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Autore: Eliot Nightray    07/04/2012    2 recensioni
Flippy è proprio un imbranato è caduto in una tana di uno strambo coniglio e non sembra più capace di tornare indietro! Anzi è finito in un mondo strano tutto alla rovescia con ragazze dalle orecchie da coniglio, regine rosse e cavalieri blu. E' mai possibile che sia reale? Benvenuti nel magico mondo di Wonderland di HTF.
Genere: Comico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-          Penso che se ne siano andati..
-          Beh scendiamo tanto siamo arrivati.
-          Arrivati dove?
-          Ma dal Cappellaio mi sembra ovvio.
 
Lammy fece sparire la nebbiolina e Flippy si ritrovò a tossire per un ben quarto d’ora. Flaky dal canto suo , probabilmente abituata a quel fumo, attese che il cavaliere stesse meglio. L’orecchio le sanguinava ancora cosa che non era sfuggita a Flippy. Infatti quest’ultimo le fece cenno di aspettare prima di incamminarsi.
-          So che la cosa è imbarazzante per te, ma permettimi di curarti l’orecchio ci vorrà poco.
L’altra annuì timidamente con la testa e si sedette accanto a lui un’ennesima volta. Lammy nel frattempo se ne era già andata. Flippy aveva cercato varie soluzioni per svegliarsi, ora il problema più grosso era che il celebre trucco del pizzicotto non aveva funzionato e lui altri metodi non ne conosceva. Di certo quel sogno era decisamente lungo e ben articolato. Tirò delicatamente l’orecchio di Flaky che arrossì mentre l’altro si muoveva freneticamente. Flippy si domandò quale strano effetto il tocco delle orecchie potesse provocare in un coniglio, di certo si sarebbe preoccupato di svelare l’arcano mistero non appena tornato a casa. Appoggiò la salvietta all’orecchio e l’animaletto saltò in piedi terrorizzato, probabilmente era gelida. Flaky si voltò tremando come una foglia , ma Flippy le fece cenno di sedersi ancora una volta.
 
-          Sa non ero mai stata curata prima.
-          Come?
-          Si, c’è stata un’ altra occasione in cui sono stata male, diciamo pure varie, però questa è la prima volta che qualcuno mi cura.
 
Flippy sorrise , finalmente contento di poter fare del bene a qualcuno. Se non altro almeno in quel sogno nessuno sarebbe morto, o almeno così sperava constatando il fatto che ancora Fliqpy non si era fatto vivo. Le fasciò l’orecchio e quello cadde penzolando con un pezzo di stoffa bagnata sulla faccia di Flaky. Quest’ultima provò a raddrizzarlo, ma il peso della benda era insopportabile. Tentò di quindi di raddrizzarlo soffiandovi contro, cosa che incuriosì assai Flippy. Era decisamente infantile , però rimaneva sempre carina. Flippy si tirò una botta in testa, tanto alla fine si sarebbe svegliato e di lei non vi sarebbero state tracce. La soluzione rimasta a Flaky era quella di tenere basso anche l’altro orecchio, anche se avrebbe perso in parte il suo udito straordinario.
 
-          Puoi benissimo tenere un orecchio su e l’altro giù..
-          No, vede il Cappellaio è una persona assai particolare. Diciamo pure simmetrica ecco..
 
Flippy la fissò sollevando le sopracciglia, a chi stava andando incontro? Un altro pazzo? Il gatto apparve improvvisamente, anzi il suo solo sorriso e successivamente gli occhi violacei.
 
