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Autore: Nellaria    05/04/2012    1 recensioni
Mi chiedo come sia navigare. Navigare nella mia mente, nella confusione più totale dei miei pensieri, accompagnata dalla poesia. Ecco che il mio viaggio comincia. I bagagli pesano, ma la forza di Amore li fa sentire come piume.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Mi chiedo come sia fidarsi ciecamente.
Affidarsi ad un altro essere.
Lasciare i segreti, le lacrime, i sogni nelle mani dell’oscurità.
Ho paura del buio. Ho paura dell’ignoto.
Dov’è il percorso segnato?
Dove sono le briciole di pane?
 
Fidarsi è un’impresa di dimensioni epiche. E’ la tredicesima fatica di Ercole.
E’ come scalare l’Everest. E’ come vivere soli al mondo.
E’ la sfida per eccellenza. Ti sfido a fidarti di me.
Guardami negli occhi. Leggi il libro della mia mente. Ti fidi?
 
Un padrone si fida del suo cane, del suo fedele (appunto) compagno. E viene morso. Resta sulla pelle una ferita profonda, che gli anni trasformeranno in una vistosa cicatrice. Non vorrà mai più un cane.
Un cane si fida del suo padrone, di colui che lo protegge e lo sfama. E viene abbandonato sul ciglio di una strada. Una strada nel mezzo del nulla. Fa anche un freddo terribile. Non vorrà mai più un padrone.
 
Ma poi, in entrambi (così come in chiunque) la delusione piano piano scompare. Si dissolve. Non è più una pioggia martellante, assomiglia più ad una nebbia ora. E fra le nubi compare la sagoma della Fiducia.
Nel futuro. Nel prossimo. In se stessi.
Non riusciamo a farci abbattere. Dentro di noi c’è sempre quella fiamma perennemente accesa.
Nonostante tutto. Nonostante il male. Nonostante le escoriazioni. Nonostante te.
 
Nonostante te. Ti sei avvicinata con il ferro ardente, per imprimere sulla mia pelle candida il marchio della Sfiducia.
Sono fuggita. Sono una sopravvissuta. Vivo nella stressante, terribile e bellissima Fiducia.
 
Un’illusa? Questo è il mio nome?
Nessuno conosce il mio nome.
 
Mi chiedo come sia conoscere una persona.
Conoscere i suoi tratti a memoria.
Sapere cosa pensa quando fissa l’orizzonte.
Capire una persona.
Nessun quesito, nessun temporale.
Nessun velo, incredibilmente normale.

 
  
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