Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: lovemusic    07/04/2012    3 recensioni
Dal capitolo 1/
Per questo aveva lasciato Sasuke.
O meglio, più che lasciato diciamo che se n’era andata e basta.
Circa una settimana fa, di mattina presto e mentre lui ancora dormiva sul grande letto della loro camera, aveva preparato con calma la valigia con tutte le sue cose ed era andata via.
L’aveva lasciato lì, avvolto tra quelle calde coperte rosse che avevano scaldato tanto anche lei, sdraiato in quel materasso dove avevano condiviso tanti momenti indimenticabili, poggiato sul quel cuscino che lei abbracciava ogni notte che lui non c’era per via delle missioni, aspirando quel dolce odore che la faceva sentire protetta e amata.
Genere: Drammatico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ecco qua l'ultimo capitolo di questo breve racconto. Ci ho messo un sacco di tempo e ho cancello e riscritto così tante parti che non cosa ne sia uscito fuori come finale! Ma spero comunque che possa piacere. Ovviamente tutto quanto il racconto è stato scritto con il sottofondo della canzone di rihanna( che amo alla follia)  da cui ho preso il titolo e mi sono ispirata per tutto il tempo e spero che sia piaciuto l'inserimento della canzone nel racconto :)

Ringrazio molto tutti quelli che hanno commentato, i lettori silenziosi, chi l'ha messa tra le seguite e chi anche tra le preferite. Spero che il finale vi piaccia!

Buona lettura

lovemusic

I’mma stick around just a little while longer.
Just to make sure, that you’re really sure, you like sleeping alone
I’mma stick around just a little while longer.
Just to make sure, that you’re really sure, you like sleeping alone

Why is everything, with you so complicated?
Why do you make it hard to love you-
Why I hate it?
Cause if you really wanna be alone, I
Would throw my hands up cause baby I tried
But everything with you is so complicated,
Oh, why (Oh why)?


 

 

 

                                              Starò qui giusto ancora un po’
                                              Giusto per essere sicura, che tu sei davvero sicuro, che ti piace dormire da solo
                                              Starò qui giusto ancora un po’
                                              Giusto per essere sicura, che tu sei davvero sicuro, che ti piace dormire da solo

                                               Perché tutto con te è così complicato?
                                               Perché rendi difficile farti amare
                                               Mentre io lo odio ?
                                               Perché se vuoi veramente stare da solo, io,
                                               Porterei le mie mani al cielo perché baby c’ho provato
                                               Ma tutto con te è così complicato,
                                               Oh perché (Oh perché)?



 

Dopo quel litigio, ricordava di essere tornata a casa solo a notte inoltrata e di averlo trovato lì, a dormire profondamente in quel grande letto pieno di così tanti ricordi.

Lo guardò dormire per qualche minuto indecisa sul da farsi. Forse doveva svegliarlo, costringerlo a guardarla e chiarire una volta per tutte ma la paura di essere respinta era così forte da paralizzarla.

Si sdraiò al suo fianco e rimase a guardare il soffitto con un espressione indecifrabile.

Le tornò in mente il litigio di qualche ora prima, il motivo dal quale era scaturito e il cuore le si strinse in una morsa dolorosa.

Fu lì che si rese conto che doveva andarsene e dare la parola fine alla loro storia.

Se lui non aveva il coraggio di farlo perché lei insisteva troppo allora sarebbe stata lei stessa a dargli ciò che voleva, nonostante tutto il dolore che avrebbe provato.

Alle prime luci dell’alba aveva fatto le valigie e preso tutte le sue cose personali e  le aveva messe in cortile, pronta a partire.

Poi però qualcosa dentro di lei l’aveva fermata.

Era tornata dentro e aveva raggiunto la loro camera per guardarlo un ultima volta.

Era così bello e sembrava così rilassato tra quelle lenzuola.

Rimase per qualche minuto accanto a lui per poi voltarsi decisa e uscire per sempre da quella casa mentre delle lacrime scendevano lentamente sulle sue guance.

 

 

 

 

Così presa dai suoi pensieri la rosa si rese conto solo dopo essersi guardata intorno per qualche minuto di dove si trovasse.

Era incredibile come i suoi passi l’avessero portata inconsciamente in quel punto nonostante lei non l’avesse fatto apposta.

Guardo sbalordita quella panchina di fronte a lei per poi sospirare rassegnata.

Trascinandosi con i piedi raggiunse la meta sedendosi sopra di essa.

Eccola lì.

A distanza di anni si trovava di nuovo in quel luogo, sola e dal cuore distrutto come la prima volta, in quella panchina che era stata testimone della sua prima dichiarazione d’amore.

Rimase seduta per qualche minuto per ripensare a quello che aveva fatto per tutta la giornata, senza nemmeno rendersene conto erano passate parecchie ore.

Chissà cos’avranno pensato tutti i suoi colleghi di lavoro, che era una debole? Avrebbero provato compassione per lei?? Sperava ardentemente che non fosse così. Odiava essere compatita.

Cominciò a formula diverse giustificazioni da presentare a Tsunade per la sua assenza quando un rumore di passi la risvegliò dai suoi pensieri.

Nel momento in cui i suoi occhi si posarono sulla figura davanti a lei il suo cuore perse un battito.

O forse più di uno.

Si guardarono negli occhi per qualche momento finché la rosa non decise di parlare.

- Come facevi a sapere che ero qui?-

La domanda più stupida della sua vita.

Sasuke si trovava davanti a lei a guardarla dritta negli occhi e a lei la prima cosa che gli era venuta da dire  era “come facevi a sapere che ero qui”?

In realtà c’erano molte più cose che voleva dire e fare.

