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Autore: Sae    03/11/2006    3 recensioni
**postato capitolo sette!** Quella ladra era davvero unica nel suo genere. Si friziona i capelli e si asciuga mentre la sente… sta utilizzando il phon. Nota con piacere che sul pavimento non c’è più alcuna traccia della precedente guerra. Ha la zazzera nera umida ma non gli importa più di tanto. Si battè un colpo in testa. Solo ora ripensandosi… si rende conto di quello che ha detto. Non è la prima volta che la chiama “ la mia navigatrice…” . Uff…
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Monkey D. Rufy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per un paio di sandali

Per un paio di sandali

 

-Insonnia-

 

 

Notte.

Una notte senza stelle si dipinge col passare del tempo sopra la Going Merry. Quel cielo si rispecchia beffardo sull’oceano nero come il catrame, anche se il paragone in quell’epoca forse, non sussiste. Si ha la sensazione di trovarsi a navigare nel vuoto più assoluto.

Così ci sono le tenebre sulla Terra e si vive una grande anomalia, il capitano: non dorme, anzi sfugge all’abbraccio di Morfeo.

“ Strano ” si dice… forse “Ho solo fame.” Meccanicamente, decide di alzarsi abbandonando la sua amaca; e subito deve allungare il suo fianco destro per schivare il posto dove dormiva il vecchio Grimaud, salvo ancora per poco.

Sbadigliò e stile mummia risalì sul ponte non prendendosela col fato per una quasi-collisione che avrebbe svegliato e turbato tutti.

 

Quando i suoi piedi di gomma toccarono le tavole in legno della Going Merry, solo allora si accorse che era ancora scalzo. Aggrottò le ciglia e cercò di ricordare dove cavolo erano andati a finire i suoi sandali. Bho.

La sua mente, chiamata a un degno compito, studiò quel pensiero e cercò di rivedere le ore passate. Nami, quella ladruncola, gliele aveva prese e chissà adesso che fine avevano fatto quelle sue povere suole… Certo che…sembrava lui lo smemorato in quel momento.

…Sorrise, come solo lui sapeva fare anche se al buio in mezzo al cuore dell’oceano.

 

I suoi piedi, che avevano una propria volontà    trattandosi di cibo, lo portarono verso la fonte di sostentamento più vicina: il campo di mandarini… propriety of Nami.

Senza pensarci, ne divorò subito due, fermandosi impalato al terzo frutto. Appena un giorno fa… se avesse sfiorato una sola foglia di quell’albero, due fanali sarebbe saltati fuori all’improvviso… facendogli venire un infarto.

Si riscosse a quel pensiero e dopo aver deciso che il suo stomaco era apposto, si mise sulla sua abituale postazione.

 

Chissà… quando sarebbero arrivati da quel “ PrizioGrizio… no…Eprio…no…uf, da quello là. ” pensò rapidamente.

Direzione nord, nord ovest… segnava il timone. Bhe, era un pirata… ma mica sapeva esattamente cosa voleva dire nord, nord ovest!!

Si sentì una risata nell’oscurità che si spense nella notte, il rumore delle onde che si infrangevano sul suo legno, gli faceva abbandonare ogni sorta di pensiero. Il sonno, in quel modo, lo raggiunse e lo fece prigioniero, proprio con l’ausilio delle onde. L’aria dell’oceano, così frizzantina l’aveva da sempre rinvigorito.

--

 

Puzza di piedi.

Una deliziosa…puzza di piedi, si diffondeva man mano nell’aria.

E come se non bastasse… a quel profumo si univa un rumore che era all’incirca un incrocio tra una bomba di cannone e a dei singulti interrotti. 

Perchè la vecchioccia doveva dormire in quella stessa stanza con loro?

Due occhi castani si aprirono nell’ombra…No. Non riusciva proprio a dormire. La vecchia invece non si sarebbe alzata neanche tra due anni.

La mente nel frattempo, elaborava l’ultimo dei suoi quesiti: come faceva Nico Robin a riposare…?

Sbadigliò e si alzò dal suo morbido letto.

I suoi piedi l’aiutarono ad assumere una posizione eretta… e…

 

*SBUM!*

 

Inciampò in qualcosa… niente da dire, una bella caduta con tutta la delicatezza del suo posteriore per terra … le mancava. Come al solito: “ Gli esami non finiscono mai! ”

-Ohiohio…-  si lasciò sfuggire in un lieve sussurro.

