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Autore: Shiny94    04/11/2006    10 recensioni
Questa ff è ambientata ancora quando Sakura sigillava le carte di Clow, solo che Eriol è già presente nella storia. Tutto incominciò con un invito a Yokohama e l'ultima carta di Clow da sigillare...
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Eriol Hiiragizawa, Li Shaoran, Sakura, Sakura Kinomoto, Tomoyo Daidouji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sarete contenti, adesso! Finalmente ho finito questa ff!!! (Il coro degli angeli si innalza nell'aria)... ok, a parte le scemate sn contentissima ke vi sia piaciuta questa ff! (Almeno credo!). Mi ero abituata a scrivere questa storia, ma finalmente ora ho + tempo x dedicarne alle altre! (Noooooooo!!! Ndtutti). Spero ke questo cap vi piaccia... ho cercato in ogni modo di farlo + bello e lungo possibile... ma nn mi è venuto fuori 1 gran ke!!! E Ricordatevi di recensirmi!!! 1 bacione!!! Shiny94.

Capitolo 9

CIO’ CHE IL DESTINO UNISCE, LA VITA DIVIDE

Sakura era rimasta chiusa in camera tutto il giorno. Non voleva vedere nessuno. Era così triste che voleva solo stare da sola. Chiusa in una stanza, lasciandone tutto e tutti fuori. Non riusciva ancora a capacitarsi del fatto di essere stata illusa dalle sue Carte. Ma in quel momento, le Carte erano il suo ultimo pensiero. Chiuse nel cassetto della scrivania, se ne stavano tristi ad aspettare il risveglio della felicità della loro Padrona. Kero-chan aveva cercato in ogni modo di cercare di tranquillizzare Sakura, ma la ragazza non voleva farlo entrare a qualsiasi costo. Voleva stare sola. Sola con un grande dolore sulle spalle, che non riusciva a toglierselo di dosso. Tomoyo cercava inutilmente di telefonarle, ma Sakura non rispondeva mai. Lasciava che il telefono squillasse, finché non si spegnesse. La mora era venuta a trovarla, tentando di entrare nella stanza, ma invano.

Il giorno dopo, quando non c’era nessuno a casa, Sakura si alzò dal letto, si avvicinò alla scrivania e scrisse su un pezzo di foglio: "Ciò che il destino unisce, la vita divide".

La infilò nel suo diario, poi girò per tre volte la chiave della cameretta, e finalmente uscì da quella stanza che l’aveva tenuta prigioniera per due giorni. Tristemente scese le scale ed arrivò a pianterreno. Si mise le scarpe ai piedi svogliatamente ed uscì di casa, dando due giri di chiave alla porta principale della casa. Inspirò profondamente l’aria fresca di un mattino d’estate. La stessa estate che le aveva portato via il suo Shaoran. Abbassò lo sguardo a terra, quasi non volesse usufruire dell’aria tiepida e dei profumi soavi che si diffondevano nell’aria. In quel momento, Sakura stonava con l’ambiente che le circondava. Lei triste e sofferente, l’aria dolce e mite. Avanzò di qualche passo, poi si fermò di fronte al cancello d’entrata. Si era ricordata che non sapeva dove si era cacciato Kero-chan. E se fosse tornato a casa ed avesse trovato la porta chiusa? Cos’avrebbe fatto?

Ma Sakura si scoprì indifferente alla cosa. Non voleva avere altri problemi e non voleva soffrire ancora. Non voleva ricordare più Shaoran. Voleva dimenticarlo, come un gioco che hai giocato per tanto tempo, ma che ora ti ha stufato. Voleva dimenticarlo come un ricordo che apparteneva solo al passato, e che non sarebbe mai più riaffiorato nella mente della povera ragazza.

Voleva condurre una nuova vita. Senza Shaoran e senza preoccupazioni. Alzò il viso verso il cielo, ed abbozzò ad un sorriso. Ma le labbra di Sakura si incresparono in una smorfia di dolore. No, decisamente non sarebbe riuscita a vivere una vita senza il suo Shaoran. Era un pensiero troppo assillante. Un pensiero che forse, non l’avrebbe mai lasciata per tutta la sua esistenza. Con il dorso della mano, fermò le lacrime prima che potessero cadere fuori dai suoi occhi spenti. Tirò su con il naso, poi si fece coraggio ed aprì il cancello d’entrata della casa. Uscì in strada, camminando a passo lento ed esitante. Ma la ragazza sapeva bene dove andare. Voleva arrivare al luogo che le ricordava più di tutti Shaoran. E quel luogo era il parco del Re Pinguino.

