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Autore: pallina90    31/03/2012    11 recensioni
“Lasciami immediatamente” sibila a denti stretti. La accontento e lei riprende a camminare
“Fermati. Dove hai intenzione di andare?”
“Non ti riguarda” esclama
“Cazzo Bella,non posso lasciarti andare via da sola” le urlo mentre lei continua imperterrita a camminare. Sentendo le mie parole si blocca,si volta verso di me ed urla,con il viso rigato dalle lacrime, “E perché? Non sono mica tua sorella” e corre verso la strada. E’ un attimo,succede tutto in un secondo:io che urlo il suo nome e un motorino la travolge,investendola in pieno e lasciandola a terra sull’asfalto.
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Avete presente quando si hanno così tante cose da fare che alcune si dimenticano? Perfetto, io ieri ho dimenticato di aggiornare XD
Sono pessima, ma perdonatemi, giuro che non l'ho fatto intenzionalmente ç____ç Voi invece siete speciali: mi aspettavo una pioggia di bandierine rosse e invece le vostre recensioni mi hanno stupita tantissimo e sono felicissima che continuerete a seguirmi in questa mia pazzia. Altro motivo di gioia è che con lo scorso capitolo si sono fatti avanti anche tanti lettori che fino ad ora erano rimasti nell'ombra: grazie! Voglio solo chiarire che Edward è gay e morirà gay (tranquille, non nella storia, di vecchiaia, in un futuro molto lontano) quindi non ci saranno possibilità di vederlo convolare a nozze con Bella.
Detto questo vi lascio al capitolo, buona lettura :D


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MALATTIA

 

Mi sveglio improvvisamente e sento degli strani rumori provenire dal basso. Mi alzo e con cautela scendo giù, cercando qualcosa che possa spaventare l’eventuale presenza in casa, ma l’unica cosa che trovo a portata di mano è un ombrello. Vado verso la cucina, il  luogo da cui provengono i suoni, cercando di fare il meno rumore possibile: sospiro di sollievo quando mi accorgo che è semplicemente Edward che sta mangiando una tazza di cereali.

“ Ehi che ci fai qui a quest’ora? ” Bisbiglio per evitare di svegliare gli altri che dormono beati.

Solleva la testa guardandomi incuriosito con i suoi occhioni verdi assonati.

“ Non riuscivo a dormire, stasera prima di andare a letto ho chiamato mio padre e gli ho detto di venire qui domani pomeriggio, ho deciso di dirglielo. ”

“ Ah. ” E’ tutto quello che riesco a dire.

Sono passati due giorni dalla confessione di Edward e non credevo che prendesse così presto questa decisione.

“ Tu cosa ci fai con quell’ombrello in mano? ” Chiede curioso e so già che mi prenderà per pazza.

“ Non ho trovato altro come arma. ” Infatti mi guarda scettico, sollevando un sopracciglio, e io sbuffo.

“ So che non avrei potuto spaventare nessuno, ma speravo che avessi avuto delle allucinazioni o che ci fosse un animale. ” Chiarisco, andando verso lo sportello della credenza.

“ Che fai? ”

“ Ti faccio compagnia. ”

Prendo anche io una ciotola e mi siedo accanto a lui gustandomi i miei cereali al cioccolato alle tre del mattino. Rimaniamo per un po’ in silenzio, mentre lui rigira il latte nella sua tazza. Sono certa che tra poco vedrò il fumo uscirgli dalle orecchie, tanto è nervoso per quello che dovrà fare tra alcune ore.

“ Edward stai tranquillo, io sarò con te domani, o sarebbe meglio dire oggi, visto che la mezzanotte è passata da un po’, qualunque cosa accada. ” Riesco a strappargli un timido sorriso, che però non arriva ai suoi bellissimi occhi.

“ Grazie Bella. Non è stata una decisione facile da prendere, ma alla fine ho capito che era arrivato il momento e non posso più rimandare. ”

Mi alzo e lo stringo forte tra le mie braccia: in questi momenti in cui rivela tutta la sua fragilità e le sue paure mi fa una tenerezza unica e non capisco come un tempo potesse trattarmi così freddamente, lui che adesso è la persona più dolce di questo mondo.

 

 

E’ arrivato il tanto temuto momento.

La mattinata è volata senza che potessi veramente accorgermene: la scuola ha aiutato a non pensare, ma il fatto di non aver dormito stanotte mi ha fatto apparire uno zombie tutto il giorno. Edward dovrà restituirmi parecchie ore di sonno una volta chiusa questa storia.

Carlisle è arrivato una decina di minuti fa e io sono andata a chiamare Edward dopo aver chiesto agli adulti di aspettarci in salotto: sono stranamente stupiti, ma non hanno fatto alcuna domanda. Emmett invece è uscito con Rosalie ed Alice; Edward ha preferito così, sia perché crede che la piccolina possa confondersi un po’ le idee e soprattutto perché teme le reazioni dei nostri genitori e non vuole che assista alle urla che probabilmente seguiranno la sua  confessione.

