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Autore: Fabiola    30/10/2006    2 recensioni
Draco, Harry, Pansy, Hermione, Ron, Neville e Dean decidono, per scommessa, di intrufolarsi nell'ufficio di Piton nel bel mezzo della notte... cosa accadrà? Draco ne è sicuro: ci saranno grossi pericoli perchè Piton è un vampiro, meglio portarsi una collana d'aglio...
Genere: Demenziale, Comico, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Stranamente, quando Harry entrò nel suo ufficio, Piton era seduto alla scrivania, la testa china a scrivere chissà cosa.
''Siediti Potter'' disse con voce asciutta e Harry prese posto di nanzi a lui.
''Professore'' disse, incerto ''... io... volevo scusarmi per ieri sera. Avevamo fatto una scommessa con Malfoy, e invece di riprendermi il libro sul Quidditch... ho preso questo''. Gettò sul ripiano il vecchio diario.
Piton alzò lo sguardo e lo osservò. Poi, incredibilmente, sorrise.
''L'hai letto?'' chiese.
''Ehm, si, ma...''
''Dunque sai tutto''
''Si''
''Ma vedo che non hai portato la gola scoperta come ti avevo ordinato''
Harry, a disagio, si tastò il collo avvolto nella sciarpa gialla e rossa.
''Tranquillo, non ti uccido. Per oggi...'' sottolineò. Poi posò la piuma e chiuse la boccetta.
''Dunque'' mormorò ''dunque...''
Si diresse all'armadio, lo aprì e cercò qualcosa dentro.
''Ieri mattina ho trovato un curioso bigliettino sotto il banco di Paciock, Potter'' iniziò ''che diceva...'' lo prese, lo spiegò e decifrò le sette scritture diverse ''diceva che avevate un appuntamento nel mio ufficio, cira a Mezzanotte.''
''Ma allora lo sapeva!'' escalmò Harry ''Sapeva che saremmo venuti!!!''
''Certo. Per questo motivo ho escogitato tutto.''
''Tutto...?''
''Si Potter, mi è bastata, dunque... una discreta dose di sangue di Drago, le mie efficaci capacità da trasformare la mia espressione in tetra e malvagia, e... un Mantello dell'Invisibilità.''
''Cosa?!''
''Si, Potter, mentre voi rovistavate nel mio ufficio, avete lasciato il Mantello sul pavimento... e io l'ho preso''
''Ma allora era li con noi quando siamo arrivati''
''Si, esattamente... a volte, io e le tenebre siamo una cosa sola...''
Harry deglutì sonoramente.
''Così, l'ho usato per il trucco della testa mozzata... mi è bastato appogiarlo sul collo.''
Tutto tornava, pensò Harry.
''Mi scusi se glie lo dico, professore, ma è stato uno scherzo di cattivo gusto... potevo lasciarci le penne dallo spavento!''
Piton ridacchiò. ''Avresti dovuto vedere la tua faccia, Potter, quando ti ho afferrato per il polso...''
''No, avreste dovuto vedere voi, eravate orrendo, spaventoso!''
''Si, non ci vuole molto per esserlo, a dire il vero...'' vece un sospiro comicamente tragico ''comunque... mi sei svenuto tra le braccia, Potter''
''ah, davvero?'' Harry si sentiva un idiota.
''Si, ho provato a farti rinvenire... ma nulla. Così, ti ho portato nel tuo dormitorio, ti ho adagiato sul letto e me ne sono andato''
Piton era visibilmente imbarazzato. Uno strano rossore si stava propagando sulle sue guancie bianche.
Potter ragionò. Ma allora chi gli aveva infilato il pigiama, tolto gli occhiali, messo sotto le coperte? Al solo pensiero anche la sua faccia divenne color pluffa. Poteva essere tanto tenero con lui Severus Piton?!
''Ok, e... ma perchè ha lasciato che mi portassi il suo diario?'' chiese.
''Ah, si, quello... te lo eri infilato in tasca prima che io me ne accorgessi, poi, nel dormitorio, l'ho semplicemente appoggiato sul comodino, tutto qui. Per scoprire il mattino dopo che c'era un errore''
''Infatti''
''Quello non era il tuo libro di Quidditch... bensì il mio Diario!''
''E io l'ho letto''
''Si, tu l'hai letto''
Rimasero in silenzio per un pò, guardando in direzioni diverse.
''Professor Piton mi dispiace'' disse all'improvviso Harry ''mi sono comportato male fin dall'inizio, non avrei dovuto infiltrarmi nel suo ufficio, ne leggere il suo diario personale...''
''Fa niente, non scusarti'' disse Piton sempre senza guardarlo, con un'ombra di tristezza ''in fondo prima o poi l'avresti scoperto. Ed è meglio che è successo, così sai i rischi che corri stando con me, e puoi proteggerti da solo''
''Ma io non voglio starmene alla larga!'' disse Harry d'impeto ''ora che ho scoperto la verità... ora che sò perchè davvero mi odia... che poi, tra parentesi, è solo una copertura, lei non mi ha mai odiato veramente, l'odio era più che altro per se stesso... ora che so tutte queste cose, vorrei passare un pò più di tempo con lei''
Piton lo guardò come se fosse un pazzo uscito dal manicomio.
''Sai che non si può, Potter!''
''Si che si può! Basta solo... che io stia attento''
Piton strinse gli occhi, furioso.
''Potter, come il solito dai tutto per scontato! Non capisci che sono io quello che fa la differenza? Se per un attimo mi lasciassi andare, se abbassassi la guardia... per te sarebbe finita!''
Harry si ritrasse.
''Si, prof, lo so, ma...''
''Allora riprenditi questo e vattene''
Piton tirò fuori un mantello argentato ben ripiegato e lo gettò sulla scrivania. Poi prese un libro verde e fece la stessa cosa.
''Ora, fuori, fuori!''
Harry non se lo fece ripetere. Era inutile, Piton non sarebbe cambiato mai, anche se lo aveva sperato.
Prese tutto e corse verso la porta. Ma prima di scomparire si voltò e disse:
''Ah, buon compleanno, Professor Piton''
e, sorridendo alla sua espressione sconcertata, se ne andò.
  
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