Quando Sakura arrivò al parco, si sedette subito su un’altalena ed iniziò a dondolarsi. Ricordò di quella volta che lei si era dichiarata a Yukito, ma lui l’aveva respinta. Ricordò che dopo aver parlato con Yukito, era venuta con Shaoran proprio in quel parco. Ricordò che aveva raccontato dell’accaduto a Shaoran. Ricordò che Shaoran le aveva posto il suo fazzoletto. E ricordò che lei aveva pianto sulla sua spalla, senza rendersi conto dei propri sentimenti e Shaoran, in tutta risposta, l’aveva abbracciata. Nel ricordo di quell’affettuoso abbraccio, Sakura sorrise. Il primo, in quei giorni da incubo. Si rese conto di essere stata molto ingenua a non accorgersi che Shaoran si era innamorato di lei. E soprattutto a non accorgersi che lei ricambiava gli stessi sentimenti. Alzò nuovamente lo sguardo verso il cielo e vide un aereo che tagliava a metà il cielo.

"Pensa se su quell’aereo ci fosse Shaoran…" pensò malinconicamente Sakura. In quel momento, Sakura si sentì meglio. Era ancora molto triste per la partenza di Shaoran, ma non come all’inizio. Sollevata, si alzò dall’altalena, si pulì i vestiti ed uscì dal parco. Tenendo lo sguardo fisso verso la sua meta, non si accorse che qualcosa, o qualcuno, le stava per andare addosso.

- AHIA!- esclamò Sakura, finendo a terra.

- Oh, scu… SAKURA!-. Una voce familiare. Sakura si massaggiò il fondoschiena, poi alzò lo sguardo verso il suo interlocutore. Sbarrò gli occhi e balzò in piedi. Stava per abbracciarlo, quando si fermò.

- No… sarà un altro sogno creato dalle Carte! Scusami, ma stavo tornado a casa!-. Sakura si inchinò al ragazzo e fece per tornare a casa, quando il ragazzo le afferrò il braccio.

- Sakura… non mi riconosci? Sono io, Shaoran!-. Sentendo il suo nome, la schiena di Sakura fu percorsa da un brivido. Si girò verso Shaoran e disse:- Mi dispiace care Carte, ma una volta è più che sufficiente! Non voglio più sognare Shaoran, chiaro?- esclamò in faccia al castano. Sentendo quelle parole, Shaoran diventò ancora più confuso.

- Sakura? Ma che cosa stai dicendo? Cosa c’entrano le Carte, ora? Dovresti essere contenta che sia tornato! Invece ti comporti così stranamente… è così che si accoglie il proprio fidanzato?-.

- ADESSO BASTA! Mi avete fatto soffrire abbastanza! Portatemi via da questo sogno! Avete capito, Carte? Sono stufa!- urlò Sakura. Shaoran la guardò interrogativo.

- Sakura, sei ancora scossa per la mia partenza! Ma adesso sono ritornato! Per rimanere! Abbiamo tutto il tempo che vogliamo da dedicarci… vieni! Ti posso prendere un gelato… dove vuoi che andiamo?- domandò. Sakura strattonò la presa di Shaoran, ma il castano teneva saldo il braccio della ragazza.

- Lasciami andare! Ho già sognato una volta Shaoran e pensavo che fosse ritornato per davvero! Invece mi sono solo illusa! Era solo un sogno! Ma adesso non ci casco più! Lasciami andare!- gridò Sakura, cercando di trattenere le lacrime.

- LASCIAMI!-. Shaoran, nel vederla così arrabbiata, le lasciò finalmente il braccio. Sakura si voltò ed iniziò a correre. Il ragazzo aveva finalmente capito cosa voleva dire Sakura. Così urlò a pieni polmoni:- HAI GIA’ SBAGLIATO UNA VOLTA A SCAPPARE DA ME! ANZI DUE VOLTE! TI RICORDI ALL’HOTEL? E QUELLA VOLTA CHE TI HO DETTO CHE DOVEVO TORNARE AD HONG KONG? BE’, ANCHE QUESTA VOLTA STAI SBAGLIANDO! SE CREDI CHE SIA UN SOGNO, METTIMI ALLA PROVA!-. Sakura si fermò. Ci pensò un attimo, poi riprese la sua corsa. Non voleva avere un’altra delusione.

