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Autore: ChibyLilla    01/04/2012    4 recensioni
-Non potevi tirarlo fuori tu, Peter?-
Finalmente qualcuno si era deciso a parlare.
-No, James, stava calando la notte- rispose, lo sguardo rivolto al fuoco del camino.
Si può considerare AU, ma non lo è necessariamente.
Genere: Drammatico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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DARK WAS THE NIGHT

 

L’ombra della morte attraversò l’accampamento Uno quando lo sherpa diede la notizia della scomparsa di uno dei membri della spedizione: chiasso e risate cessarono all’istante e il silenzio cadde nella stanza.

Lo sherpa fu costretto a ripetere una seconda volta la notizia che Sirius Black era caduto in un crepaccio.

Nessuno ebbe il coraggio di chiedere i particolari.

-Non potevi tirarlo fuori tu, Peter?-

Finalmente qualcuno si era deciso a parlare.

-No, James, stava calando la notte- rispose, lo sguardo rivolto al fuoco del camino.

Soccorrerlo a quel punto era quasi impossibile: di notte si aprivano nuovi crepacci e molti dei vecchi si chiudevano per sempre.

Contro il parere di tutti, James decise di uscire da solo, guadagnandosi una grande ammirazione da parte dei compagni.

 

 

Sirius, nonostante le ferite al fianco e alla gamba facessero male, stava per addormentarsi, i sensi irretiti da quel calore che accomuna la dolce morte di tutti gli alpinisti.

Poi una luce.

-Sposta quella lanterna, Peter- sorrise.

Ormai si sentiva in salvo.

-Sono James- proruppe una voce minacciosa, mentre la torcia continuava a mirare al suo volto, con fare inquisitorio.

-Perché sei venuto?-

-Forse sto per rendermi ridicolo ai tuoi occhi, ma non ridere di me e pensa che ti parla una persona che soffre-

Una pausa.

Sirius si fermò a soppesare gli ultimi anni della propria vita e si chiese cosa ne fosse stato della loro amicizia.

-Le ho viste! Le foto tue e di Lily a Monaco, Zurigo e Ginevra e anche sul lago, risalenti alla settimana in cui ho preparato la spedizione-

-Stai dando importanza a cose che non ne hanno- tentò.

-Sai Sirius, non sono un assassino: ho progettato la tua morte tantissime volte. Ma alla fine è stata la montagna a giudicarti, se ora sei qui è perché ti ha condannato. Non spetta a me decidere se resterai vivo fino a domani o se resterai qui per sempre-

-Non dire sciocchezze, tirami fuori-

Percepì un brivido correre lungo la schiena: era davvero finita?

-Non io, te l’ho già detto-

Tacque.

Lo guardò negli occhi un’ultima volta, prima di allontanare la luce della torcia dai suoi occhi e risalire.

James era già lontano quando la voce di Sirius echeggiò, velenosa come un dente di serpente:

-Lily piangerà per me. Non lo farebbe mai per te-

Il buio della notte riempì nuovamente il crepaccio.

 

Dopo l’arrivo di James, il corpo di Sirius sembrava essersi risvegliato, così come la sua mente.

In un improvviso istante di lucidità ricordò che gli alpinisti abbandonano sempre le corde usate per scendere, in quanto zavorre.

Una nuova speranza lo investì: non era ancora finita.

Iniziò a tastare il ghiaccio alla ricerca di quella che sarebbe stata la sua salvezza.

Il dolore era più forte, ma la certezza di poter vedere una nuova alba lo aiutò a risalire: trovate le corde, si arrampicò lungo le pareti della montagna che ad ogni passo si schiarivano, diventando prima grigie, poi bianche.

Era salvo.

Intravide il sentiero che portava all’accampamento, aprendo istintivamente le braccia verso quel cielo che gli sembrò più limpido che mai.

Sorrise, assaporando l’aria fresca di libertà, quando una stretta lo riportò alla realtà.

James gli era di fronte e si apprestava a spingerlo nuovamente nel crepaccio.

Sentì le braccia piegarsi contro la sua volontà e due mani forti che gli impedivano i movimenti.

Un istante prima di cadere la consapevolezza lo invase: tutto, visita e corde, non erano state che un pezzetto di un astuto piano.

James non aveva voluto risparmiargli la sofferenza della speranza.

 

NdA
Questa storia è una rivisitazione della fic "Un crepaccio nella neve gelata" pubblicata qualche anno fa nel fandom di Naruto ed ispirata all'aomonimo racconto di Bernardo Atxaga.
Commentate, mi raccomando ^^

Chiby
  
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