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Autore: edward bella    05/04/2012    5 recensioni
Questa storia parla di una storia d’amore tra un attore (Kellan Lutz) e una modella appassionata di fotografica (Veronica Kay) i due si incontreranno in un servizio fotografico. Li i due si conoscono e… cosa succederà? Scopritelo leggendo...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jackson Rathbone, Kellan Lutz, Kristen Stewart, Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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                                          INCONTRANDO L'AMORE
Ragazze mi odierete per avervi fatto aspettare, ma cercherò di essere puntuale ora che tutto si sta risolvendo vi ringrazio per il vostro sostegno e per seguirmi costantemente quindi questo capitolo lo dedico a voi anche se non e tra i più felici, ma appensa arriveremo a un capitolo bello e felice ve lo dedicherò, per ora vi lascio questo, non è niente di che è un Pov Ashley, ma presto ritornerà Pov Veronica=) beh ora vi lascio prima di annoiarvi un baciooo=)=)

                                                        IMPOTENTE
POVASHLEY


"Lei scherza"disse Kellan furioso.
 “Mi spiace…”disse il dottore andandosene.
Tutti guardavamo Kellan, nessuno sapeva cosa gli passava per la testa. Avevo paura che potesse fare qualche cazzata.
“Kellan”disse Jack avvicinandosi.
“Non ti avvicinare”ringhiò.
All’improvviso prese a camminare verso l’uscita che dava sul terrazzino del piano. Nessuno gli andò dietro, aveva bisogno di stare da solo.
Non riuscivo a credere che una sola persona aveva distrutto così una coppia. I miei genitori sarebbero arrivati domani, mia madre era scoppiata  a piangere e mio padre era furioso e preoccupato. La madre di Kellan aveva detto che sarebbe arrivata in nottata e che ci volevano 6 ore per arrivare a Los Angeles.
Passò mezz’ora e decisi a quel punto di andare da Kellan.
Appena uscita trovai Kellan seduto a terra a fumare, chissà quante sigarette si era fumato mentre era qui solo.
“Kellan non dovresti fumare”dissi sedendomi vicino a lui.
“A chi importa?”
“A Veronica, lei ti ama e non vorrebbe che fumassi”
“Vorrebbe che sparissi…”
“Non è vero e lo sai”dissi guardandolo.
Lui non mi fissava, fissava oltre le ringhiere. Guardai nella sua direzione e notai tantissimi paparazzi.
“Lei mi odierà… quando saprà che non sono riuscito a proteggere il nostro bambino non mi vorrà più”
“No”dissi. “Lei avrà bisogno di te, quando si sveglierà dovrai dirgli tu del bambino. Lo vorrà sapere da te e penso che sia meglio, perché lei inizierà ad incolparsi e tu sei l’unico che può convincerla del contrario”dissi. “Ma non dovrai incolpare te stesso, questo non è colpa vostra, è successo e voi siete forti riuscirete a superare tutto”
“Ma io non ci riesco… come faccio a dirgli che non sono riuscito a proteggerla… che non sono riuscito a proteggere il nostro…”disse bloccandosi spegnendo la sigaretta.
“Kellan non è colpa tua”
“Mi odio Ashley, hai visto come quello l’ha ridotta?”disse guardandomi per la prima volta e quello che vidi nel suo sguardo mi fece stare male. Era pieno di dolore, pieno di rabbia. “Ashley mi sento così incolpa”disse con voce tremante.
“Kellan”dissi abbracciandolo.
Aveva bisogno di piangere, ma sapevo che non lo avrebbe fatto.
“Lei ti ama, non permettere che questo vi divida”dissi stringendolo e lui strinse me.
Ci staccammo e si appoggiò al muro, appoggiò la sua testa sulla mia spalla.
