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Autore: zanna92    04/04/2012    1 recensioni
Una ragazza misteriosa lancia un pacco dentro al giardino di un abitazione. Ironia della sorte, quel giardino è del detective Duncan, che si troverà tra le mani un casodifficile. Chi è quella ragazza? Che cosa contiene quel pacco? E che cosa volevano quei tre da lei?
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Villa Mclean era situata a pochi isolati dal centro della città di Toronto, una gigantesca costruzione immersa nell'altrettanto grande giardino, dove si trovavano qua e la statue, scolpite nella roccia o nelle siepi, che raffiguravano il proprietario. Sull'enorme facciata dipinta di bianco vi erano grandi finestre, mentre una porta in legno di mogano era posta all'ingresso, alla fine di un lungo lastricato in pietra che conduceva al cancello d'ingresso in ferro, dove spiccavano le iniziali in oro zecchino del proprietario. Quel giorno c'era trambusto nella villa: Infatti il proprietario, un uomo sulla quarantina d'anni, capelli corvini corti a caschetto, occhi neri, con indosso uno smoking blu col farfallino, aveva scoperto il furto della sua macchina da scrivere ed urlava: < La Magnon 777 è sparita! Rubata, è chiaro! > Dietro di lui la nipote, una ragazza di diciassette anni, capelli corvini e lunghi fino alle spalle, con indosso un top e un paio di pantaloncini corti, preoccupata anch'essa, disse: < Buono, calma zio Chris! Chiamo subito Noah! > Sentitosi chiamare, il ragazzo basso e magro, capelli castani e corti, e indosso anch'esso uno smoking nero giunse di corsa e chiese: < Che succede? > ed la ragazza: < Noah, la 777 è scomparsa! Te ne sei almeno accorto!? > E il ragazzo, rimanendo impassibile: < I ladri pullulano a Toronto > Poi si avvicinò al padrone con in mano un vassoio con sopra un bicchiere. < Un cordiale, signore? > Ma l'uomo non l'ascoltava, preoccupato com'era a pensare al furto della sua macchina. In quell'attimo il campanello suono, e visto che Heather era occupata a limarsi le unghie in cucina e Chris a farneticare, il ragazzo andò ad aprire la porta, trovandosi davanti Duncan e Geoff. < I signori desiderano? > Chiese quasi annoiato Noah, e il punk rispose: < Messaggio urgente per mister Chris Mclean! Lui ne saprà afferrare il senso, suppongo! > Il cameriere afferrò il biglietto che Duncan gli porse, poi andò dal suo padrone. < Qualcosa di importante per voi, signore! > Chris, che non si aspettava di ricevere posta da nessuno, afferrò incuriosito il biglietto. Gli bastò solo un occhiata per capire che era un messaggio della sua Magnon 777. Balzò come un fulmine giù dalla poltrona, gridando: < Riconoscerei questa inconfondibile calligrafia tra mille! Ho davvero qualche speranza di ritrovarla allora! > Poi si fiondò in salotto, dove Noah aveva fatto accomodare gli ospiti nel frattempo, ed attirando a se la curiosità di Heather, che si affacciò alla porta della cucina per spiare la conversazione. < è nelle vostre mani?- urlava nel frattempo Chris a Duncan, fuori di se dalla gioia- Quanto volete? Tutto quello che volete! > E Geoff, bisbigliando al compagno: < Generoso! Ci offre un regalo se gli riportiamo la macchina! > E Duncan, di rimando: < Non è proprio così, amico mio.. > Poi aggiunse, rivolto a Chris: < Attento, Mclean: Non siamo ricattatori, ma indaghiamo per conto della polizia! Io mi chiamo Duncan, mentre il mio amico è Geoff! Comunque il caso della vostra Magnon 777 non mi è chiaro: L'avevate progettata come telescrivente? > La gioia che prima aveva preso Chris svanì in un lampo, lasciando posto alla paura; Così, in evidente difficolta, si limitò a balbettare: < Ehm.. Ma che idea sarebbe? Io non.. > Il punk però non allentò la presa e chiese: < Insomma: è telescrivente o no? > Ancora più in difficoltà, l'uomo si limito a rispondere: < Chi mai potrebbe pensarlo? Era un modello così antico, scribacchiava appena! Eh,eh! > Per niente convinto, Duncan continuò con le domande: < Eravate in casa stanotte? > Stavolta Chris rispose, sicuro: < Si, dormivamo tutti, vero, Noah? > Per niente sotto pressione dallo sguardo scrutatore di Geoff, il ragazzo rispose affermativamente. Sentendosi attaccato, Chris decise di passare all'offensiva: < Ma.. Dico! Che idee ti fai? Sono stato derubato del mio pezzo più raro! Se lo hai ritrovato restituiscimelo! > E il punk, correndo verso l'ingresso: < Senza fretta! Devo prima appurare dei dettagli! Andiamo, Geoff! > Così i due ragazzi uscirono da villa Mclean, dirigendosi verso l'auto. Quando vi giunsero, però, Heather era lì ad aspettarli. < E tu- chiese il punk- Chi saresti? > E la ragazza: < Sono Heather, la nipote di Chris! Volevo mettervi in guardia, perchè qualcuno è uscito dai nostri garage stanotte, ma ha lasciato un impermeabile e un cappello a bordo di una delle macchine! > E Geoff, ridacchiando: < Un pò sbadato come ladro! > Nel frattempo Duncan esaminò gli indizi, ma con sua grande delusione non trovò nessun segno di riconoscimento. Ad un tratto la voce di Chris risuonò nell'aria, chiamando la ragazza che disse: < Lo zio mi cerca, e sembra furente! Devo andare, ma voi guardatevi da lui, mi raccomando! > Così scappò in direzione del portone d'ingresso, lasciando soli Duncan e Geoff. < Notato che ragazza, Duncan? Uno schianto! > E il punk, mentre saliva sull'auto, ridacchiando: < Ti conviene non farti sentire da Bridgette a dire queste cose, Geoff! > E il ragazzo: < Ma lei non c'è, giusto? Comunque: Hai già dei sospetti, fratello? > e Duncan: < Si, su Chris e quell'impeccabile maggiordomo.. Ma prima dobbiamo saperne di più sulla Magnon 777! è sicuramente truccata, ma per esserne sicuro devo saperlo da qualcuno! > E Geoff, incuriosito: < Dove andiamo, amico? > E il punk: < Al centro di matematica applicata! Lì troveremo sicuramente qualcuno! > Così uscirono da Villa Mclean immettendosi nel traffico e dirigendosi verso il centro città.
 