Busso alla sua porta ma la apro senza attendere risposta, so che mi sta aspettando; lo trovo che guarda dalla finestra il cielo illuminato dal sole. Si vede lontano un miglio che è nervoso, lo capirebbe anche un estraneo. Ha le spalle contratte, il respiro leggermente accelerato e i capelli sparati in ogni direzione, segno che deve averci passato le mani più volte.

“ Sono tutti di sotto che ci aspettano, sei pronto? ” Quasi sobbalza quando gli parlo.

“ Non lo sarò mai. ” Mi supera, iniziando a scendere le scale, ma all’ultima rampa si blocca. Mi avvicino a lui e gli prendo la mano: Edward solleva lo sguardo fino a portarlo nel mio e cerco di trasmettergli la forza di cui ha bisogno. Prende un profondo respiro e continuiamo a scendere.

Quando arriviamo nel salone tre paia di occhi fissano sgomenti le nostre mani intrecciate: poverini, non sanno che sono completamente fuori strada! Però ho quasi paura per papà, è tutto rosso, spero non gli venga un malore proprio ora.

Edward ed io ci sediamo di fronte a loro; mio fratello prende un respiro profondo e poi inizia a parlare.

“ Noi…io, devo dirvi una cosa. ” Con questa frase ha catalizzato l’attenzione di tutti su di lui, più di quanto già non lo fosse.

Il mio cuore batte a mille per l’ansia e non oso immaginare quello di Edward: stringo più forte la sua mano e lui si volta verso di me, che gli sorrido incoraggiante.

“ Ok. Non so come dirvelo in un modo meno scioccante, quindi andrò dritto al punto: sono omosessuale. ” La bomba è stata sganciata e ha fatto più morti del previsto: nessuno dei tre adulti fiata per dieci minuti buoni, mentre io ed Edward rimaniamo lì a torturarci nell’attesa di sapere qualcosa. L’aria si è come immobilizzata, uno spesso strato ha avvolto tutti noi, attutendo tutti i rumori e proiettandoci in una dimensione quasi surreale, tanto Esme, Carlisle e mio padre sono rigidi e fermi, quasi sotto shock.

Stranamente il primo a rompere il silenzio è Charlie:  “ Edward, figliolo, hai avuto un enorme coraggio oggi a confessarci questa cosa. Posso solo immaginare quanto sia stato difficile per te fare ciò e sono quasi sicuro che c’entri mia figlia in questa tua decisione. Dal canto mio per me non cambia nulla, il coraggio che hai appena dimostrato oggi fa di te un vero uomo, a prescindere dal tuo orientamento sessuale, quindi per me non c’è nessun problema. ” Il discorso di mio padre mi stupisce e non poco: lui ha sempre vissuto a Forks, in questo piccolo paesino dove anche un semplice divorzio è visto come un peccato capitale, ma forse proprio da lui, che ha sfidato le malelingue con la sua convivenza con Esme, una donna sposata e divorziata, e sa cosa vuol dire essere additati per strada e sentire bisbigli alle sue spalle per la propria scelta, non potevo aspettarmi altro.

“ Grazie Charlie.”

“ Per così poco Edward e poi mi hai tolto un grosso peso dallo stomaco, figliolo. Quando vi ho visti scendere mano nella mano pensavo vi foste innamorati, ma considerando che ti piacciono gli uomini starò molto più tranquillo adesso. Sei un bravo ragazzo, ma non approfittare della cosa per vedere Bella nuda. ”

“ Papà! ” Urlo rossa d’imbarazzo, mentre mio padre si avvicina per dare una pacca sulla spalla ad Edward.

“ Scherzavo Bells! ” Ribatte mio padre facendomi l’occhiolino, e io gli sorrido felice, perché so che in fondo lo ha fatto per stemperare la tensione che si è venuta a creare.

Poi è il turno di Esme.  “ Tesoro mio non mi aspettavo una notizia del genere. Non so come ho fatto a non accorgermi di nulla. Chissà che periodo difficile devi aver passato e io ho pensato solo a me stessa: sono una pessima madre. ”

Edward impiega mezzo secondo ad alzarsi e andare ad abbracciare sua madre per  cercare di rasserenarla.

“ Mamma non te ne saresti potuta accorgere semplicemente perché non è stato così traumatico. Certo, mi è pesato non potervi dire niente per paura della vostra reazione, ma non devi fartene una colpa, avrei dovuto immaginare che non sarebbe cambiato nulla tra noi. ”

“ Infatti è così figlio mio: tu sarai sempre il mio piccolo Edward. ”

Esme lo abbraccia e lui ricambia la stretta, per poi lasciarle un tenero bacio in fronte e io sono costretta a distogliere lo sguardo, tanto è intenso il momento.

