Anime & Manga > Ranma
Ricorda la storia  |       
Autore: moira78    28/10/2006    1 recensioni
Questa è una storia che ho scritto un paio di anni fa e, visto che stiamo in periodo halloweeniano ho deciso di riproporla qui.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

PREPARATIVI PER LA FESTA!




Nerima, Tokyo. Per le strade folle di strani personaggi si aggirano inquiete.
Uno di loro ha il volto di un lupo; tra le mani stringe un sacchetto pieno di strani involucri colorati.

Svolta in un angolo e si avvicina ad una casa con la porta vecchia e cadente; le sue unghie affilate ghermiscono il pomolo, ma la porta è chiusa a chiave. Allora bussa due volte sul legno producendo un rumore sinistro; l’uscio si apre scricchiolando, e una vecchina spaventata emerge solo per metà e chiede con voce tremante “Sì?”. Il lupo lancia un ruggito, e la vecchietta grida di orrore…..
L’uomo-lupo gli porge il sacchetto aperto e domanda innocentemente “Dolcetto o scherzetto?” Ma la vecchia è svenuta.




Kasumi lanciò un’occhiata al calendario che raffigurava un omino sorridente accanto ad un albero autunnale.

“Accidenti, ottobre è volato!”

Cominciò ad affettare le verdure, e fu colta da un’illuminazione improvvisa “Oggi è il giorno di Halloween!”

Dal piano di sopra si udirono passi concitati, poi si udì un grido lacerante seguito da un infernale rumore sulle scale.

Nabiki, che sorbiva un tè in salotto, accorse correndo all’impazzata, seguita da Kasumi che aveva udito il tonfo.

“Che è successo?!” Gridò Nabiki.

In fondo alle scale giaceva Genma Saotome privo di sensi. Quando Kasumi alzò lo sguardo gridò a sua volta: un vampiro con lunghi canini affilati procedeva sulle scale. Nabiki si accigliò.

“Tranquilla sorellina, è solo nostro padre che si è travestito come Dracula”

“Cosa?!” Kasumi era confusa.

Soun guardò la figlia con aria interrogativa “Ma come figliola, non sai che giorno è oggi?”

“Oh papà, è che ti sei travestito così bene!”

“Già. – annuì Nabiki - Qualcuno di mia conoscenza ci è rimasto secco; signor Saotome! Si svegli su!”

Senza pensarci su due volte Nabiki gli gettò addosso un secchio d’acqua gelida.

Il panda si alzò a sedere, e si guardò intorno confuso; quando vide Soun emise un verso di terrore e tirò fuori un cartello “Aiutooo! Un vampiro mi segueee!”

“Calmati Genma, sono io, il tuo buon vecchio amico!”




Da tutt’altra parte Tatewaki Kuno e sua sorella preparavano degli inviti per una grande festa di Halloween…..

Kodachi saltellava per tutta la casa con il nastro al suo seguito, seminando una scia di rose nere e di palloncini con su scritto “Happy Halloween”.

“Oh Ranma, mio adorato! Questo ballo in maschera sarà la mia occasione per conquistarti…ah ah ah ah ah ah ah!!!”

Kuno diede un’altra martellata per assicurarsi che i chiodi tenessero su l’insegna di legno, poi smise un attimo per contemplare la sua opera BENVENUTI NEL MONDO DEL TERRORE diceva l’insegna.

“Akane Tendo…ragazza con il codino….questa festa sarà solo in vostro onore, ed io sarò il vostro principe azzurro. Vi cullerete fra le mie braccia in un dolce ballo d’amore, ed allora schioccherà nei vostri cuori il mitico e tanto romanzato COLPO DI FULMINE!!”

Nel recitare le sue intenzioni Kuno alzò in alto il braccio con cui teneva il martello e, attirato dal metallo, un fulmine arrivato da chissà dove si abbattè sul poveretto facendolo stramazzare al suolo….




“Cooosa?! Una festa?!”

