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Autore: Silvy87    03/04/2012    2 recensioni
Dopo Breaking Dawn, cosa accadrà?
Mentre i Cullen continuano a vivere la loro immortalità, Jacob e Renesmee inizieranno a coltivare il loro amore destinato a durare per l'eternità. Nuove avventure, nuovi arrivi e soprattutto tanto romanticismo! Buona lettura!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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24° CAPITOLO Mi svegliai dopo una notte calma e tranquilla, senza pensieri. Sembrava fosse passato un secolo da quello che era successo il giorno precedente. E, per la prima volta dopo tanto tempo, mi sentivo in pace con me stessa. Il sole iniziava a colorare la stanza con i suoi raggi caldi e lievi, illuminando la mia pelle. Ma accanto a me c'era qualcuno che mi stava scaldando con il suo dolce tepore. La mano di Jacob mi avvolgeva circondando la mia vita e la mia testa era appoggiata sulla sua spalla. Annusai l'odore della sua pelle, un misto di muschio selvatico e di corteccia di abete, inebriante ma allo stesso tempo sensuale. Disegnai sul suo braccio piccoli cerchi, percorrendo tutto il suo bicipite che era tonico e duro. Sorrisi e pensai che forse non esisteva al mondo qualcuno di più forte di lui. Mi piaceva che lui fosse così protettivo nei miei confronti e, ripensando allo scontro con Nahuel, ero felice per come era andata. Avevamo superato un ostacolo molto difficile e non eravamo sicuri che sarebbe finita nel migliore dei modi. Ed invece la nostra determinazione ed il nostro amore erano diventati la nostra forza. Per gran parte dello scontro avevo temuto il peggio ed avevo avuto paura di non poterlo più rivedere: ciò che Nahuel aveva tentato di fare verso di lui era stato orribile e mi ero sentita morire dentro. Ma niente era paragonabile alla gioia che provavo in quel momento nel vederlo accanto a me, perché sapevo che in qualsiasi caso lui non mi avrebbe mai lasciato: il nostro legame era indissolubile e niente ci poteva separare. Amavo Jake come la prima volta che avevo compreso i miei sentimenti per lui ed ogni giorno il mio amore per lui aumentava. Mi perdevo sempre ad osservarlo con sguardo perso e, quando lui si accorgeva del mio comportamento, sorrideva come solo lui sapeva fare. Ed ogni volta cercava di sedurmi e di stuzzicarmi per provocare la mia reazione: insieme ci divertivamo sempre tantissimo.
Voltai la testa verso il suo viso perfetto e sfiorai la punta del suo naso con un dito: sussultò infastidito e mi trattenni dal ridere. Mi piaceva fargli i dispetti ogni tanto, ma quella mattina non volevo svegliarlo. Volevo che si riposasse per bene dopo quello che aveva dovuto affrontare il giorno precedente: meritava di recuperare le energie.
Nell'attesa che si svegliasse, mi ritrovai a riflettere su quello ci aspettava nelle prossime ore. Il nostro matrimonio sarebbe stato un evento straordinario in tutto il mondo. Anche se mia madre un tempo ci aveva già provato, per la prima volta nello stesso giorno, sia licantropi che vampiri si sarebbero trovati a passare un'intera giornata insieme cercando di sopportare la presenza di entrambe le specie. Già mi immaginavo la faccia di Paul che avrebbe guardato in cagnesco il clan di Denali oppure l'espressione disgustata di Rose che si sarebbe ritrovata a farmi da testimone insieme a Leah. Sapevo che per tutti sarebbe stato difficile, ma in fondo non c'era nulla da temere e pensai che ognuno di loro avrebbe optato per una pacifica convivenza. Se non altro l'indomani non avrebbero dovuto litigare tra di loro per qualche ragione particolare, ma l'incontro sarebbe stato pacifico. Ero contenta che entrambi avremmo avuto tutte le persone a noi più care insieme per festeggiare ed ero sicura che anche per Jake fosse lo stesso: l'indomani ci avrebbe fatto visita anche sua sorella Rebecca dalle Hawaii che avrei conosciuto per la prima volta.
Ma la felicità più grande che mi faceva essere al settimo cielo, era che presto sarei diventata la signora Black. E ciò mi faceva sentire importante e speciale: sarei diventata la moglie di Jake a tutti gli effetti ed il nostro legame avrebbe acquistato ancora più valore. Non vedevo l'ora che questo accadesse ed il fatto che avessimo anticipato il matrimonio di qualche settimana, faceva scattare in me tutta l'adrenalina che avevo in corpo: l'attesa era molto forte e piena di trepidazione.
Decisi di alzarmi per preparare la colazione e la giornata si preannunciva molto frenetica. Alice sarebbe arrivata a momenti per i preparativi e non c'era tempo da perdere. Spostai il braccio di Jake dalla mia vita ed osservandolo mentre dormiva, mi alzai dal letto, spostando le coperte. D'un tratto, appena poggiai i piedi sul pavimento, un capogiro mi fece barcollare e caddi sul letto seduta. Mi spaventai ed il mio respiro divenne irregolare ed affannato: che mi succedeva?! Avevo fatto solo un piccolo movimento e mi sembrava strano che mi fosse girata la testa in quel modo. Cercando di mantenere la calma, portai una mano al ventre e sussurrai " Avanti piccolo....non oggi, non adesso..." mi voltai per vedere se Jake si fosse svegliato, ma grazie al cielo dormiva ancora: evidentemente la mia caduta non era stata troppo disturbante. Inspirai a fondo e mi alzai piano, facendo attenzione a non fare movimenti bruschi, sempre tenendo una mano sul ventre. Quando recuperai la mia stabilità, tirai un sospiro di sollievo: nessun altro sintomo in vista. Non volevo stare di nuovo male, non adesso che stavo per sposarmi. E soprattutto non volevo che Jake soffrisse ancora a causa mia. Avevamo bisogno entrambi di un pò di serenità.
Mi avviai verso il guardaroba e indossai, sopra la tuta, un golfino grigio lungo fino ai fianchi che legai intorno alla vita e un paio di calzini antiscivolo neri. Poi, mi avviai verso la cucina ed iniziai a cuocere le uova con la pancetta. Il mio stomaco brontolò nel sentire il lieve profumo che si sparse nella stanza e mi domandai se quel capogiro fosse legato alla mia fame. Era probabile che fossi un poco debole, dopo quello che era successo ieri: la tensione a volte gioca brutti scherzi, soprattutto ad una donna incinta come me.