-          Bene , bene c’è dell’intimo qui..
-          No, c’è Chilly…
-          Come straniero?
-          Niente è una pubblicità del mio mondo.
-          Che cos’è una pubblicità?
-          Gatto vedi di piantarla di fare tante domande e andiamocene
 
Il comportamento di quell’animaletto era per Flippy insopportabile. Sembrava ostinarsi a vedere del romantico ovunque, in modo particolare fra lui e la coniglietta. Quest’ultima si tastò l’orecchio e , nel costatare che era ancora integro e soprattutto  medicato, spalancò la bocca emettendo un oh di meraviglia. In quel momento aveva degli occhi così lucidi da sembrare un cartona animato. Flippy non poté resistere e scoppiò in una colossale risata che mise in imbarazzo la piccola Flaky. Il Bian coniglio infatti scappò a nascondersi dietro il gatto per  tutta risposta sputò una palla di pelo in faccia al militare. Flippy si alzò ancora divertito , senza poter smettere di ridere.
 
-          Non ti stavo prendendo in giro, eri semplicemente adorabile ecco tutto.
 
Flippy scese dal verdeggiante destriero e si portò alla testa del gruppo. Lammy e Flaky sembrarono molto più agio di lui nello scendere dall’albero, poiché questo le posò delicatamente a terra. Il ragazzo andò avanti mentre le due alle sue spalle bisbigliavano, sentiva distintamente le urla sguaiate di Lammy che citava versi di Sogno di una notte di mezz’estate. Si fermò improvvisamente quando vide un enorme e ripeto enorme tavola imbandita. Tazze, teiere, zuccheriere di ogni sorta sparse qua e là sulla tovaglia. Flippy si domandò se nelle vicinanze non ci fosse stato una sorte negozio per sposi, quelli dove si comprano i serviti ecc. si avvicinò e Flaky lo bloccò immediatamente.
 
-          Non tocchi nulla, è tutto simmetrico.
-          Che cosa diavolo significa?
 
Il coniglio tenne le orecchie abbassate mentre Flippy pretendeva risposte, però nel vedere la sua espressione così imbarazzata evitò di insistere. Le tazzine si sollevarono, le teiere volarono e tutte assieme si esibirono in un balletto. Flippy cadde a terra spaventato, era un sogno, ne era consapevole , ma la vista di oggetti volanti aveva portato un certo scompiglio nella sua testa.  Un ragazzo, dai capelli verdi, e dalle folte orecchie di lepre spuntò da sotto il tavolo. Sorrise a Flaky e , muovendosi a scatti,  le stampò un grosso bacio sul naso lasciando un’impronta piena di zucchero a velo.  Il coniglio abbracciò con forza l’altro animale e stettero per un po’ così. La cosa iniziava ad infastidire Flippy e non capiva nemmeno perché, Lammy nel mentre lo fissava con degli strani occhi. Scomparve un’ennesima volta e di lei rimase solo il sorriso avvolto in una nuvola viola.
 
-          Non preoccuparti zotico, non lascerei mai la mia coniglietta nelle mani di uno straniero già una volta le hanno strappato il cuore. Però questa forma corporea è pesante, preferisco fluttuare e seguirti in volo.
 
La lepre era un tipo strano, scattava ogni secondo , aveva un paio di lecca-lecca attaccati fra i capelli  ed un occhio verde e l’altro blu.  A Flippy non piaceva, sembrava tutto eccetto normale.  Il nuovo arrivato strinse le mani di Flaky e la fece volteggiare un paio di volte per poi sollevarla e posizionarla sulle spalle. Sembravano essere intimi, probabilmente erano fidanzati Flaky l’aveva detto no? I conigli si innamorano fra simili, però quello rimaneva pur sempre una lepre e una lepre non è un coniglio anzi.
 
-          Lui è Nutty .- sussurrò lo Stregatto -  ma da queste parti lo chiamano la lepre matta. Viene da un altro paese Deadland per l’esattezza ecco perché possiede un proprio nome. Oh ecco arrivare il Cappellaio, si chiama Lumpy. Vedi di non fare incavolare, quello è un tipo strano anche più di te. Dicono che sia caduto in una pozza e sia finito qui dal tuo stesso mondo.
 
