fu entrato, il ragazzo consegnò
il mazzo di
fiori alla Sakura.
-
Ah, ma allora… lui è venuto per te! –
esclamò Minato.
-
Ovvio, per chi altri, scusa? –
Naruto,
troppo imbarazzato per spiegare alla sorella l’equivoco, disse
semplicemente che anche lui aveva invitato la sua ragazza, ma che non
era
ancora arrivata e Sasuke era stato scambiato per Hinata.
-
Beh, aspettiamola – disse Sakura, e tutti concordarono.
Il
tempo, tuttavia, continuava a scorrere. Dapprima arrivarono le pizze,
e fu cosa molto buona; dopo, però, giunsero un fattorino del
negozio di fiori
Yamanaka, ma che aveva sbagliato indirizzo, e il professor Kakashi, che
aveva
deciso di consegnare a Naruto degli esercizi extra e aveva voluto
portarglieli
di persona. Fu anche invitato dai signori Uzumaki a rimanere a cena da
loro, ma
il professore aveva reclinato l’invito dicendo che doveva battere
la Lega
Pokémon per diventare il campione di Hoenn, e se n’era
andato.
Il
campanile del paese batté le nove, e Naruto cominciava ormai a
preoccuparsi. Ormai era tardissimo…
Alla
fine, il campanello suonò e, quando Naruto aprì la porta,
apparve
Hinata, stanca e con il fiatone.
-
Buo… buonasera a… tutti – ansimò la ragazza.
– Chiedo… scusa… ma la
corriera… si è guastata e… ho fatto il tragitto
a… piedi. Poi, due… fattorini
e… il professor Kakashi… mi hanno… tagliato la
strada e… una via era chiusa
per… lavori in corso. L’altro tragitto era…
lunghissimo… -
-
Tranquilla, Hinata, vieni dentro! – le disse Naruto, contento di
vederla sana e salva… nel complesso, s’intende. Le prese
il giubbotto e la fece
accomodare nel salotto, insieme ai suoi genitori, Sakura e Sasuke. Le
pizze si
erano raffreddate, e Kushina dovette riscaldarle. Alla fine, la
presentazione
ufficiale di Sasuke e Hinata ebbe inizio. Con grande sorpresa di Naruto
e
Sakura, i due genitori non fecero cose assurde come minacciare di morte
Hinata,
Sasuke e le loro famiglie nel caso avessero fatto soffrire i loro
figli, ma
discussero tranquillamente di vari argomenti. Dopo cena, con grande
vergogna
per i fratelli Uzumaki, i genitori proposero di mostrare a Hinata e
Sasuke le
foto di loro due da piccoli, cosa che quei due non rifiutarono per la
curiosità.
Dopo
quest' umiliazione per Sakura e Naruto, la serata continuò in
maniera perfetta e, quando fu il momento di salutarsi, Minato e Kushina
invitarono Sasuke e Hinata a venirli a trovare quando volevano.
-
Allora, che impressione ti hanno fatto i miei? – domandò
Naruto a
Hinata. Sasuke era già andato via perché i suoi erano
venuti a prenderlo
erroneamente in anticipo, e Sakura era sparita in bagno con il
cellulare per
chiamarlo, nonostante si fossero appena visti.
-
Beh, che dire? – cominciò Hinata. – Sono simpatici,
veramente. Non
capisco proprio perché tu volessi giocare sull’effetto
sorpresa per presentarmi
a loro. Tua madre è molto amichevole, e i commenti di tuo padre
sono troppo
divertenti… spero di essere simpatica anch’io a loro.
–
-
E’ ovvio che tu lo sia – le disse Naruto, avvicinandosi a
lei. – Sei la
persona migliore che ci possa essere. –
Dopo
averle detto ciò, il ragazzo avvicinò le sue labbra a
quelle della
ragazza e le diede un dolce bacio, sotto la luna crescente e il cielo
notturno,
nel quale brillavano le stelle più luminose che i due
avessero mai visto. Appena si separarono,
Hinata fece in tempo solo ad accarezzare velocemente Naruto che i fari
dell’auto
dei signori Hyuga apparvero lungo la strada. Anche Hinata doveva
tornare a
casa.
-
Ci vediamo domani pomeriggio, va bene? – le sussurrò
Naruto
all’orecchio, dolce come il venticello che aveva cominciato a
soffiare.
-
Sì – disse Hinata, andando dai genitori che salutarono
amichevolmente
Naruto e partirono. Gli sguardi di Hinata e Naruto si incrociarono per
un
istante, poi l’auto partì alla volta della città.
Il giovane Uzumaki rimase per
un po’ a guardare la sua ragazza che si allontanava, sentendosi
bene. Era
felice di aver presentato Hinata ai suoi genitori, era felice che
Sakura stesse
insieme a Sasuke ed era sicuro che la loro amicizia sarebbe cresciuta,
come il
sentimento che provava per Hinata. Insieme, piano piano, lo avrebbero
fatto
crescere.