“Kellan tu hai fatto tutto per Veronica, hai messo tutto te stesso per riconquistarla…ti prego non permettere che questa brutta faccenda ostacoli i tuoi sforzi per riaverla nella tua vita… cerca di farle capire che la ami e che sai come si sente”dissi.
“Scusate… se volete potete entrare e vedere la paziente”disse un infermiera.
Ci alzammo e in silenzio ci avviammo verso la stanza di Veronica. Entrammo e trovammo Jason, Joe, Jack e Peter dentro. Gli altri se ne erano andati. L’immagine che mi si parò davanti mi rattristò. Veronica sdraiata che dormiva con la faccia già piena di lividi e non volevo immaginarmi il corpo.
Kellan si blocco a fissarla per un momento, poi si avvicinò e le prese la mano accarezzandogliela.
Sussurrò qualcosa che non capii, ma capii dal suo sguardo che voleva restare solo. Feci segno agli altri di uscire.
Ci ritrovammo tutti seduti in silenzio. Dopo un tempo infinito decisi di entrare a vedere come stava Kellan e lo trovai intento a fissare Veronica e a baciargli la mano.
“Kellan perché non vai a casa a farti una doccia e poi ritorni? Almeno ti rilassi un po’”
“No, non mi muovo da qua”disse. “Se vuoi vai tu, di agli altri che possono andare a riposarsi se vogliono… io sto qua a guardare la mia Principessa”disse facendomi un sorriso tirato.
Uscii.
“Allora che ha detto?”
“Dice che non se ne vuole andare. È così distrutto non l’ho mai visto in questo stato… si sente in colpa e si incolpa di tutto questo”dissi.
“E’ solo stupido perché non si deve incolpare… non è stata colpa sua… anzi se non ci fosse stato lui a quest’ora Veronica poteva essere messa peggio di com’è ora”disse Jason.
“Ho cercato di dirglielo anche io… ma non mi da retta”dissi.
“Ma è normale… vedrete che nel momento in cui vedrà Veronica incolparsi sarà peggio. Però l’unica cosa di cui avranno bisogno e di parlare insieme tutti e due”disse Peter. “So per esperienza che nel momento in cui parleranno capiranno che non è stata colpa di nessuno dei due, ma che è una cosa che doveva succcedere”continuò.
“Spero che riusciranno a parlare e a non tenersi niente dentro perché potrebbe rovinare solo il loro rapporto”disse Joe.
“Beh cercheremo di spronarli a parlare a costo di chiuderli in casa”disse Jack. “Dopo tutto quello che è succcesso… dopo tutta la fatica che ci hanno messo per ritornare insieme non possono permettere a un coglione qualsiasi di rovinare l’amore che provano l’uno per l’altro”disse Jack.
Arrivò il dottore che disse di tornare a casa e che tanto Veronica avrebbe dormito tutta la notte e che potevamo venire domani mattina.
Io mi rifiutai e decisi di rimanere qua, così come Jason.
Joe, Jack e Peter se ne andarono.
Io e Jason decidemmo di entrare e trovammo Kellan addormentato, ma subito si svegliò sentendoci entrare.
“Scusate mi sono dimenticato di chiamarvi”disse.
“Tranquillo”disse Jason.
“Gli altri?”chiese.
“Peter è andato a casa ti saluta e ha detto che verrà domani mattina. Joe e Jack sono andati a mettere a posto la casa, hanno detto che ritorneranno appena finito”dissi.
“Se volete potete andare anche voi”disse.
“No rimaniamo qua”disse Jason.
Guardai Kellan annuire in silenzio, volevo fare qualcosa per lui, ma non sapevo cosa. Mi dispiaceva per Kellan non l’avevo mai visto in questo stato mi sentivo impotente.

PENSAVATE CHE VI AVREI LASCIATO CON UN CAPITOLO COSì CORTOxD VI SBAGLIATE DEVO FARMI PERDONARE IN QUALCHE MODO=) QUINDI ECCO A VOI UN ALTRO CAPITOLO=)


