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Autore: Aphasia_    04/04/2012    0 recensioni
: Sadie ha sedici anni ed molto diverse dalle ragazze della sua età. Sembra proprio vivere in un suo universo parallelo.. Il giorno del suo sedicesimo compleanno succedono tre cose ben precise che segnano il suo destino e che sembrano le siano state tramandate geneticamente. La prima è l'incontro con un misterioso ragazzo, Cedric, che si rivelerà legato al suo futuro; la seconda è il regalo di compleanno che riceve da sua nonna: un misterioso medaglione con una scritta in spagnolo; la terza, e forse la più importante e cruciale è la rivelazione che la nonna fa a Sadie, qualcosa che la ragazza possiede ma che non ha mai saputo di avere. Così Sadie, nel giro di un mese dovrà affrontare il suo destino, che ruota intorno a queste tre cose, in una avventura che la porterà sino in Spagna, sulle tracce dei suoi antenati..
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Crac. Era il rumore che avevo sentito dopo quella rivelazione..
Potevano essercene altri dopotutto? Erano le ossa delle mia spalle che si spezzavano per quel peso, un peso che lì sarebbe rimasto sempre, almeno fino a quando sarei diventata come mia nonna e avrei dovuto a mia volta spezzare le spalle a mia nipote.
Può il mondo crollarti così fragorosamente? Può la tua vita cambiare con un click o meglio un crac? Può un attimo essere l'ultimo momento normale della tua vita? Tutto poteva essere, perchè mi era successo tutto, in quell'istante.
Non avrei mai immaginato che il mio compleanno potesse essere così. In genere quando ti trovi davanti a quelle candeline colorate e a quella torta glassata desideri le cose più belle, affascinanti, romantiche..cose da ragazza. In genere queste, e non vergogno a dirlo anche nel mio caso, sono tre: Amore, Amicizia, Felicità.
Anche nel mio caso erano state tre, indesiderate, inaspettate, sconvolgenti, e senza nemmeno spegnere le candeline:
Un incontro particolare, uno strano regalo, una scioccante rivelazione che ti cambia la vita.
Quanto avrei voluto quelle candeline...Quale era il primo pensiero che mi era passato per la testa dopo quelle parole? Difficile,soprattutto se era più di uno, e se erano più di 2 al secondo. Meglio dividere in categorie: la prima categoria riguardava lo scherzo..poteva esserlo dopotutto; la seconda categoria era l'indifferenza, che ormai faceva parte del mio codice genetico; la terza categoria era l'agitazione e quella ancora non so decifrarla, perchè era totalmente dominante. Elaborando la situazione, dopo un minuto, o forse un ora, avrei anche potuto accettarlo se non fosse stato così maledettamente reale. Ero sempre stata brava a mantenere i segreti, era come se si escludessero automaticamente da me non appena ne fossi venuta a conoscenza. Questo non poteva che essere un segno della mia presunta predestinazione, è ovvio, ma ancora oggi mi chiedo..perchè io? Perchè non un altra ragazza con il mio stesso "dono"?. Nonna mi aveva detto che le custodi sono nate dalla sua stirpe, ovvero anche la mia, la stirpe della sua isola. Avrei mai potuto capire fino in fondo questo dono se questo era così lontano da casa?
"Io...non voglio" era stata la prima cosa che ero riuscita a dire, la più sensata, anche se non verissima. Lo volevo? La prima reazione è sempre negativa, ma nel profondo e con ribrezzo provavo un selvaggio orgoglio nell'essere speciale.
"Le custodi non possono permettersi la volontà. Le custodi non hanno scelta.." aveva risposto lei seria, aspettandosi quella risposta. Nelle sue parole c'era qualcosa che mi aveva rattristato, qualcosa che mi aveva mandato indietro nel tempo per farmi capire. C'era una giovane donna su un isola, il sole illuminava il suo viso rendendolo simile a lui, c'era luce persino nei suoi occhi, occhi selvaggi, proprio come i miei, e le onde del mare non erano niente a confronto della lunga chioma. Era bellissima ed era nonna, era..me. Lo sguardo della giovane nonna non potrò mai dimenticarlo,perchè in quel flashback racchiuso nei suoi occhi che erano il collegamento tra passato e presente potevo vedere che quel senso di impotenza era rimasto, sia nella giovane donna che sfiorava l'acqua della sua isola, sia nell'anziana seria e composta che provava quella sensazione davanti alla nipote. Anche io avrei avuto quello sguardo, perchè non sono solo i segreti ad essere tramandati, anche le emozioni possono passare geneticamente, diventando anche esse quasi un peso.
"Devi capire Sadie, che ci sono cose che non possiamo contrastare, cose che nemmeno immagini. I segreti sono quelle cose, quando li apprendi, non c'è via d'uscita, o li custodisci o..." stava dicendo ad un certo punto nonna, ma si era interrotta spostando il suo sguardo in basso. Era un altro ricordo, un ricordo doloroso, talmente tanto da farla interrompere. E i suoi occhi erano un libro aperto per me, visto che erano uguali, perciò potevo leggervi qualunque cosa... Quello che vedevo non mi piaceva..era dolore.
"E' un voto infrangibile, Sadie..sai cosa significa questo?" aveva detto ridestandosi da quei ricordi. Certo che lo sapevo, ma non potevo credere che fosse qualcosa di così serio, un segreto così profondo, e non era come da piccole quando se dicevi alla mamma che tua sorella aveva rotto il vaso questa non ti parlava per qualche giorno. Voto infrangibile significava perdere qualcosa di molto più prezioso delle parole di una sorella.
"Significa che se riveli il segreto....morirai" aveva concluso nonna intuendo che sapevo. Vivere per custodire era un concetto serio fino in fondo, perchè se non c'era la custodia, allora non c'era la vita, era questo che facevano le custodi, è questo che fanno ancora, con me al comando della stirpe. E se la vita aveva questo prezzo quel segreto doveva essere veramente importante. Sarei mai stata pronta?
"Essere custodi non è uno scherzo, Sadie. E anche se non lo vuoi, devi subire. E' sempre stato così e sempre così sarà. Non l'abbiamo deciso noi, abbiamo sempre subito, purtroppo. Essere custodi comporta molti pericoli, perchè sapere qualcosa che nessun altro sa vuol dire che chi vuole sapere ti cercherà sempre.." aveva detto ancora nonna prima di rimanere in silenzio. Subire e ancora subire, era questo il nostro destino? Custodire qualcosa che tutti vogliono sapere, correre dei rischi, e rischiare la vita per quel qualcosa. Era un segreto per cui valeva la pena subire?
"C'è dell'altro? O vuoi finire di rovinarmi il resto della vita? Non ho scelta, no? Allora se devi affondare il coltello fallo fino al manico, perchè lo so che c'è dell'altro.." avevo detto scoppiando in lacrime. Erano state inevitabili, visto che mi ero trattenuta per tutta quella conversazione e che non avevo nessuna resistenza in queste cose.
"Il manico non è così doloroso come sembra, se lo spingi dolcemente. Stavolta ciò che devi sapere fa parte della tua sicurezza. Non esistono custodi senza protettori, e guarda caso io ne ho proprio uno per te...Lui è Cedric, il tuo protettore" aveva risposto e nell'attimo stesso in cui avevo collegato parole a immagini, il tutto si plasmò con il ricordo di un volto, che si era materializzato subito davanti a me, reale, tangibile.
Cedric. Il Protettore.
  
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