Naruto,
alla fine, tornò in casa, pensando a quanto fosse bello quel
cielo notturno di fine marzo.
Epilogo:
due anni dopo…
Hinata,
Naruto, Sakura e Sasuke stavano aspettando che uscissero i quadri
dell’esame di maturità. Nonostante fosse mattina presto e
loro si trovassero
all’ombra, il caldo era già insopportabile a causa
dell’umidità e i ragazzi
speravano che la scuola aprisse entro poco tempo. Il sole di luglio era
implacabile.
-
Oh, sono sicuro che Kakashi abbia votato per la mia bocciatura…
mi ha
massacrato all’orale… - disse Naruto.
-
Vedrai che è solo la tua impressione… - cercò di
consolarlo Hinata,
senza successo.
-
Ma se mi ha chiesto l’analisi di un brano di due anni fa di
letteratura
greca che non avevamo neanche fatto? E poi si è messo parlare in
greco, non so
nemmeno io come ci sia riuscito… -
Sasuke
e Sakura, mano nella mano, erano, nel complesso, abbastanza sicuri
e tranquilli. Le loro medie erano sempre state impeccabili, e la stessa
cosa si
poteva dire di Hinata. Solo Naruto aveva il bruciore di stomaco per
l’ansia…
Sasuke pensava di iscriversi a Biologia, mentre Sakura voleva tentare
con
Medicina. Hinata aveva il desiderio di entrare alla facoltà di
Lettere. Naruto,
invece, sperava solo di riuscire a terminare il liceo…
-
Oh, guardate! – disse Sakura. – Stanno arrivando Ino e
Shii! –
Il
gruppo di amici si voltò nella direzione in cui stava guardando
Sakura. Ino Yamanaka, accompagnata dall’ex-professor Shii, si
stava dirigendo
verso di loro.
-
Buongiorno a tutti – li salutò Shii.
-
Ciao! – disse Ino che, nonostante cercasse di mostrarsi serena,
lasciava trasparire il nervosismo che provava.
-
Ciao anche a voi – disse Sasuke, con la sua voce misteriosa. -
Come
state? –
-
Come vuoi che stia questa qui? – Shii indicò Ino con
l’indice. – E’ da
quando ha avuto l’orale che non fa altro che tormentarsi sulla
bocciatura… -
-
E vorrei vedere come ti sentiresti tu in una situazione del genere!
–
sbottò Ino.
-
Ti ricordo che io la maturità
l’ho già fatta. –
Ino
si irritò parecchio a causa della tensione che stava provando, e
cominciò a tenere il broncio. Sasuke e Shii trovavano la
situazione divertente,
mentre Sakura cercava di consolare l’amica e Naruto veniva
consumato lentamente
dall’ansia…
In
lontananza apparvero anche Karin e Suigetsu. I due non si avvicinarono
al gruppetto di amici, nonostante questo avesse deciso di perdonare
alla
ragazza le sue malefatte. Lei, però, si sentiva spesso in
imbarazzo all’idea di stare
vicino a loro e preferiva rimanere con il suo
“più-o-meno-ragazzo” Suigetsu.
Pian
piano giunsero tutti gli studenti dell’ultimo anno, tra cui Kiba
e
la sua ragazza, una del quarto anno dai lunghi capelli rossi. Al gruppo
di
Naruto si aggiunsero Gaara e Matsuri, anche loro
“più-o-meno” coppia a causa
della timidezza di Gaara.
-
Aprono il cancello! – urlò una ragazza, e tutti si
precipitarono per
vedere i quadri. Gli studenti scalciavano e graffiavano nel tentativo
di
raggiungere per primi quei pezzi di carta che avrebbero dato loro il
risultato
di cinque, lunghi e duri anni di studio…
-
Oh, wow! – esclamarono Sakura e Ino. La ragazza dai capelli rosa
aveva
avuto un 85, mentre Ino un bel 79.
Hinata
tirò un sospiro di sollievo, vedendo che era stata promossa con
lo
stesso voto di Sakura. Sasuke, tenendo fede al titolo di
“secondo-più-bravo-della-scuola”, era uscito con 90,
mentre Akamaru aveva
ricevuto un 95.
-
Ehi, fatemi passare! – urlava Naruto, facendosi largo tra la
folla. Che
cosa era stato deciso? Promosso o bocciato? E che cosa avrebbe fatto se
si
fosse realizzata la seconda possibilità?
Il
ragazzo arrivò davanti ai quadri e cominciò a scorrerli,
frenetico.
Doveva cercare Uzumaki Naruto, Uzumaki…
-
Non ci credo – fu il commento di Naruto, che si era bloccato nel
vedere
cosa c’era scritto sulla linea del suo nome. No, non poteva
essere vero… no…
-
Che cosa?! – esclamò qualcuno. – Naruto è
uscito con 100?! –
Tutti
ammutolirono all’istante. Una voce, però, si udì
dal fianco destro
di Naruto che, quando si voltò verso l’origine del suono,
per poco non ebbe un
infarto: Kakashi era apparso dal nulla.