Dopo pochi minuti, sentì un piccolo movimento provenire dalla camera da letto. Capì che Jake si era ormai svegliato ed il suo profumo si stava avvicinando alla cucina: grazie al mio olfatto da mezzo vampira, potevo distinguerlo chiaramente. Infatti lo vidi sbucare dal corridoio di fronte a me con un sorriso raggiante: indossava dei pantaloni neri di una tuta e una maglietta bianca aderente che faceva risaltare i suoi muscoli poderosi e perfetti. Allungò le braccia per stiracchiarsi e non potei fare a meno di guardarlo con occhi estasiati ed accorgermi di quanto fosse bello " Buongiorno, amore! Dormito bene?" mi chiese avvicinandosi a me. Mi abbracciò e mi diede un piccolo bacio a fior di labbra. Gli posai le mani sulle spalle " Buongiorno a te...si, ho dormito molto bene, direi...niente incubi o pensieri cattivi...anzi, pensavo solo a te, mio bel lupacchiotto! Sono felice di averti qui ancora con me..." lui sorrise e mi accarezzò una guancia " Anche io sono felice, Ness...alla fine tutto è andato per il meglio nonostante la nostra paura e non vedo l'ora di sposarti! " , " Anche io, Jake...e a proposito...oggi ci sarà da correre con Alice in giro!" lui alzò gli occhi al cielo " Già...la tua zia pestifera ci darà filo da torcere...comunque non voglio che ti stanchi troppo...ci penserò io a tenerla a bada e a non esagerare..." abbassai lo sguardo pensierosa " Che c'è? Conosco quello sguardo..." mi disse preoccupato " Niente Jake...è tutto a posto...penso che Alice cercherà di non coinvolgerci troppo nei preparativi..di solito preferisce fare tutto lei.." non volevo rivelargli che fino a pochi minuti fa avevo avuto un piccolo capogiro e che mi ero spaventata: avrei di sicuro rovinato quel bellissimo momento ed evitai di farlo preoccupare. Gli cinsi le spalle e lo abbracciai con trasporto " Non sai che gioia svegliarmi ancora accanto a te, Jake...ieri ho davvero temuto di perderti..." gli accarezzai i capelli e quando ci allontanammo lui mi disse " Per la prima volta in vita mia ho avuto paura anche io di non riuscire a salvarti...Sam mi aveva spiegato che l'imprinting è un legame molto potente e che se si tenta di contrastarlo, si rischia di essere in pericolo entrambi...all'inizio non ci credevo, ma ieri non avrei mai pensato di sentirmi quasi morire..era stata una sensazione orribile e spaventosa che spero non ci accada più.." , " No, Jake...non accadrà più...ora che sappiamo come affrontarlo, la prossima volta saremo più pronti..." , " Sono felice anche io di averti qui ancora con me...la mia vita esiste solo se ci sei tu, amore..." i miei occhi divennero lucidi per l'emozione: ciò che mi aveva appena detto era la cosa più romantica che avessi mai sentito. Ci baciammo con passione e le sue mani percorsero il mio collo, la mia schiena per poi fermarsi sui miei fianchi, mentre le mie mani accarezzarono i suoi capelli. Adagiai il mio corpo sul suo e quel contatto, all'improvviso mi fece avvampare. Quella volta mi sentivo incendiare più che mai, ma era una sensazione molto più forte ed insistente. All'improvviso, senza neanche sapere come fosse successo, mi sentì febbricitante ed il mio ventre divenne caldo più che mai. Cominciai a sudare e mi venne da svenire: le mie gambe divennero molli e stavo per perdere i sensi. Subito, Jake se ne accorse e mi prese in braccio portandomi verso il letto. Il mio respiro divenne affannato e la mia temperatura divenne molto alta " Ness...che ti succede?!" mi chiese preoccupato e quando guardai il suo volto, divenni triste: mi dispiaceva che soffrisse ancora per me " Non ne ho idea, Jake...prima ho avuto un piccolo capogiro quando mi sono svegliata, ma adesso mi sentò avvampare dappertutto...non ti ho detto niente perché volevo che non stessi male per me..." lui mi accarezzò i capelli: piccole ciocche si erano appiccicate al mio viso ormai baganto dal sudore " Ness..sono disposto a tutto per te, se tu hai bisogno di me io ci sono...e credo di sapere cosa ti stia capitando..." posò una mano sul ventre e sorrise " Il nostro piccolo stà crescendo...hai la pancia in fiamme e di sicuro è il gene da licantropo che agisce...ieri poi hai sopportato un forte stress, perciò è normale che il tuo fisico reagisca così..." mi colse di sorpresa " Ma come fai a sapere queste cose?" chiesi incuriosita " Beh...le ho imparate da Sam...diciamo che gli ho fatto molte domande quando eri rimasta incinta perché non sapevo se la tua gravidanza fosse particolare...e nel caso di noi licantropi, a quanto pare quando il bambino cresce si manifestano questi sintomi...credo che sei ormai nel terzo mese, a conti fatti..." , " Wow...sono senza parole, dottor Black! " risi e quella risata mi fece sobbalzare per una piccola fitta. Strinsi la mano libera di Jake " Tranquilla...ora chiamo Carlisle per una visita..." mi diede un bacio sulla fronte " Sam ti ha detto qualcosa anche riguardo al parto?" chiesi con timore. Lui mi guardò con sguardo perso " So che Emily ha avuto due parti difficili con i loro due figli...mi ha detto che si soffre molto e che la temperatura corporea aumenta molto di più rispetto a come sei tu adesso...ma non saprei dirti come sarà il tuo...sei anche una mezzo vampira quindi può darsi che sia diverso per te.." abbassai lo sguardo " Ho paura, Jake..." lui mi sollevò il viso e me lo accarezzò " Qualunque cosa accada, io sarò con te sempre...combatteremo anche questa difficile prova, non importa come sarà...l'importante è che alla fine avremo nostro figlio con noi...andrà tutto bene, Ness..." sospirai e lo abbracciai " Jake...sei così importante per me...promettimi che se qualcosa andrà storto, ti prenderai cura del nostro piccolo..." mi prese il viso tra le sue mani, con sguardo tormentato " Non dire questo...non posso pensare di perderti, non così..." ,
" Può succedere, Jake...proprio perché non sappiamo come andrà a finire...ti prego, promettimelo..." notai che faceva un'enorme fatica ad accettare la mia richiesta, ma alla fine disse " Qualunque cosa, Ness...te lo prometto..." lo vidi deglutire in tensione e mi sentì in colpa. Odiavo dirgli quelle cose, ma era necessario prepararsi al peggio, anche se non sapevamo come sarebbe stato il parto. Ci abbracciamo e in quell'abbraccio ci stavamo trasmettendo la nostra forza: il futuro era incerto, ma lo avremmo raggiunto affrontando il presente insieme.
Nei minuti che trascorsero, spogliai il golfino per cercare di diminuire la febbre che continuava ad alzarsi, mentre vidi Jake prendere il cellulare e mandare un messaggio a Carlisle che rispose subito " Sarà qui tra dieci minuti..." mi disse Jake, sedendosi sul letto accanto a me. Poggiai la testa sul cuscino e respirai a fondo, esausta " Vorrei non stare così male...mi sento come se andassi a fuoco! " Jake sorrise " Anche io mi sento così ogni volta che mi trasformo...ma tranquilla, presto passerà.." mi prese la mano e notai che la mia temperatura era uguale alla sua " Insieme potremmo bruciare un'intero ceppo di legno! " dissi ridendo ed una fitta al basso ventre, mi fece piegare dal dolore soffocandomi il respiro " Ness!! " disse Jake allarmato. Ripresi fiato " Accidenti...devo stare attenta a non esagerare..." il volto di Jake si rilassò, ma il suo sguardo era tormentato. Nell'attesa che Carlisle arrivasse, Jake si stese al mio fianco e mi abbracciò " Mi dispiace farti soffrire ancora, Jake...è tutta colpa mia! " piccole lacrime solcarono le mie guance. Lui le asciugò con le dita
" Ehi..non è colpa tua...sono cose che possono succedere...io ti starò accanto sempre, in qualsiasi situazione...voglio che tu sia felice, amore..." le sue parole mi confortarono " E tu lo sei, Jake?" gli chiesi " Con te sarò sempre felice...tu sei la mia vita, Ness..." mi baciò con dolcezza e mi sentì più sollevata. Mi accoccolai ancora di più a lui e mi sentì protetta: sapevo che non avevo nulla da temere se lui era con me.
Stavo per addormentarmi, quando il campanello di casa squillò, facendomi aprire gli occhi frastornata. Jake si alzò dal letto ed uscì dalla stanza. Non avevo per niente voglia di sottopormi alla visita di Carlisle, ma cercai di non protestare. Presto avremmo saputo quello che mi stava accadendo con più precisione.

