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Autore: wonderful    06/04/2012    2 recensioni
avete presente quando litigate con qualcuno a cui volete un bene dell'anima? ecco Serena si è sentita cosi abbandonata da tutti e ha deciso di partire per sempre..e quando credeva che la sua vita non poteva che peggiorare ha conosciuto gli angeli della sua vita..
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ero uscita di casa da circa venti minuti e già non sapevo cosa fare, avevo solo deciso che non sarei andata a casa di qualche amico ma dovevo dare una svolta alla mia vita e andare lontano da tutto e da tutti. Abitavo a pochi metri dalla stazione dei pullman, ero li seduta in attesa di un idea, quando il pullman per l’aeroporto si fermò. Credo che in quel momento il mio corpo e il mio cervello non erano collegati perché mentre ancora pensavo cosa fare mi ritrovai seduta sul pullman.

Aeroporto di Malpensa un enorme cartello bianco era li davanti a me ci fissavamo ero in attesa di prendere coraggio ed entrare nel mio nuovo mondo stavo per abbandonare in quel momento ero sola con me stessa e nessuno mi poteva fermare, entrai ora un altro cartello era posto davanti a me era il cartellone delle partenze e degli arrivi indicava:
Londra
Dublino
Palermo
Tokio
E molti altri pasi ma mi soffermai principalmente su questi, Palermo era forse una scelta per non abbandonare definitivamente tutto ma rimanere attaccata ancora alla mia terra. Ma no mi buttai decisa su Londra ero emozionatissima, ma subito il primo problema mi si presentò, non avevo mai preso un aereo. Per i continui impegni di lavoro di mia madre non ero mai stata in vacanza all’estero e questa era la prima volta che ci salivo. Mi avvicinai al bancone per prendere il biglietto e poi chiesi gentilmente alla donna davanti a me in fila, infatti avevo sentito che anche lei aveva preso un biglietto per Londra, se potevo seguirla e spiegai le mie ragioni.

Dopo alcune ore di viaggio finalmente ero arrivata, ringraziai la signora che mi aveva tenuto compagina per tutto il viaggio, all’uscita del aeroporto il secondo problema si presentò indovinate? Una delle materie in cui avevo l’insufficienza era inglese, sapevo cavarmela nei discorsi banali tipo come stai o come ti chiami ma non avevo mai parlato con un inglese e non credo che tutti avessero l’accento italiano come la mia professoressa, il terzo problema era e ora dove vado non so nemmeno dove sono. Ero in preda al panico non sapevo più cosa fare il mio piano si stava sgretolando in mille pezzi.

E’ proprio vero a Londra il tempo fa schifo prima ce il sole e un minuto dopo inizia a piovere, ero sotto una tettoia fuori dall’aeroporto, era ormai mezzanotte faceva freddo e pioveva tantissimo. Ero veramente la ragazza più sfortunata del mondo credo che la sfiga si era impossessata del mio corpo, ma forse anche la sfortuna ha un punto debole, e proprio in quel momento dall’aeroporto stava uscendo la mia salvezza. Una ragazza alta, magra aveva i capelli neri un po’mossi, mi notò quasi subito, si avvicinò e mi disse in italiano

Ei! Tutto apposto che ci fai seduta qua in terra?

Oh ciao, no e che sono appena arrivata qua a Londra e non so dove andare sai non era previsto questo viaggio? Ma come hai fatto a capire che ero italiana

Beh in effetti l ho notato la valigia

Bene mi ero dimenticata di dirvi che io sono nel libro del guinness word record per le maggiori figure di merda  avevo la valigia con stampato la bandiera dell’Italia penso che si notava che ero italiana. Scoppiai a ridere e improvvisamente le mie guance erano diventate come un peperone

Comunque non mi sono presentata, mi chiamo Sara, abito qui in Inghilterra da molti anni ma i miei genitori sono Italiani, so che non sono affari miei ma come mai sei venuta qua a Londra?

Piacere serena, in effetti ieri ho deciso che la mia vita doveva cambiare non potevo continuare a vivere in questa situazione e mi sono ritrovata qua.

Wow che coraggio io non so se ci sarei mai riuscita, mi dicevi che sei qua per puro caso e non sai dove andare be, cosa aspetti vieni andiamo a casa

Forse voi non sareste mai salite in macchina con una persona che non conoscete nemmeno, e forse non l’avrei mai fatto anche io in un altro momento, ma mi sentivo cosi sola e non sapevo cosa fare cosi ho accettato senza problemi 
  
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