-NON
TUTTO IL MALE VIENE PER
NUOCERE (CAP. 5)-
TITOLO:
Si comincia! (Pt 2)
-SofiaEleni,
venga a sedersi qui vicino
al signor Hidan- “Ok, mai giudicare
un
libro dalla copertina Len, magari è anche
simpatico” penso all’inizio della
prima ora.
Ora
all’inizio della terza ho già
cambiato idea: è presuntuoso e prende la roba dal mio banco
senza chiedere il
mio permesso, e io odio le persone che toccano le mie cose!
-Ti
dispiacerebbe smetterla di prendere
le mie cose?- domando scocciata
-Tanto
ora c’è ginnastica e bisogna
andare in palestra quindi la tua roba non mi servirà, e poi
non rompere tanto
le palle- risponde girandosi solo quando mentre dice l’ultima
parte della frase
“Che voglia di prenderlo a
schiaffi!!”
Dopo
il professore di giapponese antico
Orochimaru-sensei che ha interrogato subito Deidara e sgridato mia
sorella,
entra Gai Maito, il professore di ginnastica, un fissato della forza
della
giovinezza, certo sembra un po’ fuori però
è simpatico.
Scesi
in palestra c’è la classe di Gaara,
Naruto e tutti gli altri che abbiamo conosciuti prima
dell’ingresso tranne Rock
Lee e Kankuro che sono al secondo anno.
Ammetto
che l’ora in palestra non è stata
male, giocare a pallavolo mi piace, preferisco beach volley, ma non si
può mica
avere tutto.
Brrr
brrr
“Chi
mi manda messaggi ora?!” mi domando
mentre mi alzo in piedi per salutare la professoressa di biologia, non
che
vicepreside, Tsunade Senjiu. Quando mi risiedo tiro fuori il cellulare
dalla
tasca e leggo il messaggio
Sei
carina, e anche piuttosto brava a pallavolo.
Chi sei?
Rispondo
cercando di non farmi beccare
dalla prof.
Un
ammiratore segreto. “COSAA?!”
decido
di non pensarci e mi metto a seguire
la lezione
-Oh
oh
un ammiratore, sei veloce nelle pubbliche relazioni, grecia-
-Fatti
gli affaracci tuoi, giappone-
-Andiamo
mi aspettavo più fantasia da te, e comunque non sono
giapponese-
-A
parte il fatto che non ci conosciamo e che ritengo maleducato dare
soprannomi
alle persone che non conosco, non me ne frega nulla di te, quindi
lasciami stare
chiaro?-
-Come
vuoi tu, grecia!- si gira verso il suo quaderno con un sorrisino e
riprende a farsi
gli affari suoi.
Non
appena suona la campanella del pranzo mi fiondo da mia sorella e le
faccio
leggere i messaggi, poi le dico di Hidan
-Come
ti ha soprannominata?- interviene Naruto appena entrato nella nostra
classe
-Grecia-
rispondo con uno sbuffo
-Però,
carino come soprannome!-
-Se
provi ad usarlo ti taglio i baffi!-
-Dai!
Io non lo faccio con cattiveria, mi sembra una cosa dolce farlo tra
amici-
-Può
anche darsi che tu abbia ragione ma lui non fa parte della cerchia dei
miei
amici-
-E
si
pone un altro problema, se lei è grecia, io cosa sarei?-
domanda Kate ridendo
-Dove
siete nate?-
-Nauplion-
-Non
mi piace come soprannome, come ti chiamavano i tuoi amici?-
-KitKat
o Kate- risponde mia sorella
-Aggiudicato
allora KitKat e grecia- risolve Ino
-No
aspetta KitKat e Twix!- propone Naruto
-Che
carinii!!- la bionda ha gli occhi azzurri a cuoricini
-Voi
siete da ricovero!- esclamo io –E comunque Twix non
c’entra nulla con il mio
nome!-
-Perché
KitKat si invece?-
-Kit
è
il diminutivo del nostro cognome e Kat è il diminutivo di
Katharina- spiego
-Ah,
come ti chiamavano i tuoi amici allora?-
-Lena
semplicemente-
-Lenaki?-
-Ok
vada per Lenaki-
-Lenaki
e KitKat, carini! Mi date i vostri numeri di telefono?- domanda Naruto
speranzoso
-Sei
il solito idiota Naruto!- urla Sakura prendendolo a pugni
Dopo
che Sakura ha finito scambiamo i numeri con i nostri nuovi amici prima
di
scendere in giardino a mangiare il panino-pranzo.
