Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: belongtomusic    05/04/2012    24 recensioni
Odiavo i professori, odiavo la chimica, odiavo la scuola, odiavo…
«Levati gambe corte.»
...Zayn Malik. L'imbecille barra più "figo" barra capitano di non so cosa di questa scuola.
Mi chiamava “gambe corte” per via del mio metro e sessanta scarso ormai a 17 anni.
Ma insomma, ero nella norma, giusto?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic







Mi crogiolavo ancora sul divano, erano ancora le nove e trenta del mattino. 
Quel giorno avevo saltato scuola, ma poco importava. Per un giorno nessuno avrebbe sentito la mia assenza. 
I dolori alla pancia e al collo avevano avuto la meglio su tutto. E poi il tempo nemmeno aiutava, fuori l’aria primaverile era sparita, le nuvole grigie ed
 i leggeri tuoni erano tornati a fare visita. Avevo ancora paura dei tuoni, anzi, negli anni era peggiorata. E poi ero sola in casa, di bene in meglio.
Mi strinsi ancora di più nella mia felpa extra large e distesi i piedi per tutta la lunghezza del divano. Non avevo nemmeno fatto caso che avevo indossato la tuta di mio fratello.
A rompere il silenzio ci pensò un altro tuono. Deglutii.
Sentii il cellulare vibrare e sobbalzai, facendo partire una fitta dolorosa alla parte destra del collo. Piagnucolai mentre presi il telefono e risposi subito, senza nemmeno vedere se fosse un messaggio o una chiamata.
«Pronto?» 
«Les?» Esclamò Natalie, la mia migliore amica, dall'altra parte del telefono. Oh che bello, era una chiamata.
«Ho poco tempo, ho letteralmente pregato la professoressi di letteratura a mandarmi in bagno. Come mai non sei venuta a scuola?» Aggiunse subito.
«Sto da schifo.» Risposi. «Mar Rosso?» 
«Si.» Dissi solo. Non avevo nemmeno la voglia di vivere in quel momento, figuriamoci di parlare. «Ok, devo scappare. Tu mettiti al caldo e non muoverti, che combineresti solo casini! Intese?» Si accertò.
Sbuffai. «Certo, mamma. Ciao!» Risposi con tono canzonatorio, per poi riattaccare buttando il telefono sul piccolo tavolino.
Tornai a distendermi sul divano. Sospirai chiudendo gli occhi, quando un altro tuono forte mi obbligò a riaprirli. 
Avevo l’umore come una nave in tempesta e il tempo, come già detto non aiutava. Proprio per niente.
Sentii il campanello suonare e e balzai dallo spavento, di nuovo. Sbuffai forte, più non avevo voglia di muovermi e più dovevo muovermi. 
Giuro che se fosse stato il postino lo avrei minacciato dicendogli che la prossima volta lo avrei preso a calci, perché oggi proprio non ce la facevo.
Mi trascinai lentamente fino alla porta, aprendola. Rimasi ancora di più spiazzata dopo aver visto chi fosse.
«Z-Zayn?» Domandai balbettando.
«L-Leslie?» Mi imitò. Ci mancava soltanto lui.
Lo guardai scocciata, oggi cascava male, molto male.  «Che vuoi?» 
«Niente, a scuola non ti ho vista ed era noioso non incontrarti per i corridoi e non poterti prendere in giro, così sono uscito e sono passato a trovarti.» Rispose, con nonchalance.
«Sei uscito di scuola senza permesso?» Domandai. 
«Sei sola?» Chiese, ignorando palesemente la mia domanda. 
«In realtà ho un bel ragazzo mezzo nudo nella mia camera, stavamo giusto passando al sodo ma qualcuno ha ben pensato di interromperci.» Dissi ironicamente.
«Ah, chissà chi è il pazzo che si lascia portare in camera da una che inciampa persino sui pantaloni della tuta.» Disse alludendo alla mia tuta decisamente troppo lunga per me.
Lo fulminai. «Sei venuto qui di tua spontanea volontà o ti hanno costretto?» Domandai.
Un altro tuono, sempre più forte. Stava annunciando l’arrivo di un brutto temporale, che sarebbe iniziato tra poco. Balzai ancora dalla paura, sentendo il collo che continuava a lanciare fitte, come d'altronde succedeva non appena facevo un piccolo movimento. «Entra» dissi di fretta, lasciandolo passare.
Lui entrò chiudendo alle sue spalle la porta. Mi buttai sul divano e lanciai un urlo per il dolore. Zayn arrivò subito e mi guardò preoccupato, poi scrutò la mia mano sulla pancia e il suo sguardo sembrò illuminarsi. «Si scoprono gli altarini... Hai il ciclo!» Disse. Arrossì vistosamente, nascondendo il viso tra i capelli. 
«Perché ti vergogni? Io la trovo una cosa bellissima.» Sorrise. «E bravo Sherlock Holmes! Fai carriera.» Lo guardai ironica, cercando di cacciare l'imbarazzo. 
«E' come avere una scena del crimine nelle mutande!» Esclamò, ignorando, di nuovo, la mia affermazione ironica. Ma risi, non sapendo davvero il motivo.  
«Wow, devi stare proprio male! Hai riso ad una delle mie battute...» Sorrise e poi estrasse dalla tasca della sua giacca un CD. Lo guardai curiosa, sedendomi sul divano e lui fece lo stesso.
«Eccoti un CD per le mestruazioni. Per accompagnare i tuoi dolori.» Annunciò posizionando davanti al mio viso il CD. Lo presi e cominciai a leggere le tracce. 
Era un pazzo! «Zayn, mi hai fatto un CD per le mestruazioni?!» Chiesi incredula. Lui annuì fiero.
«Oh ma dai! Bleeding love?»Domandai ridendo. «E' un classico.» Rispose.
«Era da un po’ che volevo dartelo, per il tuo comportamente da "perennemente mestruata", ma oggi è proprio azzeccato.- Aggiunse. Gli feci la linguaccia. «Questo divano è scomodissimo! E poi ti lamenti per i dolori... Dài andiamo a letto.» Disse e senza darmi tempo di ribattere mi prese in braccio, salendo le scale.