Si massaggiò il punto indolenzito e rimase immobile cercando di fiutare i movimenti delle sue due camerate. La vecchia dopo un po’ riprendeva a russare e Nico Robin…bhè era impossibile distinguere se si fosse svegliata o no…lei era silenziosa, anche quando si assopiva.

Le sue dita massaggiarono più velocemente la schiena longilinea, poi la smemorata, cercò di capire in cosa era inciampata. La sua mano agguantò quel qualcosa che se ne stava sotto il suo regale didietro.

Del legno?! Sussultò quando le sue dita captarono una superficie porosa.

Ah…delle scarpe…dalla forma le sembrò di intuire che erano dei sandali… indifferente li rimise sotto il suo letto. Provò a rialzarsi e vacillò un po’ per il continuò dondolare della nave e perché i suoi occhi non era fatto abituati a quel buio così corposo.

Sembrava la prima volta che se ne stava su una imbarcazione.

Le domande allora la bombardarono. Chi era lei?

Chopper la renna, le aveva detto che si chiamava Nami e che faceva la navigatrice…che era stata prigioniera di un certo Arlong e che dopo si era unita a Rufy…ah! Lei aveva anche una sorella…Nojikouff…si…ma quei nomi non le ricordavano niente!! Era stata una ladra?! Era stata prigioniera di qualcuno?!

Le venne da piangere… Cosa provava e cosa aveva provato lei?! Cosa c’era stato nel suo cuore??

Cosa odiava e chi amava lei?

Quello era l’ interrogativo più importante e a cui nessuno, neanche il piccolo Chopper o l’ingegnoso Usop, poteva rispondere. Lei era senza passato…

Decise di uscire sul ponte. E all’improvviso la paura le fece cambiare idea… sul ponte, sembrava stesse suonando una tribù di stranieri! Un rumore sordo dominava il cielo … sembrava che si fosse scatenata una tempesta…! Decise sebbene titubante di avvicinarsi a prua…in fondo che aveva da perdere…?

 

…Quel ragazzino!!

Era lui, l’essere che faceva tanto rumore! Ma cosa ci faceva lì? Sopra quella capra, in piena notte, e dall’espressione che aveva stampato sul volto nel bel mezzo di un sogno? =__=

E per di più si piazzava lì, ma non sapeva nuotare!! Assurdo!

Nami dapprima riluttante, osservandolo meglio, cominciò a sorridere… al contrario quello innocentemente si aggrappava un po’ di più alle corna marroni.

 

Si avvicinò al capitano e con la mano destra gli sfiorò i capelli neri …poi con un dito gli prese a  punzecchiargli il volto. Lo trovava così rilassante, era incapace di smettere!! Da parte sua, lui sembrava corrugare il suo splendido viso a quei leggeri pizzicotti…

Poi la navigatrice cominciò a fargli fare delle smorfie con la faccia, paragonandolo a un pezzo d’argilla. Così gli allungava il naso, gli occhi e poi la bocca. Ecco a voi...: Rufy versione Usop… allungando semplicemente il naso aquilino…o se preferite Rufy il cinese…modificando la curvatura degli occhi…ed infine Rufy l’africano con le labbra carnose e smisurate.

Si mise a ridere silenziosamente decidendolo di lasciarlo in pace…i suoi occhi però caddero di nuovo sull’oggetto della sua ultima mutazione.

Le labbra. Quel grazioso e sporgente orifizio.

Ebbe la tentazione di baciarlo. Arrossì, l’ignara Nami nella fermezza della notte ma … quel suo rosso sulle sue gote sembrava risplendere a dispetto di quel nero. Ma chi era lei per baciare lui…si pone la giovane donna improvvisamente triste. Con un dito gli sfiorò di nuovo la bocca. Lui dormiva. Si…era un po’ scemo ma… a volte diceva cose interessanti….poi se era un capitano… era anche ricco, o lo sarebbe stato con il suo aiuto! Ma sì, perché non provare a baciarlo? E poi era così bello in quel momento…

La smemorata, anzi la furba, si piegò verso il volto del giovane. Sentì il respiro di lui sul suo viso, chiuse le sue iridi scure….Il cuore le batteva da impazzire.

 

Ma un rumore sabotò i suoi piani… qualcuno stava risalendo. Nami si affacciò, coperta dal mantello del buio.

