Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: anteros    06/04/2012    1 recensioni
Il problema? Il mio cuore ancora batte per lei. Le mie labbra ancora cercano le sue. I miei occhi annegano nei suoi. Sono ancora innamorato di lei, come dieci anni fa.
'Sono Justin Bieber, ho milioni di ragazze ai miei piedi' Peccato che lei non fosse in quei milioni.
Ma per lei sarò sempre il suo chastin, e per me la mia pixel. Anche se quel bacio non lo scorderò mai.
«Ti voglio bene Justin.» Disse lei scoccandomi un sorriso.
«Ti voglio bene anch'io Pixie.» Dissi io, abbassando lo sguardo, perché incapace di mentire.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Ciao papà, come va? La nonna?» Chiesi io, stampandogli un bacio sulla guancia. 
«Oh tutto bene tesoro. La nonna è in gran forma, come sempre. Oggi ha fatto mezz'ora di tapis roulant.» Disse lui, scompigliandomi i capelli ancora umidi. 
«Tu,amore?» Chiese lui. 
«Oh tutto bene, ho conosciuto degli amici di Justin!» Dissi, ripensando agli occhi di Ryan. Pixie, toglili dalla testa. «E Pattie ha detto che voleva ricambiarti il favore, e ci ha invitato a pranzo da lei.» Continuai, facendo gli occhi da cucciolo. Oggi non avevo nessuna intenzione di mangiare cose surgelate. 
«Sì, perché no. Non avevo nessuna voglia di cuc... cioè, sembra scortese non andare.» Disse lui, mentre saliva le scale per andare a cambiarsi. 
«Ah, papà papà...! Comunque, io vado già da loro. Ci si vede lì tra 10 minuti, massimo 15. Capito professor. Spark?!» Sbraitai io, mentre cercavo le mie infradito. Uh già, sotto il divano. 
«Okay signorina Spark.» Urlò a sua volta, poi sentii lo scroscio dell'acqua e uscii fuori, verso casa di Justin.
Bussai alla porta e mi aprii proprio lui, ed incrociai i suoi occhi per la prima volta. Color nocciola, noisette in francese. Però quando pensai agli occhi, ricordai i Sumeri e le loro statue. Facevano degli occhi ai personaggi grandi quanto una pallina da tennis, insomma, mi è rimasta impressa quell'immagine. 
Si, ma adesso non c'entra niente, giusto? 
«Ciao, Pixie! Allora venite a mangiare da noi?» Esclamò lui, facendomi segno di entrare dentro. Mi ritrovai in un gran salone: divano e poltrone in pelle bianca. Un tappeto nero ed un tavolino in vetro e piedi battuti in ferro poggiato su di esso. I muri bianchi, e sopra ad uno di esso è appeso il televisore, penso al plasma, a led... bho, so solo che è gigante, un 50'' ci stanno. 
«Sì,sì.» Risposi distogliendo lo sguardo dalla TV a lui. L'ho detto, vero, che è proprio un bel ragazzo?
Ha i capelli color del grano, tendenti al biondo sulle punte sotto ai raggi del sole.
Occhi grandi, color caramello, come detto prima.
Un nasino un po' all'insù, ma non alla francese. 
Labbra rosse, fini e sembrano anche morbide. Ho notato che il labbro inferiore viene spesso torturato dai denti bianchi e perfetti. 
I suo sorriso è da mozzare il fiato. La sua risata è dolcissima! 
Indossa una maglietta bianca abbastanza aderente che fa risaltare il suo fisico. 
Dita lunghe e affusolate, solito dei pianisti.
Jeans rigorosamente rossi, con la vita alle ginocchia. Riuscivo a vedere perfettamente la firma "Calvin Klein" delle sue mutande. 
Poi portava una cintura nera, come se servisse a qualcosa!
«Tesorino, chi era alla porta?» Domandò Pattie, con un tono estremamente dolce. 
«Sì, tesorino, chi era?» Fece l'eco Chaz, che quando mi vide strabuzzò gli occhi e se ne andò lentamente, prima che Justin lo incenerisse con lo sguardo. 
«La vicina mamma!» Urlò lui, facendosi seguire fino in cucina, da dove proveniva un odore squisito. 
 