-
Ebbene sì, 100… infondo, mi sei simpatico! –
Poi
il professore andò via, come se niente fosse.
Il
giovane Uzumaki, però, ancora non ci credeva. Lui, promosso, con
100…
quando Naruto si rese conto di essere stato promosso con il massimo dei
voti,
cercò con lo sguardo Hinata e i suoi amici, e andò ad
abbracciare la sua
ragazza, mentre Sakura gli dava delle pacche affettuose sulla schiena e
Sasuke
gli sorrideva. Ino e Shii si complimentarono con Naruto, anche loro
piacevolmente sorpresi. Però, a nessuno sembrava vero di essere
finalmente
diventati grandi. Sarebbero andati all’università, e
avrebbero preso strade
differenti, che avrebbero potuto anche portarli a non vedersi mai
più. Ma, in
quel clima di festa e di gioia, il gruppo di amici uscì felice
dalla ‘Lemon High
School’, dove quei ragazzi avevano vissuto le esperienze che
sarebbero state inserite tra le
migliori della loro vita, dove avevano pianto, sperato e amato. Il
gruppetto si
diressero insieme a mangiare un gelato, esprimendo tutti il tacito
desiderio di
restare sempre insieme. Sakura e Sasuke, Ino e Shii, Hinata e Naruto.
In quel
momento, loro non pensavano al tempo o alle difficoltà. Sotto il
cielo estivo, quei
ragazzi erano solo certi che ci sarebbero sempre stati l’un per
l’altro.
Per
sempre.
Spazio
Autore
Sì,
ragazzi, questo è stato l’ultimo capitolo di ‘Lemon
High School’. Mi scuso
per la pubblicazione avvenuta tardi, ma spero che mi perdoniate e spero
con
tutto il cuore di non avervi deluso, perché spesso
l’ultimo capitolo non riesce
al meglio.
Beh,
che dire? All’inizio, non avrei mai pensato che a tanta gente
potesse piacere il mio lavoro, e sono felice che lo abbiate apprezzato.
Quindi
un grazie speciale lo devo fare a SunliteGirl, che mi ha spronato a
pubblicare.
Senza di lei, non sarebbe successo nulla di tutto ciò. Poi, non
so se segua
ancora la mia storia, ma ringrazio Roxys, che mi ha aiutato nella
pubblicazione.
Un
grazie a tutti
coloro che hanno messo la mia storia tra le seguite:
Aine, AkatsukiNoSasukeUchiha, Beckill, Cielo_Nuvole,
cris325, Darkblu, DarkViolet92, Darsia, Deby92, deidy93, Di4ever,
effe_95,
Emozione, eva123456, Eynis, FeverSkating,
Gisella, hannon, hina96, Jeje_chan, JennyChibiChan, JunoEFP, L38S,
LaDyDeBbS, LadyDoll,
ladyvampire90, LaikaWolf, LiLy Pt, Matt2291, medeamazon, Midori9,
PrinciSaku13,
rori94, sasukina90 scrat77, Selene Potter93, serena4, Shike,
Simply___ForMe,
Sposa_Cadavere, starsoul, stezietta, Suigetsu_92, TianA, vale _hina,
valehinata1992, yukii96.
Un
grazie a chi l’ha
inserita tra le ricordate:
1 -
HimeLover693, MocciosaMalfoy,
sawakochan.
Un
grazie enorme a
chi l’ha messa tra le preferite:
alegargano1,
Ansem6, Bani chan, blessed with a curse, Cielo_Nuvole, deidy93, eva
ceriani,
Fabioxxx, Grell Evans, Grey_Lion_with_headphones, Kurapika95, Kyeere,
lisetta95,
love_anime, luce_chan ti vi mi bi, Marie Cullen, NaruHina4ever,
Nicoletta1993, stellina_particolare,
SunliteGirl, Tsukuyomi_Sama, xxxbebaxxx, _NaruHina_.
Un
altro grazie
enorme ha chi mi hai inserito tra gli autori preferiti:
DarkViolet92, Emozione, eva123456, FannyHarris,
NaruHina4ever, SunliteGirl, xxxbebaxxx.
Grazie
mille a tutti voi, che avete seguito la mia storia e l’avete resa
speciale.
Poi, per quanto riguarda il futuro… per il momento, devo ancora
trovare l’ispirazione.
Pensavo ad un possibile seguito di ‘Lemon High School’, ma,
come ho appena
detto, devo cercare l’ispirazione.
Non so nemmeno come terminare… anche a me sembra impossibile che
questa
fic sia finita. Posso solo augurare a tutti buona fortuna, buone
recensioni e
buona scrittura. Grazie mille per aver reso questa storia speciale, per
aver
letto questa fanfiction.
E che dire… alla prossima!
Ciao!
FuyuShounen