NON VOLEVO CREDERCI

POV KELLAN

Appena entrato nella stanza della mia Principessa mi ero bloccato a guardarla piena di lividi e mi sentii ancora peggio. Era piena di lividi e mi era difficile guardarla, non l’avevo mai vista con un livido addosso, mentre ora era piena.
Restai chiuso in questa stanza tantissimo tempo ad accarezzarle la mano, a chiederle scusa, a farle capire quanto mi sentivo in colpa, ma tutto era inutile perché non riuscivo a levarmi quell’immagine da davanti agli occhi, non riuscivo a credere che forse avrei perso la mia Principessa e che lei avrebbe ripreso ad odiarmi.
Sapevo che nel momento in cui lei si sarebbe svegliata e gli avessi detto che il bambino non c’era più mi avrebbe cacciato e questa volta per sempre, questa volta non avrei potuto fare niente per riconquistarla e non avrei fatto niente… avrei dovuto soffrire per tutta la vita, questa sarà la mia punizione per non essere arrivato prima e averla difesa, non l’avrei avuta vicino a me mai più.
Mi addormentai e mi svegliai quasi subito dopo per via di Ash e Jason.
Mi dissero che gli altri se ne erano andati, Ash mi disse che sarebbe arrivata mia madre stanotte e che i suoi sarebbero arrivati domani mattina.
Passò qualche ora e decisi di alzarmi per andare in bagno, cercai di non fare rumore perché Ashley e Jason dormivano. Uscii dal bagno e trovai Jason fuori dalla stanza.
“Che succede?”chiesi.
“Dobbiamo parlare”disse.
“Di cosa?”chiesi.
“Di quello che è successo e di come ti senti”disse. “sai anche io mi sento in colpa, ma sai da un lato sono felice perché mia sorella sta bene, perché tu non riesci a essere felice, cioè in fondo non ha niente di grave”disse.
“Ma io gli avevo promesso che nessuno l’avrebbe fatta del male, gli avevo promesso di prendermi cura del bambino… non ho mantenuto nessuno di queste promesse… forse avevi ragione tu, è meglio che io non stia con Veronica, ma la amo così tanto”dissi sfogandomi.
“Ma tu non pensare a cosa dicevo io… sappi che io voglio che tu stia vicino a lei, so che faresti qualsiasi cosa per mia sorella, so che la proteggerai, ma la cosa più importante so che la ami veramente. Ma cerca di non incolparti perché Veronica ne soffrirebbe, lei ti ama, non farla soffrire incolpandoti di una colpa non tua, cerca di far capire a Veronica che non è nemmeno colpa sua. Tu dovrai starle vicino”
“Ma lo farò”dissi. “Ma se lei non mi vorrebbe?”
“Non ti vorrà se ti incolperai”disse. “Fammi il favore di starle vicino, avrà bisogno di te come tu di lei. Se permetti che questo rovini il vostro rapporto allora si che la perderai, tu dovrai restarle vicino e farle capire che tutto questo passerà”disse. “Se riuscirete a superare anche questa insieme, beh sarà la dimostrazione di quanto voi due vi amiate, di quanto l’amore che provate l’uno per l’altro sia solido e sincero… quanto voi vi apparteniate”disse guardandomi.
“Grazie Jason…”
“Non ce di che ho solo detto la verità e questo sarà un discorso che ti rifarò se continuerai a dire cazzate del tipo che è colpa tua… sarà un discorso che farò anche alla mia sorellina se si impunterà e inizierà ad incolparsi”disse sorridendomi.
Gli sorrisi anche io, e per la prima volta in quella sera sorrisi sinceramente.
Da lontano vidi arrivare mia madre. Come faceva a essere già qua. Guardai l’ora ed erano le 3 di mattina.
“Mamma?”chiesi.
“Kellan tesoro, come stai? Come sta?”chiese.
“Ha delle costole incrinate, un taglio sulla fronte e parecchi lividi… ma tu come fai ad essere già qua?”chiesi.
“Beh ci vogliono 6 ore e Dick ha corso un po’ ma tu come stai?”chiese.
“Bene…”dissi abbracciandola.
Lei mi strinse forte e ci voleva un abbraccio di mia madre. Gli presentai Jason e poi arrivò anche Dick il mio patrigno.
Decisero di restare in ospedale anche se gli dissi che potevano andare a casa, poco dopo tornarono anche Jack e Joe. Io me ne ritornai dentro dalla mia Principessa e le strinsi la mano. Volevo che si svegliasse per parlare per chiederle scusa. Volevo che tutto questo non fosse mai successo.
Tra questi pensieri mi riaddormentai.