Ranma allontanò le bacchette dalla bocca e tralasciò per un istante il ramen che Shampoo gli aveva preparato.

“Già! Siamo tutti invitati a casa Kuno!” Pigolò allegra l’amazzone.

Ranma girò la testa altrove e si accigliò “No, non ci vengo! Chissà che scherzi idioti hanno in mente Kuno e quella matta di sua sorella! Non voglio mica finire avvelenato io!”

“Ma Lanma sarà divertente! Pensa che si terrà anche un magnifico ballo in maschera….oh mio samurai, sii il mio principe azzurro!” Shampoo gli gettò le braccia al collo, facendo le fusa come un gatto.

“NOOO SHAMPOO MOLLAMI!” Ranma cercò disperatamente di allentare la stretta, con un misto di rabbia ed imbarazzo. Shampoo era alquanto seccante con le sue moine, ma lui era pur sempre un uomo (ehm…quasi sempre) e le forme dell’amazzone stampate contro di lui non gli erano del tutto indifferenti. Non voleva sentirsi attratto da lei, gli sembrava di tradire Akane, e se lei lo avesse visto lo avrebbe sicuramente etichettato come un…

“PERVERTITO!” La porta sbattè, e Akane entrò a grandi passi al “Nekohanten”

“Iiihh! No Akane, non è come pensi! Shampoo basta!”

Akane scorse i biglietti sul tavolo, e li afferrò con una smorfia “E questi cosa sono?” sbottò.

Shampoo la guardò con malizia “Sono degli inviti per me e Lanma ad una romantica festa da ballo!”

“Romantica festa?! Ballo?! SHAMPOO, ARRIVA IL TUO PRINCIPE AZZURROOOOOOO!!!!” Il grido di Mousse fu interrotto da un sonoro starnazzare, dopo che Shampoo gli aveva gettato addosso un bicchiere colmo d’acqua.

“Bugiarda!” Continuò Akane “E’una festa per Halloween, e questi inviti sono per tutti! Guarda: uno è per te e Mousse, e l’altro per me e Ranma!”

Alla notizia, Mousse starnazzò più forte, e Cologne apparve dalla cucina esclamando “Volete dire che io non sono stata invitata?!”

Shampoo si accasciò sul tavolo sospirando “Addio festa romantica…!”

Ranma guardò lei e poi Akane “Non dirmi che ci vuoi andare…!”

Lei fece spallucce “Bè che c’è di male? Anzi ho un’idea migliore! Portiamo anche Kasumi e gli altri, sarà più divertente!”

“Già – fece lui serafico – e tu da che ti travestirai, da lottatrice di sumo? AH! AH AH !”

L’aurea blu di Akane fiammeggiò intorno a lei “Lottatrice di sumo, eh? – intanto prendeva il tavolo, sul quale il ramen ancora fumava – INTANTO MANGIA QUESTO CHE TI SI FREDDA!!!”

….e Ranma si ritrovò spiaccicato sotto al tavolo di legno e al suo ramen bollente….




Ryoga vagava per le strade di Tokyo credendo di essere a Yokohama, e quando vide l’insegna dell’okonomiyaki “Ucchan” lanciò un’esclamazione di sorpresa.

“Pazienza! – sospirò – vuol dire che farò uno spuntino”

Ma quando aprì la porta e trovò le luci spente si accigliò, domandandosi se il ristorante non fosse chiuso. Poi vide qualcosa che attirò la sua attenzione: deboli candele ardevano pigramente sul bancone, e la spatola di Ukyo giaceva incustodita sul pavimento.

‘Che sia in pericolo?’

I suoi pensieri furono interrotti dall’apparizione orrenda di un volto pallido e ghignante, illuminato da una strana luce verdognola. Ryoga gridò.

Poi la luce si accese, e vide una figura vestita di nero, con una torcia in mano e un dito di cipria bianca e violacea sul viso.

“M...ma t…tu chi sei? Che hai fatto ad Ukyo?!” Balbettò lui confuso.