Ma la deflagrazione avviene con Carlisle: la sua risposta fa tremare le fondamenta della casa peggio di un terremoto . “ Edward, caro, non preoccuparti, stasera stessa contatterò i migliori psicologi del paese, ti farò guarire da questa malattia. ” Il suo tono di voce è pacato, calmo, sembra che stia parlando con un suo paziente e gli stia spiegando la terapia da seguire per curare il raffreddore.

Rimaniamo tutti impietriti dalla sua affermazione: lui, medico affermato, che considera l’omosessualità una malattia?

“ Papà cosa stai dicendo? ” Edward è sconvolto dalle parole del padre.

“ E’ mio dovere di genitore farti passare certe idee dalla testa, per cui incontrerai delle persone che ti riporteranno sulla retta via. Anzi, se queste idee ti sono state messe in testa da qualcuno ti prego di dirmelo: contatterò io stesso la famiglia del ragazzo per far visitare anche lui. ”

A quel punto non riesco più a trattenermi: so che lui è una persona più grande, per cui dovrei portargli rispetto, ma in questo momento non mi importa nulla della buona educazione, non quando lui non ha avuto un briciolo di rispetto verso suo figlio.

“ Ma come si permette? Edward è suo figlio e lei non può trattarlo così! L’omosessualità non è una malattia e lei che viene considerato un luminare della medicina dovrebbe saperlo. Dove ha preso la laurea? Gliel’ha data Topolino? ”

“ Come ti permetti tu, ragazzina insolente. ” Carlisle si alza dalla poltrona parecchio infervorato, per avvicinarsi a me, ma Edward è più veloce e gli si para davanti in un attimo.

“ Non la toccare! Non osare alzare mai più la voce contro di lei, è chiaro? ”

“ Ragazzino non parlare così a tuo padre. ”

“ Mio padre?! Io da adesso non ho più un padre. ” Dicendo così Edward mi prende per mano e velocemente facciamo le scale per poi chiuderci in camera sua. Dal basso si sentono le urla di Esme e Carlisle, con Charlie che cerca di fare da paciere, ma stavolta il medico ha oltrepassato ogni limite. Le parole che ha rivolto ad Edward sono state orribili.

Lui è rannicchiato sul letto e mi da le spalle; mi avvicino lentamente e mi stendo dietro di lui. Sentendo il mio corpo premere contro il suo si volta e affonda il suo viso nel mio petto, e in breve mi ritrovo la maglietta bagnata dalle sue lacrime.

“ Perché? ” Continua a mormorare e io non capisco a cosa possa riferirsi, se alla sfuriata di suo padre o alla sua sessualità.

“ Edward perché cosa? ”

“ Perché doveva succedere proprio a me? Cosa ho di sbagliato? Pensavo che per una volta nella mia vita stesse andando tutto bene e adesso guarda che casino è successo. ”

“ Mi dispiace tanto, è tutta colpa mia. Se non ti avessi spinto a parlare con i tuoi tutto questo non sarebbe successo. Credevo di fare il tuo bene, così ti saresti sentito più libero e almeno qui a casa non avresti dovuto fingere e invece ho combinato un casino.”

“No, Bella non dire così, tu non c’entri niente. È tutta colpa mia: se io non fossi nato sbagliato, adesso i miei non starebbero urlando. ”

Lo stringo forte a me. “ Edward ascoltami bene: tu non hai nessuna colpa e non sei sbagliato. Essere omosessuali non è una malattia, ma è un diverso modo di amare, anche se non esiste un modo giusto per amare: l’amore c’è e basta, non puoi decidere a chi indirizzarlo, non esiste giusto o sbagliato in amore. Tu sarai sempre il solito Edward  e avrai al fianco un compagno che ti amerà per quello che sei: un ragazzo dolcissimo che pensa alla felicità degli altri prima che alla sua. ”

Mio fratello non risponde, ma si stringe ancora più a me, quasi volesse scomparire, e rimaniamo in quella posizione non so quanto tempo: lui rannicchiato contro il mio grembo ed io che gli accarezzo i capelli.

Piano lo sento rilassarsi e il suo respiro  diventa regolare, segno che si è addormentato, stremato dopo le forti emozioni che ha provato. Mi lascio andare anche io tra le braccia di Morfeo, sperando che presto le cose si aggiustino.




Prudence, cosa mi dici adesso di Carlisle?
Dunque, vi dico subito che la ff non sarà sempre così 'allegra' già il prossimo capitolo sarà più felice e entrerà in scena un personaggio completamente estraneo alla saga. Come vedete per Carlisle è stato uno shock scoprire che suo figlio è gay e purtroppo queste reazioni sono molto più comuni di quanto possiamo immaginare...Fortuna che c'è Bella a dargli man forte: adoro il rapporto che c'è tra i due, tutti vorremmo avere un fratello o una sorella così XD
Bene, vi rignrazio ancora per il vostro supporto e vi do appuntamento alla prossima settimana. Un bacio, Paola
   
 
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