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Autore: Tatiana_    05/04/2012    1 recensioni
si può amare, dopo aver odiato per 18 anni?
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 11; inaspettato.  
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Violet

 
‘Louis mi vuoi spiegare che cavolo sta succedendo?’ urlo. Eravamo ancora nel sentiero. Correvamo più velocemente possibile, io, il Carotomane e il ragazzo che fino a due minuti prima mi baciava e mi stringeva, e che ora mi correva accanto tenendomi la mano.
‘Dai ragazzi sbrigatevi, appena arriviamo vi spiego’ Diceva il ragazzo con la lanterna ormai spenta dal vento della corsa.
Sono sfinita ed ho il fiatone, come me anche Harry. Comunque arriviamo fino allo spiazzo davanti l’abitazione di legno. Un’ambulanza ha appena iniziato ad allontanarsi a tutta birra e con le sirene accese e squillanti.
I ragazzi – Liam, Niall, Zayn – sono bianchi in faccia, non parlano. Si guardano.
Le ragazze – Lily e Claudia – sono in lacrime, piangono come pazze e si stringono.
Manca Isabella.
‘Che è successo? Si sono portati Isabella non è vero? Perché? Che le è successo? Sta molto male?!’ Domando letteralmente nel panico, e avrei potuto continuare se Niall non mi avesse fatto cenno di fermarmi.
‘Eravamo tutti in cucina, stavamo scherzando, quando abbiamo sentito un botto. Isabella aveva sbattuto la testa contro una credenza. E..e..’ La voce di Niall si affievolisce. Adesso anche gli occhi del biondino perennemente allegro sono bagnati dalle lacrime, come lo sono anche i miei.
‘…E? Che è successo poi?’ Chiede Harry, che mi stringeva ancora la mano.
‘E’ c-caduta a terra. Non si è m-mossa per un int-tero minuto..’ Balbetta singhiozzando Claudia.
‘Quello stupido gioco con la bottiglia!’ Dice Liam arrabbiato.
‘Non ho di certo cominciato io!!’ Risponde Lily guardando Niall.
‘Oh, perché IO sono andato in cucina per primo, vero Claudia?- Risponde il biondino che si era preso di coraggio.
‘Ma che ne potevo sapere io scusami?’ Si difende Claudia.
‘Ragazzi ragazzi adesso basta, non è il momento di fare così!’ Interviene Harry
‘Ohh, voi tu non parlare che piuttosto di essere qui a soccorrerla pensavi soltanto a farti Violet!’ Dice Zayn… beh più che dirlo, lo ruggisce.
‘OHH E ANDIAMO. Non fate i bambini! E’ stato un incidente, stando qui a discutere non risolverete niente, NIENTE. Dovremmo già essere in macchina per andare da lei in ospedale.’
‘Ha ragione. Dobbiamo starle vicini. Dobbiamo andare, glielo dobbiamo.’ ..Niall.
************

Isabella

 
 Il giorno in cui a scuola ci avevano fatto vedere quel filmato sui casi di morte apparente, in cui tutti i testimoni parlavano del , della e ella sensazione di pace e benessere, non avevo fatto altro che sbadigliare e guardare fuori dalla finestra sperando che qualche cretino dei miei compagni telefonasse annunciando un allarme bomba.
Ma adesso le cose sono un po’ diverse.
Avevo attraversato il tunnel ed ero tornata indietro.
Da sola.
I ricordi erano così dolorosi. Il botto, la caduta, il sangue. Poi il nulla. E adesso solo le luci accecanti dei neon di questa ridicola sala dell’ospedale.
‘Allora? Come sta? Che cos’ha?’ Sento un frastuono provenire dal corridoio; sono arrivati tutti i miei amici.
‘Ha avuto un trauma cranico, ha un brutto ematoma. Il suo cuore beh..’ Il dottore con fare teatrale si toglie gli occhiali. Se lo poteva risparmiare, d’altronde stava parlando della mia quasi morte.
‘..beh? Il suo cuore cosa?!’ Dice Zayn facendosi largo tra tutti. Era sudato, ed era anche rosso in faccia. Non lo avevo mai visto così.
‘Ha smesso di battere per dei minuti.’
Per i successivi cinque secondi, sentii pianti e singhiozzi straziati dal dolore.. che avevo causato io. Perché non ero stata più attenta? Merda, e come lo dicevo a mia madre? ‘OH CIAO MAMMA! Il weekend è andato bene, il mio cuore ha semplicemente smesso di battere per un po’ e sono finita in coma, per il resto tutto ok!’
‘Fortunatamente è ancora con noi, grazie ad un miracolo. Anche se momentaneamente è in coma farmacologico, non sappiamo ancora quali potranno essere le sue conseguenze al risveglio.’
‘Possiamo entrare a vederla?’ Fa una vocina piccola piccola, fragile. Era Violet.
‘Certo, però non tutti insieme, il rumore non fa bene’
‘La ringrazio, davvero’ Lo trattiene Zayn per la mano.
‘Non ringrazi me, ma quel qualcuno che sta lassù, mi creda.’
‘Chi entra per primo?’ Dice Niall asciugandosi qualche lacrima. La cosa orribile è che vedevo e sentivo, fluttuavo nella stanza bianca, ma non potevo intervenire, non potevo consolarli e dirgli che stavo bene e che presto sarei tornata da loro.

