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Autore: Soly_D    02/04/2012    8 recensioni
In un mondo "normale" dove non esistono i saiyan e la Terra è al sicuro, Goku e Chichi sono due fratelli di 17 e 18 anni che si sono appena trasferiti a Satan City e iscritti alla Orange High School. Qui conosceranno un sacco di nuovi amici e capiranno una cosa importante: ciò che li lega non è semplice amore fraterno. Si tratta di una storia d'amore impossibile o di una conseguenza al segreto che loro padre, Juma, nasconde ai due ragazzi da tutta la vita? Quale impensabile verità si cela ormai da troppo tempo?
[Goku/Chichi]
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Chichi, Goku, Vegeta | Coppie: Chichi/Goku
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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First day at school – part 3

“Ehi Chichi” una voce calda e gentile richiamò l’attenzione della ragazza dai capelli corvini.
“Yamco!” rispose lei, sorridendo.
Il ragazzo si sedette accanto a Chichi, al posto di Bulma.
“Sono contento che tu sia nella mia stessa classe! Dimmi, ti trovi bene?”
“Oh si si, benissimo! Ho già fatto amicizia con Bulma...”
Yamco, sentendo quel nome, si irrigidì stranamente e abbassò lo sguardo.
“Bulma...” ripeté atono.
Chichi capì subito il motivo di quella reazione, così appoggiò una mano sulla spalla di Yamco e lo costrinse a guardarla negli occhi.
“So tutto... e mi dispiace molto. Tu la ami ancora, vero?”
Il ragazzo annuì tristemente e abbozzò un sorriso amaro.
“E tu invece?”
“Io cosa?”
“Ti piace qualcuno?”
Chichi arrossì all’istante: non si era mai innamorata di nessuno e quelle domande la mettevano particolarmente a disagio.
“Ehm... no... nessuno... per ora”
“Peccato”
La ragazza sgranò gli occhi perplessa.
“Cosa vuoi dire?”
“Voglio dire che sei una bellissima ragazza e che ti farai presto una sfilza di ammiratori” spiegò Yamco ridendo.
“Grazie” rispose Chichi entusiasta per il complimento appena ricevuto.

