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Autore: Lady Lunete    07/04/2012    1 recensioni
Questa storia è ambientata un anno dopo la fine di Breaking Dawn. Il punto di vista appartiene a un personaggio di mia invenzione: Diana Uley,sorella di Sam,che divenne un licantropo quando i Cullen ritornarono a Forks. Diana lo scoprì e aiutò il fratello a mantenere il segreto finchè non fu costretta a seguire il padre,che aveva ottenuto il suo affidamento,in California. A 17 anni però Diana scappa dalla casa paterna e ritorna a La Push. Ciò le cambierà la vita irrimediabilmente.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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L'avvenire ci tormenta,

il passato ci trattiene,

il presente ci sfugge – Gustave Flaubert

Sei un'irresponsabile!” mi sgrida Jasper “Come ti è saltato in mente di dare confidenza al primo vampiro che passa?”

“Fred non mi ha attaccata!”

“Perchè per miracolo sa controllarsi! Hai la più pallida idea di cosa proverebbero Sam e Embry al sapere che sei stata attaccata da un vampiro?”

“Sì, schiatterebbero.”

“Vedi di fare meno la spiritosa, signorina. Hai sbagliato, non ci sono scuse per il tuo comportamento sconsiderato.” lo guardai truce, incrociando le braccia. Quando ci si metteva, Jasper risultava anche più stressante e rompiscatole dei miei fratelli. Che cavolo! Sapevo badare a me stessa, cosa credeva!

Per fortuna Carlisle venne in mio soccorso: “Ormai non ci possiamo fare più niente, Jasper. Penso che Diana abbia fatto bene a portarlo qui. Se lo avessero trovato prima i Quileute ci sarebbero stati un bel po' di problemi.”

Jasper rispose truce: “Sì, ma non si era accorta del secondo vampiro. L'amico di Fred. Lui avrebbe potuto attaccarla benissimo...”

“Non lo farebbe mai, Jasper. Puoi stare tranquillo, al riguardo.” s'intromise Edward nella discussione.

Fred disse, un po' timido: “L'idea del bosco è stata di Adrian. Lui... ha detto che era di fondamentale importanza trovarsi lì. Ma non mi ha detto perchè.”

Edward annuì, mentre gli leggeva la mente: “Credo che sarebbe una bella idea farlo entrare. Magari ce lo potrà spiegare lui perchè vi trovate qua.”

Tempo un secondo ed aveva convinto Adrian ad entrare in casa.

Aveva i capelli neri, più scuri dei miei, che facevano risaltare la pelle più pallida che avessi visto in vita mia. Persino in un vampiro. Era più basso di Edward, ma aveva le spalle più larghe e le braccia muscolose. Sembrava essere sui diciannove anni umani, ma...chissà quanti ne aveva in realtà.

I suoi occhi si puntarono subito su di me: sotto il suo sguardo rosso fuoco sentii ribollirmi il sangue nelle vene. Le mie guance andarono in fiamme e chinai la testa.

Aro ridacchiò: “La prima volta che vi vedete e già le fai quest'effetto!” lo guardai un po' confusa, cosa voleva dire?

“Vi conoscete?” chiese Emmett.

Aro annuì: “Tempo fa faceva parte della mia guardia, nevvero, Adrian? Poi però te ne sei andato.” l'Anziano era visibilmente scontento. Nella sua faccia e nelle sue parole era perfettamente chiaro il suo disappunto: “A causa di una dolce visione.” concluse guardandomi.

Eleazar chiese: “Allora è lei? È lei, Adrian?” lui annuì soltanto, senza distogliere i suoi occhi da me.

Iniziavo a sentirmi nervosa: cosa aveva da fissare tanto? Jasper mi posò la mano sulla spalla e mi tranquillizzò. Ah, adesso era dalla mia parte? Guardai Edward per chiedergli spiegazioni. Lui sorridendo, mi rispose: “Adrian ha un dono molto simile a quello di Alice...ti ha vista prima ancora che tu nascessi, Diana. Un po' come Alice, che svegliatasi nella sua nuova vita, ha visto come prima cosa il volto di Jasper. Lui però ti ha vista a distanza di secoli.” guardai Adrian senza parole. Mi aveva visto nel suo futuro?