Voleva piangere prima di tutto, piangere fino a che non avrebbe sentito il suo cuore farsi finalmente più leggero e poi voleva chiedergli tutto, parlare di tutto, di loro, e del perché in quel momento si trovasse davanti a lei.

Il suo cuore però pompava troppo velocemente e la sua mente era troppo confusa dalla sorpresa per poter fare quello che veramente voleva.

- Sono venuto a cercarti in ospedale ma mi hanno detto che non ti sei presentata, così sono venuto dove sapevo ti avrei trovata. – rispose pacato mentre i suoi occhi non accennavano la minima intenzione  a staccarsi da quelli verdi della rosa.

Sakura rimase in silenzio a guardarlo.

- Non vuoi vedermi più vero?- chiese con tono basso, mantenendo nonostante tutto, un espressione impassibile.

La rosa distolse lo sguardo cercando di reprimere le lacrime.

Il moro si avvicinò ulteriormente e inginocchiandosi davanti a lei le prese il mento tra le dita costringendola a voltare lo sguardo verso di lui.

- Voglio che mi rispondi Sakura. Credo di meritarmela una risposta sincera visto che te ne sei andata senza dire una parola-

Sakura lo guardò con gli occhi pieni di collera e sofferenza e con uno schiaffo allontanò la mano dal suo viso.

- A cosa ti serve una risposta sincera? Perché sei venuto qui, ti diverti a torturarmi? Sei stato tu stesso a chiedere di andare in una missione di tre mesi pur di non vedermi e sono mesi che a mala pena mi guardi in faccia. Mi pare di averti fatto un favore quindi cosa vuoi da me?-

Sputò con rabbia e dolore quelle parole per poi sentirsi sprofondare dai sensi di colpa quando vide gli occhi del ragazzo di fronte farsi improvvisamente così scuri e tristi.

La sua faccia così impassibile e i suoi occhi così espressivi la mandavano in completa confusione.

Averlo così vicino, sentire di nuovo il suo odore e avere il suo sguardo addosso era troppo.

Possibile che ci fosse ancora una parte di lei che sperava ancora? Che sperava che avrebbe potuto di nuovo baciare quelle labbra, che sarebbe di nuovo stata tra le sue braccia?

Quelle speranze erano così sciocche e allo stesso tempo così forti che per la rosa era troppo doloroso poter stare ancora lì, il suo cuore non era in grado di reggere altre sofferenze.

Fece per alzarsi e andarsene senza nemmeno guardarlo ma quest’ultimo la circondò improvvisamente con le braccia sulla vita costringendola a rimanere seduta e, posando il capo tra le sue gambe lasciò uscire dalle sue labbra un piccolo sussurro.

- Aspetta-

Sakura rimase con il respiro bloccato e immobile.

Che cosa voleva dire tutto questo?

- Che cosa st -

-Aspetta solo un attimo- la interruppe a con un tono lievemente più alto di un sussurro.

- Ti prego.-

La rosa decise infine di rimanere in silenzio a ascoltare mentre il cuore sembrava essersi bloccato insieme ai muscoli del suo corpo.

- Mi ero ripromesso dall’inizio che non ti avrei più fatta soffrire, che avrei fatto di tutto per renderti felice e che non avrei permesso al mio passato di rovinarmi la vita che avevo deciso di costruirmi insieme a te. Che tu mi aveva dato la possibilità di costruire. Ma ho fallito.

Ho fallito così tante volte e nonostante tutto tu mi hai perdonata altrettante volte.

Quando però ho visto che in questi mesi anche tu ti stavi allontanando da me ho pensato che ti fossi stancata di tutto questo e che ormai non eri più disposta a darmi nessuna possibilità.

Io non volevo che tu ti sentissi costretta a rimanere con me solo perché me lo avevi promesso così mi sono fatto da parte ma mi sono reso conto che non ci riesco.

Con tutti i miei sforzi sento che non sarei mai stato capace di lasciarti andare di mia spontanea volontà.

Ecco perché ho chiesto di partecipare a quella missione. Andando e allontanandomi dal villaggio ho pensato che non ti saresti più sentita costretta a rimanermi accanto e che ti sarebbe stato più facile ricominciare a vivere una vita serena.

Alla fine a  quanto pare hai deciso di andartene subito e se per i primi giorni ho resistito  oggi non ce l’ho fatta.

Se è questo che vuoi, se è stando lontano da me che ti senti felice allora mi farò da parte e non ti disturberò più.

Ma se provi ancora qualcosa per me, se credi che ci sia ancora spazio dentro di te per noi due allora non mi arrenderò  finché non mi darai un'altra possibilità.

Lo so che la mia è una richiesta puramente egoista e che oltre prometterti di fare di tutto per non renderti più infelice non posso assicurarti altro, ma non riesco a immaginare la mia esistenza senza di te e ti amo troppo per non provarci almeno una volta.-

 

You’re not easy to love
You’re not easy to love, no-oh
You’re not easy to love-
You’re not easy to love, no-oh

                                                                                      Tu non sei facile da amare
                                                                                      Non sei facile da amare, no-oh
                                                                                      Non sei facile da amare
                                                                                      Non sei facile da amare, no-oh


 

 

 

Sakura sentì il suo cuore ricominciare a battere lentamente e mentre sentiva le lacrime del moro bagnarle la gonna cominciò ad accarezzarli i capelli.

Sì pensò, era veramente un fottuto egoista a dirle quelle cose e sì, dentro di lei c’era ancora un infinità di posto per loro due e per ricominciare da capo.

Ci sarebbe sempre stato un angolo nel suo cuore per lui, sempre.

 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: lovemusic