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Autore: ChiakiAkito    30/10/2006    5 recensioni
[Crossover FMAxHP][AU][Potrebbe essere OOC] I figli gemelli di Ed entrano nell'esercito, e la loro prima "missione" consiste nel frequentare per un anno la scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, insieme al Colonnello Edward Elric e al Generale Roy Mustang...
Genere: Generale, Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Elric, Nuovo personaggio, Roy Mustang
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Cucù

Cucù! XD Ed ecco a voi la vostra autrice preferita (seee come no Ndtutti) col secondo capitolo della storia! Scusate se non aggiorno spesso, ma sono davvero pi... ehm, volevo dire occupata. Sì, sono molto, molto occupata. °-° Comunque sì, sono ancora qui a rompervi, tutto questo perchè voglio far sembrare il capitolo più lungo di quello che è XDD Vabbè, iniziamo che è meglio. Ah, approposito, mi ero scordata di avvertirvi, nella fic Ed ha ancora i due automail e Al è un’armatura...

Disclaimer: No. Non sono la Arakawa. E non ho abbastanza soldi da comprarmi i diritti di FMA. Quindi non mi appartiene. Anche se lo vorrei tanto.

Magical Alchemy

-Jay-jay, puoi ricordarmi perchè siamo qui?- Quattro persone erano alla stazione di Central, in attesa del treno che le avrebbe portate a Londra. –Siamo qui perchè TU ti sei lasciata corrompere da LUI!- Jay indicò Mustang. Emma sbuffò. –Non essere così fiscale, nii-chan!- -Voi due, basta litigare!- Il colonnello Elric si era intromesso nella discussione. –A proposito, pap...ehm, Taisa...- -... Perchè Al non è potuto venire?- Ed sospirò. –Non sappiamo ancora che genere di cose accadano in quel manicomio che si ostinano a chiamare scuola... Ma un’armatura parlante verrebbe subito notata, non vogliamo essere presi per pazzi anche noi, no?- Vennero interrotti da Mustang, che gli faceva cenno di salire sul treno. I tre Elric presero i bagagli e andarono alla ricerca di un sedile libero.

-Eccoci!- I due gemelli osservavano la grande stazione di King’s Cross, dove era appena arrivato il loro treno.-Taisa, adesso cosa dobbiamo fare?- Roy rispose per lui. –Dovrebbe arrivare qualcuno a pren...- La voce gli morì in gola, come vide avvicinarsi un omone alto due volte una persona normale e largo almeno cinque. Aveva un aspetto terribilmente selvaggio: lunghe ciocche di ispidi capelli neri e una folta barba gli nascondevano gran parte del volto.* Indossava una immensa palandrana di pelo marrone. Il gigante notò il gruppo e il suo viso peloso si illuminò.-Ah! Lei deve essere Roy Mustang!- Il generale sobbalzò sentendosi chiamare per nome, e realizzò che quel tipo era la persona designata per accompagnarli. –Ehm... Sì, sono io. E lei è...?- L’omone gli prese la mano e la scosse energicamente, rischiando di rompergliela. –Rubeus Hagrid, Guardiacaccia e professore di Cura delle Creature Magiche ad Hogwarts!-

Hagrid spostò lo sguardo dal generale intento a massaggiarsi il braccio ai tre Elric. –E voi siete i nuovi studenti, vero? Anche se Silente mi aveva detto che erano solo due, e per di più del quinto anno...- Roy scosse la testa. Povero, povero Hagrid. Non sa cosa ha appena detto. Una vena iniziò a pulsare nelle tempie dei tre. Mustang si portò le mani alle orecchie pronto all’esplosione. Ed fu il primo a urlare, seguito a ruota dai gemelli. –A CHI HAI DATO DEGLI ESSERINI MICROSCOPICI CHE POSSONO ESSERE SCAMBIATI PER DEI MARMOCCHI? SONO UN ADULTO! HO TRENTASETTE ANNI!- -COSA STAI INSINUANDO CON “DOVREBBERO ESSERE DEL QUINTO ANNO”? NON SIAMO BAMBOCCI DI UNDICI ANNI! NE ABBIAMO QUINDICI! DOBBIAMO ANCORA CRESCERE, VA BENE?-

Le voci dei tre nanet... ehm, alchimisti si sovrapponevano in una serie infinita di insulti, e il povero mezzogigante era completamente allibito. –Ehm... Scusate, non intendevo questo...- Il generale, intanto, faceva del suo meglio per trattenersi dal ridere. Già gli era difficile quando il piccolo alchimista se ne usciva con una delle sue frasi “anti-basso” da solo. Figuriamoci moltiplicato per tre. La folla guardava la scena shockata. Alla fine, Mustang riuscì a domare le risate e decise che era meglio riportare la calma. Approfittò di una pausa per respirare in mezzo alla sequela di ingiurie e si mise fra Hagrid e gli Elric. –Voi tre, basta. Non ha detto niente del genere.- -Ma...- -Emma, un’altra parola e ritiro quello che ho detto sul non indossare la minigonna. E la faccio mettere anche a voi due...-