JACOB
Mi alzai dal letto ed osservai Nessie fare una smorfia di malavoglia. Di sicuro, quando si trattava di farsi visitare da Carlisle, non voleva essere toccata. La vidi serrare le labbra per non protestare ed uscì dalla stanza, facendole un sorriso di incoraggiamento. Arrivai alla porta d'entrata che aprì, accogliendo un Carlisle piuttosto calmo, seguito da Edward impassibile come una statua e da Bella ed Alice evidentemente in ansia " Come stà?" mi chiese Bella con sguardo affranto " Adesso è piuttosto stanca, ma la febbre si è stabilizzata.."  scambiai uno sguardo di intesa con Carlisle che aveva intuito ciò che stava per accadere: entrambi sapevamo che i sintomi che Nessie manifestava erano da attribuire ad una gravidanza inusuale. Feci loro strada verso la camera da letto, dove trovai Nessie visibilmente provata: il sudore le bagnava il volto e il collo dove si erano appiccicate piccole ciocche di capelli. Mi avvicinai a lei ed aprì il cassetto del comodino posto vicino al letto. Estrassi un fazzoletto di stoffa e le asciugai il sudore dalla pelle. Lei prese la mia mano, sorridendomi e dicendomi con voce debole " Grazie, Jake..." poggiai la mia fronte sulla sua. Bella ed Edward ci guardavano con ammirazione e non potei fare a meno di notare che anche Alice era rapita dal mio atteggiamento nei confronti di Nessie. Mi spostai dal letto, sempre tenendo la sua mano e feci avvicinare Carlisle " Posso vedere, Renesmee?" le chiese e lei annuì, spostando le coperte dal suo corpo. Carlisle posò una mano sul suo ventre e percorse tutta la sua circonferenza, corrugando la fronte. Dopo averla visitata, la ricoprì con la trapunta " Direi che sei appena entrata nel terzo mese...il bambino stà crescendo e il tuo corpo si stà adattando al cambiamento...è necessario che tu rimanga a riposo finché la febbre non sarà passata del tutto...non dovrai fare ulteriori sforzi, altrimenti la situazione potrebbe aggravarsi..inoltre la tua pancia è cresciuta di tre centimetri..." disse Carlisle. Vidi Alice agitarsi al suo fianco " Questo significa che dovrò risistemare il tuo vestito da sposa!! " Bella la rassicurò " Tranquilla, Alice...sono certa che ci riuscirai in tempo.." , " Ti prometto che cercherò di stare meglio il prima possibile, Alice...non vorrei che il matrimonio fosse rimandato..." intervenne Nessie con sguardo preoccupato, ma Alice le disse " Non preoccuparti...anche se non riesco ad avere visioni sul vostro futuro, sono certa che domani vi sposerete...pensa solo a recuperare le forze, Renesmee...noi ci occuperemo di tutto il resto..." le fece un sorriso e Nessie appoggiò la testa sul cuscino " Beh...allora sono davvero in buone mani...credo che adesso dormirò un pò..." Carlisle fece segno a tutti i presenti di uscire dalla stanza " Ti lasciamo riposare...se hai bisogno di qualsiasi cosa, siamo qui...al tuo risveglio controllerò di nuovo la situazione..."lei annuì e si sdraiò comodamente sul letto, mentre gli altri uscivano dalla camera. Rimasi vicino a lei, aiutandola a coprirsi e posando la trapunta sul suo grembo " Come ti senti, adesso?" le chiesi in un sussurro " Un tantino spossata...ma sembra che la temperatura del mio corpo si stia stabilizzando.." mi rispose guardandomi con apprensione " Sono felice che ti senta meglio...ora, dormi amore mio...presto tutto sarà passato..." mi sorrise e le dieci un bacio dolce " Resta qui con me.." mi disse non appena le nostre labbra si allontanarono " Certo, Ness...qualunque cosa..." feci il giro del letto e mi stesi accanto a lei, circondandola con le mie braccia, mentre posava la sua testa nell'incavo del mio collo. Inspirai il dolce profumo dei suoi capelli morbidi e setosi, mentre lei chiudeva gli occhi. Dopo pochi istanti la sentì respirare in modo lento e profondo, segno che si era addormentata. La osservai dormire per un tempo infinito e non potevo smettere di pensare a quanto fosse meravigliosa. Ma altri pensieri iniziarono a vorticarmi per la mente ed ero certo che Edward stesse ascoltando, anche se non mi importava. Scoprì in quell'istante di essere completamente euforico per l'idea di diventare padre, ma nello stesso tempo ero preoccupato e spaventato per la salute di Nessie e soprattutto, pensavo al fatidico giorno del parto: ero rimasto molto scosso quando Nessie aveva preso in considerazione l'idea che potesse morire durante la nascita di nostro figlio, nonostante l'avessi cercata di rassicurare. Mi procurava troppo dolore pensare di poterla perdere in quel modo ed era lo stesso dolore che avevo provato quando aveva partorito Bella: ma in questo caso era triplicato. Nessie era l'unica e la sola donna che mi rendeva felice e che dava un senso alla mia vita. Perderla avrebbe significato morire del tutto, senza riuscire a mantenere la promessa che le avevo fatto: prendermi cura di nostro figlio.
Spesso avevo confidato a Sam le mie paure riguardo al parto di Nessie, ma lui mi aveva rassicurato che lei avrebbe partorito come una qualsiasi donna umana. Il punto, però, era che Nessie non era completamente umana, ma era mezzovampira ed in questo caso la situazione era piuttosto incerta. Nemmeno Sam o mio padre potevano darmi delle risposte sicure, perciò non mi restava che confidare in Carlisle. E, per di più, desiderai che Alice potesse avere qualche visione che ci permettesse di capire cosa sarebbe successo, ma purtroppo non era possibile.
Mi sembrava quasi di cadere in un pozzo senza fondo dal quale era difficile riemergere. Tutte quelle perplessità mi stavano facendo scoppiare la testa e mi stava mancando l'aria. Odiavo doverla lasciare da sola a dormire in quella stanza, ma avevo bisogno di calmare il mio nervosismo. Le baciai la fronte un poco sudata, accarezzandole il ventre: sobbalzai appena mi accorsi che il rigonfiamento non era più così piccolo, ma quasi copriva tutto il mio palmo e potevo sentirlo in modo più definito. Era un miracolo poterlo toccare e sapere che faceva parte anche di te stesso, ma di nuovo stavo per sprofondare nell'angoscia. Con velocità mi alzai dal letto ed, uscendo dalla stanza, percorsi a grandi falcate l'intero corridoio, splancando la porta di casa con forza e mi ritrovai sulla veranda a respirare a pieni polmoni, l'aria fresca del pomeriggio. Strinsi i pugni per calmare i tremori che mi stavano scuotendo e quando ripresi il controllo di me stesso, poggiai le mani sulla ringhiera di legno, guardando l'orizzonte.