Dopo
pranzo un’altra ora di biologia poi inglese e poi finalmente
a casa!
-Volete
un passaggio?- domanda Deidara
-Io
si, grazie!- dico avviandomi alla macchina con lui mentre mia sorella
si ostina
ad andare a piedi con Temari, Gaara e Kankuro che abitano poco
più avanti di
noi. In macchina salgono anche Sasori, Hidan e Kakuzo, ed è
tra questi ultimi
due che mi ritrovo seduta. Hidan fuma con il finestrino aperto quella
che ho il
dubbio sia una sigaretta, l’odore non è
decisamente quello del tabacco…
Il
viaggio è piuttosto imbarazzante, almeno per me, il silenzio
nell’abitacolo mi
sembra molto pesante e poco familiare, sono un’estranea, mi
sembra di essere
come la terza persona in un incontro romantico. Mi arriva un altro
messaggio
Imbarazzata?
Ora basta con i
giochi! Dimmi chi sei!
Te
l’ho già detto un tuo ammiratore segreto
Non è
divertente. Chi sei?
Ok ti do
un indizio: X è l’iniziale del mio nome
X
è
l’iniziale del suo nome? Molto utile come indizio!
-Ancora
il tuo ammiratore, grecia?- domanda Hidan guardando il display del mio
cellulare. Se si è appena fumato uno spinello meglio
assecondarlo, potrebbe non
essere saggio farlo incavolare
-Si,
di nuovo lui- ammetto
-Hai
un ammiratore Eleni?- domanda Deidara guardandomi dallo specchietto
retrovisore
-A
quanto pare-
-E
chi
sarebbe?-
-Non
ne ho idea-
-Non
ti ha detto il suo nome?-
-No-
-Rimorchia
più grecia che è qui da quattro ore di te Deidara
che sei qui da quattro anni-
Hidan e Kakuzo ridono della battuta dell’albino, mentre
Sasori non fa un piega
e il bersaglio della battuta fa un gesto poco elegante della mano al
sopracitato albino. Deidara si ferma davanti ad un palazzo abbastanza
squallido,
Kakuzo scende subito, Hidan si gira verso di me e mi guarda
-Ci
vediamo domani, grecia- e chiude lo sportello, prima di sentire me che
lo
riempio di insulti in greco
-Mi
urta non capire le persone quando parlano- mi fa notare Deidara
scocciato
-Non
è
un problema mio! Non ce l’avevo con te e fatti gli affari
tuoi!- rispondo con
un diavolo per capello. Dopo aver accompagnato Sasori, che abita in una
villetta nella via parallela alla nostra torniamo a casa.
-Scusa
per come ti ho risposto prima- dico a Deidara appena scendo dalla
macchina
-Non
me ne frega- è di nuovo scostante, però ha
ragione, lui mi accompagna a casa è
gentile con me e io gli rispondo male
-Hidan
mi fa incavolare…-
-Ti
ho
detto che non me ne frega- si gira a guardarmi mentre apre la porta di
casa
-…e
per questo lo stavo ricoprendo di insulti, e siccome non conosco
abbastanza
insulti in giapponese sono costretta a ricorrere al greco- dico
sorpassandolo
mentre tiene aperta la porta e fermandomi a togliere le scarpe, mi fa
un
sorriso con un angolo della bocca poi saliamo nelle nostre camere
-
Dimmi un po’ di questo ammiratore- dice prendendomi per un
braccio e facendomi
entrare in camera sua. Mi metto a ridere e butto la cartella sul
pavimento
accanto alla sua, dopo mi lancio sul suo letto, per poi riacquistare un
po’ di
contegno e sedermi a gambe incrociate, e inizio a raccontare.