La figura si avvicinò, e lui si ritrasse inorridito “NO! STAMMI LONTANA!!”

“Ehi Ryoga?! Ma allora mi sono truccata davvero bene!”

La voce familiare lo rincuorò all’istante “U…Ukyo? Tu sei…Ukyo?”

Lei si levò via un po’ di cipria dal viso per rivelare i lineamenti “Ora va meglio?” chiese.

Ryoga annuì “Ma perché ti sei conciata in quel modo? Volevi tenere lontani i ladri?”

“Ma no stupido! – fece lei riprendendo in mano la spatola – oggi è Halloween, ed io sto andando ad una festa!”

Lui si grattò la testa, confuso “Ha…Hall…?”

“Sveglia Ryoga! Halloween! – spiegò lei spazientita - E’ una festa di origine americana, che si tiene tutti gli anni nella notte tra l’ultimo di ottobre e il primo di novembre! I bambini si travestono da mostri e vanno di casa in casa a chiedere dolci, e gli adulti organizzano feste in maschera! Non è eccitante?!”

“Uh? Si…ehm…interessante” ma non sembrava molto convinto.

Lei spalancò gli occhi, come per una rivelazione improvvisa “Idea! Vieni anche tu! La festa è a casa Kuno, non puoi mancare!”

“Ma come faccio? Non ho un costume io!”

Lei lo prese per mano e lo condusse velocemente per le scale “Non c’è problema! – esclamò – ci penso io!”

“Ma…io….”

“Zitto e seguimi!”

E così dicendo lo condusse ai piani superiori.




“E dai Kasumi, non essere sciocca, vieni anche tu!”

“Ma Nabiki…Kuno nel tuo invito non parla di me!”

Nabiki sbuffò “Ma ha scritto di portare chi voglio!”

“E dai Kasumi!” S’intromise Akane “TI PREEEEGO!!!”

“Oh….ma non so cosa mettermi!”

Nabiki le fece l’occhiolino “Vieni su in camera mia, prepariamoci insieme, vedrai, saremo due streghe perfette!”

“Ma io non voglio essere una strega!” Esclamò la più grande delle sorelle Tendo.

“Oh, va bene, allora ti vestirò da vampiressa!”

“Ma io….!”

Ranma sghignazzò.

“Credo che Kasumi non sia fatta per cose così violente! Tu Akane invece saresti una strega perfetta!”

Lei si voltò inviperita “Ah si eh?! E tu saresti uno zombi perfetto!! VIENI QUI CHE TI CAMBIO I CONNOTATI PER LA FESTA!!!!”

E volò un altro tavolo.




“Per-fe-tto!” Sillabò soddisfatta Ucchan.

Ryoga stava davanti allo specchio, ed era senza parole: il completo scuro che Ukyo era riuscita a pescare nell’armadio gli andava a pennello, e il mantello vermiglio contrastava col pallore del volto.

“Ma guardati! Non ti servono neanche i canini finti! Hai già i tuoi che sono perfetti!”

Lui la guardò storto “Si, ma c’era bisogno della cipria?! Mi solletica il naso!”

“Oh non fare storie! Anzi, ci vuole anche un po’ di questo!”

“Rossetto?!”

“Stai fermo! Dracula succhiava il sangue alle sue vittime, il rossetto ci sta benissimo!”

“Ma così sembro un travestito!” Protestò lui.

“Ma no, fermo!”

Quando si voltò nuovamente verso lo specchio però fece un sorrisetto trionfante “Però…niente male! E dimmi Ucchan….”

“Cosa?” Fece lei sistemando il proprio trucco e completandolo con un cappellaccio nero.

“Ci sarà anche Akane alla festa?”

“Ma è chiaro!”

Lui cominciò a ridere sarcasticamente, poi esclamò “RANMA…PREPARATI! STASERA BERRO’ IL TUO SANGUEEEEE!!! AH AH AH AH AH AH AH!!!!”

Ukyo si mise una mano sulla fronte “Oh Kami….ha preso la leggenda di Dracula alla lettera!”




