IV

NON LASCIARMI

È la fine, mi dice la mia testa.
Silente è sdraiato sul pavimento roccioso della grotta, delirante, non so come aiutarlo. Urla. Prendo il calice con il quale ha appena bevuto la pozione che lo ha portato in questo stato e lo riempio con dell'acqua del lago che ci circonda. Tutto per un maledetto Horcrux, penso. Gli porgp il calice, sembra calmarsi.
Non posso perdere Silente, non ora. Non può lasciarmi questo peso sulle spalle. Il peso dell'intero mondo magico. In fondo sono solo un ragazzo. Si, il ragazzo che è sopravvissuto. Si aspettano troppo da me. Non posso farcela anche stavolta. Non posso, da solo.
Silente è ancora disteso, sembra riprendersi. Mi sento lievemente sollevato, ma improvvisamente qualcosa spunta dall'acqua cingendomi la caviglia. Mi tira giù, sempre più giù, cerca di uccidermi. Sento il fiato mancare, il panico impossessarsi di ogni cellula del mio corpo. È la fine.
Poi una luce e tutto finisce. Non sono morto. Torno in superficie, riappropriandomi dell'aria che per istanti infiniti mi è mancata. Silente è in piedi, sorretto a fatica dalle sue gambe tremanti, con la bacchetta in mano, sfinito. Temo che possa crollare da un momento all'altro. Lo sorreggo, lo rassicuro, sembra fragile come non mai, ha bisogno di me. Ma anche io ho un tremendo bisogno di lui, non può lasciarmi solo. Non può.



"Harry, credi in te stesso. Tu puoi farcela."
"Sono sette. Da solo non posso farcela."
"Avrai me, per quanto possa aiutarti un vecchio mago, ed avrai i tuoi amici."
"Non voglio mettere a rischio anche le loro vite, non di nuovo."
"Lascia almeno che ti aiutino a capire."
"A capire cosa?"
"Harry, tu non hai bisogno di nessuno. Tu sei forte. Pensi di non farcela, ma sei tu, Harry. Sei tu quello che è stato scelto per fare tutto questo. E sei stato scelto da Voldemort stesso, quando eri ancora un neonato, e non sapeva che tu fossi così forte da resistergli. Ma se sei ancora qui c'è un motivo. Non lascerei tutto questo in mano a chiunque. Ce la farai, ne siamo tutti convinti. Harry, noi crediamo in te."
I suoi vividi occhi azzurri, così luminosi e brillanti, mi diedero forza, ancora una volta. Ron, Hermione, i miei amici credevano in me. Silente credeva in me. Adesso lo sapevo, potevo farcela.

Quell'uomo che è sempre stato al mio fianco, seppure non concretamente, adesso ha bisogno di me. Lo prendo sulle spalle, sebbene io sia fradicio e debole. Percorro il lago ed i corridoi della grotta a ritroso, fino all'uscita. Arrivato all'esterno mi accascio, Silente accanto a me respira a malapena. Non lasciarmi, lo supplico. Non lasciarmi.