Il cappellaio , così l’aveva chiamato Lammy, era impegnato a parlare…ad una sedia? Sembrava anche molto arrabbiato, Flippy non capiva cosa si stessero dicendo , ma doveva essere una conversazione accesa. L’uomo, alto e dai folti capelli azzurri girava attorno all’oggetto calciando e pestando la terra. Mancavano solo le nuvolette dagli orecchi poi sarebbe stato perfetto. Alla fine la sedia nitrii e se ne andò , ok iniziava ad essere decisamente assurdo.
 
-          Nutty, piantala di stare appiccicato a quel coniglio…
-          Lumpy non rompere uh uh e vedi di darmi dello zucchero uh uh
 
L’uomo gli lanciò contro un kilo abbondante di zucchero e la lepre saltò gioiosa con tanto di Flaky sulle spalle, probabilmente si era dimenticato della sua presenza tanto che fu per pura fortuna che Flippy riuscì a prenderla al volo.  Il coniglio, mortificato, abbassò il capo e stette in silenzio.
 
-          Venite accomodatevi.. uh uh
-          No abbiamo fretta Nutty, mi spiace non possiamo restare. – affermò il coniglio muovendo il naso da buon roditore.
-          Eh??? Nessuno deve aver fretta, la fretta è male del mondo non lo sapete? – questa volta a parlare era stato il Cappellaio. – eccoci qui tu sei lo strano, non quanto me e mai avrai il mio grado di follia. Tuttavia parlaci di te Flippy..
-          Come fa a sapere il mio nome?
-          Tutti in questo mondo lo sanno, tutti eccetto te sembrerebbe . probabilmente so qualcosa in più io, dopotutto di nomi ne hai due no?
 
Flippy non capì a cosa si stesse riferendo, però la faccia spaventata di Flaky gli fece intuire che qualcosa non andava. Nutty sorrise e spinse sia lui che il coniglio sotto il tavolo.  Flaky non protestò e tantomeno lo fece Flippy. Lo Stregatto riapparve sul tavolo , distesa languidamente fra le tazzine. Flippy non riusciva a vedere cosa stesse succedendo fuori , ma usò ognuno die suoi sensi per capire perché Faky tremasse come una foglia scossa dal vento. Sentì il nitrito di qualche bestia e rumore di zoccoli, però non sembravano cavalli. Flaky tremò con maggiore forza nascondendo la testa dai capelli scompigliati fra le braccia. Doveva essere segno di morte o qualcosa di simile. Rumore di stivali, probabilmente militari. Qualcuno si avvicinava. Intravide le scarpe rotte della lepre dondolare freneticamente sotto il tavolo, le notò perché continuavano a calciarlo e la cosa iniziava ad infastidirlo. Flippy ripensò alle parole di Lumpy, che lui sapesse di Fliqpy? Com’era mai possibile? Poi tornò a pensare che quello era solo un maledettissimo sogno che neanche Stevenson avrebbe potuto fare.
 
-          Bene , bene la lepre il gatto e il matto tutti qui….
-          Uh uh… Lumpy passami dello zucchero uh uh
-          Bestia sto parlando anche con te.
-          E io sto parlando con la zuccheriera.
 
Il gatto e il cappellaio risero all’unisono mentre zollette di zucchero di svariate dimensioni finivano a terra. Flippy era certo di aver già sentito quella voce, cercò di concentrarsi. Possibile che fosse il demente?
 
-          Voi avete rapito la mia adorata coniglietta e io pretendo di riaverla indietro.
-          Piantala con questi discorsi da idiota, non è il tuo coniglio , ma è il mio.
 
 
Si era decisamente il cretino. Flippy si avvicinò a Flaky e la tenne vicina a se , probabilmente l’idea di incontrare nuovamente il pazzo non la intrigava molto.. era comprensibile.  La seconda voce doveva essere del già citato Cavaliere Handy, il custode di Flaky. Flippy si affacciò da sotto il tavolo, c’erano Splendid Handy, un tizio alto e con una mano mozzata di netto, e delle carte da gioco armate di lance. Forse erano le guardie del castello o roba simile, ormai niente lo meravigliava.
 
