Libri > Eragon
Segui la storia  |       
Autore: _Luna_    04/04/2012    9 recensioni
Eccomi con questa prima storia sul ciclo dell'eredità! Vi avverto fin da subito: è ambientato dopo Inheritance, quindi se non l'avete letto o non volete rovinarvi la sorpresa, non leggete questa fanfiction! Non leggete nemmeno quello che scriverò qui sotto!
Sono passati nove mesi dalla partenza di Eragon dalla sua terra natia e lui è ormai rassegnato: non tornerà più, come gli ha predetto Angela e forse ha abbracciato del tutto la sua sorte. Eppure, qualcosa di nuovo, qualcosa di inaspettato e di inquietante porterà di nuovo il futuro di Alagaesia nell'ombra. Il nostro Cavaliere sarà costretto a vedere la sua patria cadere o parteciperà per contrastare queste nuove minacce, nonostante le parole dell'erborista? Non vi resta che scoprirlo
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Arya, Eragon, Murtagh, Roran, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Angela controllò in ogni cantuccio nascosto ma aveva preso tutto. Per “tutto” intendeva solo lo stretto necessario per il viaggio: alcune delle sue erbe, un antico amuleto dall’aspetto misterioso e arcaico, un bracciale d’argento dal motivo complicato, con una pietra incastonata nel mezzo. Scostò i capelli corvini e si asciugò la fronte, sudata per aver tolto e rimesso le cose nel sacco che si sarebbe portata. Finalmente, però, aveva deciso cosa lasciare lì ed era pronta. Quel nuovo viaggio la eccitava molto e non vedeva l’ora di scoprire cosa fosse successo agli elfi. Avvertì un lieve formicolio sulle gambe coperte dai larghi pantaloni. Solembum soffiò, infastidito.
« Si può sapere perché non vieni, Solembum? » domandò, allontanandosi cautamente: da un paio di giorni il gatto era diventato stranamente intrattabile e poco disponibile « Dopotutto qui non abbiamo nulla da fare, vieni con me »
Un ringhiò poco prolungato che veniva dal fondo della gola uscì dal gatto mannaro « Ho altro da fare »
Angela, sebbene fosse un po’ restia a non partire assieme al gatto mannaro, si accontentò della spiegazione e lo salutò con un cenno della mano. Aveva imparato a non contraddire troppo Solembum, specialmente in  momenti del genere. Scese le scale e si ritrovò in un lungo corridoio che percorse tutto, per poi entrare nella stanza di Nasuada. Prima di farla entrare le guardie umane, che avevano sostituito quelle della guerra precedente, le dissero di attendere perché la regina era impegnata. All’erborista irritò parecchio quell’ordine, così bofonchiò « Non sarà un energumeno come te ad impedirmi di vedere Nasuada! » non aveva tempo da perdere, lei « Vuoi che ti trasformi in una rana? O in un rospo, ma allora non esisteresti »
L’uomo tarchiato la guardò stranito ma non la fece passare comunque « Non puoi entrare ora e non farei comunque entrare una stramba come te »
Era evidente che non conosceva affatto Angela, era uno dei nuovi acquisti della regina « Senti stupido embrione uscito dalla pancia di una scrofa, fammi entrare » si stava molto innervosendo: il tempo passava e lei doveva partire il prima possibile. Non aveva certamente bisogno di uno stupido come lui per farle perdere tempo. Nasuada doveva darle le ultime raccomandazioni per il viaggio e una lettera per la Arya, quindi non poteva certo farsi intralciare da una guardia senza cervello « O vogliamo rimanere qui tutta la giornata? »
Anche le altre guardie intervennero, per calmare Angela ma non ci fu verso, l’indovina si mise a sbraitare e ad urlare così tanto da far uscire Nasuada dalla sua stanza « Cosa sta succedendo? » Aveva un’aria stanza e gli occhi cerchiati da profonde occhiaia. Dopo aver squadrato l’ottusa guardia, fece entrare Angela nella stanza e si sedette sulla sedia in legno intarsiato accanto alla scrivania, piena di carte e mappe srotolate « Ti chiedo scusa per lui, è nuovo e ancora non sa chi deve far passare subito… da quando hanno tentato di uccidermi, sono ancora più severi »
Angela la guardò attentamente e commentò « Dovresti mangiare il latte degli scoiattoli delle isole Manaus, ti potrebbe fare bene, hai proprio una brutta cera. Un mio amico, dopo averlo bevuto, ha iniziato a camminare a testa in giù proclamando un sonetto degli elfi che non aveva mai saputo. Non mi preoccuperei troppo, però, potrei allungarlo con delle ali di libellula maculata che vive a nord della Du Weldenvarden e staresti meglio di me! »
« No, ti ringrazio di cuore, ma hai ben altro da fare » sospirò l’altra, sorridendo piano. Aveva anche gli occhi gonfi e lucidi, allora l’indovina le domandò se avesse pianto. A quelle parole, sembrò riprendere un po’ di colore e di fierezza  « Basta. Non mi sembra il momento per simili quisquilie »
Leggermente impettita, Angela si sedette accanto alla regina, spostando la seda e le altre carte ammucchiate e spiegazzate. Con estrema serietà, le consegnò una lettera sigillata « Questa è per Arya, non perderla d’occhio per nessuna ragione » Si mise la missiva tra le pieghe del vestito, nascosta tra il petto e l’abito, poi Nasuada continuò a parlare « Le provviste per il viaggio sono sul cavallo, dammi tue notizie ogni due giorni, appena tramonta il sole, non aspettare. A occhio e croce dovresti metterci quattro giorni… » la guardò fissa negli occhi « sicura di non volere qualcuno accanto a te? Sarei più tranquilla io e tu correresti meno rischi »
« No »
« Potrebbe venire Trianna! » insistette ancora una volta Nasuada ma non ci fu verso, Angela voleva partire da sola. Scesero nella scuderia, seguite dalle guardie vigili e salì in groppa ad un destriero anonimo baio.
« Chiama Elva » propose Angela, poco prima di far partire il cavallo « Ti aiuterà lei mentre io non ci sono »
Nasuada negò con la testa, preoccupata « E’ scomparsa » Aveva dimenticato di dire all’indovina quello che era successo in quei giorni.
« Scomparsa? »
« Si… mi è passato per la testa… da un paio di giorni… la donna che l’aiutava è stata trovata assassinata nella casa che le avevo dato… » era visibilmente scossa da quell’evento, ma tentò di non farlo troppo vedere. Purtroppo, però, Angela rimase ancora più sconvolta di lei e chiese che provvedimenti aveva preso al riguardo « Nulla »
« Nulla? »
« Nulla »
Ad Angela parve molto strano, ma le parole di Nasuada si tradivano da sole. Aveva avuto una qualche missione anche per Elva, sicuramente, e non voleva farlo sapere in giro « Riguardati, Nasuada » proferì quelle poche parole senza crederci troppo e lanciò il destriero al galoppo.


N.d.A. Ecco ancora una volta Angela, un personaggio parecchio complesso! Metto questo capitolo anche per augurarvi Buona Pasqua :D Fatemi sapere cosa ne pensate :3 A presto!
Luna

   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Eragon / Vai alla pagina dell'autore: _Luna_