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Autore: Bigfootlouis    07/04/2012    2 recensioni
Lei fu il suo primo amore.Lei gli insegnò a vivere, lei lo cambiò e lei un bel giorno scomparì.Ma credo sia giusto parlarvi di lei.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gli dicevo che l'amavo e non l'avrei dimenticata, gliel'ho promesso. 
 
«Joe la vedi quella? Gli piaci.» Harry indicò la ragazza più carina del gruppetto,
la tipica stronza di turno.
«Sei sicuro? » il riccio annuì tranquillizzando il ragazzo.
«Ma tanto a me non piace.» sbuffò Joe mentre un ragazzo dell'ultimo anno si
avvicino a lei baciandola. Mentre il riccio se la rideva sotto i baffi col suo solito fare.


 
«Che ridi? smettila Harry, fai ridere anche me, Harry appena usciamo ti ammazzo lo giuro.»
la mora cercava di coprire disperatamente la sua risata, ma fu impossibile,
e quel suono era dolcissimo,
ma in chiesa, in un funerale il dolce suono diventa un imbarazzante ricordo.
Una volta usciti dalla chiesa la ragazza portò Harry all'angolo
mollando la presa dalla bocca e fece sentire la sua risata ai quattro venti. 
« Hai visto quella vecchietta come mi mandava i baci?»
continuava a ridere facendo impazzire la mora.
«Che schifo, ma lo so che ti piacciono le ragazze così.»
la moretta incrociò le braccia al petto,
 lui dopo due secondi la strinse a se baciandole la testa ricoperta dai suoi ricci neri.
«Quando invecchieremo voglio che tu sia sexy come quella vecchietta.»
il riccio scoppio a ridere, nuovamente e la mora si allontanò.
«Quando sarò vecchia sarò molto più sexy, ma molto.»
il riccio la bacio il naso facendola rabbrividire. 

 
 
«Harry?» gridò Joe vedendo l'amico correre verso il bagno.
Il riccio corse in bagno vomitando tutto il pranzo, di nuovo. 
«Smettila di farti del male, ti prego Harry.» Joe rimase fuori ad aspettarlo,
ma gli parlava continuamente.
«Lei un giorno ritornerà, è solo partita Harry, è solo partita, ti prego apri.»
Il riccio uscì dal bagno passandosi una mano sulla bocca per poi ruttare. 
«Andiamo in classe, c'è la lezione di Chimica.»
Andarono velocemente in classe,la campanella era suonata da un botto
ma per fortuna la professoressa non era ancora arrivata.
« Joe vieni.» urlò Harry indicando gli ultimi posti.
Joe è il migliore amico che esista, e Harry lo sapeva bene,
ma era troppo orgoglioso per dirglielo e lasciava passare. 
«Buongiorno ragazzi, scusate il ritardo.
Vorrei presentarvi le vostre nuove compagne del corso, Vivian e Clarissa.»
Joe rimase stupido della bellezza di Vivian,
aveva dei capelli arruffati di un rosso chiaro che scendevano giù alle spalle,
gli occhi come l'amico Harry, e le lentiggini che coprivano la sua pelle bianca.
Mentre Clarissa aveva i capelli mossi e castani raccolti in una coda,
del trucco che copriva i suoi occhi marrone chiaro e le labbra rosa, fin troppo.
Harry non le guardò nemmeno, e Joe ne rimase sorpreso.
«Dov'è il vecchio Harry?»
 
 
«Dov'è il vecchio Harry?» urlò la moretta mentre si buttò sulla scrivania buttando i suoi libri per l'aria. 
«E' a studiare per salvarsi il culo quest'anno.» la ragazza scoppiò a ridere e lui la seguì.
«Mi aiuti?» supplicò il riccio baciandogli la punta del mento. 
«Ma voglio qualcosa in cambio.» la ragazza non era per niente maliziosa,
ma quando si sta con Harry tutto può sembrarlo.
«Questa notte..sono tutto tuo.» la mora scoppiò a ridere e lo stesso fece lui.
«Non intendevo quello,cretino, voglio questa.»
indicò la sua penna di Parigi.
Loro sognavano Parigi più di qualsiasi cosa e poi il riccio aveva un accento francese niente male.
«Mai.» gridò il riccio mentre fiero della sua penna la mise tra i pantaloni.
«E vabbene, vado a casa e ti lascio studiare.»
disse la moretta allontanandosi ma guardando il riccio con la punta dell'occhio.
«Dove corri?» il riccio la seguì velocemente prima che aprisse la porta,
la prese per il braccio e la strinse a se.
«Non ti andrebbe nemmeno un po di avere quella penna?»
la ragazza fece segno di no, continuando a ridere sotto i baffi.
«Allora devo lasciarti andare. » continuò il riccio mentre gli baciò la guancia.
«Devi proprio?» il riccio continuava a camminare con la moretta al suo petto, fino a cadere sul letto.
«Harry, sono tornata. » La voce della mamma di Harry fece alzare i due velocemente dal letto,
anche se erano solo seduti uno sull'altro ma avrebbe lasciato perplessa la mamma
se sarebbero rimasti così tutta la giornata.
«Io vado. » la moretta gli baciò velocemente le labbra per poi scappare dalla finestra
giusto il tempo che il riccio prese la penna e gliela lanciò, tutto di fretta.


 
 
«Harry, hai studiato questa volta?» la voce squillante della prof fece ritornare Harry nella realtà.
 «No.» fece scoppiare tutta la classe a ridere
mentre Clarissa la nuova arrivata lo guardò quasi schifata, ma lui se ne fregò.
«Harry, ti ho organizzato un appuntamento. » sussurrò Joe fiero della sua azione.
«Con chi sarebbe?» Harry continuava a picchiettare con la sua penna di Parigi sul banco.
«Con la nuova arrivata.» la indicò per poi vedere la faccia disgustata di Harry.
«No.» continuò deciso il riccio.
«Dai fallo per me, almeno questa volta.» supplicò l'amico.
«Cosa c'entri tu?» il riccio posò la sua penna in cartella senza avere scritto nulla.
«Ecco, Vivian senza l'amica non esce e quindi..»il riccio lo fermò subito.
«Ho capito. ecco perché amavo Briana, non dipendeva da nessun amichetta del cazzo.»  
« Quindi?» Joe gli lanciò un occhiata da gatto indifeso che fece addolcire Harry.
 « Solo per questa volta. » 

Se qualcuno non l'avesse capito, il testo a destra scritto in piccolo è ogni volta che Harry fa un salto nel passato con la mente. 

  
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