Restammo in quella posizione per così tanto tempo che mi sembrava non finire più. Non riuscivo a capire che cosa fosse ad attirarmi in quel modo a lui. Aveva un non so che di stranamente affascinante, quasi ipnotico e giunsi in fretta alla conclusione che chissà quante altre donne la pensavano nel mio stesso modo. Guardai l'ora e mi resi conto che fosse molto più tardi del previsto e quindi decisi che sarebbe stato meglio andarsene e ammisi a me stessa che ero semplicemente una pazza a sperare che lui mi avrebbe rivolto la parola. Stavo per mettermi in movimento quando lui parlò. <>. Fù l'unica cosa che disse. Stava parlando con me? Di certo non potevo saperlo e dato che non avevo nessuna certezza molto indiscretamente mi voltai verso di lui e con mia grande sorpresa lo vidi mentre mi sorrideva e in quel momento il mio cuore iniziò a battere all'impazzata. Volevo dirgli di stare calmo. Non c'era nessun motivo apparente per comportarsi in quel modo. Che cosa gli stava prendendo? Quasi sicuro aveva già capito tutto. Continuò a fissarmi e dopo qualche interminabile secondo finalmente disse <>. Volevo parlare, formulare una frase di senso compiuto ma in quel momento risultava essere la cosa più difficile al mondo ma finalmente il cervello decise di uscire dal letargo e di ricollegarsi ed ecco che riuscii a pronunciare solo quattro lettere, quelle che bastono per dire:<>. Si presentò e mi disse di chiamarsi Roberto e iniziammo a parlare di noi. Era diventato sempre più tardi e ovviamente io ero in ritardo per andare a casa della mia amica e così ci salutammo con la promessa di ritrovarci presto. Unico particolare: a nessuno dei due era venuto in mente di chiedere all'altro il numero di telefono e così ci ritrovammo senza la possibilità di contattarci. Nella settimana seguente continuai a pensare a lui ma con il passare dei giorni i suoi particolari diventavano sempre più sfumati, pronti a svanire nel giro di pochi attimi. Finalmente trovai il tempo di accendere il computer e andare a visitare il mio profilo facebook ed ecco comparire una richiesta d'amicizia: la sua. Rimasi stupita. Come aveva fatto a trovarmi? Ci pensai un attimo ma non mi venne in mente nessuna spiegazione e così rinunciai a trovarne una e ovviamente senza rifletterci su la accettai. Dopo qualche giorno finalmente mi contattò. Quando mi scrisse non mi disse niente di particolare o di significativo infatti non ricordo quello che mi disse ma so che mi chiese se avessi capito chi fosse. Certo che avevo capito ed ero così felice! Mi stavo sentendo con lui! E una parte di me fantasticava già sul probabile e forse un po' scontato futuro ma stranamente mi stavo sbagliando. In quel momento di certo non potevo sapere cosa sarebbe diventato lui per me. Con il passare del tempo è diventato tutto il mio mondo. E' diventato l'unico in grado di farmi sorridere in ogni situazione semplicemente guardandomi negli occhi e facendomi sciogliere nel giro di pochi secondi. Sembra impossibile ma gli sto mentendo proprio sulla cosa più importante: i miei sentimenti. Non so se è amore o cosa sia quello che provo per lui ma so perfettamente che è qualcosa di forte; è qualcosa capace di distruggermi in pochi secondi e una sola parola o il modo in cui essa viene pronunciata può farmi cambiare radicalmente il mio umore. Però si presenta un problema ed è il fatto che non capisco cosa io sia per lui. Sembrerebbe nella mia stessa situazione innamorato ma con la paura di dichiarirsi per non rovinare tutto quello di fantastico che c'è tra di noi..... ma a questo punto che fare? Aspettare e stare a vedere cosa succederà con il passare del tempo? Oppure sarebbe meglio se uno dei due si facesse avanti al più presto possibile? Non so più nulla. So solo che son 730 giorni che immagino me e lui insieme probabilmente per sempre perchè, in fondo, passati 730 giorni senza nessuna certezza posso essere più o meno sicura nell'affermare che se mai ci sarà qualcosa per noi ci sarà il lieto fine? Non credevo fosse vero quando mi dicevano che l'amore più doloroso è l'amore non corrisposto ma ora lo sto provando sulla mia pelle e posso affermare che è proprio così.