POV VERONICA

Mi svegliai con dolori dappertutto. Aprii gli occhi e mi accorsi di essere in una stanza di ospedale e iniziai a preoccuparmi. Come ci ero arrivata? Cosa era successo?
Cercai di ricordare e tutta una serie di immagini si formarono nella mia mente.
Charlie davanti alla porta, Charlie che mi minacciava, che mi aveva puntato una pistola contro, che mi aveva picchiata, tutte quelle immagini presero forma nella mia mente come un brutto film. Poi Kellan, lui che picchiava Charlie con una rabbia mai vista sul viso, quel viso che ricordo con il sorriso, che anche se era incazzato quando litigavamo aveva sempre una luce tutta sua negli occhi non c’era. Nel momento in cui stava picchiando Charlie non c’era niente nel suo sguardo solo rabbia.
Mi sentii stringere la mano sinistra e guardai la mia mano intrecciata a quella di Kellan piena di segni rossi sulle nocche.
Guardai Kellan che dormiva. Guardai la stanza e non c’era nessun altro. Decisi di svegliarlo.
“Kellan”dissi con voce roca.
Subito alzò la testa di scatto e mi fisso. Aveva uno sguardo così esausto, che mi sentii in colpa, era colpa mia se stava così.
“Veronica principessa mia”disse baciandomi la mano. “Come stai?”chiese.
“Beh potrei stare meglio”dissi.
“Ricordi cosa è successo?”chiese.
Annuii.
“mi spiace Veronica, davvero ti avevo promesso di proteggerti che mai nessuno ti avrebbe più fatta del male”disse.
“Mi hai promesso di proteggermi e che mai nessuno mi avrebbe più toccata e vuoi sapere una cosa? Non ho mai creduto a questa promessa, perché una promessa del genere non si può mantenere… ma sai a quale promessa ho creduto?”chiesi.
Mi guardò senza rispondere.
“Alla promessa che mi hai fatto, quella che mi avresti protetto, a quella che tu mi dicevi che mi avresti salvato ed è a questa quella che ho sempre creduto, perché sapevo che l’avresti mantenuta”dissi.
“Ma non l’ho fatto”disse.
“Si invece”dissi prendendogli il volto, sentii un dolore al fianco. “Kellan mi hai salvato, chissà cosa mi avrebbe potuto fare se non fossi arrivato tu… Kellan mi hai salvata”dissi.
“Te si ma…”si bloccò perché la porta si aprì e vidi entrare mio fratello con Ashley.
“Ehi ti sei svegliata”disse mio fratello mettendosi vicino al letto e prendendomi la mano. “Come ti senti?”
“Potrei stare meglio”dissi.
“Mi spiace Veronica”disse Jason.
“Non iniziare ad incolparti anche tu”dissi. “Guardate sto bene a parte i lividi, sono viva, non mi ha violentata”dissi.
“Si ma c’era quasi”disse Kellan.
“E grazie a te non è successo niente”dissi. La testa iniziò a farmi male.
“Ma è colpa mia dovevo arrivare prima, non dovevo permettere tutto questo… appena penserai a tutto mi incolperai e farai bene… non ti biasimo se non mi vuoi più con te”disse.
“Ma che cazzo stai dicendo?”chiesi guardandolo.
Non volevo che si sentisse in colpa… certo stavo male, ma cercavo di non darlo a vedere non volevo che loro stessero male. Era colpa mia se Kellan si sentiva così, ora tutti mi avrebbero guardato con sguardo diverso… non dovevo permettere a Charlie di farmi questo, Kellan non doveva vedermi così in fondo i lividi sarebbero spariti, sarei stata meglio e questo Kellan lo sapeva ma allora perché si sentiva così in colpa? Mi aveva salvata dalla violenza di Charlie, aveva salvato il nostro bambino… Il bambino…
I miei pensieri si concentrarono sul mio bambino, il cuore iniziò a battere, la paura si impossessò di me. forse era per questo che stava così male Kellan.
“Veronica cos’hai perché tremi?”chiese Ash toccandomi una mano.
“Kellan”dissi già con le lacrime agli occhi.
“Amore cos’hai?”chiese Kellan preoccupato.
“Il bambino… il bambino”dissi.
Sentii il silenzio circondarmi. Kellan non mi guardò più distolse lo sguardo.
“Kellan rispondi il bambino dimmi che sta bene”dissi.
Avevo paura di sapere la risposta.


