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Autore: Fire Gloove    06/04/2012    2 recensioni
Jacopo, alle medie, era il ragazzo più popolare della scuola.
Lucio il più sfigato.
Alle superiori si ritrovano compagni di banco.
Si attraggono, poi diventano amici. E poi?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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I SOLITI IDIOTI (L)

 

Guardo l’orologio: le 7.35. Ed io sono già davanti al cancello. Tipico di me, decisamente da sfigato.

Guardo la facciata della scuola, la mia nuova scuola. “Liceo Scientifico Statale Galileo Galilei”, e dire che io volevo fare  il classico. Ma in tutti i classici della città si era già iscritto un qualche mio compagno delle medie e io avevo il bisogno di staccarmi da quell’ambiente, se no sarei rimasto per sempre “l’idiota che a undici anni è caduto nel cesso.

Piuttosto imbarazzanti, lo ammetto, ma cose del genere possono capitare a tutti.

La mia sfortuna era di essere stato in classe con quel cretino di mio cugino Silvio, il mio persecutore. Grazie a lui, il capobanda, io sono stato soprannominato “lo sfiga tardato” (Nd Lu: una via di mezzo tra sfigato e ritardato) per tre anni

Se fossi stato nella stessa scuola di uno qualsiasi dei miei compagni delle medie la storia si sarebbe ripetuta, perché si sa: le voci volano.

E quindi, eccomi qui.

Toh guarda, stanno arrivando ad arrivare gli altri. Le 8.00 , aprono i cancelli.

Ci smistano nelle varie classi: io sono in prima B. Mi sistemo nel banco centrale della fila centrale: ottima postazione! Non devo avere una faccia particolarmente convincente, perché nessuno mi si siede accanto. Comunque.

La campanella suona e tutti si siedono. In corridoio si sentono dei passi decisamente affrettati e un ragazzo dai capeeli rossi si fionda in classe.

In ritardo il primo giorno? Notevole

Il nuovo arrivato si sbraca nel banco accanto al mio, tra l’altro ha fatto appena in tempo: la prof sta entrando. È una tipa secca secca e tutta rugosa, sembra una strega.Si presenta ed è DAVVERO una strega.

Come si fa a mettere un test alla prima ora del primo giorno?!?

Comunque prima dobbiamo presentarci. Solo nome, cognome e scuola di provenienza: perfetto, questo preclude la possibilità di fare figuracce!

Il mio compagno di banco si alza e noto un certo interesse da parte delle ragazze –Mi chiamo Jacopo Torneso, ho quindici anni e vengo dalla Mazzini-

Ok, è il mio turno –Mi chiamo Lucio Larchi e provengo dalla scuola media Leopardi-

Nessuna figuraccia? Incredibile

Il test è facile e vedo che anche Jacopo lo finisce in fretta. Forse non è il classico bello e stupido come immaginavo io…

Mi passa un bigliettino con le solite quattro banalità, a cui io rispondo.

Finalmente suona la campanella che ci libera dalla mefitica presenza della strega. Entra un uomo sulla trentina, il prof di matematica.

Ci tocca ripresentarci, aggiungendo qualche particolare.

Mr sorriso 2012 si alza –Mi chiamo Jacopo Torneso, ho quindici anni e somiglio a Bred Pitt. Faccio basket da quando avevo dieci anni. Vivo con mia madre, mia zia e il mio pastore tedesco, che si chiama Roger.-

Certo che la modestia se la deve essere dimenticata sul comodino, ‘sta mattina!

E poi dov’è che assomiglia a Bred Pitt? Sembra molto più Orlando Bloom con i colori di Rupert Grint!

Ma che vado a pensare? Chi se ne frega di a quale attore assomiglia!

La giornata passa abbastanza in fretta. Quando l’ultima campanella suona, Jacopo si alza senza nemmeno salutarmi: ma che carino!

All’ultimo ci ripensa –Allora ciao, a domani!-

Io faccio un mezzo sorriso e borbotto A domani-

E ora che ha da fissarmi a quel modo?

Lo guardo perplesso. Lui deve accorgersene, perché distoglie gli occhi ed esce.

Io me la prendo con calma, tanto che sono l’ultimo a lasciare l’aula.

Fuori da scuola ho una visione che riesce a rovinarmi completamente la giornata.

Appoggiati ai loro orrendi e truzzissimi motorini, ci sono il mio “adorato” cugino Silvio e i suoi due migliori amici: Marco Relchi e Stefano Melluzzi.

Silvio mi vede e urla –Cugino, spicciati che ti do un passaggio in moto!-

Ci penso un attimo: a piedi ci metterò il triplo del tempo, ma non mi fido per niente della guida di mio cugino.

-No, grazie. Vado a piedi-

Se ne va un po’ troppo tranquillamente, temo che stia tramando qualcosa ai miei danni. Gaia me lo dice sempre, dovrei reagire, ma come si fa, se lui mi ricatta minacciando di rivelare a tutti il mio piccolo segreto?

Arrivo a casa e mi fiondo in camera mia.

Picasso viene a strusciarsi sulle mie gambe, segno che ha combinato qualche guaio a cui io dovrò rimediare per impedire che mia madre si arrabbi. Hamingway, come sempre, dormicchia sulla mia scrivania.

Faccio il bilancio della mia giornata: in fondo non è andata così male. Certo, come compagno di banco poteva capitarmi di meglio: Jacopo sarà pure un gran figo, ma è uno dei soliti idioti che mi hanno rovinato le medie!

 

 

 

 

 

Nota dell’autrice(?): e dopo un tempo vergognosamente lungo, ecco il secondo capitolo!!

Ho una bella notizia per voi: il terzo è già pronto, devo solo copiarlo sul pc… pubblico lunedì!!

Allora: Lucio sembra completamente diverso da Jacopo… chi dei due vi piace di più?

Fatemi sapere con taaante recensioni!

Un bacio,

Lucy

   
 
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