Questo capitolo è piuttosto breve rispetto agli altri perchè completa quello
precedente. La canzone del titolo è la mia preferita in assoluto, e
credo che aiuti molto a capire l'inquietudine di questa parte della storia.
Mi è successa una cosa insolita...
si sente parlare di lettori che dopo aver letto un capitolo (tipo il primo di
questa storia XD) provano l'impulso di piangere, ma a me non era mai successo
di piangere scrivendo! ^_^ invece stavolta è andata proprio
così, mi sono immedesimata così tanto che dopo un pò
sembravo una fontana! =P
Grazie mille per i commenti a tutti
quelli che hanno scritto in precedenza, e a chi ha recensito per il chap 3, ovvero:
karmyGranger: tranquilla, spiegherò tutto!
tieni a portata di mano un defibrillatore, non si sa
mai ;D
Killer: leggi
questo capitolo e lo scoprirai! :)
Giuly Weasley: sono
contenta che ti piaccia *-* come vedi ti ho accontentata!
SiJay: certo
che continuo, mica vi posso mollare così! ^.^
capita che non riesca a postare, per colpa del pc o
dei troppi compiti... ma quando posso lo faccio subito!
Ginny_Potter: visto?
=P sono stata brava ^.^
Hermione
se lo strinse al petto, incredula, piena di una speranza in cui non sapeva se
credere.
Se si
fosse sbagliata, se quella fosse stata tutta un illusione,
avrebbe potuto morirne dal dolore.
Lo
lasciò andare piano e gli sorrise fra le
lacrime.
Ma Ron
non le stava sorridendo, guardava da lei a quell'uomo che non conosceva e che
era rimasto a guardarli.
Hermione
lo vide aprire bocca per chiederle qualcosa, ma lei lo anticipò
-Dovresti averlo riconosciuto... anche se sono passati
tanti anni..-
Lui la
guardò arricciando il naso, poi improvvisamente spalancò gli
occhi e sciolse l'abbraccio.
Guardò
quegli occhi caldi, color cioccolato, che lo avevano accolto così
dolcemente al suo ritorno, e un suono strozzato gli uscì dalla gola.
-Krum?-
sussurrò, desiderando con tutto il suo cuore di udire un 'no' uscire dalle sue labbra. Non poteva essere...
eppure... quel naso, l'aria cupa, il fisico incurvato dal Quidditch,
erano tutte caratteristiche del ragazzo che lui più odiava al mondo.
Si
sentì completamente spiazzato.
Aveva
immaginato che fosse un amico di Hermione, un parente... ma ora che sapeva l'identità dell'uomo sentiva un sentimento potente
nascergli dentro e sopraffarlo. Da anni la amava, da anni desiderava poter
stare con lei, poter vivere con lei e condividere ogni piccola sciocchezza...
cercò di mascherare il suo dolore e la sua gelosia come potè, ma sapeva bene che non avrebbe mai potuto
schiacciarli del tutto. Non pensava che avrebbe potuto soffrire così
tanto.
-Cosa...
perchè...?- disse cercando di portare a termine
una frase.
Ma la sua
mente glielo impediva: era concentrata nello sforzo di capire come mai lui era
lì.
E la
risposta poteva essere una sola: Hermione non lo aveva aspettato. Aveva trovato
Krum sulla sua strada, dopo tanto tempo, e aveva deciso di aver bisogno di qualcuno... qualcuno che potesse realmente occuparsi di lei,
non qualcuno perennemente assente come lui, occupato a combattere una sciocca
guerra a kilometri di distanza.
Evidentemente
era stato via troppo a lungo, evidentemente lei non lo amava quanto lui aveva
creduto... forse non lo amava affatto.
Fu come
un pugno ricevuto in pieno stomaco.
Con una
smorfia guardò da Viktor alla ragazza, poi
iniziò ad arretrare -Scusatemi... siate felici,
almeno...-
Hermione
lo guardò allarmata e fece qualche passo verso di lui.
-Ron,
dove stai andando?- chiese in tono ansioso.
"Ti
prego non sparire ancora...".
Lui le rivolse
un sorriso amaro, e disse -Vado a casa... saranno contenti di vedermi,
suppongo...-
La sua
voce, notò Hermione, aveva un tono rancoroso
che lei non sapeva come spiegare.
Cercò
di dire qualcosa per fermarlo, e trattenerlo con lei, dopo tutti quegli anni
non voleva altro che stare un pò in sua compagnia, potersi chiarire con
lui, avere il tempo di dirgli tutto ciò che gli aveva taciuto dai tempi
della scuola... ma non riuscì neppure ad aprire
bocca che il ragazzo si era già Smaterializzato.
Dove
prima stava la sua figura adesso c'era solo un fazzoletto di terra spoglio,
coperto di ghiaccio e brina e spazzato dal vento.
Hermione
cadde bocconi a terra, mentre sentiva le lacrime scenderle dagli occhi.
Era
tornato, era tornato davvero... e se ne era andato.
Senza una
spiegazione, con modi bruschi che lei era certa di non meritare, ferendola come
mai avrebbe potuto credere possibile.
Allontanò
bruscamente Viktor che cercava di convincerla ad
entrare in casa, e rimase lì da sola, a piangere per l'ennesima volta
per il ragazzo che non riusciva a smettere di amare.
~ps: non è mio solito farmi
pubblicità occulta, ma ho scritto una one-shot
sempre R/Hr ma un po’ fuori dal mio genere…
vorrei sapere la vostra opinione! (insomma se posso scriverne altre del tipo o mi conviene darmi al tennis) :D Thx