 
Dopo pranzo gli amici di Justin andarono via, mentre io ora mi trovavo in camera di Justin. 
Mi affacciai alla finestra e si vedeva benissimo la mia camera, ed anche i vestiti buttati sulla moquette, ed anche i libri sul letto ed altre cose non identificabili. 
La mia camera era il caos, "In principio vi era una voragine nera e senza fine". Quella era la mia camera. 
Quella di Justin sembrava un diamante splendente. I vestiti tutti rigorosamente ordinati nell'armadio, i libri posti in ordine di grandezza, i profumi su di una mensola, cornici su di un'altra. Era tutto in ordine, era pulito, era bianco. Ricordava tanto una camera d'ospedale, se non per l'odore maschile ed il televisore 40" attaccato al muro. 
Mi siedo sulla sedia girevole e noto dei fogli sulla scrivania. Li prendo e realizzo che sono testi di canzoni incompleti ed alcune frasi non attinenti al testo. 
«Justin, cosa starebbe a significare "Mi disse che mi amava, oh è la droga più dolce, ma io non la credevo. Tutto andrà per il verso giusto..." ?» Chiesi io, con aria perplessa.
«Niente, frasi scritte senza un senso logico. Sto cercando l'ispirazione per una canzone, ma ho il blocco dello scrittore. Dicono che quando lo hai non ti passa più. E se non mi passa questo blocco la mia carriera è caput. Morta e sepolta. Deluderò milioni di fans, Pix!» Disse lui, buttandosi sul letto con non molta grazia. 
«Sai una cosa? Dicono che è vero, si ma anche fosse vero, non sarebbe giustificazione per non farlo più.» Dissi io, sedendomi accanto a quelle membra in stato di depressione. « Quindi, ora prendi un foglio, e pensiamo insieme ad una bella canzone. Ti va?» Continuai io, accarezzandogli i capelli. 
Lui tirò in su la testa, affondata nel cuscino un minuto prima, e si girò verso di me incastrandomi con quegli occhi mozzafiato. 
«Lo faresti davvero? Perderesti del tempo appresso a me?» Mi chiede lui, quasi incredulo. 
«Beh, dovrei studiare il XX capitolo della Divina Commedia, ma mio padre mi leggeva quel libro prima di andare a dormire da quando avevo cinque anni. Quindi...» Conclusi la frase ritrovandomi tra le sue braccia, era così tenero. 
Prese la sua chitarra classica sotto braccio, ed io il taccuino con una penna vigorosamente viola. Iniziò a strimpellare note, io a scrivere qualche parola chiave. 
Poi, un'idea luminosa. 
«Ho un'idea! GRANDE PIXIE, EEEEEH!! Potresti dedicare questa canzone alle fans!» Esclamai io, con gli occhi che mi brillavano. 
«Oh Dio, sei un genio!! Quando andai in Italia, incontrai delle fans. Pixie, ho l'ispirazione.» Disse lui, prendendomi il viso e stampandomi un bacio sulla fronte. 
«Mi dissero: Justin, noi per te attraverseremmo l'oceano, cammineremo un milione di chilometri, ma a volte sembra che a te non importi delle fan italiane. E pure, noi crediamo in te. Crediamo nel never say never, ed oggi il nostro sogno più grande si è realizzato". Avevano una strana luce negli occhi, il loro tono di voce era così... non lo so, erano emozionate come se avessero trovato la città d'oro. Io le abbracciai entrambe e quasi non piansi. Sì, scriverò per le mie fans italiane.» Mi raccontò lui, con gli occhi che gli brillavano. Quando entravo in Twitter, praticamente tutti i giorni, qualche volta nei TT c'erano dei messaggi per Justin da parte delle sue fans italiane. Ma lui non li leggeva mai, o perché non era connesso o perché il Tweet scendeva e usciva dai TT. 
Iniziò a strimpellare note e a canticchiare qualcosa, poi mi diceva le parole e me le faceva scrivere sul foglio mentre lui scriveva le note. 
Across the ocean, across the sea
Startin to forget the way you look at me now,
over the ocean and across the sky
starting to forget the way
you look in my eyes
For you I'd walk a thousand miles
To be in your arms
Holding my heart.
 
«Senti questa: "You know that I care for you, I'll always be there for you, I promise I'll stay right here, and I know that you want me too..." e poi non so che aggiungere.» Disse lui, fermando il feltro sulla corda del SOL. 
«Mh, non so. Che ne dici di: " We can make throught anything, everything's gonna be alright." Sì, sono un genio.» Dissi io, passandomi le unghie sulla manica della maglia. Lui canticchiò le parole sulla canzone ed annuiva compiaciuto.
Posò la chitarra e mi abbracciò di nuovo, poi mi fece scendere dal letto, su cui ero spaparanzata. 
Iniziò a farmi volteggiare di qua e di là, cantando la canzone. 
«Pixie, sei un'angelo. Dedicherò una canzone anche a te, lo giuro.» Concluse lui, porgendomi il mignolo.
 
 
BU-BU... SETTETE!! 
Sì, sono ancora qui. 
Volevo ringraziarvi per tutte le visualizzazioni, che in questo momento non ricordo, ma sono molto grata. Ankjcvnsak *w* 
Ho ricevuto solo una recensione (sigh!) ma anche le visualizzazione mi hanno fatto felice (?) 
Loool, spero che questo non sia troppo lungo... o forse è corto?! 
Mbah, lasciamo stare và. 
Poi, per quanto riguarda la canzone, mi sono fatta un film mentale grande quanto tutta la Russia, gli Usa e il Canada messi insieme. 
Ma vabbè, queste storie si scrivono per fantasticare... forse ho fantastico troppo (?)
Mmmmmh... beh, alla prossima allora! :)
Adios amigos! :3
  
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