Stretta
tra le
braccia di Trunks con la testa sprofondata nel suo petto, Pan si
sentiva al
sicuro.
Era
passato solo
un giorno dalla loro guarigione, ma la paura di trasformarsi in un
mostro
assetato di sangue non le era passata.
Pensò
al suo
robottino e una lacrime le scese sul viso.
Trunks
se ne
accorse e le fece alzare il viso verso di lui.
Lei
diventò
tutta rossa, non le andava di farsi veder piangere da qualcuno.
Il
ragazzo non
le chiese il perché, ma si limitò a scacciare
quella prova della tristezza della
sua Pan con la mano.
-Hey,
non
succederà di nuovo piccola.- disse in tono rassicurante,
sorridendole.
-Abbiamo
ucciso
un sacco di gente, è normale che mi senta un pò
giù- rispose sarcastica lei
facendosi cullare dalle braccia di lui che sospirò e fece
sprofondare il viso
nei capelli nero corvino beandosi del loro odore.
-Non
ci sono più
le sfere del drago, è inutile pensarci, so che è
stata colpa nostra ma non
possiamo fare niente per riparare al danno fatto.-
La
Saiyan annuì
e chiuse gli occhi.
Vegeta
non si
era ancora abituato alla nuova coppietta.
Nuova
si fa per
dire.
Trunks
e Pan
stavano insieme da tre anni ormai e lui ancora non aveva accettato
l'idea di
vedere quella nipote di uno scarto di terza classe con suo figlio.
Ma
tutto ciò non
era nulla considerata l'altra coppietta, che si limitava a tenersi per
mano
vista la sua presenza.
Avrebbe
ucciso
Goten, magari quando sua figlia dormiva...
-Beh
noi
andiamo!- disse Tenshinhan attirando l'attenzione di tutti.
-Noi
ritorniamo
a casa nostra- continuò la Laura dai capelli blu e Rif si
limitò ad annuire.
Li
salutarono
con un sorriso mentre uscivano dalla porta della Capsule Corporation.
-Continuo
a non
capire il perché il nostro farmaco abbia avuto un effetto
così ritardato.- si
lamentò C-18 col fratello che scosse la testa
avvicinandosi nuovamente al
computer.
-Non
pensarci
tesoro.- disse Crilin avvicinandosi alla moglie - L'importante
è che abbia
funzionato.
-Non
ci credo,
dopo tutto quella donna era davvero un genio- disse C-17 ridendo e
attirando l'attenzione
dei presenti.
-Sorellina,
mi s
che ti sei sbagliata di grosso su quel cinque, non erano i giorni che
mancavano
ai Saiyan prima di diventare pazzi ma indicavano le dosi del sangue dei
Saiyan
che avresti dovuto mischiare con la cura, tu ne hai messe di meno, ecco
perché
il tuo farmaco ha avuto questo effetto.- C-17 provava uno strano gusto
nel
vedere che l'espressione della sorella.
Lei
non si
sbagliava mai, aveva sempre ragione, ma quella volta aveva torto torto
torto e
lui continuava a ridere prendendola in giro.
-Quindi
Bulma
aveva trovato la cura?- Chiese Chichi mentre stringeva con Videl, in
modo
asfissiante, il povero Gohan che respirava a fatica.
I Cyborg annuirono.
-Mamma io sono stanca, non possiamo tornarcene anche noi a casa?-
Marron si
reggeva a malapena in piedi e Uub le cingeva la vita per impedirle di
accasciarsi al suolo.
Lei annuì -Sei stata brava tesoro. Andiamo.-
E così il genio, Oscar, C-17, C-18, Marron, Crilin,
ritornarono nella loro
isoletta.
-Se non vi dispiace anche io, Dende e Popo vorremmo tornare al Palazzo
del
Supremo.-
-Va pure Junior- disse Gohan sventolando la mano in segno di saluto.
-Ci vediamo!-
E così restarono i Son, i Brief, Yamcha e Puar.
-Vegeta- disse il terrestre avvicinandosi e porgendo la mano al suo
rivale
-Solo ora ho capito perché Bulma ha scelto te. Ho passato la
maggior parte
della mia vita a chiedermelo ma, spesso, le risposte non arrivano
quando tu te
lo aspetti. Ora ti saluto non come un rivale, ma come un amico che mi
ha fatto
imparare qualcosa nella vita. Addio Vegeta, credo che sono pronto a
lasciare
questa città insieme a Puar. Cercherò di farmi
una vita nuova, non voglio
ridurmi come il genio. Devo riuscire a costruirmi una famiglia, anche
se non
sono più nel fiore degli anni, spero solo di non averlo
capito troppo tardi.-
Con somma sorpresa di Yamcha, Vegeta gli strinse la mano limitandosi ad
annuire.
Il terrestre si voltò e con un sorriso salutò
anche i Son.
-Addio ragazzi- disse con un sorriso uscendo e librandosi in volo.
Il rumore della porta suonò come definitivo alle poche
persone rimaste nella
casa.
-Sapete cosa vi dico ragazzi?- disse Chichi alzandosi. -Credo che un
era sia
finita. Goku, Yamcha e Bulma, coloro che hanno iniziato la caccia alle
sfere
sono spariti insieme a loro. Ora è finito il tempo dei
desideri, il tempo dei
miracoli, ora dobbiamo andare avanti. Altri mostri, altri alieni,
pretenderanno
il dominio sulla Terra, ma non ci saranno più gli
allievi del Genio delle
Tartarughe di Mare a difenderlo, ma ci sarete voi ragazzi- disse
indicando i
giovani Saiyan che, con gli occhi lucidi, annuirono -Voi avete
già avuto modo
di combattere per la salvezza del pianeta ma vi sprono a continuare a
farlo e a
ripetere milioni di volte hai vostri figli chi sono e che origini
hanno, in
modo tale che anche loro possano continuare la vostra missione.-
Gohan rise -Sai, non ti facevo così mamma, papà
è riuscito davvero a cambiare
il tuo modo di vedere le cose.-
Lei sorrise. -No tuo padre, figliolo, la vecchiaia.-
La stanza fu inondata dalle risa dei nostri amici e Goten
poté giurare di aver
visto Vegeta sorridere ed annuire, ma chissà, forse era
stata solo
un'allucinazione del ragazzo dovuta alla stanchezza.
Fine
Angolo
dell'autrice
Salve a tutti, ecco il capitolo finale di questa mia breve long-fiction.
Ci tenevo a ringraziare di cuore DBsoly e Osaki.
Due gentilissime e bravissime autrici, che hanno recensito ogni mio
capitolo, e
di cui v'invito a leggere le storie se non lo aveste già
fatto.
Inoltre ringrazio chi ha messo nelle preferite, seguite o ricordate la
storia e
anche chi legge in silenzio.
Mi ha fatto immensamente piacere che abbiate voluto leggere fino
all'ultimo
capitolo e vi saluto con un gigantesco
GRAZIE