 
Poco dopo.
 

Se il mio corpo non fosse congelato ed immobile, avrei facilmente pianto per giorni interi. Erano entrati tutti, a poco a poco. Pensate quello che volete, ma quelle persone in due settimane, sono diventate parte della mia famiglia. E sentirti dire certe cose dalla tua famiglia, fa un certo effetto.
Mi dicevano di essere forte, di continuare a lottare, di tornare per loro. Mi raccontavano dei momenti passati insieme, delle risate. E se queste cose te le dice la tua famiglia, l’energia ti assale e conquista.      Zayn mi ha raccontato – sì, per filo e per segno – tutti gli attimi trascorsi insieme, di quanto io significavo per lui, di cosa significavo. Ha pure pianto. Un’altra pugnalata. E difficilmente penso che riuscirò a vederlo piangere un’altra volta. Anche Violet Pianse. Diavolo, dovevano piangere proprio tutti?! Era terribile. Troppo.
Toc Toc. Oh, mancava ancora una persona. Vero.
Quello con cui, dopo Zayn, avevo legato di più. Era una sorta di fratello maggiore; geloso, immaturo e dolcissimo.
Si sedette sulla sedia, incrociò le dita, prese un bel respiro, e iniziò.
‘Isabella, so che puoi sentirmi, lo sento. Quindi ti prego, ascoltami, perché non credo che avrò mai più il coraggio di dirti queste cose. Lo sai beh.. non sono un tipo da discorso, e questo non lo è neanche però..’
Si interruppe. Una lacrima gli sporcò la maglietta a strisce. No, non piangere. Almeno tu sii forte. Per me.
‘Ti ricordi dei fiori? Della lettera? Qualche sera fa? Beh, certo che no, non te ne sei curata neanche.’
La lettera.. i fiori.. oddio, adesso ricordo.
Se fossi più forte, mi noteresti?
Ti abbandoneresti tra le mie braccia, salvandomi?
Perché io e te siamo uguali,
Mi hai salvato, ma quando te ne vai tutto finisce di nuovo.
Oh, e se te ne andrai, so che scomparirò,
perché devi essere tu. Solo tu.’

 
Recitò la poesia a memoria, e tutto tornò in mente. Il momento in cui trovai le rose di sera e la lettera con esse. Il profumo di quelle rose riempì la mia stanza per giorni.  Ero sicura che fosse stato Zayn.. e se non fosse stato lui?
‘Beh se ti interessa sono stato io. Perché sì, Isabella, penso proprio di essere innamorato di te. E la mia fidanzata? Beh, la adoro, è sicuro, ma lei non mi fa minimamente sentire importante quanto te. Lei .. lei è una ragazza dolce. Ma non posso scherzare con lei. Tu invece, prima di essere la ragazza più dolce che io conosca, sei la mia migliore amica, con cui posso scherzare. Isabella, svegliati, ti prego. Ti amo, fallo per me.’
Fu allora che tornai a galla.
‘L-Louis’
‘Isabella tu.. mi senti?’
‘Si Louis, si.’




 

************* 
Angolo autrice; Ciao pupoooooone. Allora; per motivi di copyright, ci tengo a precisare che ho preso spunto per una parte dal libro 'Il mio angelo segreto cc: Va bene, spero vi sia piaciuto c: Ciao, siete le lettrici più belle. 
 

  
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