 Avevo intravisto gli sguardi preoccupati di Carlisle, Alice e Bella, mentre Edward era rimasto come pietrificato ed intuì che aveva ascoltato i miei pensieri. Mi persi
 ad osservare la foresta ed il piccolo promontorio che si affiacciava sul mare di La Push: la brezza leggera faceva ondeggiare le cime degli abeti, mentre le onde si infrangevano sulla scogliera in modo impetuoso. In quel preciso istante mi sentì come trasportare dalla natura circostante e neanche mi accorsi della presenza di Edward al mio fianco: solo quando il vento trasportò il suo cattivo odore, mi resi conto che lui mi era vicino. Continuavo a guardare di fronte a me per non incontrare il suo sguardo tormentato. Dopo un attimo di pausa, la sua voce spezzò quel profondo silenzio  " Quello che sentì è ciò che avevo provato anche io prima che Renesmee nascesse...e ti capisco, Jacob...le tue preoccupazioni sono anche le mie..." le sue parole mi fecero provare un sentimento di amicizia che non avevo mai realizzato nei suoi confronti e solo allora compresi che eravamo molto simili. In quel momento desideravo solo sfogarmi con qualcuno che capisse le mie paure. Diedi sfogo ai miei pensieri e mi sorpresi si riuscire a conversare con lui in modo del tutto naturale: non lo considerai un vampiro, ma una normale persona come tutte le altre. Se mi avessero visto i miei fratelli, di certo di sarebbero scandalizzati. Ma a me non importava: ormai i Cullen facevano parte anche della mia vita. Rivelai, perciò, a Edward i miei timori  " E' orribile e frustrante sapere che non puoi fare nulla per alleviare la sua sofferenza...ogni mese che passa penso solo a quel giorno...so che questi sintomi riguardano la crescita del bambino e che ogni donna in gravidanza di un licantropo manifesta tutto questo, ma come sarà il parto?! Resta il fatto che è una mezzovampira e se qualcosa andasse storto, io..." la voce mi si strozzò in gola per l'enorme dolore che sentivo: nulla era peggio che vivere la perdita di qualcuno che ami, specialmente se si trattava di Nessie. Quel pensiero risuonò nella mente di Edward  " Niente andrà storto, Jacob...Renesmee non morirà, non ci lascerà mai...è vero, lei è una mezzovampira e perciò non sapremo mai come andrà veramente quel giorno, ma stà procedendo tutto nella normalità...il bambino ha una crescita che è uguale a quella di ogni altro bambino del mondo e non stà uccidendo la propria madre...anzi, direi che mia figlia è diventata ancora più bella con la gravidanza...sia lei che tuo figlio sono in ottima salute, quindi possiamo stare tranquilli..." il suo discorso fu come una campana che mi ridestò dall'enorme tristezza in cui stavo sprofondando. Lo guardai, accennandogli un sorriso " Stavolta non posso darti torto, Edward...il fatto è che non sopporto vederla soffrire...farei qualunque cosa per alleviare il suo dolore.." lui mi disse risoluto " E lo stai già facendo, Jacob...ogni giorno che passa tu la rendi sempre più felice...non potevo immaginare un futuro migliore per mia figlia...ad essere sincero, all'inizio ero molto scettico sul tuo imprinting...non ero sicuro che Renesmee avrebbe un giorno ricambiato il tuo amore per lei...ma quando vi vedo insieme, non ci sono parole per descrivere la vostra forza...vi amate in modo molto più forte e potente rispetto a me e Bella...e questa è anche la ragione per la quale mi fido di te.." sorrise con quel suo sorriso che Bella di solito chiamava sghembo e riflettei su ciò che aveva appena detto " E' strano...prima ci consideravamo solo nemici naturali e adesso tra di noi nasce una forte amicizia...ma sono contento di poterti considerare un mio amico..." intervenne anticipando un mio pensiero. Risi e risposi " Già è strano...ma anche per me è lo stesso...ho fatto bene a sceglierti come mio testimone..." , " Immagino che la tribù non lo sappia ancora..." disse, " Detesto quando entri nella mia mente..." ribattei seccato. Lui alzò le spalle ed io sbuffai: con la coda dell'occhio, vidi Bella che ci osservava dalla finestra con un sorriso radioso. Mi voltai verso Edward, facendo finta di fronteggiarlo " No, non lo sanno ancora...ma quando lo sapranno verranno a cercarti e forse la smetteresti di ascoltare i pensieri di tutti senza chiedere prima il permesso! " rimanemmo a fissarci arrabbiati e, poi, dopo un attimo scoppiammo a ridere " In questa non ci casco, Jacob...comunque ti chiedo perdono se invado troppo la tua coscienza.." , " Non fa niente, Edward...ormai ci sono abituato..comunque ti ringrazio...avevo proprio bisogno di sfogarmi con un amico..." , " Di nulla, Jacob...sappi che ci saremo sempre in ogni caso.." annuì e, guardando verso Bella, le mormorai un grazie che lei accolse con un cenno di assenso. Vidi, poi, Edward sfrecciare verso di lei che abbracciò e baciò teneramente: il nostro destino ci aveva portato ad essere entrambi felici e ciò era rassicurante per me. Avevo placato il mio nervosismo e la tristezza era svanita. Anche se nessuno sapeva come Nessie avrebbe partorito, una cosa era certa: non l'avrei persa in quel modo e avrei combattuto per lei fino alla fine.
Rientrai in casa e vidi Carlisle uscire dalla camera da letto " Stà ancora dormendo...ora è stabile, la febbre stà diminuendo e tra poco starò meglio..aspettiamo solo che si svegli per controllare che tutto sia a posto..." , " Ti ringrazio..." risposi e lui annuì, lasciandomi passare nel corridoio. Decisi di riposarmi un pò, mentre tutti aspettavamo il suo risveglio. Entrai nella stanza e vidi i raggi del sole che si riflettevano sulla trapunta colorata e sulla pelle di Nessie che riluceva di un bagliore chiaro e color pesca. Avanzai verso di lei e non potei fare a meno di notare quanto fosse bella: i suoi capelli ramati e mossi, sembravano fiamme dorate ed il suo viso era angelico. Feci il giro del letto e mi sdraiai accanto a lei, baciandole la fronte e coprendole la spalla scoperta con un lembo della trapunta. In quell'istante, mi sentì come tra le nuvole. Mi accoccolai vicino a lei e notai che il suo corpo non scottava più come qualche ora fa. Le cinsi la vita con un braccio e posai la mia mano sul piccolo ventre ingrossato: mi piaceva percepire quella rotondità nel palmo della mia mano. Sapere che dentro di lei cresceva mio figlio, non faceva che aumentare la mia gioia ed il mio amore per lei.
Ero consapevole che presto avrei avuto la responsabilità di proteggere non solo Nessie, ma anche mio figlio da qualsiasi pericolo. Ed ero fiero di diventare padre: finalmente avrei avuto una famiglia tutta mia. Con quel pensiero sereno mi assopì, ascoltando il frenetico battito cardiaco del mio piccolo cucciolo.