Kellan alzò la testa e fissò il suo sguardo nel mio. Aveva gli occhi lucidi pieni di lacrime che volevano uscire. Non avevo mai visto Kellan piangere e questo significava solo una cosa… il mio bambino non c’era più, non potevo crederci.. non volevo crederci.
“Kellan no perfavore”dissi scoppiando a piangere.
Mi sentii stringere tra le sue braccia e scoppiai a piangere.
Com’era possibile che la creatura che il giorno prima stava crescendo dentro me ora non c’era più… come aveva potuto una persona essere così crudele da portarmi via il mio bambino. Non era giusto.
“Non è giusto! Il bambino non c’entrava niente non doveva portarmelo via”dissi tra i singiozzi.
“Veronica mi spiace è colpa mia non sono riuscito a proteggerlo”disse Kellan.
“Kellan smettila di incolparti non è colpa tua”urlai. “Non sei stato tu ad uccidere il nostro bambino! Sono stata io… era dentro di me ero io che non dovevo permettere a quel bastardo di toccarlo, di portarmelo via”urlai. “Smettila di incolparti… tu non potevi fare niente sono stata io, non tu ad aver ucciso il nostro bambino”urlai in una crisi di pianto.
“No”disse Kellan abbracciandomi.
“No, non mi toccare”dissi scostando le sue mani che volevano stringermi. “è colpa mia non dovresti stare con me dopo che ho permesso a quello di portarci via il nostro piccolo”dissi.
“No io ti amo e non me ne vado”disse duro.
“E’ colpa mia dovresti andartene”dissi urlandogli contro. “VATTENE!”urlai.
 “Questa non è colpa tua!”disse alzando la voce.
“Ehi calmatevi”disse Ash.
“No Ash è colpa mia”
“No non è colpa di nessuno”disse Jason.
La porta si aprì di colpo rivelando Michelle e Joe i genitori di Ash che subito mi abbracciarono con dietro Jack e Joe.
“Piccola mia guarda cosa ti ha fatto…”disse Michelle staccandosi.
“Giuro che quello non la passerà liscia la pagherà molto cara”disse Joe.
“Che ci fate qua?”chiesi piangendo.
“Di certo non restavamo a casa”disse Joe.
“Non piangere tesoro ora è tutto finito”disse Michelle abbracciandomi.
“No non è finito… quello mi ha rovinato la vita”dissi tra i singhiozzi.
“Vedrai che riuscirai a superare tutto, ci siamo noi ad aiutarti e a farti superare tutto questo, cercheremo di far tornare tutto come prima”disse Michelle.
“No non potete far tornare tutto come prima… ieri io pensavo a crearmi la mia famiglia con Kellan a crescere un bambino che ora non c'è più… non potete far tornare tutto come prima”dissi tra i singhiozzi alzando la voce.
Vidi la madre di Ash portarsi le mani alla bocca e il padre di Ash guardarmi.
“Eri incinta?”chiesero.
Non risposi ma continuai a piangere per il mio piccolo.
“Oh piccola mia”disse Michelle abbracciandomi.
Mi lascia stringere tra le sue braccia, dalle braccia di una mamma che mi ha cresciuta come se fossi sua figlia.
Guardai Kellan fissarmi rattristato il suo sguardo mi feriva ero stata io a ridurlo così, ero stata io a farlo stare male… lo vidi girarsi e andarsene senza dire niente.
“Dov’è andato?”chiese Joe il padre di Ash.
“Vado io”disse Jack.
Jack uscì e scoppiai a piangere, non solo avevo perso il bambino, ma anche l’amore della mia vita.
Mi odiava e faceva bene.


ECCO CONCLUSO IL POV VERONICA... ALLORA COSA NE PENSATE? TRISTE VERO? MA SECONDO VOI SI AGGIUSTERA' TUTTO? CHISSA FORSE COL TEMPO, MA ADESSO DOVRANNO AFFRONTARE IL DOLORE DELLA PERDITA DEL LORO PICCOLINO =)
BEH ORA SCAPPO VI LASCIO UN BACIO E VI AUGURO BUONA PASQUA SE NON RIUSCISSIMO A SENTIRCI PRIMA UN BACIONEE=)

  
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