Ranma si squadrò attentamente nello specchio, e decise che il travestimento gli donava.

In fondo non era che un completo nero un po’ elegante, sul quale un mantello per metà rosso e per metà scuro svolazzava macabro.

Cos’era, un vampiro? Si, ma i vampiri avevano i canini affilati, e lui non ne aveva in dotazione naturale come Ryoga…. Così pescò dei canini di plastica e se li applicò sul palato trattenendo a stento un conato: pratici ma fastidiosi! Un cappello a cilindro completò il tutto, e Ranma si chiese come diavolo si era conciata Akane….

Lei, dal canto suo, si domandò se Ranma non avesse ragione a definirla una strega…..certo, con il costume addosso ci andava parecchio vicino, ma non bastava. Decise allora di applicarsi un nodoso naso finto e del trucco viola sotto gli occhi.

“Ma è spaventoso!” Esclamò guardandosi allo specchio.

“Condivido il tuo pensiero sorella” La voce di Nabiki la fece sobbalzare.

Quando si voltò, vide in lei una strega piuttosto….moderna. Il trucco di Nabiki era pesante ma ben fatto al tempo stesso, e il vestito che indossava era attillato e quasi sexy.

“Ma…Nabiki….che genere di strega sei?” Domandò lei stupita.

Lei si avvicinò gesticolando “Non dare retta alle leggende che raccontano che le streghe erano tutte vecchie e brutte….c’erano anche le streghe giovani e carine ma non per questo meno cattive!”

“Ah…” Fece Akane dubbiosa.

“Perciò – continuò la seconda delle sorelle Tendo – se vuoi fare colpo su Ranma, stasera, togliti quegli stracci e mettiti questo” Le mostrò un abitino nero assai succinto, e strappato in più punti in maniera da sembrare lacero.

“Ma quello…è troppo corto! E poi io non voglio fare colpo su nessuno!” Esclamò indignata.

Nabiki sospirò “E dai! Sono solo trecento yen per l’affitto e il trucco!”

“Duecento!”

“Duecentocinquanta e non se ne parli più!”

E Nabiki trascinò sua sorella in camera sua.




Quando Ranma scese al piano inferiore, fece un po’ di fatica a riconoscere i Tendo.

Soun era un vampiro perfetto, e Kasumi….’Kami! Sembra la madre di tutte le streghe!’ pensò. Poi scorse una seconda strega che sembrava…Nabiki?! Si, ma a differenza dell’austera Kasumi era vestita in maniera più audace….Inghiottì, pensando che se Akane era passata per le sue mani…. E la vide. Il costume le arrivava sopra alle ginocchia, e fasciava il suo corpo in maniera provocante ma accattivante, con tutte quelle frange e quelle scuciture. E il trucco! Sembrava una donna matura, con l’ombretto viola, le guance rosee con applicazioni brillanti e il rossetto vermiglio. Per poco Ranma non cadde dalle scale, e si accorse appena dello sguardo fisso di lei.

‘Kami! – pensò Akane a sua volta – Ranma mi sta guardando davvero! E come è….bello! Così elegante, sembra quasi…il signore della notte…!’

La mano di Nabiki le sventolò davanti agli occhi “Ehi Akane…ti sei incantata?”

Lei si riscosse, e Ranma scese dalle scale.

“Ehi, ma qui non manca un panda?” Domandò il ragazzo col codino.

“Bweeeeeeee!” Genma saltò fuori nella sua forma di panda.

“Papà ma sei idiota?! Salti fuori così….e non sei ancora mascherato?”

Genma si indicò il trucco viola sotto agli occhi tondi, e tirò fuori un cartello che diceva ‘sono lo zombi del panda affogato!’

“Scemo!” Ribattè il figlio indignato.

“Allora, vogliamo andare?” Domandò Nabiki avviandosi, seguita dalle sorelle, da due vampiri, e da uno….zombi di panda!
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Ranma / Vai alla pagina dell'autore: moira78