Sentii arrivare un messaggio: era Seth. Veniva a prendermi perchè sistemassi Leah e me per le prove delle damigelle. Le prove! Me ne ero completamente dimenticata...tutta colpa dei vampiri.

Aro mi chiese: “I tuoi fratelli chiedono di te?” sorrisi scuotendo la testa: “No. Seth viene a prendermi per le prove delle damigelle.”

“Ti dispiace se sbircio tra i tuoi pensieri? Vorrei proprio sentire le tue constatazioni su Adrian...” un po' rossa in viso per l'imbarazzo di tutto ciò che avevo pensato, gli strinsi la mano.

Curioso: non era passato neanche un mese che già mi ero abituata al freddo della sua pelle. Aro rise, contento: “Straordinaria. Assolutamente straordinaria. Non hai idea di quanto Diana sia adorabile, Adrian.”

“Vuoi fare di lei la tua perla nera, Aro?” la voce di Adrian era... bellissima. Anche se minacciosa. Bassa, vellutata...mi resi conto che avevo continuato a ripetere le sue parole e il loro suono nella mia mente, quando il campanello mi riportò (bruscamente) alla realtà.

Seth entrò in salotto tutto sorridente, portando via dalla mia mente la melodia della voce di Adrian. “Seth!” lo abbracciai. “Ehi, Diana, hai combinato qualche pasticcio per caso?”

“Perchè?” chiesi io, innocentemente.

“Sono tutti così seri...cosa hai fatto? E chi sono questi due nuovi vampiri?” li presentai: “Loro sono Fred e Adrian...il mio pasticcio.”

Seth rise: “Mi racconterai nel cammino. Dai, andiamo, Leah non ce la fa più in compagnia di Alice, Renesmee e Bella.” con la coda dell'occhio vidi Jane sorridere alle sue parole. Scossi la testa sospirando: proprio non riusciva a sopportarle.

Salutai tutti quanti e mi avviai verso l'uscita insieme al mio migliore amico. Seth mi prese in braccio ridendo: “Così tardiamo di meno.”

“Dovresti chiederle il permesso, prima di portarla in giro come una bambola.” commentò Adrian...un po' irritato.

Seth, che non si aspettava una reazione del genere, rimase senza parole. Io anche ero abbastanza sorpresa, ma gli risposi: “Non mi dà fastidio che Seth mi prenda in braccio. Inoltre ha ragione: così arriviamo prima a La Push.” conclusi con un sorriso.

Lui era ancora dubbioso: “Dopo...ritorni qui?” azzardai un'occhiata a Edward, cosa voleva Adrian?

Il mio migliore amico vampiro stava sorridendo beatamente, come se gli avessero appena raccontato una barzelletta. Avevo imparato a mie spese che quando si trovava in quello stato era meglio lasciarlo perdere perciò riportai la mia attenzione al vampiro moro: “Dopo.”

Il tempo di rispondere al suo sorriso che mi ritrovai in mezzo al bosco, lontano da quegli occhi che divampavano fiamme. Lontano da quello sguardo che mi guardava come se dovessi scomparire da un momento all'altro.

Lunete's Corner: ed eccomi qua con questo nuovo capitolo! Non avete idea di quanto ci abbia impiegato a scriverlo e nonostante i miei sforzi rimane una schifezza! (sorry) Beh, non succede molto che diciamo.

Di Adrian ancora non sappiamo niente se non che ha fatto parte della guardia dei Volturi e che ha un dono simile a Alice...boh, vedremo come prosegue. Credo che la frase di Flaubert (adoro "Madame Bovary") rispecchi molto il vampiro misterioso...è un pò metaforico, forse...vabbè, provate a indovinare a cosa può riferirsi! XD

Non temete per Fred: ho già in mente qualcosa per lui, non sarà completamente alla deriva! (come in "La breve seconda vita di Bree Tanner")...detto questo, ringrazio tutti voi che leggete e ancora Maria_Black che recensisce. Grazie anche a tutti quelli che hanno messo la storia nelle preferite e seguite! 

Alla prossima!!

  
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