RENESMEE
Sentì un lieve tepore ed un dolce profumo circondare i miei sensi in modo piacevole ed il mio risveglio fu molto rassicurante: sapevo che al mio fianco Jake mi aveva assistito per lungo tempo. Perciò, quando riaprì gli occhi e lo vidi di fronte a me, non potei fare a meno di sorridergli raggiante e fargli capire che il peggio era passato. Ora potevo percepire che il mio grembo era cresciuto ancora di qualche centimetro e che la febbre era passata: mi sentivo ancora più forte e di nuovo piena di energie. L'unico dettaglio che mi procurava tristezza era l'aver fatto preoccupare Jake e gli altri che erano venuti ad assistermi. Abbracciai Jake, inspirando il suo profumo e lo baciai teneramente. Lui mi accarezzò il viso, felice di vedermi di nuovo in salute " Come stai, Ness? Hai riposato bene? " mi chiese " Si...ho dormito molto profondamente...adesso mi sento molto meglio...mi dispiace di avervi fatto preoccupare...spero che tu non abbia sofferto per questo..." , " Tranquilla Ness...all'inizio mi ero spaventato, ma poi ho capito che ciò che ti stà capitando è del tutto normale...ero sicuro che ti saresti ripresa.." nel suo sguardo traspariva una sfumatura di preoccupazione e capì che qualcosa lo aveva fatto agitare più del solito " Jake...c'è qualcosa che ti turba? " gli chiesi con incertezza. Lui si mise seduto sul letto e mi guardò con timore " Quando ti ho vista soffrire, pensavo in continuazione al giorno della nascita di nostro figlio...ed ho avuto paura di perderti, Ness...mi sono sentito soffocare e non ce l'ho fatta più...così sono uscito fuori a prendere una boccata d'aria e a sfogarmi...ho parlato poi con tuo padre e gli ho rivelato le mie preoccupazioni...Edward è riuscito a rassicurarmi dicendomi che non ci sarà il pericolo di perderti, ma mi ha fatto capire che in quel giorno potremmo aspettarci di tutto dato la tua natura...ma adesso non ho più paura...qualunque cosa accada farò in modo che ogni cosa vada per il meglio e che tu non soffra più..." mi sedetti accanto a lui e gli accarezzai i capelli, baciandogli la fronte " Mi dispiace, Jake...è tutta colpa mia...credevo che considerare l'eventulità della mia morte durante il parto, ci potesse aiutare per affrontare quel giorno...ma ho fatto un'enorme sbaglio! Non avrei dovuto metterti di fronte a questa dura realtà...perdonami, Jake..." lui mi prese la mano " No, Ness...non pensare che sia colpa tua...è giusto pensare a quello che accadrà...tutti noi non sapremo mai come andrà a finire, ma siamo certi che faremo il possibile per evitare il peggio...sei la mia vita, Ness e non permetterò mai che ti accada qualcosa di male...sarò sempre con te fino alla fine e sono felice che nostro figlio stia crescendo in salute...presto vedremo il nostro piccolo correre per casa! " mi sorrise, posando la sua mano sul mio grembo. Quel suo sorriso mi fece gioire: era talmente orgoglioso di diventare padre che non potevo immaginare di desiderare altro. Adoravo il suo modo di dimostrare il suo amore per me e per nostro figlio. Con lui mi sentivo sempre al sicuro e protetta. Sapevo che con lui al mio fianco non avrei avuto nulla da temere ed ero felice di donargli un piccolo Black " Ti amo così tanto, Jake..." lui m poggiò una mano sui capelli e mi accarezzò " Ti amo tanto anche io, Ness..." ci baciammo con trasporto e mi feci trasportare dal suo immenso calore.
Passarono alcuni minuti e neanche ci accorgemmo che Alice stava bussando alla porta socchiusa con un lieve imbarazzo, ma con sguardo divertito e curioso " Scusate ragazzi, ma Carlisle vi vuole tutti e due nel salotto..." sussultai di sorpresa e mi allontanai da Jake con il fiato corto " Certo...arriviamo..." vidi mia zia sfrecciare nel corridoio e cercai di soffocare una risata che però non riuscì a trattenere quando guardai Jake: entrambi scoppiammo a ridere per la situazione ironica.
Scendemmo dal letto insieme, mantenendo il sorriso sulle labbra e ridendo in modo impercettibile: anche se tutti gli altri ci potevano sentire chiaramente, a noi non importava perché eravamo troppo felici per smettere. Entrambi ci divertivamo sempre in quelle situazioni. Raggiungemmo i miei, Alice e Carlisle in salotto e tutti i presenti ci guardarono con un misto di sorpresa e gioia " Sono contento di vedere che stai di nuovo bene, Renesmee..." disse Carlisle, mentre Alice cercava di scusarsi per l'interruzione di qualche minuto fa " Non volevo davvero disturbarvi...mi dispiace, arrivo sempre nei momenti meno opportuni!" ,
" Alice...non fa niente...è tutto a posto..." le risposi e serrai le labbra per evitare di ridere ancora: sapevo che mia zia si sentiva sempre frustrata quando la prendevo in giro, perciò evitai di infierire ancora su di lei e diedi una piccola gomitata a Jake che mi guardò con aria di sfida; gli feci cenno di smettere e lui mi sussurrò " Peccato...l'avrei tormetata ancora per un pò..." e mi sorrise, facendomi di nuovo scatenare un senso di ilarità che riuscì a trattenere in tempo. Alice si tranquillizzò non appena smisi di ridere e si sedette sul divano, osservandoci con curiosità: di sicuro stava pensando che non poteva avere visioni su di me e su Jake per prevedere ogni nostro comportamento e anche questo era un suo punto debole che non riusciva ancora ad accettare.
Dopo quell'attimo di divertimento, Carlisle mi fece sedere su di una sedia, controllandomi la temperatura corporea con un termometro e il mio battito cardiaco con uno stetoscopio. Al termine della visita mi comunicò che il mio stato di salute era ottimo e che per un altro mese non avrei dovuto preoccuparmi di percepire gli stessi sintomi di quel giorno " Ma, Renesmee, mi raccomando... non dovrai fare troppi sforzi e dovrai cercare di rimanere a riposo il più possibile appena ti senta un poco stanca...sei molto forte dal punto di vista fisico, ma la tua natura di mezzovapira può rivelarsi anche molto fragile in questa situazione.." mi sorrise e mi diede un piccolo buffetto sulla mano in segno di incoraggiamento " Grazie, Carlisle...cercherò di fare come dici...anzi, no...seguirò alla lettera i tuoi consigli..." mi alzai dalla sedia ed abbracciai Jake " Hai sentito il dottore, niente sforzi...perciò da domani non dovrai più alzare un dito..." mi disse e, prima che io iniziassi a protestare, lui mi posò un dito sulle labbra " No, Ness...niente storie...il che significa niente più corse nella foresta e niente più stress in casa..." sbuffai irritata " Jake, apprezzo molto che ti prenda cura di me, ma non sono malata...non penserai che rimanga con le mani in mano per i restanti sei mesi! Ho bisogno di fare qualcosa...almeno un poco di giardinaggio, poi c'è da sistemare la stanza del piccolo..." lui mi accarezzò una guancia " So che per te sarà molto difficile, ma che succederà se un giorno stessi per caso più male rispetto a come stavi oggi?! Non preoccuparti, penserò a tutto, amore..." mi diede un piccolo bacio a fior di labbra e mi arresi " D'accordo...vorrà dire che mi dedicherò a qualcosa di più tranquillo.." dissi con una punta di malinconia e vidi Jake rilassarsi.
In quei pochi istanti avevo notato che i miei genitori  ci guardavano con ammirazione. Pensai che forse, quella fosse la prima volta che vedevano Jake comportarsi in modo ancora più apprensivo nei miei confronti. D'un tratto, Alice si alzò dal divano con velocità e ci raggiunse " Domani è il gran giorno, ragazzi! Prima della fine del giorno, arriverò con Emmett e Rose a sistemare gli addobbi...ora però sarà meglio che mi sbrighi a sistemare il tuo abito da sposa.." guardai mia madre in modo timoroso e lei rispose alla mia richiesta di aiuto " Alice...cerca di non farli stancare troppo..hai sentito cosa ha detto Carlisle..." , " Tranquilli...non voglio che vengano disturbati troppo, perciò l'organizzazione è completamente sotto il mio controllo..loro non dovranno fare altro che stare a guardare..." tirai un sospiro di sollievo " Grazie, Alice...se non ci fossi tu non so cosa farei! Sei unica! " , " Di niente, piccola mia...ci vediamo tra qualche ora..." mi abbracciò e salutò Jake: in un secondo la vidi sfrecciare verso la foresta; " Bene...sarà meglio che tolga il disturbo...a casa ci sono un bel pò di vampiri pronti a cacciare questa notte...andiamo a nutrirci per domani, così nessuno dovrà preoccuparsi di ciò..." Carlisle uscì in veranda ed anche lui sfrecciò verso la foresta.