Goku chiacchierava allegramente con Crilin e Tensing nei pressi del distributore di merendine.
“Anche noi ci dilettiamo nelle arti marziali, sai Goku?” disse Crilin incrociando le braccia fiero.
“Davvero?! Fantastico! Allora un giorno potremmo confrontarci!” rispose Goku prendendo dalla macchinetta una diecina di tavolette al cioccolato.
“Ma quanto mangi?!” intervenne Tensing incredulo, guardando l’amico far fuori tutto quel cioccolato in pochi secondi.
Goku si grattò la testa imbarazzato, continuando ad abbuffarsi con tutto quel ben di Dio. I tre amici parlarono insieme ancora per qualche minuto, quando arrivò Vegeta.
“Ciao Vegetaaa!!! Dove sei stato tutto questo tempo?” chiese allegramente Goku.
“Fatti i fatti tuoi, Kaaroth!”
“E’ stato con Bulma!” spiegò Crilin sorridendo da ebete.
Pochi secondi dopo, il ragazzino pelato si ritrovò in ginocchio a terra con le mani sul ventre e un dolore lancinante che si stava diffondendo in tutto il corpo.
“Non sarai stato troppo duro?” chiese Goku a Vegeta, guardando il povero Crilin soffrire in silenzio.
“Mmm... Fammi pensare... no!” rispose l’altro incrociando le braccia “Ora torniamo in classe, la campanella sta per suonare...”
“Ma io ho ancora fame!”
Goku guardava con aria afflitta il distributore di merendine.
Così Vegeta prese per un braccio l’amico e lo trascinò in classe, deliziandolo con il suo vasto repertorio di insulti riguardanti la sua fame insaziabile e la sua innata capacità di farlo arrabbiare con niente.
Entrati in classe, Vegeta e Goku raggiunsero i loro posti e aspettarono l’arrivo del nuovo insegnante.
Mancava ormai poco alla fine dell’intervallo e tutti gli studenti erano tornati nelle loro rispettive classi.
Goku si guardò intorno con curiosità, accorgendosi solo in quel momento che Bulma parlava in fondo alla classe con Lunch mentre al suo posto in prima fila vi era Yamco che stava chiacchierando tranquillamente con Chichi.
Fissò entrambi un po’ confuso.
“Secondo te che avranno da dirsi mia sorella e Yamco?” chiese al vicino di banco.
“Cosa vuoi che ne sappia io?!” rispose Vegeta un po’ infastidito.
Goku indietreggiò con la sedia e, facendo leva con i piedi sull’asse del banco, si mise in posizione tale da poter guardare meglio la scena che si svolgeva dall’altro lato della classe.
Fissò attentamente prima la sorella e poi Yamco cercando di capire cosa si stessero dicendo ma non ottenne grandi risultati. L’unica cosa evidente era che Chichi si sentiva perfettamente a suo agio con il nuovo compagno di classe e la cosa dava a Goku non poco fastidio.
“Che tipo di ragazzo è Yamco?” chiese a Vegeta, senza distogliere lo sguardo dalla scenetta.
“Un incapace che ci prova con tutte le ragazze pur di dimenticare la sua ex!”
“E chi è la sua ex?”
“Bulma, la mia Bulma”
Goku annuì poco convinto.
“Credi che ora ci stai provando con Chichi?”
Vegeta si voltò verso la sorella dell’amico e osservò la scena con poco interesse.
“Probabile”
“Probabile cosa?”
“Che ci stia provando con tua sorella!”
Goku rimase un po’ turbato dalle parole di Vegeta, continuando a dondolare avanti e indietro con la sedia.
“Ma perché proprio con lei?! Ce ne sono un’infinità di ragazze in questa scuola!”
Vegeta alzò le spalle facendo intendere che non poteva saperne niente.
“E se io non fossi d’accordo?” chiese ancora Goku, un po’ titubante.
“Tu non sei nessuno per decidere della vita di Chichi...” rispose Vegeta, sempre più confuso per via di quella situazione.
“IO SONO SUO FRATELLO! LEI  E’ SOLO MIA!” sbottò Goku furioso, alzando la voce e perdendo l’equilibrio. Di conseguenza cadde all’indietro con tutta la sedia e andò a sbattere la testa contro il banco al quale si stava mantenendo poco prima per poter guardare Chichi e Yamco.
Tutti si voltarono verso di lui, un po’ divertiti e un po’ spaventati.
“Aaaaaaaaaah” urlò la prof appena entrata in classe, con una mano puntata verso il malcapitato e l’altra in testa per lo spavento.
“Goku!” esclamò Chichi alzandosi in piedi e raggiungendo il fratello.
Il ragazzo era seduto per terra con le mani sulle testa e lo sguardo basso.
“Goku, dai guardami! Cos’è successo?!” chiese preoccupata Chichi, accarezzando la testa del fratello con fare dolce.
Goku si alzò lentamente da terra, recuperò la sedia e si sedette nuovamente.
“Non è niente...” rispose incrociando lo sguardo comprensivo della sorella.
Chichi tirò un sospiro di sollievo. La prof, che si era appena ripresa dallo spavento, incitò ugualmente Goku ad andare in infermeria e farsi controllare.
Chichi si propose di accompagnarlo.
Camminavano per i corridoi, fianco a fianco, in silenzio.
Chichi stava per esplodere, non ce la faceva più a trattenere dentro tutti i dubbi e le preoccupazioni che la assillavano.
Si fermò improvvisamente.
“MI SPIEGHI COME HAI FATTO A CADERE IN QUEL MODO?!”
Goku si voltò verso la sorella e la guardò un po’ confuso.
“Avanti, rispondi!”
“Stavo giocando con la sedia... E ho perso l’equilibrio...”
Chichi strabuzzò gli occhi incredula e cercò di assimilare il concetto.
“Stavi giocando con la sedia?! Ma dico, sei impazzito?! Avresti potuto romperti la testa!”
Goku fece spallucce e riprese a camminare, seguito dalla sorella.
“Piuttosto, come ti senti? Ti fa male?” chiese la ragazza, cambiando tono di voce e cercando di essere più comprensiva. Voleva bene al fratello e temeva che gli fosse successo qualcosa di grave: ecco il motivo di quella sua reazione così impulsiva.
“Sto bene... te l’ho già detto!” rispose Goku sorridendo tranquillamente.
Arrivarono in infermeria e bussarono alla porta, per poi venire accolti da un’allegra cinquantenne un po’ in carne con il camice bianco.
“E’ tutto apposto, non è successo nulla di grave... Puoi tornare in classe!” annunciò l’infermiera della scuola alla fine della visita.
“Te l’avevo detto io!” sussurrò Goku all’orecchio della sorella.
I due fratelli tornarono in classe e seguirono prima la lezione l’inglese e poi quella di educazione artistica. La giornata era trascorsa bene tutto sommato...
All’uscita da scuola, i due salutarono i loro nuovi amici e si avviarono a casa.
Durante il ritorno, Chichi non faceva altro che saltellare euforica e volteggiare su stessa dicendo che la scuola era una cosa fantastica e che non vedeva l’ora che fosse il giorno successivo per tornarci. Goku pensava ovviamente tutto il contrario, ma era ugualmente contento di essersi fatto così tanti amici in poco tempo.
Arrivati a casa, Juma li accolse con grande entusiasmo.
“Beh, com’è andata? Vi piace la scuola?” chiese l’uomo ai due figli non appena si furono seduti a tavola.
“Goku è caduto!” esclamò Chichi ridacchiando tra sé e sé.
Juma guardò incredulo il ragazzo che si stava abbuffando con le cosce di pollo.
“Che c’è....?” chiese Goku quando vide gli sguardi del padre e della sorella, puntati verso di lui.
“Ti sei fatto male, figliolo? Cos’è successo?” chiese preoccupato Juma.
“Sono solo caduto con la sedia e ho sbattuto la testa al banco... Invece Chichi si è fidanzata!”
“NON E’ VERO!” urlò Chichi balzando in piedi e sbattendo i pugni contro il tavolo.
Juma scoppiò a ridere.
“Tesoro, non c’è niente di male ad avere un ragazzo!”
Questa me la paghi... pensò Chichi fulminando il fratello con un’occhiata rapida e minacciosa.






Questo è l'ultimo "First day at school", ve lo assicuro... I prossimi capitoli avranno titoli diversi ^.^ Fatemi sapere cosa ne pensate di questo!
Grazie e a presto!
  
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