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Autore: Djali    01/11/2006    3 recensioni
I Malandrini, le sorelle Black, Lily, Lucius e Severus vissero un anno speciale a Hogwarts, e perché il suo ricordo non sbiadisca ci racconteranno, uno per uno, quello che provarono nei più intensi e magici giorni della loro adolescenza...
Genere: Romantico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange, I Malandrini, Lily Evans, Lucius Malfoy, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PICCOLA PREMESSA: Vi imploro perdono per non avere aggiornato per tutto questo tempo, ma non ho avuto il computer. E a Chase e a Lizzyluna un enorme grazie e un bacione ^^

Andammo a dormire abbastanza tardi, quella sera. Lucius, Severus, Bellatrix ed io rimanemmo alzati fino a mezzanotte passata, impegnati com'eravamo a pianificare la nostra vendetta. Lucius era furibondo all'inizio, ma, mentre Bellatrix tirava fuori un'idea malvagia dopo l'altra, parve rallegrarsi. Mi sorprese scoprire quante cattiverie mia sorella fosse capace di pensare tutte in una sola sera. Inizialmente io non volevo neppure sentire parlare di questa vendetta : ero terrorizzata, ma non per me. Non ero abile nel duellare, ma di certo non mi sarebbero toccati ruoli pericolosi. Io temevo per Severus, e soprattutto per mia sorella e per il mio ragazzo. La lite con Potter, mio cugino Sirius e quel prefetto da due soldi mi aveva riempita di paura. Io avevo cieca fiducia nell'abilità di Bella e di Lucius, ma non potevo non avere paura per loro. Cercai di oppormi quando lui propose di vendicarci, quella sera, ma quando lo feci lui mi fulminò con un'occhiata. Provai la spiacevole sensazione di avere qualcosa di estremamente grosso e viscido che mi si agitava nello stomaco. Non potevo sopportare che Lucius temesse che non volessi aiutarlo, per paura o perché ero dalla parte di Sirius, cosa che, fra l'altro, non era affatto vera. Io amavo, e amo tuttora, Lucius con tutta la mia anima. All'epoca eravamo fidanzati solo da qualche mese, ma io sentivo per lui un sentimento così profondo che avrei fatto semplicemente tutto per lui. Certo, sapevo farmi rispettare, quando volevo. Ma questa volta Lucius aveva bisogno anche del mio aiuto, e io non potevo negarglielo per nessuna ragione, neppure se temevo che fosse pericoloso per lui e per mia sorella.

Prima di andare a dormire, Lucius era talmente euforico per quel piano semplice e insieme tremendamente geniale che avevamo architettato che mi baciò senza badare minimamente a chi stava intorno, cosa che faceva di rado. Lo fece con tanto trasporto che mi sentii le viscere rivoltarsi in una piacevole, consueta sensazione. Con difficoltà, lo lasciai nella Sala Comune con Severus e mi diressi, insieme a Bella, al dormitorio femminile, dove le nostre compagne erano già tutte profondamente addormentate. Una volta entrate indossammo le nostre vestaglie, che erano perfettamente identiche eccetto che per il colore: la mia era color pervinca, mentre quella di Bella era scarlatta. Con un piccolo nodo allo stomaco pensai che anche Andromeda ne possedeva una uguale, ma che era di una sfumatura molto scura di viola. Io avevo sempre voluto bene ad Andromeda, ma lei aveva tradito la nostra famiglia, sempre. Aveva tradito il nostro sangue orgogliosamente puro, lo aveva fatto semplicemente coi suoi pensieri, con i suoi desideri di fraternizzare con i mezzosangue. Senza dubbio le volevo più bene di quanto gliene volessero Bella e i nostri genitori insieme. Ma neppure io potevo condividere le sue idee completametne folli, indegne di un Black...

-Cissy, mi sembri strana. Hai ancora paura per il piano?- mi chiese ad un tratto la voce di Bellatrix. Mi voltai a guardarla mentre si allacciava la vestaglia attorno alla vita sottilissima. I capelli scuri erano sciolti sul velluto scarlatto, e le lunghe ciglia rendevano lucente il suo sguardo. Pensai che fosse di una bellezza talmente selvaggia, talmente arrogante che avrebbe incantato persino il diavolo. E credo che, se mai avesse davvero conosciuto personalmente il diavolo, avrebbe scoperto di avere con lui una tale affinità caratteriale da andarvi perfettamente d'accordo.

-Pensavo a Meda- risposi a bassa voce, sfilandomi la divisa nera e verde e gli abiti che indossavo sotto di essa. Lei si scostò i capelli setosi dal viso con un gesto irato del capo, emettendo un sibilo serpentino.

-Ti prego, non me la nominare. La giornata stava prendendo appena adesso una piega piacevole- disse con voce glaciale. Mi infilai la vestaglia color pervinca e me ne fissai la cintura sui fianchi con un piccolo fiocco.

-E' nostra sorella. Lo so anch'io che è indegna del nostro nome, ma un po' di bene...- tentai io, ma fui interrotta bruscamente.

-Ti ho detto di non parlare di lei!- ruggì Bella. Qualche letto più in là, una ragazza si agitò nel sonno. Bella parve accorgersi di aver alzato troppo la voce, così si voltò verso il suo baldacchino verde e ne scostò le tende con scatti furiosi. Decisi che era meglio cambiare argomento.