Una figura si inoltrava con passo insicuro e si teneva la pancia…?!. La navigatrice entrò in panico.

 

-Maledetto cuoco!! Si è vendicato…chissà cosa mi ha messo nella cena!Che mal di stomaco!-

Zoro.

Lo spadaccino, riconosciuto grazie alla voce profonda, sembrava dirigersi verso la capra …probabilmente stava andando a recuperare il suo capitano… sfuggito dalla propria amaca.

Nami ebbe allora, la grandiosa idea di scavalcare. Si mise a cavalcioni sulla balaustra e si abbassò cercando di reggersi con quel poco di cornicione e soprattutto provando a non cadere in mare. Il freddo e l’umidità si fecero sentire in contraddizione dal respiro caldo che aveva provato prima sulla sua pelle. Zoro imperterrito avanzava, tenendosi la pancia, e borbottando varie minacce contro il biondino del gruppo.

-quel brutto pirata…grr…non potevamo lasciarlo dove l’avevamo trovato..?- Zoro si piegò ancor di più camminando –Che dolor!- esclamò arrivando alla sua meta.

Senza stupirsi troppo, prese il suo capitano per un orecchio naturalmente voleva svegliarlo. Nami sbirciò le mosse dello spadaccino...lo vide impallidire, mentre il suo stomaco si faceva risentire… Quello, pallido ma forte si rialzò assumendo una posa elevata e aspirò l’aria. Nami trattenne il fiato.

 

Zoro in quel momento aveva la netta sensazione che era osservato, i suoi sensi difatti era tutti all’erta.

Tirò un pugno al capitano che matematicamente non si svegliò.

 

-Eppure…sai avrei giurato che ci fosse qualcuno qui con te…- gli sussurrò puntando i suoi occhi verso la sagoma della capra.- Solo ieri …ti avrei trovato a litigare con la tua Nami…- aggiunse sorridendo a lui e all’ombra della notte.

 –Vi innamorerete di nuovo,vedrai.- esclamò con l’ennesima sicurezza. Un lieve rumore, una delle tavole di legno che scricchiolava ruppe le sue elucubrazioni. Zoro sorrise sicuro che il suo monologo aveva fatto breccia. Senza dir nient’altro, prese di peso il suo capitano, e riprese a lamentarsi per i costanti dolori alla pancia.

-Non capisco come cavolo fai a dormire qui!!! Ogni sera la stessa storia!!- borbottò poi, come se quello lo potesse sentire e risponderli a tono.

Nami uscita allo scoperto, guardò quel miscuglio di figure allontanarsi da lei. Accidenti…cosa le era saltato in mente? E che insinuava Zoro all’oscurità? Ma più di quel “ T’innamorerai” (perché forse già lo era anche se detestava ammetterlo) …era quel “ tua ” ad averla mandata in confusione!

--

 

-Protio, vedrai risolverà il problema…non per niente è mio fratello!!-

 

Sandra parlò in quei termini mentre faceva apparire il gatto Annibale, sulle sue ginocchia. Il sole ora sembrava traboccare dal cielo e divertirsi a illuminare solo il legno della Going Merry.

Rufy inginocchiato davanti alla strega ascoltava assieme a Chopper.

La piccola renna aveva l’impressione di rivedere, in quella simpatica anziana, la dottoressa Kureha…

-Ti assomiglia?- una domanda impertinente deriva solo dalle labbra di un giovane.

Sandra scrutò il viso di Rufy,sorrise.-No.- disse decisa.

Grimaud seduto al tavolino insieme a Nico Robin,borbottò che non era vero, secondo lui i due avevano caratteri molto simili…

-Mi ricordi molto una mia cara amica…-Chopper aveva parlato mentre Rufy aveva una mano in testa.

-Io invece mi ricordo un sogno che ho fatto oggi…-

Zoro pigro e seduto come al solito si limitava ad ascoltare senza dir niente, ma a quella affermazione aprì uno dei suoi bei occhioni, interessato.

Nami invece faceva delle smorfie per le mielose parole di Sanjii prestando un’orecchio a quella frase.

 

-Dunque…c’era Zoro…che si era fidanzato con una che si chiamava Dolores… che però baciava  a me…perché lui si teneva la pancia…-

 

Lo spadaccino arrossì di indignazione, Nami non vista, invece girava il suo volto rossa…Dolores…ztè!

