“Alla buonora!” esclama Draco vedendo arrivare me, Daphne e Pansy.
“Buongiorno anche a te, Malfoy” lo saluta Pansy.
“Dormito bene, Eff? Sembri uno zombie!” mi dice dolcemente Blaise. In effetti avevo delle brutte occhiaie tra l’azzurro e il nero.
“Ho dormito male proprio per sembrare uno zombie e spaventarti a morte, Zabini” rispondo senza un filo d’ironia. Lui fa un risolino piuttosto irritante.
“Già.. La nostra Eff ha fatto fuori un altro Weasley” Daphne non sa tenere la bocca chiusa. Certe volte mi viene voglia di lanciarle un incantesimo per il silenzio. Ma passo, tanto l’avrebbero scoperto comunque. Draco strabuzza gli occhi. Blaise e Theo non sembrano molto sorpresi, mi conoscono bene. Anche Draco mi conosce, ma si stupisce sempre delle mie azioni.
“Chi?” domanda Theo.
Guardo un po’ dietro di lui, siccome gli sono di fronte. Vedo Fred al tavolo dei Grifondoro impegnato a parlare con suo fratello. Lo indico lievemente con il capo per far capire ai ragazzi, mentre mi servo una cialda e della spremuta d’arancia.
“Uno dei gemelli sbruffoni?” chiede Draco.
“Fred, precisamente” risponde Pansy a tono basso. Le lancio il mio sorriso beffardo.
“Hai scelto il più stupido dei due, complimenti Hess!” mi deride Blaise.
“Invece io credo sia molto più intelligente di te, dato che non possiedi un quarto di materia grigia, mio caro Zabini” sono tagliente.
“Oh, oh, guarda un pò, lo difende anche il suo Weasleyuccio” scherza Draco. Gli lancio un’occhiata che lo fa ammutolire.
“Quindi lui ti verrà dietro come un cagnolino e tu non lo calcolerai di minimo?” domanda Theo.
“Non so..” rispondo fingendo di pensare.
“Sei sempre la solita stronza!” mi elogia Pansy.
Dopo la colazione, ci rechiamo nell’aula di Pozioni. L’ora passa velocemente, come tutte le altre, così, all’uscita dell’ultima ora, Divinazione (materia inutile), ci muoviamo verso la Sala Grande per il pranzo.
“Voglio prima concedermi una sigaretta!” dico poi, già sfilando il pacchetto nascosto ai bordi della gonna nera.
“Anche io ne voglio una, mi ci vuole” si aggiunge Daphne.
“Io mi avvio, che ho fame. A dopo serpi!” si congeda Pansy.
Io e Daphne ci accomodiamo su una delle panchine di pietra e ci accendiamo una sigaretta.
“Dove si è cacciata quella piccola serpe di tua sorella? Ieri non l’ho proprio vista!” le domando.
“Astoria? Sarà in giro con le sue amichette.. Non sa ancora che fumo, potrebbe dirlo ai miei, non tiene mai la bocca chiusa quella peste” caccia un anello di fumo.
“Beh, avete qualcosa in comune”
Mi da una gomitata non troppo forte e insieme facciamo un risolino. Di fronte a noi c’è quell’imbranato di Neville Paciock che chiacchiera amorevolmente con Luna Lovegood.
“Perché non crei un po’ di scompiglio, Eff?” mi incita Daphne facendo cenno con il capo ai due. Sorrido malvagiamente, butto la cicca a terra e mi avvicino ai due.
“Ciao ragazzi” li saluto.
“Neville, io vado..” si alza Luna “Ho una fame da lupi” cerca di dileguarsi, ma la tengo ferma per un braccio e la faccio sedere di nuovo.
“Resta pure Luna” le sorrido.
Mi siedo in braccio a Neville e accavallo una gamba. Mi giro verso Daphne che si sta sbellicando, sogghigno e continuo a disturbare la quiete di questi due.
“Neville” gli sussurro mentre gli passo una mano sul petto “Sai che hai proprio un fisico da battitore di Quidditch? Dovresti entrare nella squadra” sta sudando freddo.
“Elizabeth, ti informo che la squadra dei Grifondoro è al completo..” dice Luna, con lo sguardo basso.
“Beh..” continuo a fare su e giù con la mano sul petto flaccido di Neville “Sono sicura che prima o poi Neville riuscirà a farne parte” guardo il ragazzo impacciato dritto negli occhi e gli faccio un occhiolino “Vero? Perché tu lo vuoi, non è così?” gli domando sbattendo le palpebre. Lui annuisce lievemente. Mi alzo.
“Ci si vede in giro, è stato un piacere” dico infine, andando verso Daphne.
“A-a-anche per me” sento pronunciare a Neville, ormai in lontananza.
“Sei incorreggibile!” mi sussurra Daphne tra una risata e l’altra. Rido anch’io, e poi insieme ci dirigiamo verso la Sala Grande.