Rimasero solo i miei genitori "Emmett e Rose ritorneranno dal Canada questa notte con il clan di Denali.." disse mia madre " Tempismo perfetto..." disse Jake con un sorriso, poi aggiunse " Vi ringrazio per tutto..per la prima volta nella mia vita posso dire che siete le persone alle quali tengo di più...ecco, l'ho detto...siete persone e non succhiasangue..." se mia madre e mio padre avessero potuto commuoversi, lo avrebbero fatto di certo, ma il loro volto esprimeva un incondizionabile affetto " Wow...Jake è assolutamente stupendo ciò che hai detto! Sono così fiera di te...se penso che sette anni fa volevo staccarti la testa per aver avuto l'imprinting con mia figlia, ora mi considero una stupida per aver cercato di negarti la felicità...sei così protettivo nei confronti di Renesmee e il tuo amore per lei è così infinito che supera persino quello tra me ed Edward...adesso siamo una famiglia in tutto e per tutto! " mia madre prese la mano di Jacob e gli sorrise. Lui non indietreggiò al contatto con la sua pelle fredda, ma rispose al suo sorriso " Ed io sono felice di far parte di questa famiglia e di essere considerato uno di voi...alla fine ciò per cui abbiamo lottato ha avuto un senso dopotutto..." , " E' proprio così...spaevo che i nostri sforzi sarebbero stati premiati...la vita ci restituisce sempre tutto...e per te, Jacob, il regalo più bello è stata Renesmee..." Jake mi abbracciò guardandomi con amore " Mi avete donato un angelo che mi ha salvato..." i miei occhi si riepirono di lacrime, mentre Jake mi accarezzava il viso: mi sentì speciale e così innamorata di lui che le mie guance si arrossarono. Mio padre mi sorrise, sentendo i miei pensieri " Ci vediamo presto, ragazzi...domani sarà un grande giorno! " disse mia madre, abbracciandomi " Non vedo l'ora di vederti in abito da sposa! " mi sussurrò, abbracciandomi. Salutammo insieme i miei genitori accompagnandoli sulla veranda, mentre Jake mi teneva la mano " Mi raccomando, Edward...domani al matrimonio ti voglio ben nutrito!" disse Jake scherzando " Per chi mi hai preso?! Nella mia famiglia sono il migliore a cacciare...supero persino Bella! " rispose mio padre " Ah, si?! Ora vedremo chi sarà il migliore! " disse mia madre che sfrecciò, senza preavviso verso la foresta cogliendo di sorpresa mio padre che la seguì dopo un istante: sia io che Jake ridemmo alla vista di quella simpatica scena.
La giornata stava per volgere verso il primo pomeriggio e la stanchezza che avevo percepito quella mattina, era svanita del tutto. Rientrai in casa, con Jake al seguito " I tuoi saranno sempre degli eterni bambini..." disse, cingendomi la vita. Poggiai la mia schiena sul suo petto " Già...non smetteranno mai di giocare tra loro...del resto è quello che facciamo anche noi! " mi giari verso di lui ed incontrai il suo viso perfetto. Dopo quelle ore di confusione, potevamo goderci un pò di intimità " Quello che hai detto a mia madre poco fa...è stato stupendo, Jake...sono felice che tu abbia trovato il posto giusto nella tua vita e, soprattutto, sono contenta di essere arrivata nel momento giusto sette anni fa e di averti salvato...è la cosa più romantica che potessi dire...le parole non bastano mai per dimostrare quanto ti amo..." Jake mi baciò la punta del naso e fece scorrere la sua mano destra sul mio grembo " Ness...sarai sempre speciale per me...non mi stancherò mai di dimostarti il mio amore per te.." sfiorò le mie labbra con le sue e sospirai. Prima di baciarci, i nostri sguardi si persero l'uno nell'altro e si incatenarono tra loro: c'era tutto un mondo da scoprire ed esplorare nella forza d'attrazione che sentivamo entrambi. Era qualcosa di molto potente, come se esistesse solo quell'universo di emozioni e sensazioni che appartenevano solo a noi. Non volevo andarmene, volevo solo godere di quel momento perfetto ed unico: esisteva solo lui nella mia vita e nella mia anima, come una traccia indelebile che non si poteva più cancellare.
Jake mi strinse a sè e i nostri corpi aderirono l'uno con l'altro: potevo sentire tutto il suo calore sprigionarsi dalla sua pelle fino a rendere i suoi vestiti bollenti e questa sensazione mi avvolse in ogni parte di me. Le nostre labbra si incontrarono e scattarono le scintille. La sua bocca calda e morbida mi faceva perdere la testa e volevo assaporarla ancora di più. Persi la cognizione di quello che stavo facendo, sentivo solo che Jake stava infilando le sue mani sotto la mia maglietta, inciendiandomi la pelle. Per un tempo che non sapevo descrivere, rimanemmo abbracciati a baciarci come se la tensione che entrambi avevamo avvertito quella mattina, si stesse sciogliendo del tutto. Non seppi nemmeno come finimmo sul letto matrimoniale, dove la passione stava per prendere il sopravvento. I nostri respiri divennero affannati e Jake iniziò a baciarmi sul collo, lasciandomi senza respiro più volte e strappandomi qualche gemito. Poi, d'un tratto, proprio quando entrambi stavamo per perdere il controllo e volevamo andare oltre, Jake si fermò con il respiro accelerato e gli occhi pieni di desiderio " Odio doverlo fare...ti amo così tanto che vorrei prenderti subito, ma dobbiamo fermarci.." lo vidi deglutire per lo sforzo e lo calmai, usando il mio potere. Non appena entrambi riprendemmo la nostra lucidità, gli chiesi spiegazioni " Ti prego, non fermarti...perchè non dovremmo farlo?! " Jake si alzò un poco da me, sostenendosi con le mani " Pensavo alla nostra luna di miele...so che non sarà la nostra prima volta, ma volevo che fosse comunque speciale così ho pensato che forse se eviteremo di farlo adesso, di toccarci o semplicemente non farlo nelle prossime ventiquattrore, poi staremo insieme in modo ancora più potente...so per certo che quanto più si cerca di contrastare l'imprinting tanto più il desiderio aumenta.." corrugai la fronte pensierosa e riflettei sul suo ragionamento " E tu pensi che riusciremo nell'impresa? Insomma sarà piuttosto difficile.." , " Si, lo so...sarà dura, ma con la buona volontà ce la faremo...è difficile non impossibile..." , " Beh...è una buona idea...cerchero di stringere i denti..." , " Grandioso...allora iniziamo da adesso! " non appena lo vidi scendere dal letto, lo bloccai per un braccio " Neanche un bacio per augurarci buona fortuna?! O meglio, un in bocca al lupo?! " dissi maliziosa; Jake si passò una mano nei capelli, evidentemente in imbarazzo " Se ti bacio adesso, il lupo morirà di certo e stavolta non in senso letterale..." lo avvicinai ancora di più a me e, in quell'istante, dal suo petto fuoriuscì un ringhio " Ness! Adesso basta! " tuonò usando la sua voce di lupo alfa che non mi spaventò per niente, anzi lo desiderai ancora di più " Wow...sei così sexy quando ti arrabbi! " , " Sul serio, Ness...così non mi aiuti! " disse sconcertato, ma capì che era giunto il momento di non provocarlo più " Va bene, mi arrendo e spero che questo giorno passi in fretta! "  dissi, sbuffando e gettando la testa sul cuscino. Lasciai la presa sul suo braccio e nell'accarezzare la sua pelle liscia e calda, provai un misto di tristezza e di lontananza. Anche lui mi guardava allo stesso modo e, prima di uscire dalla stanza, mi abbracciò cogliendomi di sorpresa " Non essere triste, amore mio...domani sarà un giorno stupendo per noi...non ti lascio, sarò sempre qui..." le sue parole mi diedero coraggio nell'affrontare questa difficile situazione, certa che sarebbe passata presto. Ci allontanammo sorridendo e lo vidi uscire dalla stanza. Mi alzai dal letto e mi passai una mano sul collo: chiusi gli occhi ed avevo ancora la sensazione che Jake mi stesse accarezzando. Potevo ricordare con precisione il suo tocco, il suo calore ed il suo profumo . E realizzai che tutto ciò mi sarebbe mancato fino alla nostra luna di miele. Ma mi convinsi che ci saremmo ritrovati insieme ad amarci in modo ancora più intenso. Perciò conservai quei bellissimi ricordi per sopportare la sua lontananza e non soffrire.