-Credi che il piano funzionerà?- le domandai scostando anche le mie tende e infidandomi sotto le lenzuola.

-Che domande!- scattò lei, seminascosta dalle coperte verdi e argentate -L'ho ideato quasi tutto io. Peccato solo che dovremo aspettare un mese intero. Ma sarà importante che alla fine tutti e quattro diamo il meglio di noi, o saremo scoperti. Tu non hai più paura, vero?- Vidi i suoi occhi scuri indugiare su di me con l'aria di chi fosse pronto a saltarmi addosso per sbranarmi se avessi dato la risposta sbagliata. Io rimasi in silenzio per un po'.

-Un po'- risposi infine, sinceramente -Cioè, io non ho paura per me : sono preoccupata per voi. Voglio dire, tu, Lucius e Severus siete già stati puniti una volta perché avete litigato con Sirius, Potter e Lupin. Se vi beccano a farlo di nuovo finirete in guai grossi. Potrebbero perfino arrivare a espellervi, senza contare che potreste restare feriti...-

-Correremo il rischio- rispose lei freddamente -'Notte-

-'Notte- risposi infine tirandomi le coperte fin sotto il mento.

Il mattino dopo facemmo colazione e ci recammo nella classe di Incantesimi, e, nell'ora seguente, nella serra. Tutto fu molto tranquillo, ma notai che mancava Lupin, chissà per quale ragione. Pranzammo e poi ci godemmo due intere ore buca, che ci lasciavano libero l'intero pomeriggio. Ne approfittai per fare i compiti, in Sala Comune, insieme a Bella, Severus e Lucius: quella sera loro non ne avrebbero avuto il tempo, poiché avrebbero dovuto andare nell'ufficio di Lumacorno a riordinare i suoi vecchi fascicoli. Severus sembrava particolarmente impegnato a scorrere il libro di pozioni, sul quale aveva scarabocchiato, immancabilmente a ogni pagina, strani incantesimi e formule.

-Per domani non abbiamo pozioni. Ti sei già messo all'opera per...- gli chiesi, lasciando in sospeso la domanda: molti dei tavoli che ci circondavano erano pieni di studenti.

-Sì, ho cominciato a mettere da parte gli ingredienti. Però ce n'è qualcuno veramente raro. In questa scuola, credo che solo Lumacorno può possederne un po'- ammise lui, preoccupato.

-Nessun problema- rispose Lucius con voce risoluta -Lo prenderemo di nascosto stasera. E così, anche la punizione sarà un nostro vantaggio-

-Sentite, ho notato una cosa. Lupin era assente oggi a lezione- mormorò Severus, con l'aria di un cospiratore -Non è la prima volta che si assenta durante le lezioni senza essere in infermeria...- ma fu interrotto da Bellatrix.

-Personalmente, non me ne importa un accidente di dove quel tipo passa le giornate. E in ogni caso, come fai a sapere che non è in infermeria?-

-Lo so di certo, anche se non sono andato a controllare. Il fatto è che l'anno scorso faceva numerose assenze ingiustificate, durante le quali non era nè in infermeria nè in nessun altro luogo conosciuto del castello. Io credo che possa stare tramando qualcosa-

-Dal primo anno?- chiesi io scettica -Ma vorrai scherzare? Non sta tramando niente di niente. E comunque, sei tu che sostieni che le sue assenze siano ingiustificate. Credi che Silente gli lascerebbe saltare così tante lezioni se non fosse per un motivo molto valido?-

Sembrò un po' deluso mentre riprese a scorrere con l'indice alcuni scarabocchi sul bordo di una pagina completamente ricoperta di scritte disordinate.

-Comunque, ci servirà la pelle di Girilacco- riprese seccamente, come se lo avessimo offeso.

-La troveremo- rispose Lucius, ancor più seccamente. Severus parve considerare questo come un avviso che la conversazione era chiusa, e così rimase nel più assoluto silenzio fino all'ora di cena, quando risalimmo tutti verso la Sala Grande. Quando terminammo di mangiare, salutai con un bacio sulla guancia Lucius (che arrossì abbondantemente, dato che eravamo nel pieno della Sala Grande, e non solo al cospetto degli altri Serpeverde come nella Sala Comune) e augurai buona fortuna a lui e agli altri due. Li vidi seguire Lumacorno fuori dalla sala, e, al tavolo più lontano dal nostro, vidi Potter e mio cugino alzarsi e dirigersi nella Sala d'Ingresso e svoltare su per la scala che conduceva alla Sala dei Trofei. Tornai in Sala Comune da sola e lì iniziai a fare i compiti per il giorno seguente. Nella tranquillità della Sala Comune, seduta al tavolo accanto al fuoco, le ore che mi separavano da mia sorella e dagli altri due scivolarono lente e silenziose. Avevo ancora il sonno arretrato della notte precedente, e sentivo il terribile impulso di lasciarmi cadere addormentata con la testa sul libro aperto di Incantesimi, quando, a mezzanotte meno venti, il passaggio segreto si aprì, e Bellatrix, Lucius e Severus entrarono nella Sala Comune, stanchi e impolverati. Lucius sorrise raggiante nel mostrarmi un barattolino di vetro contenente quella sembrava proprio pelle tritata di Girilacco.

   
 
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