Dopo
poco iniziamo a fare supposizioni su chi sia.
-
Non è
che sei tu che fai l’idiota eh?- domando agguantando il suo
cellulare (scassato
e vecchissimo) e chiamo sul mio per vedere se il numero corrisponde
-Non
sarebbe più facile guardare tra i miei messaggi?- domanda
-Primo:
i messaggi si possono cancellare. Secondo: i messaggi sono privati, io
non
leggo i tuoi e tu non leggi i miei- rispondo –Comunque cosa
ne dici di cambiare
cellulare?- domando tenendolo davanti a me con due dita, lui me lo
strappa
dalle mani e lo lancia sul comodino
-Che
ne dici di farti gli affari tuoi?-
-Quand’è
il tuo compleanno?-
-Come
sopra-
-Tanto
lo scopro!- dico prendendo il portafogli da sopra il comodino e
cercando la sua
patente –Iwa Deidara, nato a Tokio il 5 maggio 1992- leggo
sulla patente, lui
intanto si è alzato e sta svuotando la mia cartella sul
pavimento
-Se
cerchi la patente non ce l’ho, il portafoglio non lo porto a
scuola e il
passaporto non è nel portafoglio- dico quando trova il
borsellino per gli
spicci -E ora rimetti tutto dentro- non mi ascolta ed esce dalla sua
stanza
diretto presumibilmente verso la mia, e invece va verso la camera di
Kate da
cui proviene la musica a palla
-Una
domanda e poi sparisco- di ce aprendo la porta senza bussare
-Facciamo
che sparisci e basta- mia sorella gli sbatte la porta sul naso
-Tua
sorella ha un caratteraccio- dice guardandomi
-Nah,
ha solo reagito male a questa storia, prima o poi le
passerà, e comunque se
evitassi di fare tutto ciò che la manda in bestia sarebbe
meglio, per te-
-Io
credo sia la mia presenza a mandarla in bestia- dice andando in camera
mia
-No,
è
il tuo modo di comportarti- mi appoggio allo stipite della porta mentre
lui
inizia a guardarsi intorno
-Mi
dici dove tieni la carta d’identità o devo aprire
tutti i cassetti e le ante
dell’armadio?- indico un ripiano della libreria sotto la
finestra segue la mia
indicazione
-Non
c’è-
dice guardandomi, apro un quaderno ad anelli e gli passo il passaporto
Brrr
Brrr
Ti penso. X
Io no invece!
Che
caratterino! Una persona ti dice una frase romantica e tu
rispondi in maniera così velenosa bella greca? X
Decido
di non rispondere.
-E’
lui?-
-Si-
gli porgo il cellulare e gli faccio leggere i messaggi che mi ha mandato
-SofiaElene
Kaligaris - legge tornando a guardare il passaporto della repubblica
greca –Nata
a Nauplion il 7 Novembre 1994-
-SofiaEleni,
Deidara, con la “i” perché in greco
è scritto con la ita e non con la epsilo-
-Perché?!-
-Lascia
perdere, alfabeto greco e la sua pronuncia-
-A
ok-
soddisfatto se ne va dalla mia stanza
SPAZIO
AUTRICI:
Salve
a tutti siamo tornate dopo un periodo di burrasca scolastica e problemi
di
connessione! Ringraziamo:
- Deby92,
FeverSkating,
Rebecca Lestrange Buki,
RT69 Aoryu,
WinstonHope
per aver messo la storia tra le seguite;
-
e ancora Deby92 per aver
messo la storia tra le preferite
Iniziano
i capitoli interessanti! Chi
sarà a mandare i messaggi ad Eleni? Si accettano scommesse!
Fateci sapere cosa
ne pensate! Un bacio Lena kai Kate