- CHE COSA TI COSTA PROVARE?- continuò Shaoran, con decisione. Sakura si fermò nuovamente, e, senza girarsi, gridò:- MI COSTA UN’ALTRA DELUSIONE!-

- IO NON TI FAREI MAI SOFFRIRE! E TU LO SAI!- finì Shaoran. Vedendo che Sakura non gli rispondeva, sospirò e disse tristemente:- Come vuoi… io non mi oppongo alle tue decisioni… me ne andrò per sempre dalla tua vita, se vuoi… io lo accetterò-. E detto questo si voltò ed incominciò ad incamminarsi verso casa. Ma fu bloccato da Sakura, che gli si parò davanti. La ragazza avanzò verso il lui e disse:- Non vorrei mai che tu te ne andassi dalla mia vita… e comunque ti ho già messo alla prova… e l’hai superata!-. Shaoran sorrise, e si chinò per baciarla, finalmente, ma Sakura lo fermò con il dito, premendolo contro le labbra del ragazzo.

- Prima voglio sapere tutta la storia!-. Shaoran sorrise nuovamente, poi la prese per mano e la portò dentro al parco. Si accomodò sull’altalena e Sakura lo imitò. Poi Shaoran iniziò:- Dopo essere arrivato a Hong Kong, mia madre comprese che sarei sempre stato infelice, se fossi rimasto lì. Così ci ha pensato un po’ su ed ha deciso che potevo tornare a Tomoeda. E forse, un giorno anche lei si trasferirà qui… appena mi ha annunciato la notizia, ho subito fatto le valigie e sono tornato qui. A casa non c’eri, allora ti ho cercato al parco del Re Pinguino… ed eccomi qua!-. Sakura sorrise. Non le pareva ancora vero che il suo Shaoran fosse tornato. Il ragazzi si alzò dall’altalena e si fermò davanti a Sakura.

- Adesso… posso?- chiese. Sakura rise divertita, poi annuì. E l’ultima cosa che vide furono gli occhi color cioccolato di Shaoran socchiusi che si stavano lentamente avvicinando a lei. E l’ultima cosa che sentì nel cuore fu un’immensa ed incontenibile gioia. E un grande amore infinito che donava solo ad una persona: Shaoran.

*

Più tardi, Sakura, Shaoran, Tomoyo, Eriol e Kero-chan erano riuniti in salotto a parlare della Cattura dell’ultima Carta da parte di Sakura. I due fidanzati raccontarono per filo e per segno l’avventura che avevano trascorso nell’Hotel Acquadimare. Nel sentire tutte quelle avventure che Sakura aveva trascorso senza che lei l’avesse ripresa, Tomoyo cacciò un urlo disumano, poi svenne (Come sono esagerata!!! Ndio). Eriol e Kero-chan aiutavano la ragazza a rinvenire, mentre Sakura, capendo benissimo che l’amica non era in pericolo, chiamò Shaoran e con lui salì le scale per arrivare nella propria cameretta. Si sedette sulla sedia della scrivania e tirò fuori dal diario il foglio dove aveva scritto una frase. La mostrò a Shaoran, il quale la fissò interrogativo, poi Sakura, con forza, strappò a metà il foglio. Lo sminuzzò in tanti pezzetti e li buttò dentro il cestino. Poi prese un altro foglio, sempre sotto l’occhio confuso del ragazzo, e scrisse a caratteri cubitali un’altra frase. Mostrò anch’essa a Shaoran (Neanche fosse muta!) il quale la lesse e finalmente capì. Poi Sakura la infilò dentro il diario e lo ripose dentro il cassetto. Poi si alzò dalla sedia e si avvicinò a Shaoran e recitò la frase che aveva scritto sull’ultimo pezzo di foglio.

- C’è un detto che dice: "Ciò che il destino unisce, la vita divide"… bè, questo non è proprio il nostro caso!-. E sorrise.

Insieme al ragazzo che amava.

Insieme.

E questa volta, per sempre.

Fine

 

Ho finito... ke ve ne pare cm fine?!!? Spero ke vi sia piaciuto... e vi sia piaciuta anke la ff!!! (Anke se ne dubito!). Cmnq adesso passo alla fase ringraziamenti!!!

Grazie mille a: laukurata89, Geo88, Anto Chan, francy91, LizDreamer, rossanasmith, Tsuzuki88, non so come chiamarmi, Dark Feder, Killkenny, jk helen, JeanneAsakura92, Silvia-chan (Sakura piange se tieni conto ke Sakura e Shaoran erano fidanzati, nn solo ke a Sakura li piaceva Shaoran! E poi lo può sì rivedere nei suoi ricordi, ecc.. ma nn può parlargli... Cmnq grazie x la recensione ^^) e a Lady Maryon.

Grazie di ttt! Mi fate sentire al settimo cielo quando recensite... VI VOGLIO BENE!!!

E grazie anke a quelli ke hanno solo letto!!!

1 bacione a ttt!!! Shiny94.

  
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