Il trio si zittì immediatamente, e un silenzio imbarazzato calò sul gruppo mentre Hagrid li guidava fuori dalla stazione e verso un pub chiamato “Il paiolo magico”. Alla fine il mezzogigante si decise a parlare. –Ah, ecco... Le vostre liste del materiale- disse consegnando ai gemelli due buste di pergamena. I due le aprirono contemporaneamente e lessero il contenuto, diventando più sconcertati a ogni riga. -...B... Bacchetta? Calderone? E’ uno scherzo?- Chiese Jay sconcertato, guadagnandosi un’occhiata stranita da Hagrid. –Perchè dovrebbe esserlo? Nessuno scherzo!- Emma non rispose, troppo concentrata sull’orripilante idea di sè stessa girare agitando una grossa bacchetta rosa shocking con una stella dorata sulla punta, in puro stile fatina dei denti. Scosse la testa per scacciare il pensiero. –E dove troveremo tutta questa roba?- -A Diagon Alley, è ovvio!-

Hagrid li aveva portati in un pub buio e dimesso, dove alcune vecchie sedute in un angolo sorseggiavano un bicchierino di sherry. Il vecchio barman era completamente calvo, e la sua testa somigliava vagamente a una noce di gomma. Quando vide entrare il mezzogigante, fece un sorriso sdentato e lo salutò. –Il solito?- -Mi dispiace, Tom. Sono in servizio per Hogwarts.- -Capisco... Bene, passa a berti un bicchierino un giorno o l’altro!-

Dopo il breve scambio di battute, il gruppo uscì da una porta posteriore ed entrò in un piccolo cortile circondato da un muro, dove non c’era altro che un bidone della spazzatura e qualche erbaccia. –Ehm... Hagrid, può spiegarci cosa ci facciamo qui?- Ed pareva interdetto. L’omone semplicemente sorrise e si avvicinò al muro opposto all’uscita, tirò fuori un grosso ombrello rosa tutto contorto, e premette una serie di mattoni in sequenza con la punta di esso. Un buco iniziò a formarsi, mentre i mattoni scomparivano nel nulla. I quattro alchimisti guardavano a bocca aperta. –Fantastico! Non pensavo che fosse possibile una cosa del genere!- -Dev’essere alchimia avanzata!- I due gemelli esaminarono il muro curiosi, cercando una qualche traccia di trasmutazioni. Hagrid ridacchiò. –Questa non è alchimia, questa è magia... Benvenuti a Diagon Alley!-

-Wow...- Il gruppo era in mezzo a una via trafficata, ai lati della quale due file di negozi che vendevano gli oggetti più disparati facevano mostra di sè. C’erano pile di calderoni, gabbie contenenti gufi e civette, barili colmi di strani ingredienti, e un sacco di altri oggetti. Gli Elric e Mustang si guardavano intorno affascinati, quando quest’ultimo li riportò alla realtà. –Ehm... Voglio ricordarvi che non abbiamo soldi...- -A questo si pone rimedio facilmente!- Rispose Ed con una strana luce negli occhi. –Hagrid, posso vedere una delle vostre monete?- -Un galeone? Certo!- Il mezzogigante estrasse una moneta dorata da una delle numerose tasche della sua palandrana e gliela porse. Lui la esaminò attentamente. –E’ oro, vero?- -Esatto...- Ed alzò lo sguardo, un ghigno malefico sul volto. Ghigno che andò riflettendosi sugli altri due Elric. –Pensate anche voi a quello che sto pensando io?- Roy sembrò afferrare improvvisamente. –NO! Fullmetal, è illegale!- -Solo se ci scoprono!- E il trio diede in una risata sadica. Hagrid guardò Mustang sconcertato. –Fanno così spesso?- -Diciamo che per loro il concetto di “legale” e “illegale” è molto elastico.-

Intanto Ed aveva trascinato i due figli in un vicolo laterale, dove un mucchio di sassi giaceva abbandonato in un angolo. –Credete che possa bastare?- -Direi di sì!- Edward battè le mani, sempre con quel ghigno sadico stampato in volto, e le posò in cima al cumulo di pietre. Con un lampo di luce blu, i ciottoli divennero monete d’oro identiche al Galeone mostrato da Hagrid. Quindi fece sbucare la testa dall’angolo del vicolo e chiamò gli altri due. –Ehi, qui abbiamo finito!-

*Frase presa e riadattata da Harry Potter e La Pietra Filosofale, pagina 18.

Ok, era corto ed era in ritardo. Giuro che il prossimo sarà lungo! E che lo metterò su presto! Comunque spero che vi sia piaciuto!

  
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