-Può darsi perché Zoro questa notte avrà avuto veramente mal di pancia…!-ipotizzò Sanjii sorridendo.

-Mai stato meglio.- ribattè quello freddamente e chiudendo in quel modo la sue entrata in scena.

Sanjii sbuffò riportando le sue attenzioni verso la rossa.

-Cara, quindi non ricordi proprio che io e te siamo fidanzati??-

La scena si svolgeva davanti alla cucina. Usop che stava riparando un gradino difettoso della scala maneggiava con chiodi e martello. Era convinto,il figlio di Yasop che nulla potesse accadergli.

 

-La vuoi finire con queste scempiaggini?- gli urlò mentre si atteggiava a esperto riparatore.

-Nami, mia dolce e piccola Nami? Non ti ricordi neanche la nostra canzone?!-

Questo era davvero ridicolo. Usop gli martellò il piede destro. Il cuoco cambiò l’espressione dei suoi occhi.

Si girò stile robot.

 

-Usop…-

Quello alzò il suo lungo naso verso la luce.

-Mi è scappato, don Sanjii.-

-Come mi hai chiamato?-

-Don Giovanni…ehm Sanjii cioè…-

 

Il volto del biondino sembrò scurirsi. Poi un grosso sorriso sorprese il povero Usop. Delle stelline si illuminarono nei cavi oculari del cuoco.

 

-è il più bel complimento che io abbia mai ricevuto!!!-

 

-zTè!!!- il commento di Zoro arrivò all biondino.

Questo dà inizio del caos. Sanjii e Zoro si azzuffano e Usop si unisce al coro, volendo fare il duro. Mentre sullo sfondo La strega Sandra e il suo gatto più Chopper e Rufy giocano a Poker.

 

-TU IMBROGLI!!!- queste parole urlate dal cappello di paglia, fecero scattare un battibecco tra quest’ultimo e Sandra.

-MA COSA DICI GIOVANOTTO?!- Chopper invece accarezzava Annibale, cercando di non muoversi altrimenti avrebbero coinvolto anche lui.

-MA CHE DICI TU MEGERA!-

-AH! GUARDA CHE TI FACCIO SCOMPARIRE SAI?!?!-

 

Nico Robin riuscì a perdere il filo della sua lettura, anche perché il vecchio Grimaud si era addormentato e ora russava di fronte a lei.

Con una occhiata guardò verso la cucina. “ Lei aveva perso solo la memoria ma non il suo carattere. ” pensò concentrandosi su una certa figura.

 

La rossa che guardava allibita quella confusione, con due pallini neri negli occhi, si risvegliò.

 

-SILENZIOOOO!!!!!!!!!!!-urlò a pieni polmoni sentendosi a suo agio, non appena, neanche una mosca le disturbava più le trombe di Eustacchio. La scena quindi risulta bloccata, come quando tanti bambini dell’asilo  vengono richiamati all’ordine.

Sanjii con una pentola in mano non sfiora più il capo di Usop provvisto con martello. Zoro in piedi, decide di non sfoderare più la sua spada. Il gatto non graffia più Chopper colpevole di averlo accarezzato in verso contrario rispetto all’attaccatura del suo pelo. Il consorte della strega, non russa più ma indossa degli occhiali da sole per la figuraccia. Nico Robin blocca il suo sorriso, mentre Rufy che era stato colpito ripetutamente col bastone dalla vecchiaccia; può salvare, quel poco di memoria che gli è rimasta.

 

-Ma cosa cavolo sta succedendo?!-

 

Un groviglio di voci stava ricreando di nuovo quel caos. Nami con un gesto di impazienza dall’alto della sua postazione, zittì di nuovo tutti.

-Comunque non vi siete ancora accorti che siamo arrivati. Ed è una destinazione bhe…..-

 

Rufy sorrise raggiante e pieno di energia si mise a ridere. Faceva sempre così appena raggiungeva la sua meta. Gli altri compresa Nami esclusi i due coniugi a bordo, non sapevano cosa pensare.

 

C’era…ecco come dire?

…Come definirla?

 

C’era…

C’era una PORTA IN MEZZO ALL’OCEANO.