 
«Prendila!» Ordinò Zayn. Stava cercando di farmi ingerire una medicina per allietare i dolori. «No! Fa schifo.» Mi lamentai. Eravamo sul mio letto. Fino a qualche ora fa non avrei mai nemmeno pensato che io e Zayn Malik saremmo riusciti a condividere qualcosa per più di un minuto. 
«Ti aiuterà a sentire meno dolore!» Cercò di convincermi lui. Rimasi nella mia situazione, non l'avrei mai presa.
«Apri la bocca.» Insistette. Sospirai, chiusi gli occhi e lui portò il bicchiere vicino le mie labbra, che schiusi appena sentii il vetro del bicchiere. Lui alzò un po’ di più il polso e la medicina mischiata con l’acqua cominciò a farsi spazio nella mia bocca. Deglutii rumorosamente. 
«Che schifo.» Dissi facendo una smorfia. Lui sorrise. Intanto avevamo messo il CD che Zayn mi aveva preparato e partì la traccia 6, Bleeding Love.
Zayn posò il bicchiere sul comodino e tornò a sedersi vicino a me. «Hai fatto un grande sforzo per pensare a tutte queste canzoni. Ora, come minimo, dovrai mandare il cervello in vacanza per qualche anno.» Lo punzecchiai. 
«Vedi che la medicina sta facendo effetto? Stai già riprendendo gran parte del tuo sarcasmo!» Mi fece notare. «Grazie a te.» Replicai. Sorrise e cominciò a cantare il ritornello.
C’era da ammetterlo, aveva proprio una bella voce. I suoi occhi sembravano persino di color oro e mi stavano guardando, intensamente. Mi sentii subito a disagio, non essendo  nelle condizioni migliori per essere guardata.
Cominciai a cantare anche io, rovinando la sua interpretazione canora.
Rise e mi finsi offesa. Ad interrompere quella comica scena, fu un tuono che illuminò l'intera stanza. La pioggia che non avevo notato che stesse scendendo, si fece più forte.
Zayn si alzò e spense lo stereo, poi tornò e si sedette ancora vicino a me. «Hai paura?» Chiese. Io annuii, sentendomi un po' infantile.
«Ci sono io.» Sussurrò, con mio stupore. Lo guardai ed fui davvero certa che i suoi occhi erano diventati oro liquido, ne ero veramente sicura, perché sembravano l’unica cosa che splendesse in quella stanza quasi buia.
Si schiarì la voce. «Vuoi un massaggio al collo?» Chiese titubante.
«Sai fare anche i massaggi?» Domandai. «Io so fare tutto, per chi mi hai preso?» 
«Per un idiota...» Sussurrai ghignando.  
Lui poggiò repentinamente e delicatamente la sua mano sulla parte del collo che mi faceva male, ignorando la mia battuta di cattivo gusto.
Cominciò a massaggiarla lentamente, così tanto che dal piacere chiusi gli occhi.
«Sembri una gattina che fa le fusa.» Sussurrò al mio orecchio, sentivo il suo respiro da una parte e la sua mano grande ed esperta che si muoveva lentamente dall’altra.
Mugugnai e poggiai la testa nell’incavo del suo collo, lasciandolo lavorare meglio.
 