Nel frattempo a Villa Mclean, Chris era in un bagno di sudore. Aver avuto a che fare con quello sbirro ficcanaso non gli era piaciuto per niente, ma lui possedeva la sua Magnon 777.. Così, camminando verso le scale sempre seguito dal suo fido maggiordomo Noah, disse: < Vado a farmi un bagno caldo, non ci son per nessuno.. Ma dimmi una cosa: Come si chiamava quel poliziotto dilettante? > E il maggiordomo: < Duncan, signore! > Poco distante da lì, nello studio di una fabbrica di affumicati, delle persone, grazie ad un microfono spia piazzato nel lampadario, avevano ascoltato la conversazione. < Finalmente i microfoni spia stanno ammortizzando il loro costo!- Esclamò un omone grande, alto e muscoloso, di carnagione scura- Avete capito? Il vostro bersaglio ora è Duncan! Informatevi su di lui e scovate dove tiene nascosta la 777! E stavolta vedete di non fallire! > Con un "Signorsì, signore!" i tre ragazzi uscirono dalla stanza, lasciando solo il loro capo.
Continua...
 
Angolo neo-autore:
 
buonasera a tutti, come va? Scusate per la lunga assenza in questa storia, ma non riuscivo a trovare l'ispirazione. Mi scuso anche per la cattiva descrizione di villa Mclean, ma proprio le case non riesco a descriverle bene come le persone! xD
Spero comunque che vi piaccia, non mi rimane che augurarvi una buona lettura, un buon proseguimento di serata/giornata e buona pasqua! Al prossimo capitolo!
A presto
Zanna92
  
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