 

Una porta molto alta, ma cosa scrivo? Quella porta era altissima spariva nel cielo addirittura, ed era decorata con panelli dove sopra erano state incise figure femminili. Non si vedeva una costruzione oltre questa porta, c’era solo questa specie di cancello in mezzo al mare. Era di un bordò scuro e al posto di una maniglia c’era un pulsante. Sì, un bottone giallo di gomma all’incirca grande come una mano aperta.

-Siamo arrivati!- la voce stridula di Sandra sembrò rimbombare nelle vicinanze del portone.

-Conoscerete mio cognato.- si alzò a malincuore Grimaud dalla sedia bianca.

-Il tuo ex cognato!-

-Sandraa!!- le rispose lui, piccato. –è l’unico che mi sta simpatico nella tua famiglia!-

La vecchia lo fulminò con gli occhi.- Avresti dovuto sposare lui allora!-

-Oh si certo!-gli fece eco il marito arrabbiato.

 

-Tagliamo corto!! Cosa devo fare??- Rubber era a un palmo di naso dal bottone giallo.

-Premi il citofono no?- La vecchietta pensava di aver detto la cosa più semplice del mondo.

Ma si rivelò la più difficile.

 

-Scusa ma io non vedo nessun cavo…o nessuna cornetta!- esclamò Rufy svampito.

-Lìììì!!!- indicò Sandra gesticolando.

Grimaud scese le scale e raggiunse la moglie.

Rubber cominciò a schiacciare il viso di una donna…pensava che la maga gli avesse indicato quella…

-Ohhh!! Mamma…quel coso!Non LO VEDI??!- Sandra fece forza sulle sue ginocchia e si alzò. Di prima mattina era sempre a corto di parole.

-Ma dove?!-

Nami intervenne sembrava che non avesse mai perso la memoria.-Il bottone giallo Rufy!!- sospirò appoggiandosi sopra la balaustra di legno davanti alla cucina.

-AH!!- capì, quello facendo scattare una musichetta che faceva anche illuminare il bottone.

 

 

Ohhhh…Protio….

Tutti cercano, tutti vogliono…

Protio…

 

 

Un voce da animale intervallata da alcuni CRONG partì da un megafono bianco che compari apposto del pulsante giallo poi una tastiera con dei numeri appari al di sotto..

 

 

-Chi desidera il signor Protio?-

 

-Sono sua sorella!-esclamò Sandra.

 

-Premete il pulsante uno: per  “ Vicina della porta accanto! ”-

-Ohcavolo!- esclamò Grimaud –Pensavo che avesse finito col distruggerla la segreteria!-

-Premete il pulsante due se sei : “ Nino ”-

-premete Cronk…il pulsante tre per: “Ragazze”-

-Premete il pulsante quattro per: “invitare ad una festa!”Cronk…-

 

La voce continuava a grugnire e a parlare. Usop si voltò verso la strega.

 

-E che numero sarà famigliari?-

Silenzio.

–Premete il tasto nove per “Giornali e riviste”

-Se non sbaglio è il numero 754.- esclamò il marito con un sorrisetto compiaciuto.

 

Fine quinto capitolo

 

 

Note mie (Sara^^)

 

Ringrazio di cuore le persone che hanno recensito fino ad ora: (Ah potete anche mandarmi delle e-mail sono sempre a disposizione)

Tysian: Grazie mille per i complimenti e oggi mi sembrava d’obbligo aggiornare!!Baci!

Niksa: Si viva i runami siccome qui è un covo di Zoro e Nami, mi sembra normale scrivere di questi due che sono fatti l’uno per l’altro!!^^Grasias

Kampì: Ciao! Chi non salterebbe addosso a Rufy…ehm conteniamoci! Comunque grazie di cuore anche a te!! Continua a scrivermi!

Mirtas: Ciao Tesò!! Allora che ne pensi?! Grazie non mi merito tutti sti commenti^\\\^ siete voi i meravigliosi! Grazie a te ho ripreso a scriverla…l’avevo un po’ abbandonata!Diciamo che ci siamo sostenuti a vicenda!!In bocca a lupo!!

E poi c’è Kiby912: grazie per la tua opinione…non temete la continuo! Ah e Melatty !

E voglio citare anche: _Elentari_, Samychan,Cloud,Redhead Witch,Willow,Wilwarind,Runamifan, Fantina,karlasta, Ninnnop,Saterdì

 

Voglio regalare a tutti voi  un sorriso! Un bacio

 

Sara

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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