Decisi, nei minuti che seguirono, di farmi una doccia. Mi avviai verso la cabina armadio e presi una tuta pulita. Notai, dalla finestra, che Jake era appena entrato nel capanno degli attrezzi e subito dopo uscì con alcuni pezzi di legno in mano: non capì che cosa avesse in mente di fare, ma forse il suo desiderio era che anche lui voleva distrarsi concentrando la mente altrove.
Così feci altrettanto. Entrai in bagno ed iniziai a spogliarmi, poi accesi l'acqua calda nella vasca dove versai alcune gocce di bagnoschiuma. Mi immersi in quel fantastico mondo di relax ed annusai il dolce profumo delle bolle di sapone. E in quel momento, la mia mente annullò ogni pensiero. Riuscì a restare sola in quel luogo, distraendomi senza fatica.

JACOB
Quando abbandonai la stanza, il mio cuore protestò. Sentivo ancora la mano di Nessie che mi bloccava il braccio: la sua pelle liscia e così chiara a contrasto con la mia, mi faceva bruciare di desiderio per lei. E mi sentì in colpa per aver usato la mia voce di lupo alfa e di averle ordinato di smettere di provocarmi. Le avevo proposto una terribile tortura che sarebbe stata la nostra sofferenza in quelle ore. Senza farmi sentire da lei, mi poggiai contro il muro del corridoio e riespirai piano per calmare i miei tremori. Era molto difficile non pensare a lei e sapere che potevo raggiungerla in breve tempo, mi faceva essere ancora più inqiueto. Cercai di ricordare le sue dolci mani su di me, al suo tocco, ai suoi sospiri, alla sua voce cristallina e subito le immagini mi balenarono nella mente. Cominciai a sentirmi meglio e il nervosismo passò. Dovevo resistere per lei e per noi: l'indomani sarebbe stato fantastico ritrovarsi di nuovo insieme ad amarci.
Tenni stretti quei ricordi e mi decisi a distrarmi con qualche lavoro. Improvvisamente pensai di costruire la culla di mio figlio con alcuni pezzi di legno che erano rimasti nel capanno sul retro della casa. Così mi misi all'opera, nell'attesa che Alice arrivasse per i preparativi delle nozze. Uscì all'aria aperta e mi avviai verso il capanno. Nell'aprire la porta vidi , con la coda dell'occhio, l'ombra di Nessie dietro le tende della camera da letto ed intuì che anche lei avesse deciso di fare qualcosa per sopportare la lontananza. Mi tranquillizzai, sapendo che in quel modo anche lei non avrebbe sofferto troppo.
Presi alcuni travi di legno che poggiai sul prato, poi presi un'accetta ed inziai a spezzarli. Passai diverse ore a lavorare e mi accorsi che ormai il pomeriggio stava avanzando in fretta. In quei giorni, per fortuna, non dovevo fare le ronde nel territorio di La Push: avevo lasciato che Sam controllasse la zona per dedicarmi al matrimonio e alla luna di miele, senza impegni. E così Seth e Leah potevano concedersi un meritato riposo.
La stanchezza iniziò a farsi sentire ed in più ero parecchio sudato: avevo la maglietta tutta bagnata ed appiccicata al torace. Decisi di rientrare e di farmi una doccia veloce per rinfrescarmi. Mi tolsi la maglietta e rimasi a torso nudo, rientrando in casa. Mi diressi verso il bagno, aprì la porta di scatto e, con sorpresa, mi scontrai con Nessie che stava per uscire indossando un asciugamano allacciato al seno. I suoi capelli erano una cascata di onde umide ed appiccicate al suo collo altrettanto bagnato. Nello scontro non mi accorsi che, senza volerlo, avevo poggiato le mie mani sulle sue braccia come per proteggerla da me stesso, mentre lei mi guardava con un misto di incertezza e di stupore. Avevo sentito che la sua pancia aveva sbattuto contro il mio torace e mi ero spaventato " Ness! Ti ho fatto male?" le chiesi preoccupato. Lei mi rivolse uno sguardo di apprensione e mi sorrise " No, Jake...va tutto bene..non mi sono fatta niente..." e in quel momento i nostri sguardi si incatenarono. Non riuscivo ad allontanarmi da lei e rimanemmo entrambi come pietrificati sulla soglia del bagno, senza sapere cosa fare. Poi, d'un tratto, ripresi il controllo di me stesso e per spezzare il silenzio le chiesi " Posso?" facendole cenno verso il suo grembo. Lei mi rispose con commozione " Certo che puoi, Jake...qualunque cosa, amore mio...è tuo figlio..." mi disse, accarezzandomi la guancia. Quel tocco mi fece quasi perdere la testa e volevo che non smettesse. Chiusi gli occhi respirando il suo dolce profumo, ma quando li riaprì, mi decisi a non cambiare idea. Se avessi ceduto in quel momento, non avrei potuto mantenere la promessa. Così spostai la mia mano destra dal suo braccio, sfiorando la sua pelle liscia e vellutata, alla sua pancia posandola sulla stoffa dell'asciugamano: restare lontano da lei, significava restare lontano anche da mio figlio. Avevo bisogno di loro più dell'aria che respiravo ed ero convinto che sentirlo, potesse aiutarmi a stare meglio. La mia mano conteneva quella piccola rotondità ed ascoltai il suo cuore battere veloce. I miei occhi divennero lucidi " E' come se lo sentissi per la prima volta...è così emozionante sentire la sua presenza.." Nessie mi baciò la fronte " Anche lui sente la tua presenza...ogni volta che ti allontani, comincia a scalciare come se ti dicesse di rimanere..." la guardai sorpreso " Davvero?! Non pensavo che mi potesse sentire...ma io sarò sempre con te, piccolo mio! " sussurrai, avvicinandomi alla pancia di Nessie che, d'un tratto, ebbe un sussulto ed in quel preciso istante, sentì che un forte movimento sotto la mia mano. Rimasi estasiato da quella comunicazione e sorrisi felice " Credo che mi abbia appena risposto! Il nostro piccolo diventa sempre più intelligente...come la sua mamma!" dissi e Nessie accarezzò la mia mano poggiata sul suo ventre " E forte come il suo papà...entrambi ti amiamo, Jake...sei troppo importante per noi.." la sua voce si fece lieve in un sussurro " Anche io vi amo..siete la mia vita..." mi avvicinai alle labbra di Nessie e la baciai con dolcezza. Rimanemmo ia baciarci in modo delicato, senza oltrepassare il limite che ci eravamo imposti, fino a quando il telefono non squillà, interrompendo quell'attimo di pura leggerezza e riportandoci alla realtà. Ci allontanammo un pà frastornati e, guardando Nessie con lieve imbarazzo, dissi " Vado a rispondere.." lei annuì, intuendo che in quel momento era necessario ritornare ai nostri impegni.
