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Autore: ___Reckless    08/04/2012    0 recensioni
Questa è la mia prima fan fiction,se la leggete mi fate molto felice :D x
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ero di nuovo nel mio posto iniziale tra il pubblico,e ancora non riuscivo a capacitarmi di quello che era successo,ero immersa tra mille flashback di quel momento fino a quando la voce di Diana mi riportò bruscamente alla realtà. "Oh mio Diooo!ti rendi conto di quello che ti è appena capitato?eh?Dio,ma poi ha visto come ti guardava?" "Guarderà così tutte le ragazza Dee,piantala di urlare in questo modo!" Non volevo sentire nessuno,non volevo vedere nessuno,l'unica cosa a cui riuscivo a pensare erano quegli occhi meravigliosi in cui ero riuscita a specchiarmi per qualche secondo,continuavo a sentire nelle mie narici il suo profumo,quel ragazzo mi invadeva come mai nessuno aveva fattomma era un cantante di una band famosa e questo non volevo dire semplicemente chiudereil caso,ma bruciarlo direttamente e buttare le ceneri in un cassonetto. Per tutto il tempo restante del concerto ero rimasta come paralizzata,l'unica cosa che riuscivo a fare ero fissare Malik e lui ogni tanto buttava un occhio nella mia direzione. "Non è possibile che lo stia facendo davvero,è un'allucinazione" continuavo a ripetermi. Era un'allucinazione,non poteva essere nient'altro. Purtroppo era arrivato il momento che avrei voluto evitare più di qualsiasi altra cosa al mondo: la fine. I ragazzi sul palco stavano salutando e pochi secondi dopo lasciarono la scena. Dopo molti minuti di urla infinite l'arena iniziò a svuotarsi, ma io non volevo andare via,volevo restare lì a sperare nell'impossibile. "Aurora stai bene?Dobbiamo andare via" mi disse Diana "No." ribattei subito io. "Cosa vuol dire no?" "No vuol dire che io resto qui,torna a casa tu." "Va bene,ci si vede a casa" rispose in un tono piuttosto sgarbato,una volta girata la sentii anche dire "Zayn le ha dato alla testa" bè,forse era vero visto che 47 minuti dopo che aveva lasciato l'arena io ero ancora lì. Un uomo alto ed enorme stava venendo verso di me,lo riconobbi subito,era il bodyguard al quale Zayn aveva sussurrato sul palco mentre andavo via. "Puoi venire con me?" mi disse una volta arrivato a me. "Dove?" nella mia voce era chiarissimo un intensa fibrillazione,era stridula e agitata "Senti,se vuoi venire vieni,non fare domande,seguimi." Seguii quell'uomo,ad ogni passo il mio cuore batteva sempre più forte, ogni emozione era amplificata,in quel momento avrei voluto morire,piangere,urlare,saltare...e boom. Ci fermammo davanti ad una porta grigia. "Resta qui" mi disse il bodyguard,bussò tre volte alla porta,girò i tacchi e se ne andò. "Cosa vuol dire 'resta qui'?Scusi?Ehi dove va?" ma niente risposte,quell'uomo aveva appena girato l'angolo. Rimasi ferma impalata davanti quella porta come minimmo cinque minuti,chiedendomi perchè cavolo ero a quell'ora della notte davanti ad una porta in un corridoio isolato dentro quell'enorme arena. "Probabilmente quel bodyguard si è divertito a farmi credere l'impossibile,che bastardo" mi dissi e sospirando mi girai per tornare indietro. Esattamente cinque passi più avanti senti la porta cigolare accompagnata dal suono di una voce,una voce familiare,la SUA voce. Mi girai e... "Ehi" mi disse. Era lì,era lui. Un ragazzo bellissimo,alto e muscoloso,tutto bagnato con solo un asciugamano legato in vita,stava lì sulla soglia della porta a guardarmi,chiaramente stupito dalla mia passività,perchè anche se in quel momento mi fosse trotterellato un unicorno davanti sarei rimasta immobile con la faccia da rincretinita. Non so come,finalmente riuscii a muovermi e mi avvicinai a lui,probabilmente capendo che non avrei spiccicato parola decise di parlarmi di nuovo. Mi guardò dritta negli occhi e con un sorriso mozzafiato mi disse "Sapevo che saresti restata." all'improvviso tutto divenne reale,non volevo sprecare la mia occasione e fargli credere di essere una sordomuta perciò gli sorrisi e risposi "Già" "Ah,ma allora parli?" disse lui divertito. Era simpatico il ragazzo. "Entri?" Dio,la sua voce...avrei voluto ascoltarla per ore intere. "Perchè no?" dissi ed entrammo nella stanza. ERa un camerino,spazioso,luminoso e pieno di specchi. C'era un grande bagno e un'unica ampia finestra coperta da tende rosso fuoco,al centro della stanza c'era un ravolino con sopra un bellissimo mazzo di peonie. "Amo le peonie" azzardai la conversazione con tono insicuro. "Ah,e la ragazza che ama le peonie ce l'ha un nome?" "Sì,sono A...Aurora" "Ciao Rory,sono Zayn" "So chi sei e non chiamarmi Rory!" dissi con tono acido. Odiavo quel soprannome. "Oh bè scusa AURORA" disse con tono ironico sottolineando il mio nome. "Hai voglia di parlare?" "Bè...io in realtà non so di cosa parlare" Mi metteva tremendamente a disagio avercelo mezzo nudo davanti,non riuscivo a pensare cose caste. "Ah bè allora se vuoi possiamo non parlare,fare altro." "Fare altro?Altro tipo?" "Mmm...non so tipo..." Oh,oh si stava pericolosamente avvicinando a me,me lo ritrovai attaccato alla faccia,e dopo essersi leccato le labbra con la lingua disse "tipo questo" e appoggiò le sue calde labbra sulle mie,sentivo tutti i brividi,sentivo il suo respiro,la sua mano sui miei fianchi,la sua lingua cercava disperatamente la mia e quando finalmente si incontrarono lui si staccò e scoppiò in una fragorosa risata. Non capivo il perchè e non mi importava,per quanto fosse bello quel suono volevo solo le sue labbra ancora sulle mie. Anche se si era staccato sapevo che la fine era ancora lontana,quello era solo l'inizio.
  
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