Cara Molly.

Probabilmente, se vedessi che sono qui in salotto a buttar gių queste misere righe mentre solo una parete mi separa da te che nella stanza accanto sforni biscotti, scoppieresti a ridere in quel modo sguaiato ma adorabile che cinquant'anni fa mi fece innamorare di te. So bene di non essere stato sempre impeccabile, che non sono riuscito a dare a te ed ai nostri figli le ricchezze materiali che meritavate, so che č stata dura e so anche che, troppo spesso, sei stata tu l'ancora che ha tenuto a galla la nostra famiglia. Tu, non io come avrei voluto, e me ne vergogno tutt'oggi che la vecchiaia č venuta ad accomodarsi alla nostra tavola.
Aver perso i nostri figli č stato un dolore insopportabile, incessante. Ricordo le notti in cui ti svegliavi urlante, spaventata, ed io non poteva che stringerti tra le mie braccia pregando il cielo per fare il modo che in tuo dolore cessasse, per addossarmi i mostri che ti tormentavano. Spero d'esserci riuscito almeno in parte, tesoro mio, e spero che tu non rimpianga gli anni trascorsi al mio fianco, sebbene siano stati spesso duri ed abbiano richiesto sacrifici. Io non rimpiango un solo attimo passato dinanzi al focolare tiepido della nostra famiglia, neanche il pių amaro.

Ti amo oggi come ti amavo ieri, se non di pių.
Tuo, Arthur.