Mi avviai verso la cucina, imprecando sottovoce, e presi la cornetta " Pronto?" risposi sbuffando " Ehi, amico! Che ti succede? Hai un tono da funerale! " , " Falla finita, Seth..non sono affari che di riguardano..." , " D'accordo, fratello...come non detto! Senti, stasera tutti i ragazzi della tribù hanno organizzato una festicciola in tuo onore per salutare la tua vita da scapolo...che ne dici?" , " Una festicciola, hai detto?! No, non se ne parla...preferisco farmi cento ronde piuttosto che fare un'addio al celibato! " , " Eh dai, Jacob! Capita una sola volta nella vita! E poi sarà una cosa piuttosto tranquilla..solo un falò e un paio di birre! Ci sarà da divertirsi! " ci pensai per qualche secondo e mi convinsi che, dopotutto, non fosse una cattiva idea passare una serata con quelli della tribù: era un buon motivo per mantenere la promessa fatta a Nessie " Va bene, Seth...mi hai convinto! Quando ci sarà questa festa?" , " Ci troviamo alla spiaggia di La Push per le dieci..." , " Perfetto! Non mancherò!" , " Grandioso! A stasera, allora! " dopo aver salutato Seth riagganciai e mi passai una mano tra i capelli: non amavo ritrovarmi spesso con i miei fratelli a fare baldoria, soprattutto perché molte volte si finiva con il discutere sulle faccende che riguardavano i rispettivi branchi, specialmente il mio. Ma quella sera, sentivo che sarebbe stato diverso.
La sera stava per arrivare e decisi di prepare la cena. Un buon profumo inondò la cucina ed attirò Nessie che, ultimamente, aveva sempre molta fame per la gravidanza " Chi ha chiamato?" chiese incuriosita, mentre cenavamo insieme " Seth...mi ha invitato stasera ad una specie di addio al celibato con quelli della tribù.." risposi con una smorfia " Wow..vedrai che non sarà poi così male...in fondo che cosa potrebbero fare dei licantropi in una festa del genere?" disse scherzando " Non saprei...forse un paio di vampiri da uccidere qualche spogliarellista..." dissi ridendo ed anche lei rise divertita " No, beh...niente di così complesso...solo un falò e qualche birra.." , " Una festa semplice...proprio adatta a te..." disse accarezzandomi la mano " E tu che programmi hai?" chiesi " Credo che resterò sulla veranda a guardare le stelle..." la sua risposta mi rese triste: mi dispiaceva che lei restasse sola quella sera " Jake, non preoccuparti...starò bene...tu, vai e divertiti con i tuoi fratelli...e poi, hai sentito Carlisle, non devo fare sforzi..perciò stasera me ne starò qui tranquilla, anche se forse le ragazze Quileute mi avranno riservato una sorpresa.." intrecciai le mie dita alle sue " Sono sicuro che sarà così, amore..." lei mi guardò con affetto, sollevando la mia mano che baciò sul dorso e mi sorrise. Mi tranquillizzai vedendo che era serena e felice. La sua gioia mi contagiava e se lei era contenta, lo ero anche io.
Presto il sole iniziò a tramontare e, mentre sistemavo i piatti nella lavastoviglie, osservai Nessie che era sulla veranda ad osservare il cielo. I raggi dorati del sole le coloravano il viso di un acceso rosa pesca e accarezzavano le onde ramate dei suoi capelli, facendoli brillare come il fuoco. Non smettevo di guardarla e di pensare quanto fosse bella. Mentre Nessie si copriva con golfino di lana, incrociando le braccia, il mio sguardo venne rapito dal bagliore azzurrino scatenato dai raggi solari sul suo anello di fidanzamento e provai un profondo senso di realizzazione ed, in quell'istante, capì che la mia vita non poteva essere più perfetta di così. Non avrei mai immaginato di trovarmi con una donna bellissima e dolce come Nessie ed, invece, lei era lì di fronte a me, splendida e candida come un fiore appena sbocciato. Tutti l'avevano sempre ammirata ed io ero orgoglioso che appartenesse solo a me. Mi ritenni molto fortunato e avrei lottato sempre per proteggerla.
Quella sera, Alice arrivò subito dopo cena e, a quel punto, non ci fu neanche un attimo di tregua. Aveva portato anche Emmett, che fece gli auguri per la cerimonia e Rosalie che, guardandomi dall'alto in basso, mi sussurrò " Vedi di farti trovare all'altare domani, cane!" . Le risposi con un ringhio basso " Contaci, bionda succhiasangue! " feci attenzione a non farmi sentire da Nessie per non farla arrabbiare: ormai tra me e sua zia la battaglia non avrebbe mai avuto fine. Mentre Emmett e Rosalie montavano tutti gli allestimenti, Alice mi prese per un braccio e mi portò dentro casa " Lo devi assolutamente riprovare, Jacob...quando lo avrai indossato, verrò a sistemarlo per l'ultima volta.." sbuffai e dissi, scherzando " Agli ordini, capo! " scatenando la risata cristallina di Nessie che guardai divertito. Mi avviai verso la camera e, dopo essermi spogliato, indossai pantaloni, camicia e giacca. Poi, per curiosità, mi guardai allo specchio e strabuzzai gli occhi: non mi ero mai visto così elegante e ben vestito. Il tessuto gessato mi calzava a pennello ed anche il colore, di un grigio perla, faceva risaltare la mia carnagione, per non parlare della giacca e della camicia che delineava in modo perfetto i miei muscoli, ma non in modo esagerato. Non ero mai stato amante della moda, ma in quel momento mi convinsi che non stavo per niente male con quel completo " Eh...brava, Alice! " dissi, non appena lei entrò in camera " Grazie! Sono contenta che ti piaccia! E, guardandoti, direi che non c'è nulla da sistemare...sei perfetto! " mi guardò come un'artista osserva la sua opera più riuscita e mi congedò, dicendo " Va bene...sei libero dalle mie torture per adesso...almeno fino a domani! " uscì dalla stanza ed io mi ricambiai.
Ritornando sulla veranda, notai che Nessie stava osservando la preparazione degli allestimenti che ormai stavano prendendo la loro forma. La abbracciai, facendole poggiare la testa sul mio torace " Mi sembra incredibile che domani ci sposiamo, Jake...è un sogno che diventa realtà.." mi disse, continuando a guardare il prato disseminato di panchine color marroncino chiaro: notai che Alice aveva voluto adottare uno stile semplice e non troppo classico, proprio ciò che entrambi sognavamo. Mi misi al fianco di Nessie, incrociando il suo sguardo " Anche per me sembra incredibile...e sono solo passati sette anni da quando sei entrata nella mia vita...sei cresciuta così in fretta che sono felice di non aver dovuto aspettare ancora tanto..." lei mi sorrise " E staremo insieme per sempre..ti amo, Jake.." , " Ti amo tanto, anche io, Ness...per sempre.." mi avvicinai a lei e la baciai con trasporto: le sue labbra mi erano mancate in tutte quelle ore e risentirle sulle mie, mi fece perdere la testa. Approfondimmo il bacio, ma entrambi riuscimmo a bloccarci in tempo. Ci separammo con il respiro corto " Ti prometto che domani sera ci ameremo come se fosse la prima volta..." le accarezzai il viso " Ed io so che manterrai la promessa...mi fido di te, Jake..." ci abbracciammo ed, in quell'istante, la verità delle mie parole risuonarono nella mia mente: quella notte l'avremmo vissuta lontani l'una dall'altra, in attesa di qualcosa di più straordinario.
Giunse il momento della separazione e, già facevo fatica ad allontanarmi da lei " I miei fratelli mi staranno aspettando..." notai che anche lei si sforzava di salutarmi " Già..beh, penso che Alice mi stia aspettando per la prova dell'abito.." le baciai la fronte " Presto ci troveremo sull'altare...signorina Cullen..." le sorrisi " Aspetterò quel momento con ansia...signor Black.." le diedi un'ultimo bacio dolce e, nell'allontanarmi da lei, le sfiorai la mano. Poi, guardandola per l'ultima volta prima del tanto atteso giorno, mi voltai e presi a correre verso la spiaggia di La Push. Mi sentivo il suo sguardo su di me, ma preferì non voltarmi. E l'avrei ricordata così: serena e felice di aspettarmi. L'attesa non sarebbe stata troppo dolorosa e lenta. Mancavano solo poche ore e, ciò che mi faceva stare tranquillo, era il ricordo del nostro ultimo dolce bacio.


 
   
 
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