 

 
 
Aprii lentamente gli occhi, con la mente offuscata e i dolori un po’ allietati ma ancora presenti. La pioggia scorreva ancora e sentii qualcosa premere sul mio fianco destro... Il braccio di Zayn! Ci eravamo addormentati... Ma per quanto tempo? 
Girai il più lentamente possibile la testa e vidi il volto di Zayn che dormiva beato mentre continuava a stringermi, quasi fossi il suo pupazzo. 
Mentre dormiva era quasi adorabile. Avrei voluto accarezzarlo. 
Non volevo svegliarlo, non volevo rendere le cose ancora più imbarazzanti. Il mio cuore cominciò a battere, che stesse cambiando qualcosa?
Lo sentii muoversi. «Sei sveglia?» Sussurrò immergendo il suo naso nei miei capelli e sfregandolo come un gattino in cerca di coccole. 
Sembravamo una… coppia? Ma no, eravamo semplici ragazzi che si odiavano e che stavano condividendo il letto, solo quello. 
Mi girai verso di lui. «Il massaggio era fantastico.» Dissi. 
«Così tanto da farti addormentare.» Aggiunse lui sorridendo. Aveva ancora gli occhi chiusi.
Sorrisi. «Merito della tua bravura.» Confessai.
Aprì lentamente gli occhi, attirandomi con quel luccichio che gli si era formato.
«La fine del mondo è vicina.» Scherzò. «Ti stai complimentando con me, ti sei lasciata toccare da me, e abbiamo dormito insieme, nello stesso letto!» Esclamò, provocandomi una risata.
Non volevo nemmeno che levasse il braccio intorno a me. «Hai fame?» Chiesi poi. Lui annuì. «Ti preparo qualcosa, per sdebitarmi.» Sussurrai. Feci per alzarmi ma lui mi strinse di più a sé.
«No aspetta... Voglio approfittare ancora un po’ di questo momento.» Sussurrò. Mi lasciai stringere, aveva ragione, per odiarci avevamo tempo.
Ora che quel momento si era creato, tanto valeva approfittarne ancora per un po’.













-------------------------------------------------------

Allora questo capitolo è per una serie di scuse, sia per lo schifosissimo capitolo scorso e sia per lo scorso ritardo.
Spero di essere stata perdonata çwç
Comunque ora non sono molto in ritardo (spero çwç) grazie alle vacanze che filnalmente sono arrivate :'D
Allooooora passando a cose meno importanti...
Questo capitolo non mi convince molto, ma siccome ho gli stessi e identici problemi di Leslie, ho deciso di farci un capitolo e poi soprattutto grazie a una scena di un film che mi ha ispirato questo capitolo. Grazie film di cui non ricordo il nome :')
Sono sicura che dopo questo capitolo penserete che l'odio tra Zayn e Leslie sia passato, ma non tirate subito conclusioni, con questi due è imprevedibile :D *perfida me*

Ok non mi dilungo molto che per colpa di questo mal di collo non riesco a stare bene al pc, spero che vi piaccia e che come al solito non vi abbia deluso. D:
Un bacione,  vi ringrazio tantissimo. Vi amo, non so più come dirvelo ç_______ç <3
   
 
Leggi le 24 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: belongtomusic