-          Io vi consiglierei di andarvene, miao..
-          Gatto taci e vedi di dirmi dov’è il mio bian coniglio.
-          Trasporta lo straniero, mi sembra logico.
-          C’è una nuova legge, lo straniero è un fuori legge poiché ha malmenato il qui presente Splendid che ha riportato ferite gravi alla testa.
-          Tanto gravi non devano essere , è rimasto lo stesso idiota di sempre, forse lo hanno migliorato, ma per far ciò ci vorrebbe un miracolo.
-          State zitti e vedete di ascoltarmi.
 
Un grosso coltello trapassò la tavola , Flippy ebbe la grande fortuna di trovarsi proprio davanti ad esso e quindi non fu ferito.
-          Vedete di ascoltarmi, è stato declassato e deve quindi essere immediatamente condotto dalla regina. Chiunque collabori con lui verrà immediatamente dato in pasto a voi sapete chi.
 
Seguì un  momento di silenzio, poi qualcuno iniziò a battere ritmicamente sulle tazzine creando svariate note. I tre seduti al tavolo intonarono tutti assieme una canzoncina di cui Flippy non comprese le parole. Però fecero ulteriormente arrabbiare uno dei due cavalieri, probabilmente il cretino.  Perché un paio di tazzine furono scaraventate contro il suolo , un gesto da vero macho pensò Flippy mentre Flaky si agitava ancora di più.  Gli animali nitrirono ancora e gli individui si allontanarono, perché Nutty si riaffacciò sotto il tavolo per invitarli ad uscire.
 
-          Sapevamo già che era nei guai Flippy…
-          Sai strano ora che so che hai picchiato l’idiota mi sento molto meglio, miao
-          Uh uh è vero uh uh un’opera di carità per tutti noi uh uh
 
Flaky scivolò fuori dal nascondiglio scodinzolando con la codina paffuta. Era decisamente bianca, aveva notato Flippy fissandola. Una volta fuori Lammy si lanciò contro Flaky aggirandola con la coda. E adesso che si fa? Pensò Flippy interiormente, nonché la morta lo spaventasse, era pur sempre un sogno, però non voleva morire, non almeno quel giorno. Il coniglio drizzò improvvisamente le orecchie probabilmente colpita da una qualche folgorante ispirazione.
 
-          La zona dei conigli è opposta  alla posizione del castello, se la porto lì probabilmente non la cercheranno.
-          E da chi dovrebbe stare Flaky? Miao..
-          Ehm.. già..
-          Io un’idea ce l’avrei..
-          Davvero quale Lammy?
-          Da te..
 
Flaky arrossì improvvisamente, l’idea non era malvagia secondo Flippy. Nutty sembrava contrariato invece, molto perché lanciò contro il gatto una teiera colma di tè.  Il coniglio lo prese per mano e lo trascinò verso un gruppo di margherite giganti, Nutty subito dietro di loro, il gatto ancora in forma di nube.
-          Si aggrappi a quello per favore..
-          A cosa scusa Flaky?
-          Al mostardo..
-          La margherita gigante dici?
-          Si… è al via più veloce per casa.
-          Bene uh uh mi unisco..
-          Io invece resterò assieme al cappellaio non ti dispiace vero? Miao..
Flippy si sentiva strano, leggermente appesantito. Si voltò verso Flaky e questa spalancò la bocca meravigliata.
-          Le sue orecchie..
-          Cos’hanno?
-          Hanno una strana forma.
I tastò le orecchie e Lammy dietro di lui iniziò a ridere scomposta.
-          MA SEI UN ORSO VERDE!
-          Cosa?
-          Si le orecchie sono quelle di un orso..
-          Voglio svegliarmi , adesso!
  
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